Non mi sembra di aver chiesto la corrispondenza perfetta.Si può chiudere o continuare, ma pretendere la corrispondenza perfetta è proiezione narcisistica.
Non mi sembra di aver chiesto la corrispondenza perfetta.Si può chiudere o continuare, ma pretendere la corrispondenza perfetta è proiezione narcisistica.
Oh se trova una che ragiona da mamma in cerca di figli putativi da accudire, può funzionareSe la scegli è perché la metti a confronto. Confronto che, se compiuto da lei, ti destabilizza.
Tu vuoi essere amato con il bimbo dalla mamma.
Ma il bimbo non ama, ha bisogno della mamma e dal rispecchiamento.
Scusami se ti ho colpito, non volendo, un punto sensibile.La scelgo perché scelgo di restare. Non la confronto con nessuna.
Io so di avere quello che vorrei. Sul narcisismo ci sto lavorando. Forse più vera la parte sulla gratificazione.
Però scusa: tu stai in una coppia e non vuoi essere amato?
Io capisco tutti i discorsi sulla dipendenza. Ma qui si parla di altro. Da una situazione (brutto dirla così ma non so come fare) pseudo normale, cone discussioni e dialoghi, gioie e dolori, ma dove senti sempre.. SENTI l'altra persona che comunque non ha dubbi o almeno NON TE LI FA ARRIVARE... ad una situazione dove non capisci se questa persona è presente. Presente per me. E' stata una sensazone. Ci sono state altre situaizoni paragonabili se vuoi a questa. Ma le mie sensazioni erano diverse.
Ho affrontato il problema, non l'ho fuggito. Se non avessi avuto la prole avrei potuto testare più vigorosamente se e quanto una ci tenesse.
Come dice qualcuno "a parole sono capaci tutti". Io non ho potuto fare il pugno duro. Io penso che una sana relazione sia fatta da due persone che stanno bene da sole e meglio insieme. Ecco io ero li! E' così anormale che se vengo portato a pensare che l'insieme non c'è più io sia destabilizzato e ne soffra? O dovrei tornare allo "sto bene da solo" istantaneamente come un robot e senza pensare?
Sono un uomo, ok, ma non uno di quelli che mette l'uccello in giro senza saper nemmeno quello che fa. Quando quello che hai costruito ti sembra (e bada ti sembra) crollare è normale per me farsi venire dei pensieri. E' bisogno questo?
Qui la ragione non è in causaOh se trova una che ragiona da mamma in cerca di figli putativi da accudire, può funzionare
Ti ascolto volentieri.Scusami se ti ho colpito, non volendo, un punto sensibile.
Sei una diga che ha aperto gli sbarramenti, dopo aver versato per giorni solo gocce.
Hai messo insieme molte molte cose.
Se vuoi cerco di spiegarmi un punto alla volta.
Se invece non vuoi, non faccio fatica.
Mi spiace tu la legga così. Sicuramente non ho il tempo e lapossibilità di essere più esaustivo. Ma "tentenna" con quello che ho scritto ... non so ...vedi tu. Sicuramente sbaglio a scrivere io.Se esprimi a tua moglie la metà di quello che esprimi qua posso anche comprendere la sua voglia di evasione, assomigli sempre più al "signor tentenna" e non è facile stare al fianco di una persona così.
Un paio di domande te le ho fatte qualche giorno fà e però mi fai venire sempre dubbi sul "ci sei o ci fai", non vorrei fosse una crisi di mezza età in cui monti un enorme castello di carte per giustificare/carti una via di fuga.
Non voglio provocare, esprimo molte perplessità su quello che leggo. Mi permetto di consigliarti di copiare e incollare in fila tutti i tuoi interventi, rileggili e poi sta a te capire se sei stato coerente, lineare, come si è evoluta la discussione e se hai permesso ai lettori di farsi un'opinione corretta.Mi spiace tu la legga così. Sicuramente non ho il tempo e lapossibilità di essere più esaustivo. Ma "tentenna" con quello che ho scritto ... non so ...vedi tu. Sicuramente sbaglio a scrivere io.
