Dolore

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Ma nel caso dei farmaci su cui hanno scritto e fatto film e che Trump (e Hammer) considera un’arma, si tratta di sostanze diffuse attraverso i medici.
E' stato già detto della medicina "difensiva"? Modo più elegante di dire che prima di tutto il medico pensa ad evitare cause, spesso pretestuose, da parte dei pazienti e questo come minimo lo condiziona un tantinello?
 

Brunetta

Utente di lunga data
In realtà non vengono prescritti solo nelle fasi terminali della malattia. Mio padre a un certo punto aveva dei dolori insopportabili, stava sveglio anche due giorni di fila per il dolore, ma non aveva una malattia terminale e gli hanno prescritto dei farmaci della famiglia degli oppiodi, di cui, però, non sopportava gli effetti avversi. E se sono necessari li danno anche a persone più giovani, ma questo perché, in tutti i farmaci, anche gli psicofarmaci, la dipendenza fisica in realtà è superabile scalando adeguatamente il farmaco e, se una persona li utilizza allo scopo di lenire il dolore fisico, in genere non sviluppa una dipendenza psicologica.
La dipendenza psicologica è legata ad altre carenze.
Poi certo non sono caramelle e l'uso che è stato fatto negli Stati Uniti, per quel che ne sappiamo, è stato delinquenziale.
È una cosa che mi ha colpito.
Il problema è che se qualcuno ci campa o peggio ci guadagna, il rischio che vengano prescritte cure controproducenti c’è.
 

Nicky

Utente di lunga data
Io ho il terrore di morire senza aver finito di fare tutte le innumerevoli cose nella mia lista.
Però mi chiedo sempre a fine giornata se sono contenta della mia vita e mi chiedo se sarei felice di sunto fatto se dovessi morire ora.
Il bilancio è molto positivo sempre.
Sono e mi sento una privilegiata.
Ne parlavo ieri con un’amica che mi faceva notare che non c’è nulla in cui io non sia riuscita.
E’ un’amica che ho da 40 anni e mi ricordava che io avevo previsto tutto fin da ragazzina e ci ho lavorato tanto ogni giorno.
Sono contenta di tutto.
Io sono sicura che morirò senza avere fatto tutto quello che c'è nella mia lista dei desideri e a dire il vero lo spero, perchè spero che il desiderio mi accompagni fino alla fine.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Mai!!! il riposo ormai è una cosa che viene quasi descritta come una cosa negativa, tutti dobbiamo sempre essere di corsa...quello che mi fa più impressione è vedere i nostri ragazzi che non riescono a riposare...molte volte litigo con mia figlia perché cerca sempre qualcosa da fare, non si ferma mai, non si sente mai soddisfatta, chiede troppo da se stessa, sto cercando di farle capire che il nostro corpo ha dei limiti che non può non considerare, ma è difficilissimo farmi ascoltare....e poi come dici te @Brunetta quando il fisico cede e le fa capire che non regge più presentandole il conto con dei dolori che dovrebbero farla fermare vuole gli antidolorifici per andare avanti.
Credo che per le nuove generazioni e per le nuovissime la cosa si vada accentuando.
Ne parlavo con un’amica domenica. Anche lei ha osservato che nessuno parla ai bambini sul passeggino.
Poiché io e lei ci siamo conosciute con le bimbe in carrozzina, sappiamo bene quanto parlavamo con le nostre figlie.
 

Brunetta

Utente di lunga data
E' stato già detto della medicina "difensiva"? Modo più elegante di dire che prima di tutto il medico pensa ad evitare cause, spesso pretestuose, da parte dei pazienti e questo come minimo lo condiziona un tantinello?
No.
Questo è un altro aspetto.
Anche se nella mia zona trovare un medico di famiglia è un miracolo.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Io sono sicura che morirò senza avere fatto tutto quello che c'è nella mia lista dei desideri e a dire il vero lo spero, perchè spero che il desiderio mi accompagni fino alla fine.
Ma la “filosofia“ non è di esaudire i desideri, ma di compiere il proprio dovere, inteso come percorso.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
No.
Questo è un altro aspetto.
Anche se nella mia zona trovare un medico di famiglia è un miracolo.
Forse anche perchè è un lavoro di merda? Certo è meglio che lavorare in una miniera a 800 euro/mese, però sottopone a livelli di stress, anche da responsabilità, che sono difficili da spiegare e capire
 

CIRCE74

Utente di lunga data
Credo che per le nuove generazioni e per le nuovissime la cosa si vada accentuando.
Ne parlavo con un’amica domenica. Anche lei ha osservato che nessuno parla ai bambini sul passeggino.
Poiché io e lei ci siamo conosciute con le bimbe in carrozzina, sappiamo bene quanto parlavamo con le nostre figlie.
io ho sempre parlato molto con le mie figlie...bei tempi...almeno avevo sempre ragione io :ROFLMAO: :ROFLMAO: :ROFLMAO:
 

Nicky

Utente di lunga data
Ma la “filosofia“ non è di esaudire i desideri, ma di compiere il proprio dovere, inteso come percorso.
Sì, quello sì, ma onestamente il mio percorso è terminato, se morissi domani non avrei nessuna recriminazione.
Ora voglio restare in vita per godermi la vita, concetto in cui ricade anche la gioia di dare o restituire agli altri.
 

