l'anniversario di matrimonio...

spleen

utente ?
Pensare che esistano strappi irreparabili è in contrasto con il matrimonio religioso. Il matrimonio religioso si fonda sull'impegno a riparare gli strappi, con l'aiuto della fede.
Poi, umanamente, può essere impossibile farlo e giusto e coerente, a quel punto, non partecipare a certi riti, ad esempio, rinunciare alla comunione, visto che si è separati, se non fisicamente, spiritualmente.
In effetti a me risulta che anche per la chiesa cattolica ci siano degli strappi irreparabili, per i quali sia impossibile, non dico perdonare (il perdono compete prima a Dio, poi agli uomini) ma portare avanti una convivenza. Casi estremi, siamo d'accordo, ma pur sempre possibili, casi per i quali ci si debba difendere dal comportamento scostumato e reiterato del coniuge.
Infatti a me risulta che la comunione sia possibile ai separati non riaccoppiati ma non a chi si risposa (perlomeno fino a qualche tempo fa).
Inoltre esistono delle casistiche di nullità davanti alla sacra rota del matrimonio stesso, tra le quali figura aver mentito ad esempio sulla salute o sulla volontà di avere figli o meno.
Il perdono non è poi una faccenda che riguarda cinque minuti in confessionale, è un percorso di pentimento e di impegno verso la riparazione attraverso una penitenza di quello che si è fatto.

Mi hanno costretto, come te, ad andare a catechismo, all'epoca ero molto attento, si capisce vero? 😁
 

spleen

utente ?
A parte che si sta parlando di chiesa, la stessa osservazione la feci alla mia prof di italiano verso la quarta liceo a proposito di Dante, chiedendomi se ai suoi tempi dovevano per forza credere che l'inferno fosse una vera fossa a imbuto verso il basso, il purgatorio un vero monte e il paradiso tante belle nuvolette oppure, cosa ben più importante, che dei poveri cristi fossero condannati al limbo eterno anche senza aver fatto nulla di male, solo per aver avuto la sfiga di essere nati nell'epoca sbagliata o non battezzati.. Diede una risposta che nemmeno la nostra Helly
Chi è Helly? :unsure:
 

Nicky

Utente di lunga data
Mi hanno costretto, come te, ad andare a catechismo, all'epoca ero molto attento, si capisce vero? 😁
Sì, si vede! I primi sono casi in cui "subisci" il comportamento del coniuge, che non vuole riconciliarsi (ad esempio, ha ancora la relazione o esce di casa). Se non ti risposi, di certo puoi fare la comunione, non so se ora tu possa anche se hai una nuova relazione, perché può essere che sia cambiato.
Nel caso in cui ci siano cause di nullità del matrimonio, invece, il matrimonio non è, di fatto, mai esistito.
 

iosolo

Utente di lunga data
Pensare che esistano strappi irreparabili è in contrasto con il matrimonio religioso. Il matrimonio religioso si fonda sull'impegno a riparare gli strappi, con l'aiuto della fede.
Poi, umanamente, può essere impossibile farlo e giusto e coerente, a quel punto, non partecipare a certi riti, ad esempio, rinunciare alla comunione, visto che si è separati, se non fisicamente, spiritualmente.
E' pur vero che io ho una mia visione, come penso tutti, religiosa del matrimonio. In quei pilastri di amore, fiducia e insieme nel bene e nel male, ci credevo e su quelle basi mi sono sposata. Festeggiare e poi rinnovare quelle promesse per me sarebbe molto difficile, sarebbe simulare, dei sentimenti che non mi appartengono, per questo si parla di ipocrisia. Io il sentito di Mir lo capisco. Ostentare davanti alla comunità un matrimonio diverso da quello che effettivamente sentiamo, lo renderebbe disonesto, innanzitutto con se stesso.
 

Brunetta

Utente di lunga data
A parte che si sta parlando di chiesa, la stessa osservazione la feci alla mia prof di italiano verso la quarta liceo a proposito di Dante, chiedendomi se ai suoi tempi dovevano per forza credere che l'inferno fosse una vera fossa a imbuto verso il basso, il purgatorio un vero monte e il paradiso tante belle nuvolette oppure, cosa ben più importante, che dei poveri cristi fossero condannati al limbo eterno anche senza aver fatto nulla di male, solo per aver avuto la sfiga di essere nati nell'epoca sbagliata o non battezzati.. Diede una risposta che nemmeno la nostra Helly
Ma adesso hai sedici anni?
 

