Gino Cecchetin

danny

Utente di lunga data
Però, senza negare la costruzione della nostra giungla urbana, come società sai bene che se si creano dei movimenti di pensiero, potrebbero portare a dei cambiamenti, a livello sociale. E in qualche modo questa nuova era ne ha l’opportunità.
Come ho scritto non ho assolutamente idea delle intenzioni di questi familiari della ragazza uccisa, ma se il loro è un modo, di portare una croce in cima ad un monte, non mi stupisco non si fermino.
Renderà più forti le convinzioni di chi crede negli antagonismi, più potenti le paure di chi ha problemi relazionali, più atroce la solitudine di chi oggi è solo un timido o un insicuro.
E' pane solo per chi ci crede, niente per tutti gli altri.
Ma chi ci crede non ha bisogno di queste esibizioni.
O forse sì?
 

danny

Utente di lunga data
Perché poi nella vita questo clamore serve solo per coprire con una coperta tutte le altre rivendicazioni, tutti gli altri problemi.
Tutto passa in secondo piano, e bisogna far sempre più rumore, urlare sempre più forte, per far sì che tutto resti in silenzio.
Ne parlavo anche ieri sera.... e non in un luogo a caso.
Di come si alzino le mani in famiglia, e verso i figli.
E di come le risorse per risolvere chi si trova ad affrontare questo problema non ci siano, non siano mai abbastanza, e lo saranno sempre meno.
Lo ripeto: questa storia dovrebbe insegnarci che serve aiutare gli altri, che dovremmo essere una collettività.
Invece sui social leggo solo messaggi di antagonismo, di critica, di dubbio, pettegolezzi insopportabili, discussioni inutili.
Tutto questo rumore ha fatto soprattutto male, a mio parere.
Mettere sotto i riflettori non è la soluzione.
Si crea solo competizione, antagonismo, conflitto.
Odio, paura.
Dov'è la positività dell'obiettivo?
 

Pincopallino

Utente di lunga data
La sovraesposizione mediatica è qualcosa che aborro.
Lo stanno triturando e usando per motivi politici ed economici ed è entrato ormai, come avevo previsto, nell'immenso merdaio della tragedia/spettacolo, da cui ne potrà uscire solo malissimo.
Mi rifiuto di seguire questa cosa.
nel momento in cui ti esponi arriva di tutto, soprattutto in Italia, Fazio vomitevole, cavalca solo l’onda.
 

danny

Utente di lunga data
nel momento in cui ti esponi arriva di tutto, soprattutto in Italia, Fazio vomitevole, cavalca solo l’onda.
Lo pagano per questo.
E anche bene, direi.
Penso che chiunque di noi farebbe altrettanto, nella stessa posizione.
Mi pagassero bene per cantare merda, canterei merda.
E se è questo che vuole la gente, gli sia dato quello che vuole.
Non vedo Fazio da anni, non ho visto l'intervista, ne ho sentito parlare, nel bene e (soprattutto) nel male.
Queste notizie arrivano ormai anche a me che non guardo un programma generalista da tanti anni.
Ma la cosa più assurda è che tutto il rumore che mi arriva è concentrato attorno alla figura di GINO.
Giulia resta nell'ombra.
Di Giulia ci si è dimenticati in fretta, come capita a tutto ciò che si consuma.
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Lo pagano per questo.
E anche bene, direi.
Penso che chiunque di noi farebbe altrettanto, nella stessa posizione.
Mi pagassero bene per cantare merda, canterei merda.
E se è questo che vuole la gente, gli sia dato quello che vuole.
Non vedo Fazio da anni, non ho visto l'intervista, ne ho sentito parlare, nel bene e (soprattutto) nel male.
Queste notizie arrivano ormai anche a me che non guardo un programma generalista da tanti anni.
Ma la cosa più assurda è che tutto il rumore che mi arriva è concentrato attorno alla figura di GINO.
Giulia resta nell'ombra.
Di Giulia ci si è dimenticati in fretta, come capita a tutto ciò che si consuma.
Io l’ho visto su Instagram.
 

Spettrale

Utente di lunga data
Cosa ne pensate della sua presenza da Fazio?
Penso che fare il predicatore adesso non serve più a nulla..
avrebbe dovuto seguire meglio la figlia...visto che da quello che si è appreso.. stava con un pazzo.
 

