Ero terribile!

danny

Utente di lunga data
mia nonna ha 105 anni e ha smesso pochi anni fa di fumare. pure il suo medico non se lo spiega come con tutto quello che si e' fumata e bevuta sia ancora in piedi e sana! a parte al livello motorio ed e' sorda, non ha un problema che sia uno.
ma come diciamo noi in famiglia l erba cattiva non muore mai. poche persone ho conosciuto cosi cattive
Concetto di rischio.
I danni si rilevano in percentuale della popolazione, non sui singoli soggetti.
 

Brunetta

Utente di lunga data
credo siano era troppo diverse per poterle accomunare.
La statistica riguarda i numeri, non le cause.
Per le cause ci sono studi sociologici.
A proposito di notizie che arrivano alle cronache, ricordi le notizie degli imprenditori suicidi? Adesso non ci sono più difficoltà?
 

danny

Utente di lunga data
Conosco chi usa queste sostanze e vivo in un caseggiato dove è installata anche una comunità di recupero.
La mia esperienza è diretta.
Chi è incline alle dipendenze cambia sostanza.
Deve essere curata la propensione alla dipendenza, cosa molto faticosa.
Meglio però finire a dipendere dalla cannabis che dall'alcol, credimi.
Di dipendenza da alcol ho visto morire persone a 40 anni. Ti parte il fegato.
 

poppy

Miele e formaggio

Brunetta

Utente di lunga data
mia nonna ha 105 anni e ha smesso pochi anni fa di fumare. pure il suo medico non se lo spiega come con tutto quello che si e' fumata e bevuta sia ancora in piedi e sana! a parte al livello motorio ed e' sorda, non ha un problema che sia uno.
ma come diciamo noi in famiglia l erba cattiva non muore mai. poche persone ho conosciuto cosi cattive
Appunto.
Ma lo sai meglio di me che i casi singoli non sono indicativi.
Se serve per diventare centenari potrei cominciare a insultarti 😂
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
E' un obbligo per determinati settori dove ci sono alcuni protocolli di sicurezza.
Assolutamente si, da me dove c'è pieno di carrellisti ogni tot mesi fanno esami a sorpresa, perchè per legge per un carrellista è tassativamente vietato risultare positivo alla qualunque, e giustamente aggiungo visto che rischi di accoppare qualcuno se non stai attento
 

poppy

Miele e formaggio
Assolutamente si, da me dove c'è pieno di carrellisti ogni tot mesi fanno esami a sorpresa, perchè per legge per un carrellista è tassativamente vietato risultare positivo alla qualunque, e giustamente aggiungo visto che rischi di accoppare qualcuno se non stai attento
credevo che per la legge italiana fosse tassativamente vietato a tutti di fare uso di certe sostanze, non solo ai carrellisti. poi un conto e' che mi ferma la volante per farmi il palloncino. un conto e' che il mio capo mi viene a chiedere l urina...che autorita' ha?
 

spleen

utente ?
no non lo e'. uno parla per la propria esperienza personale, diretta o indiretta.
Allora sarebbe opportuno farsi una esperienza diretta dove queste problematiche le curano o le studiano. (Così si capisce meglio l'entità del problema).
Se fai riferimento al campione che tu conosci personalmente è chiaro che la cosa sia riduttiva.

Ma per tutte le cose è così.
 

danny

Utente di lunga data
Assolutamente si, da me dove c'è pieno di carrellisti ogni tot mesi fanno esami a sorpresa, perchè per legge per un carrellista è tassativamente vietato risultare positivo alla qualunque, e giustamente aggiungo visto che rischi di accoppare qualcuno se non stai attento
Idem ai ricercatori.
 

ivanl

Utente di lunga data
credevo che per la legge italiana fosse tassativamente vietato a tutti di fare uso di certe sostanze, non solo ai carrellisti. poi un conto e' che mi ferma la volante per farmi il palloncino. un conto e' che il mio capo mi viene a chiedere l urina...che autorita' ha?
la legge, baby
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
credevo che per la legge italiana fosse tassativamente vietato a tutti di fare uso di certe sostanze, non solo ai carrellisti. poi un conto e' che mi ferma la volante per farmi il palloncino. un conto e' che il mio capo mi viene a chiedere l urina...che autorita' ha?
Non lo fa il tuo capo, ma il medico d'azienda che è autorizzato per legge e in maniera generalizzata quindi anonima. Tra l'altro è una normativa monca perchè per la privacy se trova qualcosa non può comunicarlo alla ditta. L'azienda ha l'unico "potere" di fermare uno in evidente stato d'ebbrezza impedendogli, se se ne accorge, di prendere in mano un muletto. Se questo fa ricorso però, vince lui... Se invece causa un infortunio e l'INAIL o chi per esso scopre che era brillo, sono volatili per diabetici per il datore di lavoro.
 

ivanl

Utente di lunga data
Non lo fa il tuo capo, ma il medico d'azienda che è autorizzato per legge e in maniera generalizzata quindi anonima. Tra l'altro è una normativa monca perchè per la privacy se trova qualcosa non può comunicarlo alla ditta. L'azienda ha l'unico "potere" di fermare uno in evidente stato d'ebbrezza impedendogli, se se ne accorge, di prendere in mano un muletto. Se questo fa ricorso però, vince lui... Se invece causa un infortunio e l'INAIL o chi per esso scopre che era brillo, sono volatili per diabetici per il datore di lavoro.
non è vero;
"
È molto importante ricordare che, in caso di positività, il medico del lavoro ha sempre l’obbligo di mantenere la privacy del lavoratore. Il medico non può comunicare all’azienda il risultato positivo del test ne informare il datore di lavoro sulla sostanza riscontrata, si limiterà a esprimere un giudizio di non idoneità.