Brunetta

Utente di lunga data
In effetti a me risulta che anche per la chiesa cattolica ci siano degli strappi irreparabili, per i quali sia impossibile, non dico perdonare (il perdono compete prima a Dio, poi agli uomini) ma portare avanti una convivenza. Casi estremi, siamo d'accordo, ma pur sempre possibili, casi per i quali ci si debba difendere dal comportamento scostumato e reiterato del coniuge.
Infatti a me risulta che la comunione sia possibile ai separati non riaccoppiati ma non a chi si risposa (perlomeno fino a qualche tempo fa).
Inoltre esistono delle casistiche di nullità davanti alla sacra rota del matrimonio stesso, tra le quali figura aver mentito ad esempio sulla salute o sulla volontà di avere figli o meno.
Il perdono non è poi una faccenda che riguarda cinque minuti in confessionale, è un percorso di pentimento e di impegno verso la riparazione attraverso una penitenza di quello che si è fatto.

Mi hanno costretto, come te, ad andare a catechismo, all'epoca ero molto attento, si capisce vero? 😁
I casi irreparabili sono quelli in cui uno violenta i figli…
 

spleen

utente ?
I casi irreparabili sono quelli in cui uno violenta i figli…
Ehm, no.
A me risulta anche per reiterati comportamenti lesivi della promessa matrimoniale cioè quando uno dei coniugi viene messo nella condizione di difendere se stesso e la famiglia da atteggiamente ripetutamente in contraddizione con le promesse matrimoniali.
Non a caso la comunione non viene tolta a chi è "solo" separato.
 

CIRCE74

Utente di lunga data
Ti ho letta sempre attaccata e gelosa nei confronti del tuo marito, pur avendolo reso cornuto per ben tre anni, ma lasciamo da parte l'ipocrisia....
Se un bel giorno scopre quel che hai fatto e decide per divorzio diretto, non ti sentiresti pentita ed amareggiata (come il 99 % dei traditori) ? Cosa gli diresti con le lacrime agli occhi ? Scusa amore ti amo ma non sono assolutamente pentita perché con l'altro era solo sesso
Me ne starei zitta e accetterei la sua decisione...so già ora che si arriverebbe direttamente al divorzio, non ci sarebbero cose che potessi dire o fare per fargli cambiare idea quindi sarebbe solo tempo sprecato e comunque rispetterei la sua intelligenza e non mi metterei di certo a raccontargli cavolate...e comunque confermo il mio essere attaccata e gelosa di mio marito...se la vuoi chiamare ipocrisia tant'è...a me non cambia niente...io sono così.
p.s....ho letto ora...con l'altro non è mai stato solo sesso...se mi leggi da un bel po' saprai che ho cercato altro.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Elly, ma Helly mi piace di più
Non capisco nemmeno chi sia Elly, ma non mi interessa.
Torno sull’argomento perché va bene la permanenza della personale identità nel tempo, ma mi stupisce sempre il congelamento ai tempi delle superiori, sia per ricavarne gratificazioni riconosciute dai prof (ero bravissima, prendevo 8 nei temi, magari aggiungendo, però ai miei tempi 8 era il massimo) sia provando la vertigine della logica e del superamento del fideismo data dalla scoperta della filosofia, sia la libidine di aver messo in difficoltà (vero o no) un insegnante, come se, anche solo dieci anni dopo, ma pure venti o trenta o quaranta, avesse ancora bisogno di ribellarsi agli adulti, come se non avesse raggiunto l’età adulta e spesso pure da nonno/a. Non mi capacito della incapacità di non storicizzare la propria esperienza scolastica e non si provare tenerezza per la propria presuntuosa adolescenza.
 
