l'anniversario di matrimonio...

teeo

Utente
io non l'ho fatto perché di fatto non mi sono mai pentita...sarebbe una cosa inutile...ma non faccio la Comunione...non sono molto praticante ma sono credente e quando mi approccio con la chiesa mi piace portare rispetto alle direttive che ci sono ed essere coerente con le mie azioni.
lei si è pentita perché stata beccata no per quello che a fatto.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Anche AI conferma che perdonare per il cristiano è doveroso (Papa Francesco ha affermato che il perdono è una necessità, basta cercare nel Web).

Non se ne esce.
Se vuoi essere in regola con la religione cristiana le corna le devi portare con disinvoltura, sorridere ogni volta che si ramificano ulteriormente, perdonare e sperare che quel puttaniere o quella p.....ana che ti è coniuge si calmi una volta per tutte.

Le interpretazioni delle regole religiose sono sempre fatte da umani, in qualche modo discutibili, visto che si adattano spesso alla evoluzione dei costumi.

Laicamente, ritengo che ognuno la può pensare come vuole, specie in campo religioso, e se la vedrà poi con il Padreterno, se ci crede.

Comunque, chiariamo che se ti sposi un partner non cristiano o un ateo ovvero uno che ci crede poco, il perdono non è garantito ...

Quindi, pensiamoci bene.
Urgono i patti pre-matrimoniali, da introdurre in Italia quanto prima.



Infatti, la confessione per essere valida dovrebbe essere sincera e ci deve essere la volontà di non ricadere nel peccato, tanto per cominciare.
Quindi, i seriali o i perseveranti non potrebbero staccare un tagliando/biglietto dall'abbonamento alla confessione. Si devono pentire, ogni volta. Per bene.
E confessare pure al partner, direi che è coerente con la dottrina.

Certo sarebbe un po' complicato da accettarsi per il traditore, perché mi sa che il tradito ha diritto ad una confessione piena, magari pure per iscritto. Il perdono non viene dato a prescindere, è una cosa seria, comporta che si sappia per bene come, quando, come si è consumato, ogni episodio di tradimento.

Così il traditore quando si pente, confessa e si purifica veramente e ritorna in pace con se stesso e la comunità cristiana.

Poi, il tradito si converte all'Islam e presenta ricorso per separazione/divorzio con addebito.
Evvai ....
Il tradito non è Dio e probabilmente nemmeno un buon cristiano, così come non lo è il traditore. L’uno perché non riesce a perdonare, l’altro perché è stato infedele prima di tutto a se stesso.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Storicamente perfettamente comprensibile. Sai che ci vuole nel ‘900 a credere all’eliocentrismo, fatti salvi i terrapiattisti.
Era una teoria che metteva in condizioni di dubbio il popolo (prevalentemente analfabeta) dei credenti.
Mi hai convinto, mi sa che abbandono subito gli studi CEPU da ginecologo e mi vado ad iscrivere in seminario
 

Brunetta

Utente di lunga data
I patti prematrimoniali sarebbero possibili togliendo valore al matrimonio.
Tutta la storia umana è un contrasto costante tra i poteri dello Stato (il re o il parlamento che rappresenta i cittadini) e quindi pubblici. Nel mondo anglosassone la ricerca della libertà individuale è sempre presente e sembra che i principi fondamentali la tutelino. È evidente negli USA nel rapporto con le armi o nel diritto a non testimoniare contro se stesso, che però deve essere sancito perché è fortissima la richiesta etica di dire la verità.
Ma da noi vi è una sensibilità comune verso una regolamentazione anche degli aspetti privati come il matrimonio. Del resto è difficile regolare i rapporti se tra i futuri coniugi non vi è una parità di fatto di potere.
Per me i patti prematrimoniali sono deleteri.
 

Angie17

Utente di lunga data
Secondo Wikipedia è perfettamente in vigore, o ognuno pensa come gli va?
Un credente pensa secondo quello che c'è scritto sulla Bibbia e sulla Bibbia non è stata lasciata nessuna disposizione del genere.
" Alla legge! Alla testimonianza! Se il popolo non parla così non vi sarà per lui nessuna aurora" Isaia 8
"Gesù Cristo è stesso ieri, oggi e in eterno. Non vi lasciate trasportare qua e là da strani e diversi insegnamenti;"
Ebrei 13
 

Brunetta

Utente di lunga data
Un credente pensa secondo quello che c'è scritto sulla Bibbia e sulla Bibbia non è stata lasciata nessuna disposizione del genere.
" Alla legge! Alla testimonianza! Se il popolo non parla così non vi sarà per lui nessuna aurora" Isaia 8
"Gesù Cristo è stesso ieri, oggi e in eterno. Non vi lasciate trasportare qua e là da strani e diversi insegnamenti;"
Ebrei 13
Insomma… prendere alla lettera la Bibbia è un po’ da testimoni di Geova.
 

