Brunetta
Utente di lunga data
Ho fatto copia-incolla della risposta.Dico che hai sbagliato tu a scrivere!
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Potrebbe avere sbagliato chi l’ha scritta.
Non avendo alcun interesse in merito, l’ho cercata solo perché era un tormentone nel film.
Ho fatto copia-incolla della risposta.Dico che hai sbagliato tu a scrivere!
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Capisco il non aver interesse in ciò che si copia e incolla ma essendo insegnanti un occhio di riguardo sarebbe meglio, no?Ho fatto copia-incolla della risposta.
Potrebbe avere sbagliato chi l’ha scritta.
Non avendo alcun interesse in merito, l’ho cercata solo perché era un tormentone nel film.
Mica sto insegnando.Capisco il non aver interesse in ciò che si copia e incolla ma essendo insegnanti un occhio di riguardo sarebbe meglio, no?![]()
Capisco il non aver interesse in ciò che si copia e incolla ma essendo insegnanti un occhio di riguardo sarebbe meglio, no?![]()
it.wikipedia.org
Ignoranza sovrana!![]()
Renne di Babbo Natale - Wikipedia
it.wikipedia.org
Guerra termonucleare globale
Io si però.Mica sto insegnando.
Mai avrei insegnato le renne di Babbo Natale.
Ho preso il primo risultato, senza controllare altre fonti.
Però illustra in modo comprensibile a tutti, come la intelligenza artificiale dovrebbe funzionare imparando che la distruzione non è conveniente.Guerra termonucleare globale
Lo adoravo.
Con l’Olivetti M24 una volta provai a caricare una partita a scacchi al massimo livello.
Alla prima mossa, tempo di risposta: 6 ore![]()
Il mitico Chess by Don Berg, col quale ho imparato a giocare nel 1985 sull'M24 di mio papà.. riuscivo a batterlo fino al terzo livello, oltre ci voleva troppo tempo per le mosseGuerra termonucleare globale
Lo adoravo.
Con l’Olivetti M24 una volta provai a caricare una partita a scacchi al massimo livello.
Alla prima mossa, tempo di risposta: 6 ore![]()
Io non sono una persona che vede nell'ai una catastrofe, ma un problema sotto tanti punti di vista sì.Io non provo questo timore.
Certamente ciò che è insostituibile delle persone è il rapporto umano.
Oltre che la capacità creativa di trovare soluzioni alternative.
Non dubito che un robot, ad esempio, potrebbe compiere con maggior precisione una operazione chirurgica, ma poi quando il paziente si risveglia, avrà bisogno di conforto e rassicurazione.
Così come avrà bisogno di chi lo aiuta a lavarsi e cambiarsi.
Nella scuola, altro piccolo esempio, esistono da decenni programmi per imparare. Sono molto utili, specialmente per l’addestramento per l‘ortografia o le procedure matematiche.
Con i bambini in difficoltà è faticoso per l’insegnante umano riproporre sempre le procedure, senza successo, è frustrante e rischia di essere aggressivo con il bambino.
Ma ugualmente è indispensabile l’umano che mostra soddisfazione e apprezzamento e rassicura.
Non è sufficiente il,passaggio ad altro livello. Per capirci funzionano come i videogiochi.
Comprendo bene che ad altri livelli il docente è meno necessario, come ho pensato tante volte “dammi il libro!” Ma vale per chi è già motivato, non funziona se è necessaria la passione per fare appassionare.
Certamente saranno necessari insegnanti più preparati e diversamente formati e l’utilizzo di metodologie coinvolgenti.
Ma è così già ora.
Non è detto.Io non sono una persona che vede nell'ai una catastrofe, ma un problema sotto tanti punti di vista sì.
Trovo importante provare timore, perché ogni volta che l'essere umano guarda a un cambiamento profondo senza timore, si aumenta la propensione alla catastrofe.
Prima di tutto, non è vero che l'ai non ha la capacità creativa di trovare soluzioni alternative e le sfide su scacchi o gioco del go lo hanno ampiamente dimostrato.
Poi, a me pare altamente problematico pensare a un mondo in cui ai sistemi di ai sono riservate le attività ad alto valore cognitivo e all'essere umano quelle materiali o emotive. Se non è una posizione che rende l'uomo superfluo, lo porta comunque a convivere con cose che prendono decisioni al posto suo, in un modo e secondo logiche che non è più in grado di comprendere, perché auto sviluppatesi.
Io non soffro di ansia perché non mi preoccupo di ciò che non è in mio potere modificare.Io non sono una persona che vede nell'ai una catastrofe, ma un problema sotto tanti punti di vista sì.
Trovo importante provare timore, perché ogni volta che l'essere umano guarda a un cambiamento profondo senza timore, si aumenta la propensione alla catastrofe.
Prima di tutto, non è vero che l'ai non ha la capacità creativa di trovare soluzioni alternative e le sfide su scacchi o gioco del go lo hanno ampiamente dimostrato.