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Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data
Ehm, no.
A me risulta anche per reiterati comportamenti lesivi della promessa matrimoniale cioè quando uno dei coniugi viene messo nella condizione di difendere se stesso e la famiglia da atteggiamente ripetutamente in contraddizione con le promesse matrimoniali.
Non a caso la comunione non viene tolta a chi è "solo" separato.
I tre puntini alludevano ad altri casi gravi. Era per dire che tra le cose gravi non ci sono semplici tradimenti.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Non capisco nemmeno chi sia Elly, ma non mi interessa.
Torno sull’argomento perché va bene la permanenza della personale identità nel tempo, ma mi stupisce sempre il congelamento ai tempi delle superiori, sia per ricavarne gratificazioni riconosciute dai prof (ero bravissima, prendevo 8 nei temi, magari aggiungendo, però ai miei tempi 8 era il massimo) sia provando la vertigine della logica e del superamento del fideismo data dalla scoperta della filosofia, sia la libidine di aver messo in difficoltà (vero o no) un insegnante, come se, anche solo dieci anni dopo, ma pure venti o trenta o quaranta, avesse ancora bisogno di ribellarsi agli adulti, come se non avesse raggiunto l’età adulta e spesso pure da nonno/a. Non mi capacito della incapacità di non storicizzare la propria esperienza scolastica e non si provasse tenerezza per la propria presuntuosa adolescenza.
Hai fatto tu per prima un'osservazione su una presunta ignoranza di adesso rispetto ai dettami del Cristianesimo, io ti ho solo risposto che detta osservazione è degna di un 16enne qualsiasi come ero io, intendendo che giunge un tantinello tardiva. Come ho scritto, a me è bastato studiare storia in seconda media per riconoscere l'ipocrisia di una istituzione e dire tanti saluti, senza più bisogno di tornare sull'argomento negli anni successivi, perchè se si deve credere si deve credere a tutto, e io sono intollerante all'ipocrisia. Cerco di rispettare chi ci crede, ma non sempre purtroppo riesco a tacere. Mi rendo conto però che sarebbe molto meglio
 

spleen

utente ?
Intendo che se devo credere, devo credere a tutto
Si però nella religione cattolica, le cose non sono semplicisticamente legate a delle storielle tipo adamo ed eva da prendere alla lettera. La struttura, letteraria, tutta, è di tipo racconto mistico educativo.
C'è una colossale letteratura in proposito.
La chiesa tra l'altro, non contesta nemmeno i princìpi dell'evoluzione, semplicemente li inserisce in un contesto finalizzato (impossibile da provare o negare, dunque).
 

Angie17

Utente di lunga data
Appunto.
Mi sembra la celebrazione dell'ipocrisia e del cattivo gusto andare a celebrare in chiesa (che vuol dire dare pubblica testimonianza alla comunità) un sacramento che prevede indissolubilita del vincolo matrimoniale e bolla come peccato grave (violazione di 2 dei 10 comandamenti) il tradìmento.
Per chi ci crede sarebbe entrare nell'ascensore diretto per l'inferno.

Meglio una laica cena al ristorante, nel ristretto cerchio familiare, se proprio si vuole festeggiare. Secondo me è una questione di decenza.
Pensa te se nella chiesa entra pure l'ex amante...
Volano candelabri, arredi, acquasantiere, sedie, ecc.
Non so il perché ma ho sempre ravvisato in tutti i tuoi scritti un sottofondo rancoroso, di quel rancore che non si è mai sopito nel corso degli anni.
Forse dovresti avere idea che per la giustizia di Dio non c'è un peccato più grave dell'altro, tanto che la Bibbia recita "poichè la vostra giustizia dinanzi a quella di Dio è come un panno lordato". Persino la giustizia dell'uomo, quello che a lui sembra giusto per Dio è lordura.
I comandamenti non sono la strada per la salvezza, questo faceva parte dell'antico testamento, l'unica strada di salvezza viene indicata come in Gesù Cristo, infatti nel primo capitolo di Giovanni così viene detto " Poichè la legge è stata data per mezzo di Mosè; la grazia e la verità sono venuti per mezzo di Gesù Cristo".
E nella Lettera ai Romani così è scritto "Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù"
In Efesini 2 " Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi : è il dono di Dio. "
Ora , se Dio tramite Gesù Cristo accorda la grazia perdonando i precedenti peccati, chi è mai l'uomo da poter fare il contrario? Sempre se credi eh..
Gesù stesso agli scribi che lo interrogavano rispose con il più grande dei comandamenti..
"Ascolta Israele: il Signore nostro Dio, è l'unico Signore.
Ama dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l'anima tua, con tutta la mente tua e con tutta la forza tua". Il secondo è questo : Ama il tuo prossimo come te stesso. Non c'è nessun altro comandamento maggiore di questi". Al posto di Israele ci va il nostro nome..
Se tu ami , non odi .. il secondo comandamento è conseguenza del primo.. Chi ama si può adirare per un tempo , ma non può odiare, contravverrebbe al primo gran comandamento.. dato da Dio stesso su questa terra.
Chiudo perché non è Radio Maria questa.. e lo scritto potrebbe prendere fuoco mentre scrivo da un momento all'altro🤭 ..
 
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