Alphonse02

Utente di lunga data
Non so il perché ma ho sempre ravvisato in tutti i tuoi scritti un sottofondo rancoroso, di quel rancore che non si è mai sopito nel corso degli anni.
Forse dovresti avere idea che per la giustizia di Dio non c'è un peccato più grave dell'altro, tanto che la Bibbia recita "poichè la vostra giustizia dinanzi a quella di Dio è come un panno lordato". Persino la giustizia dell'uomo, quello che a lui sembra giusto per Dio è lordura.

I comandamenti non sono la strada per la salvezza, questo faceva parte dell'antico testamento, l'unica strada di salvezza viene indicata come in Gesù Cristo, infatti nel primo capitolo di Giovanni così viene detto " Poichè la legge è stata data per mezzo di Mosè; la grazia e la verità sono venuti per mezzo di Gesù Cristo".
E nella Lettera ai Romani così è scritto "Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù"
In Efesini 2 " Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi : è il dono di Dio. "
Ora , se Dio tramite Gesù Cristo accorda la grazia perdonando i precedenti peccati, chi è mai l'uomo da poter fare il contrario? Sempre se credi eh..
Gesù stesso agli scribi che lo interrogavano rispose con il più grande dei comandamenti..
"Ascolta Israele: il Signore nostro Dio, è l'unico Signore.
Ama dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l'anima tua, con tutta la mente tua e con tutta la forza tua". Il secondo è questo : Ama il tuo prossimo come te stesso. Non c'è nessun altro comandamento maggiore di questi". Al posto di Israele ci va il nostro nome..
Se tu ami , non odi .. il secondo comandamento è conseguenza del primo.. Chi ama si può adirare per un tempo , ma non può odiare, contravverrebbe al primo gran comandamento.. dato da Dio stesso su questa terra.
Chiudo perché non è Radio Maria questa.. e lo scritto potrebbe prendere fuoco mentre scrivo da un momento all'altro🤭 ..
Rispetto la tua opinione, che non ritengo corretta, quanto al sottofondo rancoroso. Le mie azioni parlano per me e non devo renderne conto qui.

Con la mia (ex) moglie ho chiuso da un quarto di secolo, pensa un po'. Mi sono separato, non appena lei mi ha detto che voleva restare con l'amante e non tornare con me. Tra l'altro, mi aveva tradito da fidanzati ed avevo perdonato. E ci siamo sposati, su sua insistenza.
Non ho chiesto la separazione per colpa, anche se avevo le prove, ma ho fatto una consensuale. Perché fosse libera di fare quello che voleva. Ho precisato pure che le prove raccolte le ho addirittura bruciate nel caminetto.

Quando volto pagina nella vita, lo faccio davvero, non a chiacchiere.

Da separato, ho avuto diverse altre relazioni e sto con una compagna da oltre venti anni.
L'ho pure tradita con una donna più giovane di oltre venti anni (anche se era discutibile che fosse un vero e proprio tradimento, visto che ci eravamo lasciati). Per la seconda volta nella mia vita (la prima con mia moglie, dopo la separazione quando mi ha chiesto di tornare a casa) ho privilegiato il rapporto stabile, ho chiuso io la relazione in corso (mai parallela) per tornare insieme.

Se hai letto bene, mia moglie ha combinato un sacco di guai dopo che ci siamo definitivamente lasciati e, nel corso degli anni, mi ha fatto dannare per salvaguardare nostra figlia (e lei) dalle conseguenze del suo agire. Forse sarei pure giustificato se le portassi rancore. Ma di cosa ? La nostra storia sentimentale è seppellita da una vita, manco mi ricordo il nome dell'amante.
E mi sono adoperato per garantirle una vecchiaia tranquilla, anche se dovessi venir meno domani. Avrà lei una pensione di riversibilità dignitosa, con un tetto sulla testa garantito (che non potrà vendersi).

Ci sentiamo anche spesso, quasi sempre è lei che mi cerca per risolvere i suoi problemi. Prima me li faceva sapere attraverso nostra figlia. So che lei avrebbe voluto che tornassimo insieme.
Io umanamente non ce l'ho fatta, ho preferito la chiarezza alla confusione dei pentimenti a ripetizione. O di qua o di là.
Sono rimasto in ottimi rapporti con tutti i suoi parenti, nel corso di tutti gli anni dopo la separazione.
Non mi sento un mostro. 🧛‍♂️

Poi, ognuno ha il diritto di pensarla come crede, in tema di tradimenti.
Ci mancherebbe.

