Sospetto tradimento

Jim Cain

Utente di lunga data
Giusto per placare la mia smania di protagonismo, ecco un esempio di possibile decalogo da sottoporre al gentile pubblico come argomento di discussione costruttiva circa segnali concreti che un rapporto non funziona:

1) Comunicazione deteriorata: quando si evitano le conversazioni importanti, ci sono continui fraintendimenti o prevalgono il silenzio, il sarcasmo e le accuse.

2) Assenza di progettualità comune: non ci sono più obiettivi condivisi (famiglia, casa, viaggi, crescita personale), o uno dei due porta avanti piani separati senza coinvolgere l’altro.

3) Mancanza di intimità (fisica ed emotiva): il desiderio sessuale si è spento e non c'è più voglia di vicinanza, tenerezze, contatto o condivisione delle emozioni profonde.

4) Conflitti frequenti e mai risolti: i litigi sono ricorrenti, sugli stessi temi, senza una reale volontà di comprensione o compromesso. Si litiga per vincere, non per chiarire.

5) Disinteresse per la vita dell’altro: non c’è più curiosità o attenzione per ciò che l’altro vive, prova o desidera. Si vive in parallelo, come coinquilini o peggio, come estranei.

6) Perdita di rispetto reciproco: si verificano offese, denigrazioni, manipolazioni o comportamenti umilianti. Il rispetto fondamentale viene a mancare.

7) Assenza di fiducia o presenza di bugie: tradimenti (fisici o emotivi), segreti, controllo eccessivo o mancanza di trasparenza generano una rottura della fiducia.

8) Vivere costantemente nella frustrazione o nel malessere: uno o entrambi i partner si sentono costantemente sminuiti, soli, insoddisfatti o infelici nella relazione.

9) Priorità diverse e incompatibili: quando i valori di fondo o le priorità quotidiane sono divergenti (es. figli, lavoro, gestione del tempo libero) e diventano motivo di scontro o distacco.

10) Presenza di una terza persona emotivamente significativa: se uno dei due inizia a trovare altrove ciò che manca nella coppia — ascolto, comprensione, complicità — e vi investe emotivamente, è un segnale critico.

Questi punti non sono una classifica di importanza e/o gravità (sono nell'ordine in cui mi sono venuti in mente) e soprattutto non indicano necessariamente che la relazione debba finire, ma evidenziano che senza intervento consapevole e volontà di cambiamento, il legame si sta disgregando.
A parte le battute, sintesi bella ed esaustiva.
 

spleen

utente ?
@Alberto onestamente non puoi stare con una persona se non l'hai perdonata
ha sbagliato, nessuno è santo, gli errori si fanno, non puoi immaginare come siano imperfetti gli esseri umani.
lasciala per l'amor del cielo, lasciala libera di vivere, senza avere accanto una persona che non la perdonerà mai
Però spesso si confonde perdono con "dimenticare" un torto subito.
 

Nicky

Utente di lunga data
Hai due alternative o te ne vai o la perdoni veramente.
Non hai il diritto di stare al fianco di una donna che non hai perdonato.
Hai detto che non la perdonerai mai.
Un vero uomo non accetterebbe mai di vivere la vita con una donna che in cuor suo non ha perdonato.
Diciamo che si può non perdonare il comportamento, nel senso di ritenerlo sbagliato e ingiusto anche a posteriori.
Ma se non si perdona la persona, accettandola per ciò che è, ha poco senso stare insieme.
Poi io mi chiedo sempre se queste cose siano dette in modo aperto, perché mi chiedo come si possa stare con qualcuno da cui ci si sente disprezzati.
 

hammer

Utente di lunga data
Diciamo che si può non perdonare il comportamento, nel senso di ritenerlo sbagliato e ingiusto anche a posteriori.
Ma se non si perdona la persona, accettandola per ciò che è, ha poco senso stare insieme.
Poi io mi chiedo sempre se queste cose siano dette in modo aperto, perché mi chiedo come si possa stare con qualcuno da cui ci si sente disprezzati.
Nel caso specifico, credo non sia mai stato detto nulla esplicitamente, anche se penso che lei abbia intuito la verità.
A questo punto, bisognerebbe chiedersi quanto lei lo ami, per riuscire a sopportare tutto questo.
Purtroppo, situazioni del genere sono il naturale strascico e le conseguenze che un tradimento porta con sé.
Proprio per questo, se non si è in grado di accettare un tradimento, è preferibile chiudere definitivamente la relazione.
 

