La paura è soggettiva. Dipende da quanto si conosce realmente la sensibilità del proprio figlio, per me. Io temo sempre che il mio possa accusare le cose che ha nella comunità di adolescenti in cui si trova e non parlarmene. Non vivo con l ansia, ma ogni volta che si inserisce in un determinato contesto un po' di preoccupazione di trovare qualche stronzo che lo prenda per il culo ce l ho. Ma soprattutto, che lui non sappia affrontarla nel modo giusto e ne resti ferito, non nel senso estremo del suicidio. Non è stupido ma è buono. E non sempre questa è una gran qualità in un contesto malato.
Per l empatia, non condivido. Un suicidio per quello che vedo in giro io, ogni volta che accade e si sente su un giornale, suscita perché. Cosa non andava, cosa non è stato visto, e punti interrogativi che uno poi si pone sul personale come genitore, come amico. Per quanto possa "averlo voluto lui" lascia sempre l amaro in bocca una persona che si toglie la vita. Ci si chiede dove si fallisce oltre al volere della persona stessa.
Questo sarebbe l'approccio corretto.
Sono percorsi difficilissimi, non ci capiscono niente chi ci si trova dentro figurati le persone che guardano da fuori.
Si parla di persone che sono state amate dalle vittime, lo vedo complicato arrivare velocemente a pensare che quella persona che ci ha fatto battere il cuore in realtà sia un possibile omicida.
Io ho spesso per casa il ragazzo di mia figlia, ai miei occhi è un ragazzino che ha ancora da crescere e sarebbe veramente difficoltoso per me arrivare a pensare che questo in futuro potrebbe diventare un pericolo per la mia bimba.
Si deve mettere in conto che nel momento che si denuncia una persona la vita di questa viene sconvolta, non è un passo che una persona può fare alla leggera...sia Giulia che la Tramontano erano due donne adulte, un genitore comune in genere quando il figlio viene visto come persona indipendente tende anche un po' ad allontanarsi ma per il semplice fatto che si pensa che sia anche ora di lasciarli vivere.
La mia amica che ha la figlia anoressica è rimasta fregata visto che l'anoressia si è presentata in un età che si ritiene avanzata per questo disturbo...non fai più di tanto caso a cosa mangia una ragazza di 21 anni mentre sei in genere molto più attento a fare questo tipo di controllo quando di anni i figli ne hanno 15.
Ci sono un sacco di dinamiche che continuano a farmi pensare che sia sbagliato credere che le vittime di queste situazioni siano state lasciate sole da chi avevano intorno, sono cose non ordinarie che manderebbero in confusione chiunque...le persone comuni prendono decisioni sbagliate ogni giorno in occasioni molto più leggere.
Dell'anoressia te ne accorgi anche a 21.
Nei corsi al Niguarda c'era una coppia di genitori con figlia laureanda in medicina.
Non è mai solo una questione di cosa mangia un figlio.
Hai letto cosa ho scritto?
Certamente lo pensiamo tutti.
Ma non è una cosa facile da attuare.
Intanto perché prima un reato non c’è e se c’è è un reato lieve, che non può comportare una reclusione a vita. Infatti è stato escogitato il braccialetto elettronico che è una limitazione della libertà a scopo preventivo. Ma se uno vuole uccidere, lo può fare lo stesso, prima che possano arrivare le forze dell’ordine allertate dal segnale.
La prevenzione dovrebbe consistere nell’individuare precocemente le personalità a rischio e sostenere la loro guarigione.
Perdonami, ma noi come genitori col fidanzato psicopatico di nostra figlia abbiamo parlato, discusso, affrontato la questione e siamo riusciti anche a convincere i genitori della necessità di ricorrere a cure psichiatriche.
Questo è il percorso obbligato.
Il ragazzo infatti aveva problemi di cui i genitori non riuscivano a rendersene conto per ignoranza.
La prima cosa da fare quando ti accorgi che tua figlia è in una relazione tossica è metterti in mezzo.
Noi non lo abbiamo fatto da soli perché non siamo all'altezza, ma rivolgendoci all'Uonpia e agli psicoterapeuti e seguendo i consigli che ci davano.
Il percorso è difficile, faticoso, non è detto risolutivo, ma non è evitabile.
Per esperienza ci sono tanti genitori che non capiscono un cazzo
Per fare un esempio, mio padre.
Fortunatamente non era lui a trovarsi a dover gestire mia figlia perché non capiva un cazzo.
È stato anzi un ostacolo che abbiamo dovuto tenere lontano.
La donna che sta con un uomo disturbato prevalentemente capisce che lo è e lo lascia.
Magari prima si è impegnata perché cercasse un aiuto professionale. Certamente non immagina che quella persona fragile possa distruggere lei, che si è prodigata per aiutarlo.
Anche questo è sbagliato.
Le relazioni tossiche sono degli incastri
Chi c'è dentro non capisce che un uomo è disturbato perché a sua volta lo sono entrambi, pur in modo diverso.