Se il lavoratore risulta positivo, quindi, il datore di lavoro ha il diritto di sospenderlo temporaneamente, e eventualmente può affidargli una mansione alternativa.

A questo punto è il Medico Competente che decide come procedere: il lavoratore può essere rinviato a eseguire nuovi accertamenti, tra cui anche il test sul capello. (Ricordiamo che tutti gli esami saranno a carico del datore di lavoro.) Se però il lavoratore si dimostra recidivo e il medico competente sospetta una tossicodipendenza, provvederà a inviarlo al SERT o alle altre strutture presenti sul territorio, per iniziare un percorso di disintossicazione.

In futuro, se la disintossicazione avrà successo, il lavoratore potrà riprendere la sua normale attività lavorativa.
"
obblighi del MC
 

danny

Utente di lunga data
non è vero;
"
È molto importante ricordare che, in caso di positività, il medico del lavoro ha sempre l’obbligo di mantenere la privacy del lavoratore. Il medico non può comunicare all’azienda il risultato positivo del test ne informare il datore di lavoro sulla sostanza riscontrata, si limiterà a esprimere un giudizio di non idoneità.

Se il lavoratore risulta positivo, quindi, il datore di lavoro ha il diritto di sospenderlo temporaneamente, e eventualmente può affidargli una mansione alternativa.

A questo punto è il Medico Competente che decide come procedere: il lavoratore può essere rinviato a eseguire nuovi accertamenti, tra cui anche il test sul capello. (Ricordiamo che tutti gli esami saranno a carico del datore di lavoro.) Se però il lavoratore si dimostra recidivo e il medico competente sospetta una tossicodipendenza, provvederà a inviarlo al SERT o alle altre strutture presenti sul territorio, per iniziare un percorso di disintossicazione.

In futuro, se la disintossicazione avrà successo, il lavoratore potrà riprendere la sua normale attività lavorativa.
"
obblighi del MC
Sì. Esatto.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Non lo fa il tuo capo, ma il medico d'azienda che è autorizzato per legge e in maniera generalizzata quindi anonima. Tra l'altro è una normativa monca perchè per la privacy se trova qualcosa non può comunicarlo alla ditta. L'azienda ha l'unico "potere" di fermare uno in evidente stato d'ebbrezza impedendogli, se se ne accorge, di prendere in mano un muletto. Se questo fa ricorso però, vince lui... Se invece causa un infortunio e l'INAIL o chi per esso scopre che era brillo, sono volatili per diabetici per il datore di lavoro.
No non è cosi
Mio figlio fa quell’esame per il tipo di lavoro che fa. Se risulta positivo gli viene tolta l’abilitazione a una parte del suo lavoro fino a che non risulta negativo
Secondo me una cazzata. Mi spiego. Se uno si fa una canna il sabato e poi per tutta la settimana lavorativa non ne fa uso, non incide sul lavoro ma in caso di esame risulta positivo. Dovrebbero prevedere indagini diverse.
Dopodiché ci sono mille modi per risultare comunque negativo, l’azienda lo sa e chiudo un occhio a meno di situazioni particolari ma a quel punto neanche si aspettano le analisi
 

poppy

Miele e formaggio
non è vero;
"
È molto importante ricordare che, in caso di positività, il medico del lavoro ha sempre l’obbligo di mantenere la privacy del lavoratore. Il medico non può comunicare all’azienda il risultato positivo del test ne informare il datore di lavoro sulla sostanza riscontrata, si limiterà a esprimere un giudizio di non idoneità.

Se il lavoratore risulta positivo, quindi, il datore di lavoro ha il diritto di sospenderlo temporaneamente, e eventualmente può affidargli una mansione alternativa.

A questo punto è il Medico Competente che decide come procedere: il lavoratore può essere rinviato a eseguire nuovi accertamenti, tra cui anche il test sul capello. (Ricordiamo che tutti gli esami saranno a carico del datore di lavoro.) Se però il lavoratore si dimostra recidivo e il medico competente sospetta una tossicodipendenza, provvederà a inviarlo al SERT o alle altre strutture presenti sul territorio, per iniziare un percorso di disintossicazione.

In futuro, se la disintossicazione avrà successo, il lavoratore potrà riprendere la sua normale attività lavorativa.
"
obblighi del MC
fucking hell

mette i brividi sta cosa
 

poppy

Miele e formaggio
mica a tutti, solo quelli per cui la mansione lo richiede: autisti, FFOO, lavori pericolosi, lavoro in quota...anche gli insegnanti, a dire il vero
menomale che io sono una super boring treasury analyst. basta che excel funziona bene non dovrei far male a nessuno
 
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