Alphonse02

Utente di lunga data
Cosa ne pensate della sua presenza da Fazio?
Ho sufficienti esperienze alle spalle per sospendere il giudizio su questo personaggio.
Intendo dire quante volte un'impressione avuta di una persona all'inizio di una conoscenza si sia rivelata sbagliata con il tempo, quando, attraverso successive occasioni di approfondire la conoscenza, giungi a capire che le prime impressioni possono essere fuorvianti.

Non si può pretendere di capire da alcune notizie di stampa e qualche intervista (montata per esigenze di tempi televisivi) come sia realmente questo padre che ha reagito ad una delle disgrazie più strazianti (la morte di un figlio) in un modo così "inusuale", al punto di apparire abbastanza a suo agio una volta entrato nel girone infernale dei media moderni.

Certamente, c'è un approccio reattivo verso la vita (e, dunque, anche verso la morte) che è particolare in quella famiglia.
E' facile notare un collegamento tra gli atteggiamenti della nonna paterna, del padre e della sorella della povera Giulia Cecchetin. Che forse fanno comprendere meglio lo stesso atteggiamento della Giulia, per certi versi "strano" nei confronti di un ex fidanzato con forti problemi psichici.
Intravedo un humus educativo e comportamentale diverso da quelli che normalmente ci si aspetta.

Attendo di vedere un altro po' come si comporterà prima di farmi un giudizio su di lui.
Ho una strana impressione, quella di un uomo sull'orlo di una comprensibile immensa disperazione (morte della moglie e di una figlia in un breve arco di tempo) che finora è riuscito a contenerla, anche per la presenza di due altri figli ai quali badare. E che, nell'esprimere delle considerazioni molto altruistiche, con un afflato sociale da encomio, al punto di accollarsi quasi la problematicità del complesso fenomeno "femminicidio" mettendosi al centro del palcoscenico mediatico, sta cercando di non venire risucchiato dall'abisso del dolore, della rabbia, della paura di vivere che gli si è spalancato sotto i piedi.

Di certo non lo invidio, sento un grande umano rispetto per la sua parabola esistenziale e, da padre di una figlia femmina, un'istintiva comprensione e giustificazione anche per qualche sbavatura comportamentale.
Ha appena seppellito la figlia accanto a sua moglie.

Il trascorrere del tempo farà capire meglio la sua personalità.
 

Andromeda4

Utente di lunga data
Ho sufficienti esperienze alle spalle per sospendere il giudizio su questo personaggio.
Intendo dire quante volte un'impressione avuta di una persona all'inizio di una conoscenza si sia rivelata sbagliata con il tempo, quando, attraverso successive occasioni di approfondire la conoscenza, giungi a capire che le prime impressioni possono essere fuorvianti.

Non si può pretendere di capire da alcune notizie di stampa e qualche intervista (montata per esigenze di tempi televisivi) come sia realmente questo padre che ha reagito ad una delle disgrazie più strazianti (la morte di un figlio) in un modo così "inusuale", al punto di apparire abbastanza a suo agio una volta entrato nel girone infernale dei media moderni.

Certamente, c'è un approccio reattivo verso la vita (e, dunque, anche verso la morte) che è particolare in quella famiglia.
E' facile notare un collegamento tra gli atteggiamenti della nonna paterna, del padre e della sorella della povera Giulia Cecchetin. Che forse fanno comprendere meglio lo stesso atteggiamento della Giulia, per certi versi "strano" nei confronti di un ex fidanzato con forti problemi psichici.
Intravedo un humus educativo e comportamentale diverso da quelli che normalmente ci si aspetta.

Attendo di vedere un altro po' come si comporterà prima di farmi un giudizio su di lui.
Ho una strana impressione, quella di un uomo sull'orlo di una comprensibile immensa disperazione (morte della moglie e di una figlia in un breve arco di tempo) che finora è riuscito a contenerla, anche per la presenza di due altri figli ai quali badare. E che, nell'esprimere delle considerazioni molto altruistiche, con un afflato sociale da encomio, al punto di accollarsi quasi la problematicità del complesso fenomeno "femminicidio" mettendosi al centro del palcoscenico mediatico, sta cercando di non venire risucchiato dall'abisso del dolore, della rabbia, della paura di vivere che gli si è spalancato sotto i piedi.