Però, leggo nel tuo intervento una sorta di integralismo religioso intransigente, che sei libera di professare come credi, ma mai di imporre.
Non ti è venuto in mente che potrei essere di un'altra fede religiosa o libero pensatore, hai dato per scontato quello che ti consente di svolgere le tue argomentazioni, in una forma che - permettimi l'ardire - assomiglia parecchio alle prediche, pure insistite.

Non è questa la sede, qui si discute e, ti piaccia o no, tutte le tesi sono esprimibili e possono essere criticate. Esiste la libertà di non perdonare, ad esempio, specie quando i tradimenti hanno certe connotazioni.
Dopo di ché, ciascuno si può convincere o rimanere della sua opinione. 🤷‍♂️
 

Alphonse02

Utente di lunga data
Il tradito non è Dio e probabilmente nemmeno un buon cristiano, così come non lo è il traditore. L’uno perché non riesce a perdonare, l’altro perché è stato infedele prima di tutto a se stesso.
Siamo tutti peccatori, non c'è dubbio.
Però, la critica dei protestanti qualche ragione ce l'ha (IMO), che i cattolici pretendono la confessione purificatrice dei peccati senza pubblica esposizione. Anzi, per qualcuno un po' approssimativo dal punto di vista dell'osservanza dei precetti religiosi, il tradimento si confessa al prete, il prete parla al tradito in termini generici (da intermediario risolutore) ed il tradito perdona. Invece, la confessione va fatta al partner tradito, deve essere libero lui di scegliere cosa fare della relazione.

E se il traditore insiste nel tradimento, che so', capita una scopatina ogni tanto in pausa pranzo ad un motel o albergo ad ore ? Insomma, io mi inquieterei parecchio da tradito. Altro che perdono se ti scopro di nuovo ...

Parlavo, anni fa con un addetto alla ricevimento di un albergo romano in centro città. Lui ricordava una coppia di amanti (entrambi sposati e con prole) che avevano la prenotazione permanente il mercoledì, ora pranzo, per due ore. Una roba che è andata avanti per trenta anni e passa. Sai quanti ce ne sono in giro.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Rispetto la tua opinione, che non ritengo corretta, quanto al sottofondo rancoroso. Le mie azioni parlano per me e non devo renderne conto qui.

Con la mia (ex) moglie ho chiuso da un quarto di secolo, pensa un po'. Mi sono separato, non appena lei mi ha detto che voleva restare con l'amante e non tornare con me. Tra l'altro, mi aveva tradito da fidanzati ed avevo perdonato. E ci siamo sposati, su sua insistenza.
Non ho chiesto la separazione per colpa, anche se avevo le prove, ma ho fatto una consensuale. Perché fosse libera di fare quello che voleva. Ho precisato pure che le prove raccolte le ho addirittura bruciate nel caminetto.

Quando volto pagina nella vita, lo faccio davvero, non a chiacchiere.

Da separato, ho avuto diverse altre relazioni e sto con una compagna da oltre venti anni.
L'ho pure tradita con una donna più giovane di oltre venti anni (anche se era discutibile che fosse un vero e proprio tradimento, visto che ci eravamo lasciati). Per la seconda volta nella mia vita (la prima con mia moglie, dopo la separazione quando mi ha chiesto di tornare a casa) ho privilegiato il rapporto stabile, ho chiuso io la relazione in corso (mai parallela) per tornare insieme.

Se hai letto bene, mia moglie ha combinato un sacco di guai dopo che ci siamo definitivamente lasciati e, nel corso degli anni, mi ha fatto dannare per salvaguardare nostra figlia (e lei) dalle conseguenze del suo agire. Forse sarei pure giustificato se le portassi rancore. Ma di cosa ? La nostra storia sentimentale è seppellita da una vita, manco mi ricordo il nome dell'amante.
E mi sono adoperato per garantirle una vecchiaia tranquilla, anche se dovessi venir meno domani. Avrà lei una pensione di riversibilità dignitosa, con un tetto sulla testa garantito (che non potrà vendersi).

Ci sentiamo anche spesso, quasi sempre è lei che mi cerca per risolvere i suoi problemi. Prima me li faceva sapere attraverso nostra figlia. So che lei avrebbe voluto che tornassimo insieme.
Io umanamente non ce l'ho fatta, ho preferito la chiarezza alla confusione dei pentimenti a ripetizione. O di qua o di là.
Sono rimasto in ottimi rapporti con tutti i suoi parenti, nel corso di tutti gli anni dopo la separazione.
Non mi sento un mostro. 🧛‍♂️

Poi, ognuno ha il diritto di pensarla come crede, in tema di tradimenti.
Ci mancherebbe.

