Pincopallino
Utente di lunga data
Cosa ne pensate della sua presenza da Fazio?
Per avere più uomini così, considerato che è diventato così dopo che gli è accaduto quello che sappiamo (da sua moglie a sua figlia), come si fa?Così averne di uomini così!
Disgrazie possono accadere. Reagire in modo positivo è apprezzabile.Per avere più uomini così, considerato che è diventato così dopo che gli è accaduto quello che sappiamo (da sua moglie a sua figlia), come si fa?
spiacemi. il sunto del video è che costui non può dare veramente nessuna lezione a nessuno. e che tutta sta storia ha contorni straniNon sono capace di postare i video. Grazie.
Mi hai fatto ricordare Schettino. Dopo la tragedia della nave Concordia nonostante fosse sotto processo rilasciava interviste ben remunerate.ovviamente no
Non ho seguito la cosa....penso solo che ognuno reagisce al dolore a modo proprio... c'è chi si chiude in se stesso e chi in memoria di chi non c'è più cerca di trasformare il dolore in qualcosa di positivo...penso che quest' uomo stia cercando di fare la seconda...per la figlia persa e per non farsi inghiottire dalla disperazione...non riesco a capire come persone che per loro fortuna non hanno subito il calvario di perdere un figlio possano sentirsi legittimati nel giudicare chi invece ha dovuto affrontare tragedie nel loro percorso.Cosa ne pensate della sua presenza da Fazio?
Devi la tua libertà anche a quell'odioso patriarcato che ha prima deriso, poi valutato, infine accolto le istanze di quelle femministe che per prime si sono spinte a protestare.Quello che so è che noi donne, tutte, dobbiamo la libertà che abbiamo a quelle ridicole femministe che hanno lottato prima di noi, e a sentire certe espressioni a volte vien da chiedersi come abbiano fatto.
Ho scritto "ridicole femministe" perchè so che certe parole vengono lette in modo estremo, tipo farsi parte come dovesse essere unica ed estrema.Devi la tua libertà anche a quell'odioso patriarcato che ha prima deriso, poi valutato, infine accolto le istanze di quelle femministe che per prime si sono spinte a protestare.
La società aperta di cui tutti godiamo è il risultato del processo storico in occidente, in nessun altro posto al mondo, in nessun' altra cultura in nessun altro tempo tutto ciò sarebbe stato possibile.
Ma tutti lo dimenticano.
Come tutti dimenticano che è stata la nostra civiltà occidentale ad abolire la schiavitù, cosa che in nessuna altra epoca, in nessun altro posto, in nessuna altra civiltà è mai successa. E gli schiavi li avevano tutti, compresi gli africani ed i precolombiani.
Ma lo sport culturale del tempo è quello di darsi addosso, vergognarci di come siamo, di quello che abbiamo fatto in altri contesti storici, processando in modo ridicolo ed inopportuno la nostra storia, il nostro passato, sulla base di valori decontestualizzati, che sono invece un percorso, un risultato, una conquista collettiva e contemporanea, non un dato certo e scontato.
E così vedo una pletora di personaggi intenti a segare accuratamente il ramo su cui stanno comodamente seduti.
Per tornare a Cechettin, la sua visibilità sui media era certamente scontata. Non lo ho seguito nella trasmissione di quell'irritante sagrestano di Fazio, per me comunque è chiaro che è un uomo non da poco, che ha reagito con i buoni strumenti intellettuali ed umani alla tragedia che lo ha colpito.
Spero si renda conto che il tritacarne mediatico potrebbe, come già sta facendo rinfacciandogli faccende del passato, stritolarlo.
E che essere vittima di una terribile tragedia non lo metterà automaticamente sempre dalla parte della ragione.
Io penso sia assolutamente importante riuscire a smontare le varie forme di violenza nella società e credo, come ho già detto in altre sedi, che sia importante riuscire in due cose:Ho scritto "ridicole femministe" perchè so che certe parole vengono lette in modo estremo, tipo farsi parte come dovesse essere unica ed estrema.
So bene, che la nostra libertà, è parte di una storia ben più ampia, ma quando si parla di queste tematiche, femminicidi, purtroppo noto una certa tendenza a non volerle parlare, a cambiare parole e nel cambiare parole in qualche modo sgravare un accadimento. Non diciamo femminicidi, diciamo omicidi, vorrebbero alcuni.
Non era sport culturale, ho scritto come ho interpretato l’uso della parola patriarcato.
Sui Cecchettin credo sia già evidente come la presenza nei media, abbia levato la compassione, che sarebbe stata concessa a fronte del silenzio.
Come persone non ho idea di chi siano, percui personalmente non mi schiero da nessuna parte.
Non ricordo esattamente i commenti che ho scritto in questo forum in merito alla vicenda, ma mi sono già espressa.Io penso sia assolutamente importante riuscire a smontare le varie forme di violenza nella società e credo, come ho già detto in altre sedi, che sia importante riuscire in due cose:
La prima ad avere una sufficiente consapevolezza individuale, cosa che in definitiva non interessa a molti. Non interessa a quelli che vogliono relegare a marginale la violenza intra genere e non interessa nemmeno a quelli e quelle che scendono in piazza a devastare sedi di chi la pensa diversamente, incapaci di percepire e governare la rabbia che portano dentro di loro. La violenza, per contrastarla, bisogna prima individuarla dentro noi stessi.
La seconda è vedere la completezza della violenza nella società, sotto ogni forma, sotto ogni aspetto. A qualcuno potrà non piacere ma anche il Turetta di turno è portatore di diritti in quanto persona, in quanto tale.
Onestamente, quanti sono disposti ad ammetterlo e capirlo dopo quello che ha fatto?
Te lo dico io, nessuno o quasi e non sto mica dicendo che non debba pagare per quello che ha fatto.
Perchè tutti ci rifiutiamo, nella nostra pretesa di sentirci diversi, di riconoscere la nostra natura profonda di scimmie violente ed opportuniste. E questo sarebbe il primo passo, per aderire non alla verità, che è una faccenda di opinioni, ma alla realtà oggettiva di quello che siamo.
Temo che come contenitore culturale noi non si sia sufficienti, non si sia capaci di andare oltre alle contrapposizioni sterili, alla mera discussione e lotta per il potere e la prevaricazione sociale.
Perchè quello che ho visto sui medium, condito da una morbosa carica di vouyerismo, in definitiva si è ridotto a questo.
Lo spero Marjanna, spero sempre che ci sia sufficiente maturità per progredire socialmente, anche se l'unica cosa che percepisco è il cambiamento e lo sviluppo che non è un sinonimo di progresso come io lo intendo. (Per parafrasare cio che disse Pierpaolo Pasolini).Però, senza negare la costruzione della nostra giungla urbana, come società sai bene che se si creano dei movimenti di pensiero, potrebbero portare a dei cambiamenti, a livello sociale. E in qualche modo questa nuova era ne ha l’opportunità.
Come ho scritto non ho assolutamente idea delle intenzioni di questi familiari della ragazza uccisa, ma se il loro è un modo, di portare una croce in cima ad un monte, non mi stupisco non si fermino.