Tradimento lungo e dolore profondo: qualcuno è riuscito a ricostruire?

hammer

Utente di lunga data
Ci sono forse casi che lo attuano per avere adrenalina, ma sono, appunto, casi.
Secondo me c'è una differenza che rende impossibile comprendersi tra traditore e tradito.
Il traditore sa che ha dentro di sé un insieme di sentimenti, che lo legano a entrambi i partner e che, a volte, non intaccano la relazione primaria, neppure quando nascono sui vuoti di quella relazione. Vive un sentimento parallelo e naturale.
Il tradito non può invece credere ai sentimenti manifestati per lui dal traditore, perché ha ricevuto una ferita, un dolore che non lo fa sentire amato.
Perciò l'unica cosa che dovrebbe fare, per me, è capire in che misura la relazione con il traditore sia salvabile, valutando la propria capacità di sentirsi comunque amato e sicuro in quel contesto.
Ma viene spesso fatto altro.
In pratica il tradito deve decidere se può accettare una amore condiviso, una relazione condivisa.
La situazione può diventare simpatica quando anche il tradito allaccia una relazione extra e propone al traditore la stessa identica opzione.
In questi casi si parla di "coppia aperta".
La quale è una soluzione tutto sommato dignitosa, equilibrata e soprattutto "simmetrica".
Ma quanto sopra, a mio parere, non ha nulla a che vedere con un matrimonio.
 

Nicky

Utente di lunga data
No, l'affermazione finale non è per niente banale: è un modo per deresponsabilizzare il traditore (anche) nelle scelte dopo la scoperta. ;)
Boh, io penso che la scelta ce l'abbia il tradito, non chi ha agito in modo da ferirlo.
Riprendersi la scelta è abbandonare il ruolo di vittima e tornare a essere quello che decide di sé.
A me sembra molto.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Boh, io penso che la scelta ce l'abbia il tradito, non chi ha agito in modo da ferirlo.
Riprendersi la scelta è abbandonare il ruolo di vittima e tornare a essere quello che decide di sé.
A me sembra molto.
Come chi è stato derubato ha libertà di denunciare.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Certo, però se il derubato invece di agire di pancia ci pensasse su meglio, magari capirebbe che chi l'ha derubato è in realtà una vittima della società ed è stato spinto dalla necessità così che, a quel punto, invece di denunciarlo lo inviterebbe a cena...
Io sono estremamente comprensiva per le condizioni difficili.
Ma sono una maestra e la comprensione si deve sviluppare nella disciplina.
 

Nicky

Utente di lunga data
Certo, però se il derubato invece di agire di pancia ci pensasse su meglio, magari capirebbe che chi l'ha derubato è in realtà una vittima della società ed è stato spinto dalla necessità così che, a quel punto, invece di denunciarlo lo inviterebbe a cena...
Ma guarda che qui il problema è che ci sono persone che restano per anni in una situazione di indecisione, sempre scontento, sempre con un lavorio di recriminazioni interne.
Quindi ben venga chi agisce di pancia.
Però, se non si vuole agire di pancia, mi spiace ma il problema di stabilire quali comportamenti, errori o offese sono per noi accettabili in un rapporto di coppia, lo può fare solo chi lo subisce.
Se tu conosci altri sistemi per tornare a stare bene, in serenità nonostante l'avere subito un dolore di questo tipo, dillo, perché l'ironia è divertente, ma è un modo per sfuggire al confronto.
 

cipolino

Utente di lunga data
Ma guarda che qui il problema è che ci sono persone che restano per anni in una situazione di indecisione, sempre scontento, sempre con un lavorio di recriminazioni interne.
Quindi ben venga chi agisce di pancia.
Però, se non si vuole agire di pancia, mi spiace ma il problema di stabilire quali comportamenti, errori o offese sono per noi accettabili in un rapporto di coppia, lo può fare solo chi lo subisce.
Se tu conosci altri sistemi per tornare a stare bene, in serenità nonostante l'avere subito un dolore di questo tipo, dillo, perché l'ironia è divertente, ma è un modo per sfuggire al confronto.
Se li conoscessi li venderei e passerei il resto della mia vita a grattarmi le palle su un'isola tropicale! 🙂