The Reverend

Utente di lunga data
Beh… sincerante non la vedo proprio così.
Citi “tradimento emerso”, specifico che lei l’ ha fatto emergere in quanto ha confessato la sera stessa del tradimento, poteva benissimo tenersi i suoi scheletri nell’ armadio, ma si sentiva troppo “sporca” e ha confessato. Naturalmente nonnè che così si è “ripulita”, anzi…. La merda gli è rimasta addosso. Detto ciò, non siamo mai stati una coppia “annoiata”, anzi….. siamo sempre stati (e lo siamo ancora) una coppia molto attiva, tra cene con amici, serate danzanti, weekend, viaggi, vacanze, sport insieme, ecc….in intimità bene, direi molto bene. Quindi “escludo” che ricorriamo a questo “giochino” per tenere la coppia “viva” e lontano dalla noia. Tra l’ altro questo è successo il primo anno, cioè durante la mia “confusione e sconvolgimento” totale. Volvevo lasciarla ma allo stesso tempo provavo un forte amore e paura di perderla, ero combattuto (lo sono ancora in parte), e la mia mente era in un vortice incredibile, delle volte la punzecchiavo e offendevo all’ inverosimile, lei sopportava fino a crollare e andare via, (non è che l’ ha fatto centinaia di volte ma in qualche occasione dove avevo superato il limite), delle volte si chiudeva in se non parlava più si rattristiva e piangeva. Delle altre volte invece diventavo di una tenerezza e sprizzavo amore da tutti i pori, la baciavo, coccolavo e arrivavo a pensare “forse avrei dovuto dargli di più….. “…. Ma poi in un nano secondo la mia testa cambiava pensiero e…. In testa mi frullavano altri pensieri : mq cosa dovevo fare di più? Gli ho dato tutto me stesso… non gli mancava niente…. Non siamo mai stati una coppia scoppiata”….. e già di questo passo….
Insomma…… non ci sono “giochini” o cose strane, ma semplicemente un uomo tradito, che si è trovato in una cosa che mai avrebbe pensato di trovarsi, stravolto e sconvolto con la testa in balia alle montagne russe con pensieri continuamente contrastanti.
Sono riuscito a “riprendere” la mia testa, siamo ancora insieme, non l’ ho perdonata (e mai lo farò) sono passati 3 anni…. Sembrano tanti, ma ho letto di utenti che hanno lasciato il/là traditore/traditrice anche dopo 10 anni. Il tempo non guarisce questa ferita, forse riesce a fermare l’ emorragia, ma rimarrà sempre la cicatrice.
Sarò strano io ma veramente non riesco a concepire il rovinarsi (e rovinare) la propria vita in questo modo.
Finita è finita. Si è pianto, lacrimato, urlato, battuto i pugni, accusato, ecc, ecc, ecc
Mo basta. Se non sei capace di perdonare, assa perdere e rifatti na vita. Se non ci riesci, cerca aiuto qualificato.
Che si vive una volta sola!
Forza!💪🙏
 

Nicky

Utente di lunga data
Proprio per questo, se non si è in grado di accettare un tradimento, è preferibile chiudere definitivamente la relazione.
Non so, ci sono forse dei motivi che noi non siamo in grado di vedere che rendono preferibile stare così.
Ma sai, si è parlato di relazioni che non funzionano; quella con mio marito per me la posso annoverare tra le relazioni che non funzionano, però, a un certo punto, ho preso atto che è così e la vivo serenamente. Ho scelto di stare con lui, mi sono fatta una ragione dei non funzionamenti e vivo serena.
Non è che si possa o si debba avere sempre tutto al cento per cento nella vita per essere sereni.
 
