I figli non perdonano

Brunetta

Utente di lunga data
Ma il padre ha una personalità abusante, aggressiva e violenta. Che confine vuoi che abbia?
Appunto. Tu avevi dato responsabilità alla madre.
Ovvio che ne abbia. Ma è responsabile della propria debolezza.
 

Nicky

Utente di lunga data
Appunto. Tu avevi dato responsabilità alla madre.
Ovvio che ne abbia. Ma è responsabile della propria debolezza.
Ho parlato della madre, perché Lara è già consapevole delle responsabilità del padre.
E' una consapevolezza più difficile da acquisire, invece, capire quali danni può crea anche la vittima, perché viene spontaneo cercare di proteggerla.
Purtroppo sui figli fa danno anche la vittima. E' Lara che va protetta e che deve imparare a proteggersi.
 

iosolo

Utente di lunga data
Ho parlato della madre, perché Lara è già consapevole delle responsabilità del padre.
E' una consapevolezza più difficile da acquisire, invece, capire quali danni può crea anche la vittima, perché viene spontaneo cercare di proteggerla.
Purtroppo sui figli fa danno anche la vittima. E' Lara che va protetta e che deve imparare a proteggersi.
Penso che anche la debolezza, non mi riferisco ovviamente al caso specifico, può essere una grave responsabilità da perdonare ad un genitore.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ho parlato della madre, perché Lara è già consapevole delle responsabilità del padre.
E' una consapevolezza più difficile da acquisire, invece, capire quali danni può crea anche la vittima, perché viene spontaneo cercare di proteggerla.
Purtroppo sui figli fa danno anche la vittima. E' Lara che va protetta e che deve imparare a proteggersi.
Mi sembri spietata per essere tu una madre.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Penso che anche la debolezza, non mi riferisco ovviamente al caso specifico, può essere una grave responsabilità da perdonare ad un genitore.
Però a sto punto. Mettiamoli tutti al muro davanti al plotone di esecuzione.
 

Lara3

Utente di lunga data
Appunto. Tu avevi dato responsabilità alla madre.
Ovvio che ne abbia. Ma è responsabile della propria debolezza.
E ti assicuro che per molti aspetti ed eventi ha dimostrato di essere una roccia. Veramente forte.
Ma lui l’ha stremata, ne ha combinate talmente tante cose che l’ha resa fragile.
Poi anche vittima dei pregiudizi riguardo le donne divorziate; inoltre lei dice sempre anche di non aver voluto farci crescere senza un padre ( lei orfana di padre da così piccola da non ricordarselo neanche). Oppure ci sono aspetti nella loro coppia tipo ( dipendenza affettiva di lei, comodità di lui)
 

Lara3

Utente di lunga data
Ho parlato della madre, perché Lara è già consapevole delle responsabilità del padre.
E' una consapevolezza più difficile da acquisire, invece, capire quali danni può crea anche la vittima, perché viene spontaneo cercare di proteggerla.
Purtroppo sui figli fa danno anche la vittima. E' Lara che va protetta e che deve imparare a proteggersi.
Mia madre depressa ha detto e fatto cose pesanti ( a me). Per questo che io da bambina si può dire che preferivo mio padre.
Ma da grande ho capito e con tutta la tranquillità posso affermare di averla perdonata. E mi dispiace di non aver saputo proteggerla quando vivevo ancora con loro. Starle più vicino. Io, a causa della sua furia, esplosioni di rabbia e punizioni, mi ero allontanata.
Mio padre sapeva tutto quanto, ma se ne infischiava. Continuava ad andare via di casa pur sapendo cosa mi aspettava.
Ha usato queste cose solo in sede di divorzio per farla mostrare pazza ( si, hanno iniziato ben 2 cause di divorzio, poi non si è fatto niente).
 