Non c'è nessun castello enorme. Non ccado nelle tue provocazioni di cui tra l'altro non capisco il senso. Io non giustifico nessuno: né me, né mia moglie. Le crisi possono avercele tutti. Sicuramente questo mio stao d'animo non è nato dentro me. In crisi se vuoi c'è andata lei ed io mi accorgo di non ave avuto la corazza per resistere adeguatamente al colpo. Ma ho resistito. E affrontato.
Ora mi pongo delle domande. Per chi vuoi parlare solo di tradimenti e inciuci non credo sia la conversazione giusta.
Io mi interrogo su come relazioni durature possano resistere nel tempo anche a questi scossoni. Personalmente non ho nessun tentennamento e sto andando avanti. E' che vorrei farlo bene e non rovinare io il rapporto ...
"In crisi c'è andata lei"Mi spiace tu la legga così. Sicuramente non ho il tempo e lapossibilità di essere più esaustivo. Ma "tentenna" con quello che ho scritto ... non so ...vedi tu. Sicuramente sbaglio a scrivere io.
Non c'è nessun castello enorme. Non ccado nelle tue provocazioni di cui tra l'altro non capisco il senso. Io non giustifico nessuno: né me, né mia moglie. Le crisi possono avercele tutti. Sicuramente questo mio stao d'animo non è nato dentro me. In crisi se vuoi c'è andata lei ed io mi accorgo di non ave avuto la corazza per resistere adeguatamente al colpo. Ma ho resistito. E affrontato.
Ora mi pongo delle domande. Per chi vuoi parlare solo di tradimenti e inciuci non credo sia la conversazione giusta.
Io mi interrogo su come relazioni durature possano resistere nel tempo anche a questi scossoni. Personalmente non ho nessun tentennamento e sto andando avanti. E' che vorrei farlo bene e non rovinare io il rapporto ...
Più tardi ti scrivo.Ti ascolto volentieri.
Non devi scusarti. Ho forse sbroccato nello scrivere. Ci sta. Scusa.
Le colpe di una crisi di coppia si possono dividere in 2, la decisione di fare i fatti propri di nascosto, no"In crisi c'è andata lei"
Ahimè questa frase è tipica di coloro che sono stati (o che saranno) traditi. Sa di immobilismo, di scaricare colpe e responsabilità, di granitiche certezze, e del non dover affrontare i propri difetti e fare eventualmente mea culpa dinnanzi alle dinamiche flessibili di due (2) persone che nel cammino di coppia inevitabilmente cambiano.
Potrebbe non essere il tuo caso ma dalla mia esperienza spesso le "colpe" di (pre) corna sono da dividere in parti quasi uguali
Se uno/a decide di farsi i fatti propri di nascosto, assai raramente lo fa senza un motivo che proviene dall'altra metà della coppia.Le colpe di una crisi di coppia si possono dividere in 2, la decisione di fare i fatti propri di nascosto, no
Ti ho letto spesso e sei pungente ed intelligente. Da quanle sponda sei? Per capirti? Perché concordo a 1000 su questa tua affermazione. Avevo scritto anche io : forse fa meno male il pugno diretto che cercare di "risolversela" da soli.Le colpe di una crisi di coppia si possono dividere in 2, la decisione di fare i fatti propri di nascosto, no
Argomenta che non è chiaro.Se uno/a decide di farsi i fatti propri di nascosto, assai raramente lo fa senza un motivo che proviene dall'altra metà della coppia.
Unti dal Signore, per quanto di mia conoscenza, non c'è ne sono
Giusta considerazione, ma la riporterei alla fase di decisione se intavolare un dialogo.Io ci sono passato in mezzo.
L'unico modo per avere un dialogo concreto è sapere se quello che ti viene detto è vero o falso.
Partendo dal presupposto che nessuno dica la verità se tradisce.
