l'anniversario di matrimonio...

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Non credo che tu non creda, tutti crediamo di credere o non credere ma in realtà in qualcosa crediamo. 😁
Non credo in una religione (compreso l'ateismo), e alla chiesa almeno dalla seconda media quando ci fecero studiare Martin Lutero. Ma cerco di rispettare chi ci crede
 

Nicky

Utente di lunga data
Non riesco a comprendere a cosa serva confrontarsi con il prete che teoricamente non sa nulla di quel che è successo...è una cosa privata
Ma figurati. Il matrimonio religioso è il contrario di un fatto privato. Se non riesci a riconciliarti con tuo marito o tua moglie, è una cosa sulla cui di certo ti confronti in confessione.
Poi, non so, io ho dato per scontato che Mir sia credente, altrimenti non avrebbe neppure preso in considerazione l'idea di andarci.
 

Alphonse02

Utente di lunga data
Anche per me. La data della scoperta è come l'11 settembre. E so anche per altri. C'è un prima ed un dopo. Ma per quanto possa capire sforzati a viverla diversamente. Altrimenti non è vita.
Appunto.
Mi sembra la celebrazione dell'ipocrisia e del cattivo gusto andare a celebrare in chiesa (che vuol dire dare pubblica testimonianza alla comunità) un sacramento che prevede indissolubilita del vincolo matrimoniale e bolla come peccato grave (violazione di 2 dei 10 comandamenti) il tradìmento.
Per chi ci crede sarebbe entrare nell'ascensore diretto per l'inferno.

Meglio una laica cena al ristorante, nel ristretto cerchio familiare, se proprio si vuole festeggiare. Secondo me è una questione di decenza.
Pensa te se nella chiesa entra pure l'ex amante...
Volano candelabri, arredi, acquasantiere, sedie, ecc.
 

jack-jackson

Utente di lunga data
Ma figurati. Il matrimonio religioso è il contrario di un fatto privato. Se non riesci a riconciliarti con tuo marito o tua moglie, è una cosa sulla cui di certo ti confronti in confessione.
Poi, non so, io ho dato per scontato che Mir sia credente, altrimenti non avrebbe neppure preso in considerazione l'idea di andarci.
A parte che vorrei sapere in quanti vanno a confessare al prete il proprio tradimento (tu l'hai fatto?)
Riconciliarsi tramite la confessione presuppone l'esternazione della causa del conflitto coniugale che, a meno che non si abbia la totale fiducia e devozione, rimane un fatto privato e riservato. Mio punto di vista ovviamente
 

CIRCE74

Utente di lunga data
Appunto.
Mi sembra la celebrazione dell'ipocrisia e del cattivo gusto andare a celebrare in chiesa (che vuol dire dare pubblica testimonianza alla comunità) un sacramento che prevede indissolubilita del vincolo matrimoniale e bolla come peccato grave (violazione di 2 dei 10 comandamenti) il tradìmento.
Per chi ci crede sarebbe entrare nell'ascensore diretto per l'inferno.

Meglio una laica cena al ristorante, nel ristretto cerchio familiare, se proprio si vuole festeggiare. Secondo me è una questione di decenza.
Pensa te se nella chiesa entra pure l'ex amante...
Volano candelabri, arredi, acquasantiere, sedie, ecc.
Può darsi che la moglie si sia confessata ed abbia preso l'assoluzione dei peccati...per chi crede nella confessione potrebbe essere un modo per ricominciare...bisogna vedere quanto siano praticanti e credenti sia @Mir che la moglie per capire meglio le dinamiche di questa richiesta da parte di lei e della risposta di lui...
 

CIRCE74

Utente di lunga data
A parte che vorrei sapere in quanti vanno a confessare al prete il proprio tradimento (tu l'hai fatto?)
Riconciliarsi tramite la confessione presuppone l'esternazione della causa del conflitto coniugale che, a meno che non si abbia la totale fiducia e devozione, rimane un fatto privato e riservato. Mio punto di vista ovviamente
io non l'ho fatto perché di fatto non mi sono mai pentita...sarebbe una cosa inutile...ma non faccio la Comunione...non sono molto praticante ma sono credente e quando mi approccio con la chiesa mi piace portare rispetto alle direttive che ci sono ed essere coerente con le mie azioni.
 

