Quentin Tarantino è un genio che ha riscritto le regole del cinema.
Come anche Sergio Leone.
Pulp Fiction è il suo capolavoro assoluto.
È una esplosione di creatività, uno di quei film che non si limitano a raccontare una storia: la scolpiscono nella memoria collettiva.
Ogni scena è iconica, ogni dialogo è diventato leggenda!
La sua struttura a zig zag non è solo un espediente narrativo, è un colpo di genio che ha cambiato per sempre il modo di fare cinema.
Samuel Jackson e Travolta non recitano: incarnano personaggi che sono ormai figure leggendarie della cultura popolare.
Per non parlare della colonna sonora. Dove ogni brano è scelto con una cura quasi maniacale.
Tarantino mescola violenza, ironia e citazioni con una maestria che verrà ricordata come immortale.
Pulp Fiction non è solo un film: è un’esperienza, un manifesto, un pezzo di storia.
E ogni volta che lo guardi, ti rendi conto di quanto sei stato fortunato ad essere un contemporaneo di Quentin Tarantino.
Quando mia moglie mi chiama per risolvere qualunque problema mi presento a lei e le dico: Hammer: risolvo problemi.
(Questa la capirà solo chi ha visto il film.)
Altro che Nanni Moretti.