Nicky

Utente di lunga data
Mi sembri spietata per essere tu una madre.
Se hai tratto questa conclusione, vuol dire che non sono riuscita a esprimere il mio pensiero e ci riprovo.
Per me, un figlio sta bene quando riesce a essere autonomo, e per me vuol dire riuscire ad apprezzare il buono che gli è venuto dai genitori, perdonare il meno buono e a smettere di legare la sua felicità al bene o al male che gli è venuto da loro.
Ma questo vuol dire non passare la vita in mezzo alle dinamiche di coppia dei genitori. A un certo punto, se ne deve tirare fuori e evitare di ingerirsi nel loro rapporto, accettando che lo abbiano vissuto così, perché avevano le loro ragioni o anche solo le loro umane debolezze.
Tutto qui, non sto certo dicendo che si devono abbandonare i genitori.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Se hai tratto questa conclusione, vuol dire che non sono riuscita a esprimere il mio pensiero e ci riprovo.
Per me, un figlio sta bene quando riesce a essere autonomo, e per me vuol dire riuscire ad apprezzare il buono che gli è venuto dai genitori, perdonare il meno buono e a smettere di legare la sua felicità al bene o al male che gli è venuto da loro.
Ma questo vuol dire non passare la vita in mezzo alle dinamiche di coppia dei genitori. A un certo punto, se ne deve tirare fuori e evitare di ingerirsi nel loro rapporto, accettando che lo abbiano vissuto così, perché avevano le loro ragioni o anche solo le loro umane debolezze.
Tutto qui, non sto certo dicendo che si devono abbandonare i genitori.
Avevo capito male io.
Certamente non è facile. Ci si arriva dopo molto tempo.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Soprattutto quando la madre anziana, malata e trattata male da lui mi chiede aiuto.
Come faccio?
Ma anche perché quello che sei, nel bene e nel male, viene da quella storia lì.
 

Nicky

Utente di lunga data
Avevo capito male io.
Certamente non è facile. Ci si arriva dopo molto tempo.
Si, certo. Ma bisogna incoraggiare le persone alla responsabilità, che non ha nulla a che vedere con la colpa.
Se impari ad assumerti la responsabilità del tuo pezzo, sviluppi la capacità di uscirne. Se incolpi gli altri o la sorte, ti senti ancora più impotente.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Si, certo. Ma bisogna incoraggiare le persone alla responsabilità, che non ha nulla a che vedere con la colpa.
Se impari ad assumerti la responsabilità del tuo pezzo, sviluppi la capacità di uscirne. Se incolpi gli altri o la sorte, ti senti ancora più impotente.
Non è che siamo in missione per conto di Dio…
Ognuno fa quello che può.
Certamente ognuno cerca di incoraggiare o sostenere le persone con cui si relaziona. Ma pensare che esista una strada giusta da indicare, mi pare un po’ troppo. Anche perché non è chiarissima quella strada che indichi.
Pensi davvero che ogni persona abbia avuto le condizioni per assumersi la responsabilità individuale di tutto quello che le è accaduto?
 

Nicky

Utente di lunga data
Pensi davvero che ogni persona abbia avuto le condizioni per assumersi la responsabilità individuale di tutto quello che le è accaduto?
Sto parlando di come cercare di impostare i rapporti familiari, non di una predicazione universale.
E nessuno è responsabile di ciò che gli accade. Ma può provare a sentirsi responsabile della propria gestione di quello che gli accade, quantomeno cercando di capire sé stesso.
 

Jim Cain

Utente di lunga data
Onesto? Perché è stata gestita male la fase del doposcoperta. Quando sei nella posizione del traditore beccato, purtroppo viene naturale mettersi a chiedere scusa. Quando la cosa più produttiva sarebbe rivendicare fermamente ciò che si è fatto e i motivi per cui lo si è fatto
Nella maggior parte dei casi non c'è un bel niente da 'rivendicare' e i motivi, il più delle volte, sono risibili.
Per cui no, l'unico atteggiamento coerente e maturo è proprio quello di mangiarsi la merda e chiedere scusa.

Tanto se l'altro/o tu vuole lasciare ti lascia lo stesso
Se lo rivendichi come cosa buona e giusta direi che l'altro non ha molta scelta.