Con una mia amica abbiamo dovuto impegnare un anno e mezzo di uscite per riuscire a renderla consapevole della tossicità della relazione che aveva. Un incastro perfetto di codipendenza e di problemi.
Chi ne è consapevole è solo chi ne è fuori
I genitori, gli amici importanti...
Chi è dentro no.
Non farti fuorviare dai 'falsi tentativi di aiuto'.
Sono modalità relazionali, strumentali a mantenere il legame.
Non mi trovi d’accordo su quasi la totalità del messaggio. GIULIA AVEVA CHIESTO AIUTO. È difficile da capire? Ci sono i messaggi whatsapp a dimostrarlo. La situazione è stata sottovalutata e basta e sai che è successo? Giulia è morta.
A me quando la mia amica ha raccontato i fatti col suo ex, non ho aspettato che mi chiedesse aiuto, mi son mosso subito! Mi sono offerto subito ed ho allertato tutti gli amici e abbiamo formato una sorta di “squadra da balia” proprio perché sapevamo che poteva finire male. Lo sapevamo grazie all’informazione che si fa costantemente sull’argomento. Sapevamo che sarebbe stato faticoso, per lei in primis, per la madre e per noi, ma non abbiamo mollato un secondo. È durata un anno questa situazione! La denuncia è stata fatta davanti ai miei occhi, altroché.
Diciamo pure quello che vogliamo, il mondo è bello ed è tutto rose e fiori. Ok va bene.
La realtà è diversa. I cittadini non sono tutelati come dovrebbero e le pene non sono adeguate. Siccome non viviamo in un mondo fatato, ne prendo atto e proteggo chi amo, faccio il massimo. La mia esperienza non mi rende un esperto, son d’accordo, ma mi rende sicuramente più esperto rispetto a chi non ha vissuto nulla di tutto ciò e che parla dal divano. Sai cosa significa dover svegliarsi alle 4 del mattino e correre a casa di un amica perché sotto casa sua si trova l’ex ubriaco marcio che grida e fa casino? Con i carabinieri che non arrivano? Sai cosa significa non sapere cosa ti aspetta? Aver paura che l’amica che saluti magari non la vedrai più? E potrei andare avanti. Finché non le vivi certe cose non le capisci ed io non ce l’ho con i carabinieri, fanno ciò che possono. Io ce l’ho con chi lega le mani alle forze dell’ordine con leggi stupide. La mia esperienza non sarà universale, ma mi rende più esperto di chi non ha vissuto tutto ciò, questo è poco ma sicuro.
La famiglia di Giulia mi fa schifo e il loro lutto lo giudico. Con il corpo ancora caldo hanno fatto politica, probabilmente mossi da dietro le quinte dal PD e sta cosa mi fa schifo. Mi fa ribrezzo.
Bravo!
Io non ho dubbi sul fatto che lui si candiderà
È la cosa che mi sorprende meno
Come la sorella di Cucchi.
A me infastidisce proprio il suo buonismo.
Lo avrei capito come prima reazione sotto shoc invece vedo che è proprio un’impostazione sua, per cui mi piace sempre meno. Tralascio sulla figlia che da subito non mi è piaciuta
La mia idea è che il padre di Giulia sia un narcisista, non un buonista.
Un uomo di merda.
A volte penso che l'Italia è leader nel mondo in tantissime cose, tra cui la malavita organizzata, e mi chiedo: ma avranno un servizio a pagamento tale che io sgancio X euro e lo scassaballe viene messo in condizioni di non nuocere più, non dico con violenza fisica laddove non necessario, ma spiegato bene con i dovuti modi che non ci si deve permettere, altrimenti si incorre in problemi più seri?
Romanian's.
Paghi e ottieni ottimo servizio.
ce ,o dovre
Rubo il thread. Che ne pensi del posto di lavoro come luogo dove 'abbordare'? Ti e' mai capitato?
Sara' che io ho sempre visto il lavoro come una rottura e automaticamente prendeva in me la pace dei sensi, ma non riesco a vedere l'ufficio come terra di conquista, ne tantomeno fare sesso in ufficio!!
Sì, è il posto deputato per gli abbordaggi.
Credo che le famiglie vivano come una colpa il figlio imperfetto.
Questo è evidente in molti campi. Un tempo i disabili venivano nascosti.
Oggi si nascondono i problemi psicologici o psichiatrici e non li nascondono al mondo, li nascondono a loro stessi, sminuendoli.
Altrimenti i Turetta avrebbero dovuto portare di peso il figlio in terapia.
Però io tendo a reagire con la chiusura alle situazioni traumatiche e considererei normale un po’ di chiusura di un figlio.
I genitori di Turetta sono persone culturalmente limitate che credevano di aver dato al figlio tutte le opportunità.
Il disturbo mentale è a noi evidente e non è una assoluzione per ciò che ha fatto. Stiamo tentando di capire cosa si dovrebbe fare.
Non nascondono.
Semplicemente non capiscono un cazzo.
I disturbi psichiatrici si comprendono eccome se si hanno gli strumenti per farlo.