Nicky

Utente di lunga data
A parte che vorrei sapere in quanti vanno a confessare al prete il proprio tradimento (tu l'hai fatto?)
Riconciliarsi tramite la confessione presuppone l'esternazione della causa del conflitto coniugale che, a meno che non si abbia la totale fiducia e devozione, rimane un fatto privato e riservato. Mio punto di vista ovviamente
Io non partecipo più ai riti della chiesa, perciò non mi confesso da molti anni e non mi sono sposata in chiesa. Se un giorno dovessi riavvicinarmi alla chiesa, ovviamente confesserei ciò che ho fatto nella mia vita in contrasto con i precetti della chiesa. La confessione ovviamente non basta, devi anche cercare di cambiare comportamento, è un percorso quotidiano.
Il matrimonio religioso è un sacramento, è in contrasto con la religione cattolica non cercare una riconciliazione, mediante un percorso di riparazione ad opera di entrambi i coniugi.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Può darsi che la moglie si sia confessata ed abbia preso l'assoluzione dei peccati...per chi crede nella confessione potrebbe essere un modo per ricominciare...bisogna vedere quanto siano praticanti e credenti sia @Mir che la moglie per capire meglio le dinamiche di questa richiesta da parte di lei e della risposta di lui...
Mi hai dato un ottimo motivo per convertirmi..
 

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data
Mi stupisco ancora della ignoranza in merito alla religione che esiste in Italia, dove teoricamente c’è una cultura cattolica, il 99% dei bambini fa religione fin dalla scuola materna, l’insegnamento della religione cattolica è nel programma scolastico e tutti fanno catechismo , almeno fino alla Eucarestia e si tuona pure contro le altre religioni.
Almeno sapere che esiste l’Antico Testamento e il Nuovo e che tutta la predicazione di Gesù è per il perdono, dovrebbe essere cosa nota.
 

iosolo

Utente di lunga data
Secondo me il matrimonio che continua dopo un tradimento è qualcosa di completamente diverso al matrimonio che c'era prima.
Certi simboli, certe cerimonie sono vincolate all'idea di matrimonio antecedente un tradimento, la fiducia, la fedeltà, le promesse fatte durante il matrimonio, soprattutto in chiesa, hanno subito uno strappo irreparabile e chiunque ha provato a recuperare sa bene che le cose, a prescindere dal perdono, dal rancore, si comincia su base diverse.
@Mir secondo me è coerente con i suoi principi d'onestà. Perché festeggiare 25 anni di matrimonio in cui la fiducia, la fedeltà dovevano essere da pilastro, se in realtà quel tipo di matrimonio è morto nel momento del tradimento?
Ora c'è altro, buono quanto basta, bello quanto si vuole, ma altro. Se si vuole festeggiare la vita insieme, è giusto ed è bello, ma consapevoli delle basi diverse attuali. Anch'io non metterei mai più la fede. Qual patto è stato rotto, e quel simbolo sarebbe solo ipocrita.
 

jack-jackson

Utente di lunga data
io non l'ho fatto perché di fatto non mi sono mai pentita...sarebbe una cosa inutile...ma non faccio la Comunione...non sono molto praticante ma sono credente e quando mi approccio con la chiesa mi piace portare rispetto alle direttive che ci sono ed essere coerente con le mie azioni.
Sai credo che finché non si viene beccati c'è poco da pentirsi, è quello il nocciolo. Il gioco è mooolto bello ! ....finché non si rompe qualcosa.
 

CIRCE74

Utente di lunga data
Sai credo che finché non si viene beccati c'è poco da pentirsi, è quello il nocciolo. Il gioco è mooolto bello ! ....finché non si rompe qualcosa.
non so che dirti...non sono stata beccata...ma conoscendomi abbastanza bene penso che non mi pentirei comunque...non sono così ipocrita da pentirmi di una cosa che mi ha fatto stare bene...quando prendo una decisione è sempre ben ponderata, difficilmente non penso prima di agire...ho vissuto una storia lunga 3 anni...periodo lungo fatto di scelte appunto pensate e ponderate...con che faccia potrei arrivare a dire a mio marito che mi sono pentita?...conoscendo come sono fatta lo farei incazzare ancora di più.
 