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Utente di lunga data
Beh… sincerante non la vedo proprio così.
Citi “tradimento emerso”, specifico che lei l’ ha fatto emergere in quanto ha confessato la sera stessa del tradimento, poteva benissimo tenersi i suoi scheletri nell’ armadio, ma si sentiva troppo “sporca” e ha confessato. Naturalmente nonnè che così si è “ripulita”, anzi…. La merda gli è rimasta addosso. Detto ciò, non siamo mai stati una coppia “annoiata”, anzi….. siamo sempre stati (e lo siamo ancora) una coppia molto attiva, tra cene con amici, serate danzanti, weekend, viaggi, vacanze, sport insieme, ecc….in intimità bene, direi molto bene. Quindi “escludo” che ricorriamo a questo “giochino” per tenere la coppia “viva” e lontano dalla noia. Tra l’ altro questo è successo il primo anno, cioè durante la mia “confusione e sconvolgimento” totale. Volvevo lasciarla ma allo stesso tempo provavo un forte amore e paura di perderla, ero combattuto (lo sono ancora in parte), e la mia mente era in un vortice incredibile, delle volte la punzecchiavo e offendevo all’ inverosimile, lei sopportava fino a crollare e andare via, (non è che l’ ha fatto centinaia di volte ma in qualche occasione dove avevo superato il limite), delle volte si chiudeva in se non parlava più si rattristiva e piangeva. Delle altre volte invece diventavo di una tenerezza e sprizzavo amore da tutti i pori, la baciavo, coccolavo e arrivavo a pensare “forse avrei dovuto dargli di più….. “…. Ma poi in un nano secondo la mia testa cambiava pensiero e…. In testa mi frullavano altri pensieri : mq cosa dovevo fare di più? Gli ho dato tutto me stesso… non gli mancava niente…. Non siamo mai stati una coppia scoppiata”….. e già di questo passo….
Insomma…… non ci sono “giochini” o cose strane, ma semplicemente un uomo tradito, che si è trovato in una cosa che mai avrebbe pensato di trovarsi, stravolto e sconvolto con la testa in balia alle montagne russe con pensieri continuamente contrastanti.
Sono riuscito a “riprendere” la mia testa, siamo ancora insieme, non l’ ho perdonata (e mai lo farò) sono passati 3 anni…. Sembrano tanti, ma ho letto di utenti che hanno lasciato il/là traditore/traditrice anche dopo 10 anni. Il tempo non guarisce questa ferita, forse riesce a fermare l’ emorragia, ma rimarrà sempre la cicatrice.
Buongiorno Alberto. Innanzitutto non capisco perché tua moglie abbia confessato senza pensare di darsi la zappa sui piedi. Adesso oltre ai sensi di colpa non ha più una vita serena. Tu invece devi decidere cosa fare di definitivo. Se decidi di restare nel matrimonio devi superare questo "incidente". Non dimenticarlo ma devi perdonare ed andare avanti e non solo per tua moglie ma anche per te. Non è una buona vita. Hai sentito di gente che ha troncato dopo 10 anni. Conosco un caso in cui il divorzio è avvenuto dopo 20 anni circa ma ogni caso è a sé e ci sono statistiche per tutti. Una statistica americana concludeva che in caso di tradimento il 90% delle coppie divirzia entro i 5 anni. Il 75% del restante 10% divorzia entro i 5 successivi e solo il 25% rimane sposato ma solo il 5% di quest' ultima parte ha una vita serena e tranquilla. Vero o no è quello che dicono questi analisti. Poi ci sono altre statistiche. In ogni caso è possibile superare un tradimento ma ci vuole prendere coscienza di sé stessi e riconoscere valido il pentimento di chi ha tradito. Non si dimentica ma inutile darsi martellate nelle palle e torturare il partner anche se ha sbagliato. Si vive molto male e si fa molto male.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Beh… sincerante non la vedo proprio così.
Citi “tradimento emerso”, specifico che lei l’ ha fatto emergere in quanto ha confessato la sera stessa del tradimento, poteva benissimo tenersi i suoi scheletri nell’ armadio, ma si sentiva troppo “sporca” e ha confessato. Naturalmente nonnè che così si è “ripulita”, anzi…. La merda gli è rimasta addosso. Detto ciò, non siamo mai stati una coppia “annoiata”, anzi….. siamo sempre stati (e lo siamo ancora) una coppia molto attiva, tra cene con amici, serate danzanti, weekend, viaggi, vacanze, sport insieme, ecc….in intimità bene, direi molto bene. Quindi “escludo” che ricorriamo a questo “giochino” per tenere la coppia “viva” e lontano dalla noia. Tra l’ altro questo è successo il primo anno, cioè durante la mia “confusione e sconvolgimento” totale. Volvevo lasciarla ma allo stesso tempo provavo un forte amore e paura di perderla, ero combattuto (lo sono ancora in parte), e la mia mente era in un vortice incredibile, delle volte la punzecchiavo e offendevo all’ inverosimile, lei sopportava fino a crollare e andare via, (non è che l’ ha fatto centinaia di volte ma in qualche occasione dove avevo superato il limite), delle volte si chiudeva in se non parlava più si rattristiva e piangeva. Delle altre volte invece diventavo di una tenerezza e sprizzavo amore da tutti i pori, la baciavo, coccolavo e arrivavo a pensare “forse avrei dovuto dargli di più….. “…. Ma poi in un nano secondo la mia testa cambiava pensiero e…. In testa mi frullavano altri pensieri : mq cosa dovevo fare di più? Gli ho dato tutto me stesso… non gli mancava niente…. Non siamo mai stati una coppia scoppiata”….. e già di questo passo….
Insomma…… non ci sono “giochini” o cose strane, ma semplicemente un uomo tradito, che si è trovato in una cosa che mai avrebbe pensato di trovarsi, stravolto e sconvolto con la testa in balia alle montagne russe con pensieri continuamente contrastanti.
Sono riuscito a “riprendere” la mia testa, siamo ancora insieme, non l’ ho perdonata (e mai lo farò) sono passati 3 anni…. Sembrano tanti, ma ho letto di utenti che hanno lasciato il/là traditore/traditrice anche dopo 10 anni. Il tempo non guarisce questa ferita, forse riesce a fermare l’ emorragia, ma rimarrà sempre la cicatrice.