Ok: nella mia magnanimità, farei un po' di sconto agli utenti di questo forum... 😆
 

Nicky

Utente di lunga data
Se li conoscessi li venderei e passerei il resto della mia vita a grattarmi le palle su un'isola tropicale! 🙂

Ok: nella mia magnanimità, farei un po' di sconto agli utenti di questo forum... 😆
Non sei costruttivo, anzi intendi speculare, cospargiti il capo di cenere subito! 😂
 

Pincopallino

Utente di lunga data
https://ipsico.it/news/chimica-dellamore-cosa-accade-nel-cervello-di-un-innamorato/#:~:text=Il ruolo della dopamina&text=E le aree che si,semplice presenza della persona amata.
La passione amorosa suscita sentimenti di euforia e di felicità spesso travolgenti e indescrivibili, perché quando ci innamoriamo è come se una tempesta chimica si fosse scatenata nel cervello.

E le aree che si attivano in risposta a questi sentimenti sono le regioni del cervello che contengono alte concentrazioni di un neuromodulatore associato a ricompensa, desiderio, dipendenza e stati euforici, vale a dire la dopamina. La dopamina viene rilasciata dall’ipotalamo, una struttura situata in profondità nel cervello e che funge da collegamento tra il sistema nervoso ed endocrino.

L’amore è un reciproco dare e ricevere qualcosa di molto gratificante e quindi la dopamina viene prodotta sia quando si riceve qualcosa di piacevole da parte del partner sia quando lo si gratifica trasmettendogli il nostro amore.

Il rilascio di dopamina mette nella sensazione di “sentirsi bene” sotto diversi aspetti poiché la dopamina sembra essere collegata non solo alla formazione delle relazioni ma anche al sesso, considerato un esercizio gratificante e di “benessere”.

Un’altra proprietà della dopamina è che inizialmente viene rilasciata solo al momento dell’eccitazione, ma poi il cervello si abitua a rilasciarla già prima dell’eccitazione, in previsione di un abbraccio, un bacio o anche della semplice presenza della persona amata...Disattivazioni corticali e sospensione del giudizio
E’ di comune osservazione il fatto che la passione totalizzante dell’amore sia spesso accompagnata da una sospensione del giudizio o da un rilassamento dei criteri di giudizio con cui valutiamo il prossimo...
La follia dell’amore
L’euforia e la sospensione del giudizio possono generare stati che altre persone potrebbero interpretare come una forma di pazzia
Se non dipendere dall’amore rende aridi come alcuni utenti di questo forum, allora viva l’amore. E se qualcuno si ritrova cornuto, a tutto c‘e un perché.
 

Alphonse02

Utente di lunga data
Perché spesso si tradisce anche quando non si vorrebbe mai e poi mai perdere ciò che si ha o far soffrire chi hai accanto. Anche io quando ho tradito ho sottovalutato.
Mi sembra accertato che tradire sia SEMPRE una SCELTA.
Volontà che non tiene in seria considerazione la sofferenza del partner ufficiale dato che - se vi fosse reale intenzione di evitarla non la si metterebbe in atto - e un' eventuale preoccupazione in tal senso (ammesso che sia provabile di averla avuta) è stata comunque superata nei fatti dal personale piacere derivante dalla infedeltà, che prevale su tutto.

Sostenere che vi sia sofferenza nel partner infedele quando tradisce è una contraddizione in termini, a voler essere educati.

Invece, nel mentire per proteggersi (non per proteggere l'inconsapevole tradito) capita che l' errore lo si commetta e si viene scoperti. E di quello ci si duole, talvolta per il resto della vita, specie se il rapporto di coppia salta.

Involontariamente ho percepito che il partner traditore soffre - a modo suo - quando ignora e continua ad ignorare per anni come sia avvenuta la scoperta del tradimento.

