Posso capire, sentirsi raggirati è brutto e rende impossibile credere che chi ci raggira lo faccia senza l'intenzione di ferirci, anche se, a dire il vero, è così. Non c'è l'intenzione di ferire, ma, in chi è più lucido (e non tutti lo sono, soprattutto all'inizio) la consapevolezza che potrebbe accadere e l'accettazione di questo rischio.
Dopo di che, non ha senso che tu ti senta "cogliona". Credo che, se ci si adatta a una vita di privazioni, è perché si sente l'alternativa come peggiore ed è su questo che si dovrebbe lavorare, capire il perché di questo adattamento. E non è facile, sono domande che mi sono posta anche io per tantissimo tempo e non sono certa di avere avuto la forza e il coraggio di vedere tutto.