Nicky

Utente di lunga data
Secondo me il matrimonio che continua dopo un tradimento è qualcosa di completamente diverso al matrimonio che c'era prima.
Certi simboli, certe cerimonie sono vincolate all'idea di matrimonio antecedente un tradimento, la fiducia, la fedeltà, le promesse fatte durante il matrimonio, soprattutto in chiesa, hanno subito uno strappo irreparabile e chiunque ha provato a recuperare sa bene che le cose, a prescindere dal perdono, dal rancore, si comincia su base diverse.
Pensare che esistano strappi irreparabili è in contrasto con il matrimonio religioso. Il matrimonio religioso si fonda sull'impegno a riparare gli strappi, con l'aiuto della fede.
Poi, umanamente, può essere impossibile farlo e giusto e coerente, a quel punto, non partecipare a certi riti, ad esempio, rinunciare alla comunione, visto che si è separati, se non fisicamente, spiritualmente.
 

jack-jackson

Utente di lunga data
Io non partecipo più ai riti della chiesa, perciò non mi confesso da molti anni e non mi sono sposata in chiesa. Se un giorno dovessi riavvicinarmi alla chiesa, ovviamente confesserei ciò che ho fatto nella mia vita in contrasto con i precetti della chiesa. La confessione ovviamente non basta, devi anche cercare di cambiare comportamento, è un percorso quotidiano.
Il matrimonio religioso è un sacramento, è in contrasto con la religione cattolica non cercare una riconciliazione, mediante un percorso di riparazione ad opera di entrambi i coniugi.
Certo, di cui il discorso della credenza che incide sulla dinamiche della riconciliazione che prima di tutto, secondo me, dovrebbe essere fatta in forma privata, non vedo il motivo di coinvolgere anche la chiesa. Ma ti ripeto è un mio pensiero, non sono credente nemmeno io.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Mi stupisco ancora della ignoranza in merito alla religione che esiste in Italia, dove teoricamente c’è una cultura cattolica, il 99% dei bambini fa religione fin dalla scuola materna, l’insegnamento della religione cattolica è nel programma scolastico e tutti fanno catechismo , almeno fino alla Eucarestia e si tuona pure contro le altre religioni.
Almeno sapere che esiste l’Antico Testamento e il Nuovo e che tutta la predicazione di Gesù è per il perdono, dovrebbe essere cosa nota.
A parte che si sta parlando di chiesa, la stessa osservazione la feci alla mia prof di italiano verso la quarta liceo a proposito di Dante, chiedendomi se ai suoi tempi dovevano per forza credere che l'inferno fosse una vera fossa a imbuto verso il basso, il purgatorio un vero monte e il paradiso tante belle nuvolette oppure, cosa ben più importante, che dei poveri cristi fossero condannati al limbo eterno anche senza aver fatto nulla di male, solo per aver avuto la sfiga di essere nati nell'epoca sbagliata o non battezzati.. Diede una risposta che nemmeno la nostra Helly
 

jack-jackson

Utente di lunga data
non so che dirti...non sono stata beccata...ma conoscendomi abbastanza bene penso che non mi pentirei comunque...non sono così ipocrita da pentirmi di una cosa che mi ha fatto stare bene...quando prendo una decisione è sempre ben ponderata, difficilmente non penso prima di agire...ho vissuto una storia lunga 3 anni...periodo lungo fatto di scelte appunto pensate e ponderate...con che faccia potrei arrivare a dire a mio marito che mi sono pentita?...conoscendo come sono fatta lo farei incazzare ancora di più.
Ti ho letta sempre attaccata e gelosa nei confronti del tuo marito, pur avendolo reso cornuto per ben tre anni, ma lasciamo da parte l'ipocrisia....
Se un bel giorno scopre quel che hai fatto e decide per divorzio diretto, non ti sentiresti pentita ed amareggiata (come il 99 % dei traditori) ? Cosa gli diresti con le lacrime agli occhi ? Scusa amore ti amo ma non sono assolutamente pentita perché con l'altro era solo sesso
 
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