Di certo non lo invidio, sento un grande umano rispetto per la sua parabola esistenziale e, da padre di una figlia femmina, un'istintiva comprensione e giustificazione anche per qualche sbavatura comportamentale.
Ha appena seppellito la figlia accanto a sua moglie.

Il trascorrere del tempo farà capire meglio la sua personalità.
La penso anch'io come te. La prima cosa che ho pensato, già appena iniziato il caso, è stata "grande dignità". Non solo lui, anche i parenti, gli zii, anche da parte materna. È proprio un mondo, fatto di dignità. E non mi sorprende più di tanto, perché da parte di padre ho parenti veneti, proprio di zona padovana tra l'altro. È un carattere che sento molto vicino. Perciò quando sento criticare la compostezza, l'apparente ripresa da un dolore immenso, resto indifferente.
Fazio non mi piace, e non da ora. Sempre stato opportunista, buonista, finto partecipe. La trasmissione a casa mia si segue, piace a mia madre. Io la becco verso la fine, quando torno a casa, più che altro mi interessa qualche ospite interessante e la parte finale con Nino Frassica.
 

danny

Utente di lunga data
La penso anch'io come te. La prima cosa che ho pensato, già appena iniziato il caso, è stata "grande dignità". Non solo lui, anche i parenti, gli zii, anche da parte materna. È proprio un mondo, fatto di dignità. E non mi sorprende più di tanto, perché da parte di padre ho parenti veneti, proprio di zona padovana tra l'altro. È un carattere che sento molto vicino. Perciò quando sento criticare la compostezza, l'apparente ripresa da un dolore immenso, resto indifferente.
Fazio non mi piace, e non da ora. Sempre stato opportunista, buonista, finto partecipe. La trasmissione a casa mia si segue, piace a mia madre. Io la becco verso la fine, quando torno a casa, più che altro mi interessa qualche ospite interessante e la parte finale con Nino Frassica.
"Grande dignità" esibita.
Io ho parenti veneti, ma userei per questo un altro termine.
 

Andromeda4

Utente di lunga data
"Grande dignità" esibita.
Io ho parenti veneti, ma userei per questo un altro termine.
Credo che stia cercando di non crollare. Dalle mie parti (quelle materne) diciamo "dove arrivo segno", per dire fino a quando ce la faccio, poi vedremo. Ecco, lui fino a quando ce la fa, va avanti. Che poi lo stiano tirando da tutte le parti per assicurarsi lo scoop, non è colpa sua. Spero che sia lui, quando si riprenderà un po', a decidere come dosarsi.
 

danny

Utente di lunga data
Credo che stia cercando di non crollare. Dalle mie parti (quelle materne) diciamo "dove arrivo segno", per dire fino a quando ce la faccio, poi vedremo. Ecco, lui fino a quando ce la fa, va avanti. Che poi lo stiano tirando da tutte le parti per assicurarsi lo scoop, non è colpa sua. Spero che sia lui, quando si riprenderà un po', a decidere come dosarsi.
A me arriva molta aridità affettiva.
Questa ragazza mi dà la sensazione di essere stata circondata da anaffettivi.
Una specie di film di Muccino con risvolti tragici.
 

danny

Utente di lunga data
E forse il vero problema non è il patriarcato, il maschilismo e tutte queste cose qui, questo elenco che è stato amplificato dai media per creare i soliti schieramenti, secondo lo stesso schema che mostra di funzionare per creare attenzione semplificando le cose alla solita dicotomia.
Il problema è che ci si usa un po' tutti, e alla fine si è sempre un po' soli nel non sapere a cosa e a chi servire.
Gino sta cercando un suo posto, e si pone a sua volta come uno strumento, un oggetto, al servizio di una simulazione di etica, che non c'è.
C'è che in questa storia tutti hanno perso qualcosa, e tutti ne hanno un po' colpa.
C'è che è difficile rendersi conto che si è tutti atomi senza relazioni di coesione con altri atomi.
E bisogna continuare a credere che possa migliorare qualcosa agire sull'estetica delle parole, sui grandi sistemi, sui grandi ideali.
Che poi, nel reale, ci si sopporta a malapena e spesso ci si odia anche un po'.
 
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