Suo figlio non mi accetta

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danny

Utente di lunga data
Ottime riflessioni.
Rileggete i punti.
Grazie.
Ora, che Cippi sia Cippi o Etta non me ne importa nulla.
Il concetto è che comunque chi ha aperto il thread si trova in una situazione difficile che sta gestendo come il classico elefante in una cristalleria, ma ha almeno avuto il buon senso di chiedere aiuto.
Spero che queste riflessioni possano servire per capire che la situazione non è affatto semplice da risolvere.
 

Brunetta

Utente di lunga data
L'errore di fondo è parlare di un fatto reale sapendo che non è un fatto reale, e che il potere visto in mano al ragazzino è solo il potere che non è nelle mani di chi racconta.
Se vuoi lo facciamo.
Chiunque entra qui racconta la propria versione.
Generalmente la prendiamo per buona.
Semmai chiediamo chiarimenti per vedere se non ci sia una visione distorta.
Poi ci facciamo una idea della persona e il post-giudizio diventa un pre-giudizio.
Forse è per avere un parere privo di pregiudizi che la questione è stata posta da un nickname nuovo.
Ma se ce ne rendiamo conto e utilizziamo i pre-giudizi, diventa una discussione che non è utile a nessuno.
Io credo che ragionare su come si debba agire con i figli, in caso di separazione, possa essere utile a tutti.
È evidente qui che molte coppie in profondo disaccordo non considerino la possibilità di una separazione per un presunto bene dei figli.
Se è questo il pre-giudizio, indipendentemente da chi pone il problema, non si farà altro che ribadire in forme diverse quella priorità del bene dei figli che è la ragione a cui ci si appella per non separarsi.

A me sembra che il bene dei figli sia l’ostacolo finale, insieme alle condizioni economiche, che si usa per rifiutare la separazione, come fanno gli acquirenti per non acquistare qualcosa che non vogliono acquistare.
Il venditore propone quindi la rateizzazione.
Ma non cambiare nulla per i figli è una rateizzazione.
Il prezzo è lo stesso, se non maggiore.
 

Lostris

Utente Ludica
Se nel caso di Cippi il suo compagno e la sua ex moglie permettono al figlio di girare i giorni perché non dovrebbero? Perchè a cippi da fastidio?? Ma stiamo scherzando. E parimenti Cippi deve pensare in primis ai suoi figli.
Io sono favorevole a giorni prestabiliti per dare ordine e sicurezza.
L'elasticità rispetto a quanto definito è chiaro che c'è e non è un problema, nel momento in cui c'è la possibilità, ma non deve essere un paravento per far fare ai figli tutto ciò che vogliono senza criterio.

Poi figurati io mi sono mossa per una soluzione abitativa che praticamente agevola i figli al massimo, quindi sono la prima che antepone le loro esigenze al resto, ma penso comunque che un piano definito - come base di partenza e riferimento- sia necessario.
 

Nicky

Utente di lunga data
ma non è vero neppure questo...io ho visto separarsi per il fatto che è venuto a mancare il sentimento e prima di finire veramente male è stata decisa consensualmente la strada della separazione...nessun dramma ed effettivamente i figli vengono gestiti più o meno come prima del divorzio.
Io ho visto genitori separarsi di buon grado sul momento e litigare fino ad andare in causa anni dopo, per questioni relative al mantenimento dei figli e di gestione del tempo dei figli.
Il fatto è che molti tendono a pensare che dopo una separazione i contrasti possano appianarsi, invece non è così, non sempre, e più occorre trovare accordi di volta in volta, più i motivi di contrasto rischiano di ricrearsi,
Non è obbligatorio divorziare e se la propria idea è che per il bene dei figli si importante vivere insieme, in modo da garantire una presenza quotidiana di entrambi, è bene non farlo.
Se però la scelta è diversa, deve essere gestita in modo accorto e consapevole, che tenga conto di tutte le variabili.
 

Gaia

Utente di lunga data
E in questi 4/5 anni, che vita di merda fanno i figli che non hanno chiesto di trovarsi in questa merda di 4/5 anni?
Guarda ho espresso più volte come la penso rispetto a chi separa con figli. Però comprendo bene che mica tutti la devono pensare come me e che ognuno ha la propria esperienza. Anche se, chi ha figli, dovrebbe è sempre pensare al loro benessere prima anche al proprio.
non si smonta la vita della gente che non ha potuto scegliere nulla;
Se si smonta si dovrebbe avere quel minimo di intelligenza e capacità di cooperazione;
A una certa età andare a cercare l’amore smontando tutto mi pare proprio da immaturi.
Questo è quanto penso. Poi ognuno fa e disfa secondo la sua esperienza e percezione della realtà.
 