Quasi nessuno avrebbe voluto l amante come persona definitiva al posto del coniuge. Eppure farsi un amante è proprio la strada per perderlo. Che se vuoi è una follia.
Non sarei così sicuro della prevalente preferenza per il coniuge, quando ci sia innamoramento per l' amante. Il pensiero ce lo fanno quasi tutti/e, secondo me. Può essere troppo complicato o poco conveniente, in termini di valore attribuito alla comfort zone della relazione ufficiale (figli compresi).
La tentazione di rifarsi la vita con l' amante c' è spesso, ma non è detto che il medesimo gradisca quello che c'è dietro alla leggerezza della relazione extra. Magari non cerca legami duraturi o cerca solo sesso senza complicazioni.

Allora, rimanere nella relazione ufficiale per il partner infedele è una forma, come dire, di assicurazione di certezza in attesa di eventuali nuove occasioni che, chissà , il futuro possa offrire.

Ovviamente, al partner ufficiale non si menziona mai che costituiva una seconda scelta. Un ripiego. Sarebbe poco elegante e pregiudica qualsiasi perdono.
Anzi, si può giungere ad affermare di averlo sempre amato, pure quando si faceva sesso con l' amante. Che sarebbe estremamente triste... se fosse vero.
Meglio il silenzio o parlare di ripensamento piuttosto che pensare di convincere il tradito di una simile balla.

Non è mai follia tradire, sempre secondo me.
Più probabile che possa risultare un azzardo che nei fatti risulti eccessivo o proprio un calcolo sbagliato, per quella percentuale di casi che vengono scoperti. Se fosse pure uno su venti che viene scoperto, a qualcuno tocca statisticamente.

In qualche raro caso, nel partner traditore subentra un senso di colpa che crea disagio. Dapprima piccolo, sopportabile, poi può crescere se non lo si mette a tacere.
Non tutti/e lo sanno superare e finiscono con il chiudere la relazione extra o confessano... Per scaricare la propria coscienza o per timore che qualcuno lo riveli, a voler pensare male

Resta che qui, ho chiuso solo io.
Qualcuno altro c' è.
Ho lasciato la casa coniugale appena raccolte le prove certe della infedeltà (in cinque giorni) e poi chiuso la relazione di coppia con la presentazione del ricorso per separazione consensuale dopo un mese dalla scoperta del tradimento.

Ci sono forse casi che lo attuano per avere adrenalina, ma sono, appunto, casi.
Secondo me c'è una differenza che rende impossibile comprendersi tra traditore e tradito.
Il traditore sa che ha dentro di sé un insieme di sentimenti, che lo legano a entrambi i partner e che, a volte, non intaccano la relazione primaria, neppure quando nascono sui vuoti di quella relazione. Vive un sentimento parallelo e naturale.
Il tradito non può invece credere ai sentimenti manifestati per lui dal traditore, perché ha ricevuto una ferita, un dolore che non lo fa sentire amato.
Perciò l'unica cosa che dovrebbe fare, per me, è capire in che misura la relazione con il traditore sia salvabile, valutando la propria capacità di sentirsi comunque amato e sicuro in quel contesto.
Ma viene spesso fatto altro.
Apprezzo il tuo tentativo equilibrato di spiegare la inconciliabile differenza di atteggiamenti, che esiste in concreto.

Il partner traditore si convince in qualche modo che si possa piegare l'etica fino a sostenere una sorta di "legittimità di fatto" della relazione extra accanto a quella ufficiale. Dovrebbe però mettere seriamente in conto che la relazione di coppia ufficiale possa finire formalmente in caso di svelamento. Nel migliore dei casi la prosecuzione della relazione avviene senza più fiducia e con la possibilità di controlli, di nervosi rinfacciamenti e così via. In un clima insopportabile, per quanto mi riguarda.

Capire se vale la pena continuare è una incognita da affrontare secondo il carattere e la personalità di ciascuno degli attori in campo. Nessuna previsione è possibile finché ci capiti dentro.