Leggendoti confermi di essere rimasto bloccato in un limbo in cui né molli né riesci davvero a ripartire. Capisco la delusione, ma dire “non l’ho perdonata e mai lo farò” dopo 3 anni solleva una domanda: che senso ha restare insieme in queste condizioni? Non è per accusarti, ma per farti riflettere sul fatto che, così, rischi di logorarti (e logorarla) in una relazione sempre più piena di rimpianti. Magari non serviva “dare di più”, magari, FORSE serviva solo essere più in ascolto prima. Ma ora? Cos'è giusto per te oggi?
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Sarò strano io ma veramente non riesco a concepire il rovinarsi (e rovinare) la propria vita in questo modo.
Finita è finita. Si è pianto, lacrimato, urlato, battuto i pugni, accusato, ecc, ecc, ecc
Mo basta. Se non sei capace di perdonare, assa perdere e rifatti na vita. Se non ci riesci, cerca aiuto qualificato.
Che si vive una volta sola!
Forza!💪🙏
Evidentemente sta bene così.
Non ci vuole molto a capirlo.
 

Pincopallino

Utente di lunga data
È anche un modo per vendicarsi se ci pensi. Rimanere punzecchiandola.
Certo, evidentemente lui ritiene valida la qualità della sua vita.
Direi Cogliona lei che sta li a farsi punzecchiare.
Magari continua bellamente a tradirlo, avendo oramai imparato che il marito parla.
E basta.
Anche perché abbiamo visto coniugi traditi che quando hanno voluto uscire dal pantano, ne solo usciti.
 
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Jim Cain

Utente di lunga data
Non so, ci sono forse dei motivi che noi non siamo in grado di vedere che rendono preferibile stare così.
Ma sai, si è parlato di relazioni che non funzionano; quella con mio marito per me la posso annoverare tra le relazioni che non funzionano, però, a un certo punto, ho preso atto che è così e la vivo serenamente. Ho scelto di stare con lui, mi sono fatta una ragione dei non funzionamenti e vivo serena.
Non è che si possa o si debba avere sempre tutto al cento per cento nella vita per essere sereni.
Probabilmente funziona perché non sei una di quelle persone che scassa il cazzo per tutto quello che non funziona (regola aurea per il buon funzionamento di un rapporto).
 