Però, leggo nel tuo intervento una sorta di integralismo religioso intransigente, che sei libera di professare come credi, ma mai di imporre.
Non ti è venuto in mente che potrei essere di un'altra fede religiosa o libero pensatore, hai dato per scontato quello che ti consente di svolgere le tue argomentazioni, in una forma che - permettimi l'ardire - assomiglia parecchio alle prediche, pure insistite.

Non è questa la sede, qui si discute e, ti piaccia o no, tutte le tesi sono esprimibili e possono essere criticate. Esiste la libertà di non perdonare, ad esempio, specie quando i tradimenti hanno certe connotazioni.
Dopo di ché, ciascuno si può convincere o rimanere della sua opinione. 🤷‍♂️
Rancoroso non credo, ma un filino permaloso forse sì 🤭
 

Angie17

Utente di lunga data
Insomma… prendere alla lettera la Bibbia è un po’ da testimoni di Geova.
I Testimoni di Geova infatti non sono propriamente cristiani.

L'infallibilità è una delle caratteristiche divine, proprie di Dio. Insieme all'onnipotenza, onniscienza, ubiquità. Nessun uomo può avere caratteristiche propriamente divine. Il Papa è un uomo.
Gesù aveva queste caratteristiche ma era perfetto Dio, perfetto uomo.
 

Homer

Utente con ittero
In questo 3d siete un concentrato di cultura teologica, umanistica e scientifica.

@Angie17 in particolare, mi ha fatto cadere la mascella (in senso buono si intende)

Ed io che credevo che Galileo Galilei fosse solo in via......🤦‍♂️

Bravi tutti, io ne rimango fuori, vado a riprendere i libri in mano.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Siamo tutti peccatori, non c'è dubbio.
Però, la critica dei protestanti qualche ragione ce l'ha (IMO), che i cattolici pretendono la confessione purificatrice dei peccati senza pubblica esposizione. Anzi, per qualcuno un po' approssimativo dal punto di vista dell'osservanza dei precetti religiosi, il tradimento si confessa al prete, il prete parla al tradito in termini generici (da intermediario risolutore) ed il tradito perdona. Invece, la confessione va fatta al partner tradito, deve essere libero lui di scegliere cosa fare della relazione.

E se il traditore insiste nel tradimento, che so', capita una scopatina ogni tanto in pausa pranzo ad un motel o albergo ad ore ? Insomma, io mi inquieterei parecchio da tradito. Altro che perdono se ti scopro di nuovo ...

Parlavo, anni fa con un addetto alla ricevimento di un albergo romano in centro città. Lui ricordava una coppia di amanti (entrambi sposati e con prole) che avevano la prenotazione permanente il mercoledì, ora pranzo, per due ore. Una roba che è andata avanti per trenta anni e passa. Sai quanti ce ne sono in giro.
Lo so anch’io che ci sono amanti trentennali. Un paio di tizie messe così le ho conosciute anch’io.
Ma non credo proprio che si possa mescolare la teoria con la pratica.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
I Testimoni di Geova infatti non sono propriamente cristiani.

L'infallibilità è una delle caratteristiche divine, proprie di Dio. Insieme all'onnipotenza, onniscienza, ubiquità. Nessun uomo può avere caratteristiche propriamente divine. Il Papa è un uomo.
Gesù aveva queste caratteristiche ma era perfetto Dio, perfetto uomo.
Infatti Dio perdona, io no!
 

Brunetta

Utente di lunga data
Mi piacerebbe capire quale sia il confine tra le due cose...... secondo me è molto molto sottile.
Per me il perdono pacifica chi perdona e davvero non prova più sentimenti di mortificazione per sé e di rancore per l’altro.
 

Mir

Utente di lunga data
Infatti la tua domanda, per quanto ho capito, non verteva sul perdono in sè o sugli anni trascorsi insieme, verteva sulla opportunità o meno di andare a festeggiare in chiesa con la comunità.
Per me se non te la senti, non te la senti. Punto.
Un lungo matrimonio potrebbe e spesso nasconde qualche divagazione, a prescindere dalla ricostruzione del rapporto o meno, se vivi la sua celebrazione pubblica come una forzatura meglio stare sulle proprie.
Esatto. Aldilà del perdono o altri discorsi, anche se ultimamente sono poco praticamente ho avuto una educazione moooolto cristiana e tutt'ora sono credente. Mi ripeto ma mi ha infastidito la richiesta di mia moglie di andare a questa celebrazione....a torto o a ragione ho pensato:" ma come? Andiamo in chiesa dove ci siamo promessi fedeltà reciproca, pur sapendo quello che è successo?"
Ed ho deciso di non partecipare.
Poi sto chiedendo le vostre opinioni proprio per avere altri punti di vista, esperienze e considerazioni.
 
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