Andromeda4

Utente di lunga data
Mai!!! il riposo ormai è una cosa che viene quasi descritta come una cosa negativa, tutti dobbiamo sempre essere di corsa...quello che mi fa più impressione è vedere i nostri ragazzi che non riescono a riposare...molte volte litigo con mia figlia perché cerca sempre qualcosa da fare, non si ferma mai, non si sente mai soddisfatta, chiede troppo da se stessa, sto cercando di farle capire che il nostro corpo ha dei limiti che non può non considerare, ma è difficilissimo farmi ascoltare....e poi come dici te @Brunetta quando il fisico cede e le fa capire che non regge più presentandole il conto con dei dolori che dovrebbero farla fermare vuole gli antidolorifici per andare avanti.
Stessa cosa mia madre.
 

CIRCE74

Utente di lunga data
Sì, quello sì, ma onestamente il mio percorso è terminato, se morissi domani non avrei nessuna recriminazione.
Ora voglio restare in vita per godermi la vita, concetto in cui ricade anche la gioia di dare o restituire agli altri.
La mia visione della vita è cambiata molto da quando sono diventata mamma, sono contenta del mio percorso, ho fatto più o meno tutto quello che mi ero prefissata, i traguardi essenziali che mi ero posta sono riuscita a raggiungerli quindi sotto questo punto di vista sono molto serena...da quando ci sono le mie ragazze ammetto che il mio desiderio di restare in vita è molto legato alla voglia di vedere loro nel progredire delle loro vite.
 

Nicky

Utente di lunga data
Nicky ha accennato al dolore della vita e ho osservato che è vero che c’è la tendenza a non accettarlo. E quando la vita ci mette alla prova, tendiamo a spaventarci per il dolore e cercare sollievo negli psicofarmaci. Non io, che nel momento più buio non ho preso nemmeno un‘aspirina.
Non critico chi prende psicofarmaci. Ognuno fa come crede e come i medici prescrivono.
Ma vedo che ci si spaventa di soffrire.
Sì, poi c' da dire che il dolore psichico ha sfaccettature diverse.
Quando ho vissuto un lutto per me pesante, ho provato un dolore così forte che non riuscivo neppure a pensare. Poi, con il tempo, tornava a ondate.
Ma dopo quasi un anno, mi sono accorta che avevo degli episodi in cui non mi sentivo presente; era terribile, come se fossi fuori dal mio corpo. Lì ho pensato di avere bisogno di un aiuto, anche farmacologico, ma, per fortuna, con il tempo mi è passato.
In generale, ci sono dolori psichici che sono atroci e rispondono solo ai farmaci.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Forse anche perchè è un lavoro di merda? Certo è meglio che lavorare in una miniera a 800 euro/mese, però sottopone a livelli di stress, anche da responsabilità, che sono difficili da spiegare e capire
Ogni lavoro ha il proprio livello di stress.
Certamente rispetto alla miniera, pure la fonderia è meglio.
Tra le possibilità offerte bisogna saper scegliere ciò che bilancia stress e soddisfazione.
Per me fare il medico di famiglia è più tranquillo di fare il medico ospedaliero.
 

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data
Sì, poi c' da dire che il dolore psichico ha sfaccettature diverse.
Quando ho vissuto un lutto per me pesante, ho provato un dolore così forte che non riuscivo neppure a pensare. Poi, con il tempo, tornava a ondate.
Ma dopo quasi un anno, mi sono accorta che avevo degli episodi in cui non mi sentivo presente; era terribile, come se fossi fuori dal mio corpo. Lì ho pensato di avere bisogno di un aiuto, anche farmacologico, ma, per fortuna, con il tempo mi è passato.
In generale, ci sono dolori psichici che sono atroci e rispondono solo ai farmaci.
Conosco quel disturbo. Mi era accaduto per qualche istante in adolescenza. Me lo sono ricordato recentemente, quando un’amica ha parlato di aver avuto diversi episodi pesanti che l’hanno portata in terapia.
Ho poi letto che si definisce disturbo dissociativo, ma va affrontato in terapia.
 

Brunetta

Utente di lunga data
È esaurita. Grazie per l'attenuazione. :ROFLMAO:
Avevo intuito, perché avevi detto che è molto ansiosa.
So che chi è ansioso sente il bisogno di sentirsi sempre attivo, per il terrore del vuoto.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Ogni lavoro ha il proprio livello di stress.
Certamente rispetto alla miniera, pure la fonderia è meglio.
Tra le possibilità offerte bisogna saper scegliere ciò che bilancia stress e soddisfazione.
Per me fare il medico di famiglia è più tranquillo di fare il medico ospedaliero.
Però ricordo il mio medico di famiglia, ora in pensione, il quale a chiunque andasse da lui lamentando questo e quello (solitamente problemi che sarebbero stati di competenza di uno psicologo o uno psichiatra) finiva sempre per dare una ricetta con o un ansiolitico o un antidepressivo o entrambi, dicendo "preferisci continuare a stare male o prendere una pillola?". Non so se questo dipendesse dal suo livello di stress, aveva 3500/4000 mutuati, per andare da lui si doveva prende appuntamento almeno 2 settimane prima e almeno 1 o 2 volte la settimana dovevano intervenire i caramba a sedare risse fra pazienti in sala d'attesa per liti su appuntamenti e precedenze... Magari negli anni aveva sviluppato questa "reazione" di prescrivere un po' troppo facilmente psicofarmaci, per levarsi velocemente dalle scatole dei rompicoglioni.
 
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