Alphonse02

Utente di lunga data
Beh… sincerante non la vedo proprio così.
Citi “tradimento emerso”, specifico che lei l’ ha fatto emergere in quanto ha confessato la sera stessa del tradimento, poteva benissimo tenersi i suoi scheletri nell’ armadio, ma si sentiva troppo “sporca” e ha confessato. Naturalmente non è che così si è “ripulita”, anzi…. La merda gli è rimasta addosso.
Ho cercato di spersonalizzare l'accaduto, che avevi ampiamente descritto nei precedenti threads, usando il termine "tradimento emerso". Ho poi precisato che tua moglie aveva confessato immediatamente dopo il rientro a casa, quando appariva stravolta e tu l'avevi incalzata con le domande.
Secondo me, avete battuto il record di emersione del tradimento, salvi casi di scoperta in flagranza.

Certo che la "sporcizia" del comportamento scorretto non si cancella, è un fatto della vita che è obiettivamente accaduto e non può essere eliminato. Non esiste un pulsante di "RESET" per i fatti della vita, l'ho sempre sostenuto.
Nel caso di tua moglie, la consapevolezza del comportamento scorretto (che dovrebbe albergare nelle menti di tutti i traditori) si è trasformata in rimorso immediato, non è intervenuto il meccanismo mentale di autogiustificazione che induce a sminuire la negatività percepita del proprio agire a fronte di motivazioni varie o di veri addebiti nei confronti del tradito (spesso oggetto di elaborazione successiva alla scoperta) e del piacere provato nel tradire.


Detto ciò, non siamo mai stati una coppia “annoiata”, anzi….. siamo sempre stati (e lo siamo ancora) una coppia molto attiva, tra cene con amici, serate danzanti, weekend, viaggi, vacanze, sport insieme, ecc….in intimità bene, direi molto bene. Quindi “escludo” che ricorriamo a questo “giochino” per tenere la coppia “viva” e lontano dalla noia. Tra l’ altro questo è successo il primo anno, cioè durante la mia “confusione e sconvolgimento” totale. Volvevo lasciarla ma allo stesso tempo provavo un forte amore e paura di perderla, ero combattuto (lo sono ancora in parte), e la mia mente era in un vortice incredibile, delle volte la punzecchiavo e offendevo all’ inverosimile, lei sopportava fino a crollare e andare via, (non è che l’ ha fatto centinaia di volte ma in qualche occasione dove avevo superato il limite), delle volte si chiudeva in se non parlava più si rattristiva e piangeva. Delle altre volte invece diventavo di una tenerezza e sprizzavo amore da tutti i pori, la baciavo, coccolavo e arrivavo a pensare “forse avrei dovuto dargli di più….. “…. Ma poi in un nano secondo la mia testa cambiava pensiero e…. In testa mi frullavano altri pensieri : mq cosa dovevo fare di più? Gli ho dato tutto me stesso… non gli mancava niente…. Non siamo mai stati una coppia scoppiata”….. e già di questo passo….
Insomma…… non ci sono “giochini” o cose strane, ma semplicemente un uomo tradito, che si è trovato in una cosa che mai avrebbe pensato di trovarsi, stravolto e sconvolto con la testa in balia alle montagne russe con pensieri continuamente contrastanti.
Sono riuscito a “riprendere” la mia testa, siamo ancora insieme, non l’ ho perdonata (e mai lo farò) sono passati 3 anni…. Sembrano tanti, ma ho letto di utenti che hanno lasciato il/là traditore/traditrice anche dopo 10 anni. Il tempo non guarisce questa ferita, forse riesce a fermare l’ emorragia, ma rimarrà sempre la cicatrice.
Chiarisco, ancora una volta, che non ho inteso dire che voi avete messo in piedi volutamente una procedura comportamentale per rendere tollerabile la convivenza. Invece, ritengo che vi siate comportati come avere creduto, avvalendovi delle vostre condizioni personali (censo, proprietà, ecc.), anche tenendo conto dell'importanza del progetto familiare, nel reagire all'uragano emotivo che vi ha investito.

Nella concretezza dei vostri comportamenti tenuti nel tempo (3 anni) avete fatto ricorso frequentemente allo schema comportamentale che tu avevi narrato (emersione del disagio, confronto e rinfaccio, uscita da casa per andare nell'altra casa, ripresa della convivenza). Questo costituisce, dal punto di vista sociologico-comportamentale una sorta di "rito" o procedura impiegata per il superamento della crisi. Che ha funzionato, almeno finora. Ed auguro che funzioni ancora per tanti anni, finché non ne sentiate più il bisogno.
Questo è quello che, da osservatore esterno, ho percepito e cercato di esplicitare (come mia deduzione).

