Futuro mica tanto.
I nostri servizi clienti, spinti da casa madre hanno già introdotto dialoghi col cliente sviluppati su Software gestiti da IA.
Lavorano alla grande.
E sono già iniziati i disinvestimenti in esseri umani.
Dipende dal lavoro. E' chiaro che certi tipi di lavoro spariranno, questo del resto è sempre successo, per motivi di mercato e competenza.
Nessuno più fa chiodi in Italia.
Forse non hai compreso la trasformazione che avverrà.
Scompariranno sia i medici di base così come il modo in cui noi concepiamo alcuni prodotti artistici, ovvero tanti settori eterogenei tra loro.
E' probabile che in un domani noi creeremo film con i protagonisti che vogliamo, anche con la nostra fidanzatina delle medie o con persone scomparse.
Potremo scrivere i libri che desideriamo leggere.
In campo creativo già ora si possono realizzare canzoni con la AI.
Non ci sarà più bisogno di scrittori, fotografi, autori musicali, registi, giornalisti, pubblicitari, designer, videomaker...
Ma allo stesso tempo anche di consulenti, esperti di marketing, call center, e volendo anche insegnanti, in qualsiasi campo.
E' qualcosina di leggermente più impattante della produzione di chiodi.
Il vero problema è che l'Italia, in questo campo, è arretrata, come suo solito, ormai.
Ovvero approccia questa trasformazione con la consueta ignoranza di un paese di vecchi.
Nel futuro anche per questo l'impresa nostrana conterà un cazzo e sarà spazzata via dalla concorrenza straniera.
Questo sarà l'impatto più alto sulla nostra economia.
Sempre che gli alti costi energetici dell'uso della AI non la mettano fuori gioco per alcuni paesi... il che ci apre a scenari imprevedibili.
Di certo il futuro vede l'AI in prima linea per i paesi più avanzati.
Aumenterà la disparità sociale?
Certamente. E' possibile tornare indietro? No.