Fatte le dovute proporzioni, per il tradito è come trovarsi in guerra, per la prima volta sotto il fuoco avversario. C' è chi si nasconde, spera che finiscano i botti e la smettono, e chi risponde sparando e cercando di neutralizzare il nemico. Ma c'è pure chi pensa di arrendersi.

Non si può dire come si reagisca. Di solito gli sbruffoni sono tra i primi a crollare.

Un' ultima notazione.
Una volta rotto il patto, perché limitarsi a due partners ("entrambi") ?
Se la fessura nell' etica personale si apre può diventare una falla di ampie proporzioni.
Vi possono essere 3 o 4 partners in contemporanea o in sequenza temporale, i limiti saltano e lasciano lo spazio al soddisfacimento egoistico.

Qualcuno qui (non ricordo chi fosse, forse @twinpeaks) in passato spiegò che, instaurata la relazione extra la prima volta, il problema non è l' amante-persona (tentativo dialettico di legittimare una limitazione affettiva che vorrebbe addolcire la violazione del patto ad un solo un altro affetto per una specifica persona) ma il tradimento-sistema (quando ho l' esigenza sono libero di farvi ricorso).

La posizione del tradito è che (all' insaputa fino alla scoperta della infedeltà) subisce una violazione unilaterale e non dichiarata di un patto coniugale che entrambi i partners assumono liberamente ed in modo solenne innanzi alla comunità.
Ed è ammessa una sua "reazione" in qualsiasi ordinamento giuridico a tale violazione. Con regole diverse, ovvio

Poi, se il partner tradito decide di non reagire per sua scelta, è libero di farlo, assumendo ogni conseguenza della sua decisione. Compreso il rischio che il partner infedele non apprezzi la grandezza del gesto di superare l'infedeltà e replichi il tradimento in prosieguo di tempo.

Se è vero che il partner infedele deve subire la scelta eventuale di troncare la relazione, questa comporta un costo emotivo e psicologico notevole per il partner tradito, normalmente. E non è facile assumere certe decisioni nella temperie di sentimenti e di istanze contrastanti.

Si deve evitare di reagire d'istinto, ma nemmeno far passare molto tempo, per quanto mi riguarda.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Qualcuno altro c' è.
Ho lasciato la casa coniugale appena raccolte le prove certe della infedeltà (in cinque giorni) e poi chiuso la relazione di coppia con la presentazione del ricorso per separazione consensuale dopo un mese dalla scoperta del tradimento.
Pare che i nostri casi siano diversi in quanto le nostre ex gentili signore non avevano intenzione di mollare i loro ganzi, vedi post @Jacaranda appena sopra. Da ciò si potrebbe dedurre che l'ex gentile signore di @Brunetta abbia almeno in apparenza mostrato contrizione o comunque volontà di mollare la sua ganza in quel momento, ma la riluttanza di Brunetta a parlare di questo particolare mi fa pensare che poi le cose non siano andate così. Ovviamente sono solo supposizioni basate sulle info al momento disponibili.
 

Eagle72

Utente di lunga data
Mi sembra accertato che tradire sia SEMPRE una SCELTA.
Volontà che non tiene in seria considerazione la sofferenza del partner ufficiale dato che - se vi fosse reale intenzione di evitarla non la si metterebbe in atto - e un' eventuale preoccupazione in tal senso (ammesso che sia provabile di averla avuta) è stata comunque superata nei fatti dal personale piacere derivante dalla infedeltà, che prevale su tutto.

Sostenere che vi sia sofferenza nel partner infedele quando tradisce è una contraddizione in termini, a voler essere educati.

Invece, nel mentire per proteggersi (non per proteggere l'inconsapevole tradito) capita che l' errore lo si commetta e si viene scoperti. E di quello ci si duole, talvolta per il resto della vita, specie se il rapporto di coppia salta.

Involontariamente ho percepito che il partner traditore soffre - a modo suo - quando ignora e continua ad ignorare per anni come sia avvenuta la scoperta del tradimento.



