Suo figlio non mi accetta

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Brunetta

Utente di lunga data
Lei aveva proposto di prendere una casa da affittare, che poi un giorno, sarebbe andata al figlio. L’hanno cercata, trovata, e comprata. Ha pagato tutto lui ma l’ha fatta intestare ad entrambi. Poi tempo dopo lei iniziò a parlare del loro matrimonio che non andava più.
Quanto è durato il tuo matrimonio?
Chiedo perché dai una attribuzione dei soldi a uno o un altro coniuge, senza considerare che un matrimonio è una società complessa. Se lui ha intestato a lei qualcosa è perché lo riteneva giusto.
Per me dovresti evitare di dare giudizi su matrimoni non tuoi.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
E’ domiciliato presso sua mamma però decide sempre lui quando e dove stare. I miei sono collocati da me.
Quindi, correggimi se sbaglio, se i tuoi sono collocati da te presumo che la maggior parte del tempo stiano in casa con te, mentre il suo va e viene, ma complessivamente sta meno tempo col padre di quanto stiano i tuoi con la madre, solo che è un tempo non programmato ma "casuale".. A spanne mi pare si possa dedurre che sono più i giorni che lui è "libero" di passare tempo con te, rispetto a quelli che hai tu, giusto? Quindi cosa fate quando lui è "libero" e tu invece hai i tuoi?


Che ci vuole pazienza perché riesca ad accettare che suo padre abbia un’altra donna. Lui è sempre stato sempre con loro sua mamma non l’ha mai voluto lasciare dai nonni o altro. Quindi ha sempre avuto solo loro due come riferimenti.
Secondo te, posto che pare abbia risolto bene la fine del suo precedente rapporto di coppia, come ti sembra abbia risolto, ammesso che lo abbia fatto, la fine della sua prima famiglia? Ha mai mostrato "debolezza" da senso di colpa per il figlio, ad esempio per avergli fatto mancare qualcosa?


Può anche essere l’ho pensato pure io. Non lo escludo.
Qualcosa te lo ha fatto pensare? Se si, cosa?
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Non lo so com'è, di lui sappiamo molto molto poco.
Può anche essere che il padre si veda costretto ad assecondare gli umori del figlio e che, in definitiva, la situazione gli vada bene cosi com'è.
Ti dico per esperienza che una volta che si crea una famiglia "allargata" si instaurano N conflitti di interesse che la metà basterebbero per una laurea ad honorem in scienze della negoziazione assistita, e farli collimare tutti è come camminare in un campo minato. Ci sono i bisogni ineludibili dei figli di uno e dell'altro, progetti educativi inevitabilmente condivisi con ex compagni/coniugi che portano magari a conflitti organizzativi e/o economici che sottraggono risorse, necessità della nuova coppia ecc ecc ecc ecc Se poi ci si mettono magari i parenti, tipo i genitori che già magari non vedevano di buon occhio la ex nuora o ex genero, ma li tolleravano in quanto fornitori del 50% dei geni dei nipoti, figurati una nuova nuora/genero che non c'entra un cazzo e in più magari porta altri figli fra cui dividere le risorse.... ci vuole veramente tanto impegno e un amore smisurato che non ne faccia sentire il peso.
 

Brunetta

Utente di lunga data

Andromeda4

Utente di lunga data
Ora cosa consiglieresti alla te di quel tempo?
Di essere più incisiva con lui, di chiedere aiuto ai suoi 6 fratelli, perché voler bene a un famigliare non significa annullare tutto il resto, ma stabilire anche dei limiti. Guarda caso, lui c'era, sempre, per la madre e per l'associazione di volontariato. Quando sei accudente e amorevole, non lo sei a convenienza.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Di essere più incisiva con lui, di chiedere aiuto ai suoi 6 fratelli, perché voler bene a un famigliare non significa annullare tutto il resto, ma stabilire anche dei limiti. Guarda caso, lui c'era, sempre, per la madre e per l'associazione di volontariato. Quando sei accudente e amorevole, non lo sei a convenienza.
Tu pensi davvero che sia utile essere richiedente? E nel caso esserlo con chi è accudente con la madre, non ti avrebbe posto in concorrenza con la madre? Per me la madre vince sempre.
 

Andromeda4

Utente di lunga data
Tu pensi davvero che sia utile essere richiedente? E nel caso esserlo con chi è accudente con la madre, non ti avrebbe posto in concorrenza con la madre? Per me la madre vince sempre.
E allora inutile parlare ancora. Io ho scritto "essere accudente A CONVENIENZA". Se lo si è per indole, lo si è anche con la persona con cui si sta e, si presuppone, si vuole condividere la vita. Altrimenti restano parole al vento.
E tu stessa dici che i genitori castranti esistono.
 

Andromeda4

Utente di lunga data
Non ho scritto questo. Probabilmente scrivo in modo poco chiaro
Da una donna che ha dei figli mi aspetterei comprensione per i figli dell’altro
Non capisco la fretta, la competizione e non vivere bene il tempo che stanno da soli
Il termine risolti forse non è appropriato. Intendo dire che sono adulti che stanno in piedi da soli pur avendo una frequentazione
Ma questo deve valere per tutti, non solo per chi ha i problemi di @Cippi.
 

Andromeda4

Utente di lunga data
Nessun matrimonio è immune da improvvise, repentine, distruzioni.
Anzi, più il matrimonio sembra essere "perfetto" più l'esplosione sarà deflagrante.
Sì, ma secondo me si inghiotte un intero stagno di rospi, in quegli anni. E non si parla fino a quando non arriva all'orizzonte un principe o una principessa che improvvisamente ti ricorda quanto ti fa schifo quella vita che però ti affannavi a imbellettare.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Ho notato... ma mi sa che neanche a me ha risposto, quando ho chiesto più di una volta, della ex moglie.
ha risposto che l'ha pensato anche lei che dietro astio figlio ci sia ex, e io le ho chiesto come mai....
 

iosolo

Utente di lunga data
ha risposto che l'ha pensato anche lei che dietro astio figlio ci sia ex, e io le ho chiesto come mai....
Però ho letto che è la moglie (dopo che si è fatta comprare un appartamento) a voler chiudere con lui... perchè astio?
 

Brunetta

Utente di lunga data
E allora inutile parlare ancora. Io ho scritto "essere accudente A CONVENIENZA". Se lo si è per indole, lo si è anche con la persona con cui si sta e, si presuppone, si vuole condividere la vita. Altrimenti restano parole al vento.
E tu stessa dici che i genitori castranti esistono.
Non ti stavo proponendo di fare un processo a te stessa, peraltro una te giovanissima, se ricordo bene, ma semmai constatare che certe persone fanno scelte che non sono modificabili dagli interventi esterni. Consolatorio per te, non sarebbe stato utile “essere più incisiva”, e utile per Cippi che si pone mentalmente in un ruolo da genitore alternativo, che non può che essere perdente.
Come molti hanno fatto notare, @Cippi , per persone adulte non è un enorme problema non avere rapporti da fidanzatini per evitare conflitti con i figli.
 
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