Purtroppo quando ti beccano e ti cali le braghe, sei solo contro tutti
Non sempre.
Chi ha pelo sullo stomaco se la vive tutto sommato tranquillamente.

Quando mia figlia avrà anni a sufficienza per capire quanto io sesso pesa nelle dinamiche tra le persone, le spiegherò che tra me e la madre è finita anche e soprattutto perché a letto non ci incastravamo come si dovrebbe, e dentro un rapporto tra fratello e sorella, chi vuol bene a se stesso non ci sta dentro
Spiegazione rispettabilissima che però non c'entra granché con l'assunto di partenza.

Non spetta ai tuoi figli elargire un perdono e non dovrebbe essere fondamentale per te essere perdonato per qualcosa che non li riguarda
I figli sono i giudici più inflessibili.
Che gli spetti o meno rileva poco.

Quel che è successo tra te e la madre rimane tra te e la madre. Con tutte le dinamiche che loro non sanno e che non possono sapere e nemmeno capire.
I figli risentono inevitabilmente e senza alcuna colpa di certe scelte e certe dinamiche.
Il loro giudizio, giusto o sbagliato, ne è conseguenza.
 

Jim Cain

Utente di lunga data
Quindi non è che si rimane sposati per i soldi, ma perché non ci si vuole indebitare ulteriormente e quindi si sceglie una situazione di comodo. Perché se si stesse o stasse davvero male, uno se ne tira fuori. Costi quel che costi.
Scegli semplicemente il meno peggio.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Sto parlando di come cercare di impostare i rapporti familiari, non di una predicazione universale.
E nessuno è responsabile di ciò che gli accade. Ma può provare a sentirsi responsabile della propria gestione di quello che gli accade, quantomeno cercando di capire sé stesso.
No tu dicevi che i figli devono chiedere ai genitori di prendersi la responsabilità.
I figli ai genitori, senza nessuna contestualizzazione del percorso dei genitori.
Boh. Fallo. Buona fortuna.
 

Jim Cain

Utente di lunga data
A me tutte queste storie, tipo anche quella di @Jim Cain ricordano gli esperimenti di Seligman sulla sindrome dell'impotenza appresa, dove le solite povere bestie venivano condizionate a credere che una situazione dolorosa fosse ineluttabile e inevitabile e non ne riuscivano più ad uscire nemmeno posti insieme ad altre bestiole non condizionate che vedevano perfettamente uscirne facilmente. La forza dei pregiudizi
Non credo di aver mai parlato della mia condizione in termini di ineluttabilità ed inevitabilità.
Se ho dato questa impressione è probabile che abbia sbagliato a rappresentarla.
Oppure è probabile che sia stata, in parte, travisata.
Molto più modestamente, la mia situazione è frutto di scelte probabilmente sbagliate e di situazioni contingenti che non favoriscono soluzioni da prendersi a cuor leggero.

In altri casi, come ad esempio il tuo, non c'era scelta.
E non hai scelto tu.
Se mia moglie avesse avuto un altro e, una volta scoperta, non avesse troncato, avrei fatto esattamente quello che hai fatto tu.
Cioè una scelta obbligata conseguente ad una sua scelta, dove 'uscirne facilmente' era, appunto, oltre che 'facile', praticamente obbligatorio.
 
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Etta

Utente di lunga data
Perchè i figli, gia' adulti, non riescono a perdonare il tradimento del genitore ?
Probabilmente e’ quello che uno pensa del tradimento in se piu’ che venga fatto dal genitore. Anche perché se tradisci tradisci il partener mica i figli.
 

Etta

Utente di lunga data
Se mia moglie avesse avuto un altro e, una volta scoperta, non avesse troncato, avrei fatto esattamente quello che hai fatto tu.
Cioè una scelta obbligata conseguente ad una sua scelta, dove 'uscirne facilmente' era, appunto, oltre che 'facile', praticamente obbligatorio.
La vera domanda è: come si fa a sapere se una tronca davvero? In molti casi fanno solo finta. Mica e’ così semplice troncare con chi ti trovi bene.
 
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