Jim Cain

Utente di lunga data
Basta non divorziare e non succede. Non è obbligatorio separarsi, ci si può sforzare di tenersi in casa chi ci tradisce o ci sta sulle scatole per il bene dei figli
Lo puoi fare se la situazione in casa è mediamente tranquilla.
In caso di forte conflittualità uno dei due deve sparire.
 

white74

Utente di lunga data
È evidente qui che molte coppie in profondo disaccordo non considerino la possibilità di una separazione per un presunto bene dei figli.
Se è questo il pre-giudizio, indipendentemente da chi pone il problema, non si farà altro che ribadire in forme diverse quella priorità del bene dei figli che è la ragione a cui ci si appella per non separarsi.


NON TUTTI, io non ho mai detto che non bisogna separarsi per il bene dei figli.

A me sembra che il bene dei figli sia l’ostacolo finale, insieme alle condizioni economiche, che si usa per rifiutare la separazione, come fanno gli acquirenti per non acquistare qualcosa che non vogliono acquistare.
Il venditore propone quindi la rateizzazione.
Ma non cambiare nulla per i figli è una rateizzazione.
Il prezzo è lo stesso, se non maggiore.
Io penso che @iosolo intendesse dire che il problema di Cippi sia di non avere lei il potere di fare e disfare nella movimentazione del figlio di lui. Mentre invece questo lo fanno giustamente i suoi genitori
 

Brunetta

Utente di lunga data
Io ho visto genitori separarsi di buon grado sul momento e litigare fino ad andare in causa anni dopo, per questioni relative al mantenimento dei figli e di gestione del tempo dei figli.
Il fatto è che molti tendono a pensare che dopo una separazione i contrasti possano appianarsi, invece non è così, non sempre, e più occorre trovare accordi di volta in volta, più i motivi di contrasto rischiano di ricrearsi,
Non è obbligatorio divorziare e se la propria idea è che per il bene dei figli si importante vivere insieme, in modo da garantire una presenza quotidiana di entrambi, è bene non farlo.
Se però la scelta è diversa, deve essere gestita in modo accorto e consapevole, che tenga conto di tutte le variabili.
Ricorda sempre l’esistenza dei cretini in tutte le condizioni.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Guarda ho espresso più volte come la penso rispetto a chi separa con figli. Però comprendo bene che mica tutti la devono pensare come me e che ognuno ha la propria esperienza. Anche se, chi ha figli, dovrebbe è sempre pensare al loro benessere prima anche al proprio.
non si smonta la vita della gente che non ha potuto scegliere nulla;
Se si smonta si dovrebbe avere quel minimo di intelligenza e capacità di cooperazione;
A una certa età andare a cercare l’amore smontando tutto mi pare proprio da immaturi.
Questo è quanto penso. Poi ognuno fa e disfa secondo la sua esperienza e percezione della realtà.
Invece tradire è da maturi!
 

danny

Utente di lunga data
Riguardano l esperienza di Danny , che è stato abbandonato da entrambi i genitori.
Un altra cosa.
Parto dalla mia, infatti, ma guardo anche quella degli altri con cui ho avuto contatti, dato che a 56 anni un po' di vita l'ho fatta.
Diciamo che comunque si possono raccontare anche cose positive della separazione dei genitori.
CI sono sicuramente figli di separati che stanno bene.
Attendo infatti le vostre esperienze personali di figli e di genitori più positive.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Io penso che @iosolo intendesse dire che il problema di Cippi sia di non avere lei il potere di fare e disfare nella movimentazione del figlio di lui. Mentre invece questo lo fanno giustamente i suoi genitori
Questo è un pregiudizio.
Può pure essere un giudizio valido.
Ma nessuno ha chiesto chiarimenti. Tutti hanno giudicato Cippi il terzo incomodo.
È vero che il suo accenno a non poter fare i fidanzatini in presenza del figlio è un indizio, così come l’indifferenza a come può vivere questa cosa la figlia sua (e il figlio preadolescente lo dimentichiamo).
 

Nicky

Utente di lunga data
Lo puoi fare se la situazione in casa è mediamente tranquilla.
In caso di forte conflittualità uno dei due deve sparire.
Eh, lo so bene, ho esperienza di famiglie conflittuali. Per questo comprendo che possa sorgere l'esigenza di separarsi anche se si hanno dei figli.
 

