Tradimento? Bis, ci riprovo!

Brunetta

Utente di lunga data
Non basta, perché come è vero le persone si rivelano (o cambiano a seconda di come la si vede), è ancora più vero che le relazioni si evolvono in continuazione, per cui quello che oggi puoi confidare con una certa tranquillità, non sai mai se un domani ti si ritorce contro
Intendevo che, vale per uomini e per donne, se ti presenti messo/a al meglio, come abbigliamento, trucco e simuli benessere economico, usando questa immagine per fare colpo, è facile che poi, il giorno in cui sei in tuta senza portafoglio, vieni considerato spazzatura. E la tuta è la metafora di un sé comune.
 

Jim Cain

Utente di lunga data
Invece penso proprio che sia un problema di selettività, acquisita in giovine età ma non adeguata alla situazione mutata e dunque progressivamente scollata dalla realtà, che fa si che scartino persone con cui potrebbero avere un rapporto profondo (se è quello che cercano), mentre non scartino coloro che le trattano da svuotatrici
due osservazioni :
- il problema della selettività, a mio parere, cresce con l'età.
L'età regala consapevolezza ma questa consapevolezza può essere anche bugiarda.
Da qui può nascere una certa sopravvalutazione di sè stessi che non tiene conto della 'situazione mutata' (e cioè non avere più trent'anni ma quarantacinque, magari con figli a carico).
- non sempre, nonostante l'esperienza e il fiuto, può essere facile distinguere la persona con la quale si può stabilire un rapporto profondo e duraturo da quello che ti userà come svuotatrice a tempo.
Perché si può partire anche con i migliori intenti e non trovarsi, ma questo lo si può sapere solo dopo.
Da qui, magari, la sensazione di essere state usate, anche se magari non era quella l'intenzione di base.
L'offerta della mercanzia può certamente attrarre soprattutto coloro che sono interessati esclusivamente a quella, mostrarsi in modo più sobrio o comunque poco o per niente appariscente vuole invece che si venga valutate principalmente per altre doti (doti magari comuni a tante altre persone che non ti renderanno più visibile ed interessante di altri).
Per cui, spesso, la scelta oscilla tra il profilo basso nei confronti di una persona apparentemente (o sostanzialmente) pacata, pacificata e tranquilla (magari incapace di particolari slanci) e la scommessa su un soggetto più frizzante ma meno affidabile.
 
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Nicky

Utente di lunga data
Come attore non mi sembra un Al Pacino.
È stato adeguato alla parte in Un giorno di pioggia a New York di Woody Allen.
Negli altri film mi è sembrato sostituibile.
Non so come possano trovarlo attraente delle donne adulte.
Io lo trovo attraente pensando alla me sedicenne, che comunque da qualche parte esiste ancora. Lo guardo e penso che, se avessi ancora sedici anni, uno così mi piacerebbe tantissimo.
L'ho pensato soprattutto guardando chiamami con il mio nome; mi piacevano entrambi i protagonisti, ma pensando a me in età diverse.
 

Andromeda4

Utente di lunga data
Io lo trovo attraente pensando alla me sedicenne, che comunque da qualche parte esiste ancora. Lo guardo e penso che, se avessi ancora sedici anni, uno così mi piacerebbe tantissimo.
L'ho pensato soprattutto guardando chiamami con il mio nome; mi piacevano entrambi i protagonisti, ma pensando a me in età diverse.
Film spettacolare. È lui è stato bravissimo.
Mi trovi d'accordo anche sul resto. Poi può non piacere quel tipo di bellezza, e ci può stare. Non abbiamo tutti gli stessi canoni.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Io lo trovo attraente pensando alla me sedicenne, che comunque da qualche parte esiste ancora. Lo guardo e penso che, se avessi ancora sedici anni, uno così mi piacerebbe tantissimo.
L'ho pensato soprattutto guardando chiamami con il mio nome; mi piacevano entrambi i protagonisti, ma pensando a me in età diverse.
Ecco, è quello che intendevo con (mi cito forse in modo impreciso) sembra “un ragazzino di terza media non sgraziato.” Alle medie sono quasi tutti sgraziati, perché è una conseguenza della crescita a scatti. Uno che non è sgraziato diventa l’ideale della scuola, ma resta un ragazzino e come sarà da uomo non è prevedibile.
Basti pensare ai cambiamenti di Di Caprio.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Io lo trovo attraente pensando alla me sedicenne, che comunque da qualche parte esiste ancora. Lo guardo e penso che, se avessi ancora sedici anni, uno così mi piacerebbe tantissimo.
L'ho pensato soprattutto guardando chiamami con il mio nome; mi piacevano entrambi i protagonisti, ma pensando a me in età diverse.
Film spettacolare. È lui è stato bravissimo.
Mi trovi d'accordo anche sul resto. Poi può non piacere quel tipo di bellezza, e ci può stare. Non abbiamo tutti gli stessi canoni.
Mi spiegate “Chiamami col mio nome”?
 

Nicky

Utente di lunga data
Mi spiegate “Chiamami col mio nome”?
A parte la bellezza formale delle ambientazioni, la calma, la bella ricostruzione dell'Italia inizio anni ottanta, la colonna sonora perfetta per il film, a me piaciuto perché penso che ci si possa immedesimare con Elio, fa rituffare nel periodo in cui si inizia a innamorarsi, a desiderare e si è terribilmente confusi, incerti. Inoltre è un film pieno di nostalgia, che è sempre un valore aggiunto per me.
 