Trovo poco realistico l'approccio puritano-femminista, nessuna relazione è realmente paritaria. Si realizzano punti variabili di equilibrio sulla base dei rapporti di forza (carattere, personalità, ecc.) all'interno della coppia. Talvolta, l' equilibrio non è possibile, le rispettive pretese ed aspettative sono inconciliabili. E scoppia la crisi.Non sei mai sceso. Hai traballato un po’.
Ma soprattutto non vuoi una relazione paritaria, vuoi provare quello che provi perché ti fa sentire speciale e riempie vuoti tuo da insicurezze pregresse.
Sei come un neo ricco che riempie l’armadio di orologi costosi e li ammira come segno del benessere che attribuisce al proprio valore.
L’altro giorno un mio contatto fb si domandava perché Bezos abbia perso la testa per una donna con un aspetto volgarotto. A parte che egli stesso, dicendo questo, rivela che attribuisce ai soldi la possibilità di avere qualsiasi donna, svalutando le donne a merce, trascura che i gusti sono vari e per lo più misteriosi, ma soprattutto che l’attrazione e i sentimenti nulla hanno a che vedere con l’oggetto d’amore, è il soggetto che attribuisce valore a ciò che ama.
Non so se mi sono spiegata.
Se il libero arbitrio non è un'invezione, allora uno quando non sta bene in una situazione, ed è capace di intendere e di volere, non è obbligato a essere disonesto, se lo fa è per sua decisione e se ne assume le responsabilità in toto.Se uno/a decide di farsi i fatti propri di nascosto, assai raramente lo fa senza un motivo che proviene dall'altra metà della coppia.
Unti dal Signore, per quanto di mia conoscenza, non c'è ne sono
Se non mi avessi voluta etichettare, avrei potuto considerare più seriamente la tua risposta.Giusta considerazione, ma la riporterei alla fase di decisione se intavolare un dialogo.
Se si è scoperto che il partner mentiva la fiducia si esaurisce prima di aprire un dialogo. Parti male, per definizione.
Dopo aver scoperto le corna non credi più fino in fondo a qualsiasi dichiarazione che sia diversa da "il prezzo della verdura al supermercato è diventato proibitivo".
Per intavolare un dialogo che non sia semplice scambio di informazioni banali occorre che ci sia volontà di costruire un progetto di vita insieme e che si creda all'impegno che l'altro ci mette. Va mostrata disponibilità a chiarire con sincerità l'accaduto, cosa che in pratica non avviene mai: al massimo, sono offerte versioni addomesticate dai fatti. Per salvare le apparenze a chi finge di crederci.i7
Se non ti fidi, non parte un vero dialogo. Il "noi" non c' è più e ognuno fa i conti con il proprio "io". Alle balle si risponde con balle, quasi sempre.
Se si giunge ad un compromesso per restare insieme è quasi sempre una questione di convenienza, che - a vedere bene le cose - non soddisfa mai sino in fondo.
Poi, sappiamo tutti che così vive la maggioranza delle coppie, direi, dopo una crisi da tradimento che non porti alla separazione. Molti silenzi, parecchie chiacchiere e poca sostanza.
Lo si fa per i figli, ma è vero solo in parte. Molto più per la paura della solitudine, il vero collante delle coppie "scoppiate".
Preferisco la libertà anche a costo di rimanere solo. Mille volte...
Trovo poco realistico l'approccio puritano-femminista, nessuna relazione è realmente paritaria. Si realizzano punti variabili di equilibrio sulla base dei rapporti di forza (carattere, personalità, ecc.) all'interno della coppia. Talvolta, l' equilibrio non è possibile, le rispettive pretese ed aspettative sono inconciliabili. E scoppia la crisi.
Una chiosa sulla mercificazione della donna operata dai maschi: non se ne esce, torniamo sempre ai rapporti di forza all'interno della coppia.
Nel mondo reale la ricchezza del partner attrae e,spesso, dal versante soprattutto femminile ci si adegua per ... convenienza.