Poi, a me pare altamente problematico pensare a un mondo in cui ai sistemi di ai sono riservate le attività ad alto valore cognitivo e all'essere umano quelle materiali o emotive. Se non è una posizione che rende l'uomo superfluo, lo porta comunque a convivere con cose che prendono decisioni al posto suo, in un modo e secondo logiche che non è più in grado di comprendere, perché auto sviluppatesi.
E' appunto perché studio che vedo anche i lati problematici, di cui, tra l'altro, ho scritto una minima parte.Io non soffro di ansia perché non mi preoccupo di ciò che non è in mio potere modificare.
Non sono i grado di intervenire tecnologicamente.
Posso ragionare in termini filosofici o politici e, vista la tendenza italiana e mondiale a farsi i fatti propri, concentrati solo sulle soddisfazioni personali del tempo libero e pronti a colpevolizzare altri, questo è davvero preoccupante.
La IA impara da noi e quindi può imparare a discriminare.
Ma non è una questione, per me, di sostituzione nelle attività lavorative. Ho fatto un paio di esempi minimi.
Anche perché difficilmente le previsioni sul futuro hanno trovato conferme nella realtà.
Bisogna studiare e formare una coscienza umana e politica.
Allora, per saltarci fuori ho posto la seguente domanda al sig GPT: "una data intelligenza può creare qualcosa di più intelligente di se stessa?" e mi ha risposto: "Una data intelligenza può (in teoria) creare qualcosa di più intelligente di sé, a patto che: abbia accesso agli strumenti giusti, sia capace di auto-migliorarsi, riesca a superare i propri limiti progettando sistemi che vanno oltre ciò che comprende pienamente. MA potrebbero esserci limiti computazionali o fisici (es. energia, entropia, complessità computazionale) o limiti epistemologici: ci sono cose che un sistema non può comprendere su sé stesso (come nei teoremi di incompletezza di Gödel o nei paradossi dell'auto-osservazione).", tutto chiaro adesso?Io non soffro di ansia perché non mi preoccupo di ciò che non è in mio potere modificare.
Non sono i grado di intervenire tecnologicamente.
Posso ragionare in termini filosofici o politici e, vista la tendenza italiana e mondiale a farsi i fatti propri, concentrati solo sulle soddisfazioni personali del tempo libero e pronti a colpevolizzare altri, questo è davvero preoccupante.
La IA impara da noi e quindi può imparare a discriminare.
Ma non è una questione, per me, di sostituzione nelle attività lavorative. Ho fatto un paio di esempi minimi.
Anche perché difficilmente le previsioni sul futuro hanno trovato conferme nella realtà.
Bisogna studiare e formare una coscienza umana e politica.
A parte che non e’ vero. La bellezza di un corpo femminile è definita da chi ne e’ attratto.Si... ma da anni....Oramai ci ho fatto il callo....
Però non puoi associare il fatto che ad un uomo piacciano le tette grosse con dei traumi infantili... dai....
La bellezza di un corpo femminile arriva anche da un bel seno....
Però illustra in modo comprensibile a tutti, come la intelligenza artificiale dovrebbe funzionare imparando che la distruzione non è conveniente.
Non credo fosse lo stesso. Io avevo "Battle Cheese" ma con lo schermo a fosfori verdi, non a colori.Il mitico Chess by Don Berg, col quale ho imparato a giocare nel 1985 sull'M24 di mio papà.. riuscivo a batterlo fino al terzo livello, oltre ci voleva troppo tempo per le mosse
Ti pare che abbia rifiutato lo studio?E' appunto perché studio che vedo anche i lati problematici, di cui, tra l'altro, ho scritto una minima parte.
Per me è acquisizione di conoscenza e consapevolezza del mondo in cui vivo, puoi dirmi che non ti interessa e va bene così, non siamo obbligati a interessarci a tutto, ma non vedo perché rifiutare un possibile spunto di esame.
Tra l'altro, come ci insegnano Mary Shelley o Danny in versione caosologo in Jurassic Park, basta un sistema complesso a essere potenzialmente in grado di sfuggire al controllo del suo creatore facendo danni imprevedibili, non è neanche necessaria un'intelligenza superiore.Io non sono una persona che vede nell'ai una catastrofe, ma un problema sotto tanti punti di vista sì.
Trovo importante provare timore, perché ogni volta che l'essere umano guarda a un cambiamento profondo senza timore, si aumenta la propensione alla catastrofe.
Prima di tutto, non è vero che l'ai non ha la capacità creativa di trovare soluzioni alternative e le sfide su scacchi o gioco del go lo hanno ampiamente dimostrato.
Poi, a me pare altamente problematico pensare a un mondo in cui ai sistemi di ai sono riservate le attività ad alto valore cognitivo e all'essere umano quelle materiali o emotive. Se non è una posizione che rende l'uomo superfluo, lo porta comunque a convivere con cose che prendono decisioni al posto suo, in un modo e secondo logiche che non è più in grado di comprendere, perché auto sviluppatesi.