spleen
utente ?
In effetti a me risulta che anche per la chiesa cattolica ci siano degli strappi irreparabili, per i quali sia impossibile, non dico perdonare (il perdono compete prima a Dio, poi agli uomini) ma portare avanti una convivenza. Casi estremi, siamo d'accordo, ma pur sempre possibili, casi per i quali ci si debba difendere dal comportamento scostumato e reiterato del coniuge.Pensare che esistano strappi irreparabili è in contrasto con il matrimonio religioso. Il matrimonio religioso si fonda sull'impegno a riparare gli strappi, con l'aiuto della fede.
Poi, umanamente, può essere impossibile farlo e giusto e coerente, a quel punto, non partecipare a certi riti, ad esempio, rinunciare alla comunione, visto che si è separati, se non fisicamente, spiritualmente.
Infatti a me risulta che la comunione sia possibile ai separati non riaccoppiati ma non a chi si risposa (perlomeno fino a qualche tempo fa).
Inoltre esistono delle casistiche di nullità davanti alla sacra rota del matrimonio stesso, tra le quali figura aver mentito ad esempio sulla salute o sulla volontà di avere figli o meno.
Il perdono non è poi una faccenda che riguarda cinque minuti in confessionale, è un percorso di pentimento e di impegno verso la riparazione attraverso una penitenza di quello che si è fatto.
Mi hanno costretto, come te, ad andare a catechismo, all'epoca ero molto attento, si capisce vero?