Il critico di Bezos, per dire, si dovrebbe interrogare sulle motivazioni di certa moda femminile, senza voler fare giudizi di valore. Adesso pure i maschi hanno scoperto la volgarità, come sex-appeal (palestrati, ecc )
La donna che appare "volgare" ha sempre avuto estimatori. Ricordo, anni fa, il commento del principe BX al Circolo della Caccia su la moglie giovane esibita da un nobile di rango: "ella non è una vera bellezza ma, in compenso, è volgare quanto basta ... per averlo sedotto."
Il mondo va così da sempre, anche in punto di pregiudizio sulle donne: vogliamo parlare dei canoni di bellezza delle prostitute?
Cosa realmente attrae i maschi, dai tempi delle tribù di cacciatori nomadi? La volgarità sapiente, magari ammantata di candore, della femmina con la quale accoppiarsi![]()
Quello che hai scritto è spettacolare.Giusta considerazione, ma la riporterei alla fase di decisione se intavolare un dialogo.
Se si è scoperto che il partner mentiva la fiducia si esaurisce prima di aprire un dialogo. Parti male, per definizione.
Dopo aver scoperto le corna non credi più fino in fondo a qualsiasi dichiarazione che sia diversa da "il prezzo della verdura al supermercato è diventato proibitivo".
Per intavolare un dialogo che non sia semplice scambio di informazioni banali occorre che ci sia volontà di costruire un progetto di vita insieme e che si creda all'impegno che l'altro ci mette. Va mostrata disponibilità a chiarire con sincerità l'accaduto, cosa che in pratica non avviene mai: al massimo, sono offerte versioni addomesticate dai fatti. Per salvare le apparenze a chi finge di crederci.i7
Se non ti fidi, non parte un vero dialogo. Il "noi" non c' è più e ognuno fa i conti con il proprio "io". Alle balle si risponde con balle, quasi sempre.
Se si giunge ad un compromesso per restare insieme è quasi sempre una questione di convenienza, che - a vedere bene le cose - non soddisfa mai sino in fondo.
Poi, sappiamo tutti che così vive la maggioranza delle coppie, direi, dopo una crisi da tradimento che non porti alla separazione. Molti silenzi, parecchie chiacchiere e poca sostanza.
Lo si fa per i figli, ma è vero solo in parte. Molto più per la paura della solitudine, il vero collante delle coppie "scoppiate".
Preferisco la libertà anche a costo di rimanere solo. Mille volte...
Trovo poco realistico l'approccio puritano-femminista, nessuna relazione è realmente paritaria. Si realizzano punti variabili di equilibrio sulla base dei rapporti di forza (carattere, personalità, ecc.) all'interno della coppia. Talvolta, l' equilibrio non è possibile, le rispettive pretese ed aspettative sono inconciliabili. E scoppia la crisi.
Una chiosa sulla mercificazione della donna operata dai maschi: non se ne esce, torniamo sempre ai rapporti di forza all'interno della coppia.
Nel mondo reale la ricchezza del partner attrae e,spesso, dal versante soprattutto femminile ci si adegua per ... convenienza.
Il critico di Bezos, per dire, si dovrebbe interrogare sulle motivazioni di certa moda femminile, senza voler fare giudizi di valore. Adesso pure i maschi hanno scoperto la volgarità, come sex-appeal (palestrati, ecc )
La donna che appare "volgare" ha sempre avuto estimatori. Ricordo, anni fa, il commento del principe BX al Circolo della Caccia su la moglie giovane esibita da un nobile di rango: "ella non è una vera bellezza ma, in compenso, è volgare quanto basta ... per averlo sedotto."
Il mondo va così da sempre, anche in punto di pregiudizio sulle donne: vogliamo parlare dei canoni di bellezza delle prostitute?
Cosa realmente attrae i maschi, dai tempi delle tribù di cacciatori nomadi? La volgarità sapiente, magari ammantata di candore, della femmina con la quale accoppiarsi![]()
Mi freghi il posto?Vabbè novità?