Ma io non sento la necessità di cambiare...sono già cambiata molto...riesco molto di più a farmi scivolare addosso le cavolate che mi arrivano quotidianamente addosso da persone che ho nella mia vita ...in casa almeno fammi essere me stessa...ripeto...non è che ogni giorno sbotto ma ci sono dei periodi in cui sono particolarmente stanca ed irritabile ...in questi momenti se una sana smattata mi fa respirare meglio la faccio...non uccido nessuno.
A parte che un telefono addosso a tua figlia non è innocuo, ma credo che se un insegnante o un elettrauto avesse uno sfogo del genere non lo penseresti da persona affidabile.
Il punto è che tu dici che devi sopportare fuori e in casa vuoi essere libera di essere te stessa.

La vera te stessa urla e lancia oggetti? Indubbiamente, la vera te stessa di un anno e mezzo. Io rido tanto per i video che girano di bambini che non reggono la frustrazione di non riuscire a fare qualche gioco “educativo” e buttano tutto per aria. Mi ricordano mia madre quando perdeva a carte.
Ho avuto anch’io esplosioni di quel tipo e quando le ho superate (magari mi è capitato ancora saltuariamente a cadenza biennale o quadriennale

) ne sono stata contenta.
Il fatto che vengano riferite e poi difese con aggressività significa che non viene davvero dato un significato positivo da parte di chi le ha.
Si difende il diritto alla ribellione alla frustrazione. Ma perché c’è frustrazione?
In casa? In casa è dove si sfogano le frustrazioni e il partner è la nostra discarica emotiva?
Succede che lo si sia uno per l’altra. Davvero è un modello relazionale che vorreste per le coppie dei vostri figli?