Brunetta

Utente di lunga data
A parte la bellezza formale delle ambientazioni, la calma, la bella ricostruzione dell'Italia inizio anni ottanta, la colonna sonora perfetta per il film, a me piaciuto perché penso che ci si possa immedesimare con Elio, fa rituffare nel periodo in cui si inizia a innamorarsi, a desiderare e si è terribilmente confusi, incerti. Inoltre è un film pieno di nostalgia, che è sempre un valore aggiunto per me.
Grazie.
 

Andromeda4

Utente di lunga data
A parte la bellezza formale delle ambientazioni, la calma, la bella ricostruzione dell'Italia inizio anni ottanta, la colonna sonora perfetta per il film, a me piaciuto perché penso che ci si possa immedesimare con Elio, fa rituffare nel periodo in cui si inizia a innamorarsi, a desiderare e si è terribilmente confusi, incerti. Inoltre è un film pieno di nostalgia, che è sempre un valore aggiunto per me.
Io aggiungo la confusione di Elio vs la sicurezza di Oliver. Lui che lo sfugge ma gli fa credere che qualcosa tra di loro esista. Il che lega forse più di una storia vera. Il discorso finale del padre lo riascolto spesso, perché si può adattare un po' a tutti quelli che vivono un dolore simile.
 

Andromeda4

Utente di lunga data
A parte la bellezza formale delle ambientazioni, la calma, la bella ricostruzione dell'Italia inizio anni ottanta, la colonna sonora perfetta per il film, a me piaciuto perché penso che ci si possa immedesimare con Elio, fa rituffare nel periodo in cui si inizia a innamorarsi, a desiderare e si è terribilmente confusi, incerti. Inoltre è un film pieno di nostalgia, che è sempre un valore aggiunto per me.
Io ci ho visto (ma è un accostamento mio, nato dall'ambientazione in Italia, i due film sono nettamente diversi) qualcosa del rapporto tra Tom Ripley e Dickie Greenleaf nel Talento di mr. Ripley.
 

Nicky

Utente di lunga data
Re riesci recuperalo, vale davvero la pena. Però sono diversi i due film, non aspettarti somiglianza. Io ce l'ho vista nel rapporto impari tra i due protagonisti. Che sono, per inciso e tanto per dire, Matt Damon e Jude Law. :D
A proposito di belli, Jude Law merita sempre! Oliver è già un uomo, in qualche modo entrambi a fasi cercano di sfuggire a ciò che sentono, ma lui ha molta più padronanza.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Scusa, credevo lo avessi visto e non ti fosse piaciuto. Non volevo essere aggressiva.
L’ho visto e l’ho trovato irritante. Non mi dilungo per spiegare perché, anche perché non lo so. È proprio una irritazione epidermica, sai come succede con una persona appena conosciuta. Magari ti domandi perché la trovi antipatica e le motivazioni le trovi superficiali. Ma come potrebbero essere profonde, per una sconosciuta?! La profondità è dentro di te.
L’atmosfera della estate padana (rappresentata non così calda da stroncare chiunque, come nella realtà afosa) mi ha ricordato la finta campagna di Ferrara dei Giardini dei Finzi Contini. Ma quell’amore deluso si concludeva con la deportazione e faceva riconsiderare tutto. Questo mi faceva pensare a una pubblicità del tè.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Io ci ho visto (ma è un accostamento mio, nato dall'ambientazione in Italia, i due film sono nettamente diversi) qualcosa del rapporto tra Tom Ripley e Dickie Greenleaf nel Talento di mr. Ripley.
La storia di Ripley è poco credibile, ma coinvolgente. La versione con Jude Law e Matt Demon mi è piaciuta maggiormente, la serie, che mi ha tenuta incollata ha mostrato maggiormente la scarsa credibilità.
 

Andromeda4

Utente di lunga data
L’ho visto e l’ho trovato irritante. Non mi dilungo per spiegare perché, anche perché non lo so. È proprio una irritazione epidermica, sai come succede con una persona appena conosciuta. Magari ti domandi perché la trovi antipatica e le motivazioni le trovi superficiali. Ma come potrebbero essere profonde, per una sconosciuta?! La profondità è dentro di te.
L’atmosfera della estate padana (rappresentata non così calda da stroncare chiunque, come nella realtà afosa) mi ha ricordato la finta campagna di Ferrara dei Giardini dei Finzi Contini. Ma quell’amore deluso si concludeva con la deportazione e faceva riconsiderare tutto. Questo mi faceva pensare a una pubblicità del tè.
Pubblicità del tè. :rolleyes:
La stessa sensazione l'ha provata la mia amica storica guardando Midnight in Paris che invece è uno dei miei film preferiti. Succede.
 

Andromeda4

Utente di lunga data
La storia di Ripley è poco credibile, ma coinvolgente. La versione con Jude Law e Matt Demon mi è piaciuta maggiormente, la serie, che mi ha tenuta incollata ha mostrato maggiormente la scarsa credibilità.
Bè certo, uno che scappa per mezza Europa senza essere trovato, uccidendo l'amico o quello che lui è convinto sia suo amico, per invidia e gelosia non è che sia roba di tutti i giorni. :rolleyes:
Dove la danno la serie? Magari faccio un confronto.
 
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