Poi, è perfettamente possibile che il meccanismo da voi messo in piedi (per "fatti concludenti" che possono essere interpretati come manifestazioni di volontà, quando si ripetono nel tempo senza eccezioni) ad un certo punto della vostra esistenza come coppia non funzioni più. Nessuno può leggere il futuro, ma solo fare previsioni.

Concludo con un cenno sul PERDONO, che è oggetto, per l'ennesima volta, di ampio dibattito e discussione.
Tu non hai perdonato, lo rimarchi di continuo.
Anche io non ho mai perdonato, non mi sento un mostro.
Tanti dicono che senza perdono la coppia non si recupera.

Rispettosamente dissento.
Il perdono non è un atto dovuto né ricollegabile all'istinto. Il perdono è una scelta di abbonare un torto subito, per decisione individuale (per motivi religiosi, ad esempio). Il perdono serve per se stessi, non riguarda - secondo me - il partner traditore, anche perché, specie quando interviene dopo poco tempo dal tradimento, è diseducativo, offre la possibilità di scaricarsi la responsabilità delle proprie azioni, e quindi di ricadere più facilmente.
Posso anche perdonare nel mio intimo, ma decidere di non esternarlo (fa parte del libero arbitrio).

Contrariamente a quanto tanti hanno sostenuto, ritengo che la mancanza del perdono (nei termini che ho precisato) non impedisca di portare avanti un tentativo di riprendere la convivenza, per il quale è sufficiente il SUPERAMENTO degli effetti negativi del tradimento. Poi, ci vuole un processo di ricostruzione del rapporto di coppia, che sarà sempre diverso da quello precedente l'infedeltà.

Anche perché, ci è stato spiegato - in lungo ed in largo - dallo stuolo di traditori che hanno frequentato e frequentano il forum, che molto raramente il partner traditore "cancella" il sentimento, affetto, piacere, complicità, ecc. provati con l'amante nell'immediatezza (specie se c'è la scoperta del tradimento, cioè un brusco richiamo all'assunzione di responsabilità). Ho letto che ci vuole tempo, anche molto (due-tre anni, forse di più) per attenuare in gran parte il sentimento provato nei confronti dell'amante. E ci credo, perché lo capisco e ci sono passato.
Ho usato il verbo "attenuare" perché sono convinto che non si cancelli mai il ricordo dell'esperienza avuta con l'amante (come avviene per tutte le precedenti relazioni).

Ovviamente, credo molto poco ai recuperi di consapevolezza immediati, per nulla quando c'è la scoperta del tradimento. E' un processo mentale che richiede tempo e che espone, obiettivamente, alla possibilità di ricadute. Rientra nella elaborazione del lutto anche la perdita dell'amante per il traditore mentre il tradito deve provare a superare il tradimento, se crede in un recupero.
In ogni caso, il traditore è quello che più deve attivarsi per tentare il recupero della coppia, rispetto al tradito che pure deve cercare di assecondare gli sforzi del primo. E tua moglie si è impegnata a fondo, da quello che ho compreso.
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Non so, ci sono forse dei motivi che noi non siamo in grado di vedere che rendono preferibile stare così.
Ma sai, si è parlato di relazioni che non funzionano; quella con mio marito per me la posso annoverare tra le relazioni che non funzionano, però, a un certo punto, ho preso atto che è così e la vivo serenamente. Ho scelto di stare con lui, mi sono fatta una ragione dei non funzionamenti e vivo serena.
Non è che si possa o si debba avere sempre tutto al cento per cento nella vita per essere sereni.
E’ autistico? Tuo marito intendo. Non è un tentativo di offendere, ma leggendoti mi sono fatto questa idea.
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Mah.
Se stesse bene non scriverebbe le sue pene (😁) qui, suppongo.
Poi....
"Io non capisco." Ma io sono io!
Reputo cmq un peccato rovinarsi l'unica vita che abbiamo (forse) in questo modo.
Ma, io sono io 🤷
Magari usa il forum come unico sfogatoio. Chi non ne ha uno?
 
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