Arrabbiarsi è un conto.
Picchiare un altro.
Uccidere ancora.
Tutti si arrabbiano, è un'emozione come altre.
Ma la rabbia va gestita e caratteristica dell'educazione virile è semore stata la sua canalizzazione e gestione.
In nessun film è stato dato mandato all'uomo di sfogare le sue pulsioni con violenza e uccidendo, salvo motivi bellici, che però hanno prodotto profondi traumi nei reduci.
Per questo un uomo virile non può essere violento: forte non è sinonimo di violento.
La debolezza d'animo assecondata in fase educativa invece comporta l'esatto contrario, ovvero sfogo incontrollato delle pulsioni, come dichiara Omicron. Gli assassini sono tutto tranne che virili: hanno fragilità, difficoltà nel gestire il rapporto con donne più libere e forti, sfoghi incontrollati, sono dei sottoni in pratica, che hanno reazioni imprevedibili.
Demonizzare l'uomo in quanto tale per favorire la crescita educativa di mezzi uomini non lo ritengo produttivo.