Gaia

Utente di lunga data
Invece tradire è da maturi!
Guarda, ho proprio espresso in un post la cosa contraria. Ma vedi che io mica mi fregio della perfezione. Io sono assolutamente consapevole di non essere perfetta, ma non ambisco alla perfezione. La lascio ai santi.
Ma mentre il tradimento impatta sulla coppia, e’ invece da immaturi consentire che impatti sulla famiglia. La coppia può anche finire e ognuno farsi i fatti suoi oppure godere della reciproca compagnia lasciando porte socchiuse per l’esterno. La famiglia invece deve stare lì, immanente così da dare solidità e senso di continuità ai figli. Poi oh, i figli li avete fatti voi altruisti….
 

Jim Cain

Utente di lunga data
Il fatto è che molti tendono a pensare che dopo una separazione i contrasti possano appianarsi, invece non è così, non sempre, e più occorre trovare accordi di volta in volta, più i motivi di contrasto rischiano di ricrearsi.
I contrasti generalmente si affievoliscono perché manca il contatto fisico e la quotidianità con quella persona.
 

iosolo

Utente di lunga data
Chiunque entra qui racconta la propria versione.
Generalmente la prendiamo per buona.
Semmai chiediamo chiarimenti per vedere se non ci sia una visione distorta.
Poi ci facciamo una idea della persona e il post-giudizio diventa un pre-giudizio.
Forse è per avere un parere privo di pregiudizi che la questione è stata posta da un nickname nuovo.
Ma se ce ne rendiamo conto e utilizziamo i pre-giudizi, diventa una discussione che non è utile a nessuno.
Io credo che ragionare su come si debba agire con i figli, in caso di separazione, possa essere utile a tutti.
È evidente qui che molte coppie in profondo disaccordo non considerino la possibilità di una separazione per un presunto bene dei figli.
Se è questo il pre-giudizio, indipendentemente da chi pone il problema, non si farà altro che ribadire in forme diverse quella priorità del bene dei figli che è la ragione a cui ci si appella per non separarsi.
A me sembra che il bene dei figli sia l’ostacolo finale, insieme alle condizioni economiche, che si usa per rifiutare la separazione, come fanno gli acquirenti per non acquistare qualcosa che non vogliono acquistare.
Il venditore propone quindi la rateizzazione.
Ma non cambiare nulla per i figli è una rateizzazione.
Il prezzo è lo stesso, se non maggiore.
Sono in linea generale d'accordo con te ma non sulla versione da accettare per buona, soprattutto quando è evidente una contraddizione in termini nel racconto stesso. E non è un pregiudizio ma un giudizio sulla versione raccontata, che a parer mio, è fallace soprattutto nelle deduzioni che ne fa la narratrice, proprio per quello che lei racconta.

Ritornando all'oggetto del topic, nessuno mi sembra, nonostante le diverse vedute, diceva alla Cippi di smettere la relazione ma si consigliava cautela e tempo nel rispetto del rapporto tra padre e figlio.
E' ovvio che se tu, per avvalorare la tua tesi cominci a identificare il figlio come un viziato, rompicoglioni e maleducato, non riesco a venirti dietro anche nella mia sospensione di incredulità.
Ora nel caso in cui il figlio di una coppia immaginaria sia viziato, rompicoglioni e maleducato, è compito del genitore intervenire e gestirlo anche in modo fermo, senza però tralasciare che quella è solo una manifestazione di un disagio ben più profondo da indicare e seguire con la dovuta intelligenza.
 

danny

Utente di lunga data
Guarda, ho proprio espresso in un post la cosa contraria. Ma vedi che io mica mi fregio della perfezione. Io sono assolutamente consapevole di non essere perfetta, ma non ambisco alla perfezione. La lascio ai santi.
Ma mentre il tradimento impatta sulla coppia, e’ invece da immaturi consentire che impatti sulla famiglia. La coppia può anche finire e ognuno farsi i fatti suoi oppure godere della reciproca compagnia lasciando porte socchiuse per l’esterno. La famiglia invece deve stare lì, immanente così da dare solidità e senso di continuità ai figli. Poi oh, i figli li avete fatti voi altruisti….
Alla fine la penso come te.
E' più una visione antica, di quando il "progetto" di una famiglia era per sempre e l'unica scelta di vita.
Come ho detto, oggi prevale la visione della famiglia come estensione della coppia che si unisce per amore.
Muore l'amore, muore la coppia, finisce la famiglia.
 
Stato
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