Non sarei così sicuro della prevalente preferenza per il coniuge, quando ci sia innamoramento per l' amante. Il pensiero ce lo fanno quasi tutti/e, secondo me. Può essere troppo complicato o poco conveniente, in termini di valore attribuito alla comfort zone della relazione ufficiale (figli compresi).
La tentazione di rifarsi la vita con l' amante c' è spesso, ma non è detto che il medesimo gradisca quello che c'è dietro alla leggerezza della relazione extra. Magari non cerca legami duraturi o cerca solo sesso senza complicazioni.

Allora, rimanere nella relazione ufficiale per il partner infedele è una forma, come dire, di assicurazione di certezza in attesa di eventuali nuove occasioni che, chissà , il futuro possa offrire.

Ovviamente, al partner ufficiale non si menziona mai che costituiva una seconda scelta. Un ripiego. Sarebbe poco elegante e pregiudica qualsiasi perdono.
Anzi, si può giungere ad affermare di averlo sempre amato, pure quando si faceva sesso con l' amante. Che sarebbe estremamente triste... se fosse vero.
Meglio il silenzio o parlare di ripensamento piuttosto che pensare di convincere il tradito di una simile balla.

Non è mai follia tradire, sempre secondo me.
Più probabile che possa risultare un azzardo che nei fatti risulti eccessivo o proprio un calcolo sbagliato, per quella percentuale di casi che vengono scoperti. Se fosse pure uno su venti che viene scoperto, a qualcuno tocca statisticamente.

In qualche raro caso, nel partner traditore subentra un senso di colpa che crea disagio. Dapprima piccolo, sopportabile, poi può crescere se non lo si mette a tacere.
Non tutti/e lo sanno superare e finiscono con il chiudere la relazione extra o confessano... Per scaricare la propria coscienza o per timore che qualcuno lo riveli, a voler pensare male


Qualcuno altro c' è.
Ho lasciato la casa coniugale appena raccolte le prove certe della infedeltà (in cinque giorni) e poi chiuso la relazione di coppia con la presentazione del ricorso per separazione consensuale dopo un mese dalla scoperta del tradimento.


Apprezzo il tuo tentativo equilibrato di spiegare la inconciliabile differenza di atteggiamenti, che esiste in concreto.

Il partner traditore si convince in qualche modo che si possa piegare l'etica fino a sostenere una sorta di "legittimità di fatto" della relazione extra accanto a quella ufficiale. Dovrebbe però mettere seriamente in conto che la relazione di coppia ufficiale possa finire formalmente in caso di svelamento. Nel migliore dei casi la prosecuzione della relazione avviene senza più fiducia e con la possibilità di controlli, di nervosi rinfacciamenti e così via. In un clima insopportabile, per quanto mi riguarda.

Capire se vale la pena continuare è una incognita da affrontare secondo il carattere e la personalità di ciascuno degli attori in campo. Nessuna previsione è possibile finché ci capiti dentro.

Fatte le dovute proporzioni, per il tradito è come trovarsi in guerra, per la prima volta sotto il fuoco avversario. C' è chi si nasconde, spera che finiscano i botti e la smettono, e chi risponde sparando e cercando di neutralizzare il nemico. Ma c'è pure chi pensa di arrendersi.

Non si può dire come si reagisca. Di solito gli sbruffoni sono tra i primi a crollare.

Un' ultima notazione.
Una volta rotto il patto, perché limitarsi a due partners ("entrambi") ?
Se la fessura nell' etica personale si apre può diventare una falla di ampie proporzioni.
Vi possono essere 3 o 4 partners in contemporanea o in sequenza temporale, i limiti saltano e lasciano lo spazio al soddisfacimento egoistico.

Qualcuno qui (non ricordo chi fosse, forse @twinpeaks) in passato spiegò che, instaurata la relazione extra la prima volta, il problema non è l' amante-persona (tentativo dialettico di legittimare una limitazione affettiva che vorrebbe addolcire la violazione del patto ad un solo un altro affetto per una specifica persona) ma il tradimento-sistema (quando ho l' esigenza sono libero di farvi ricorso).

La posizione del tradito è che (all' insaputa fino alla scoperta della infedeltà) subisce una violazione unilaterale e non dichiarata di un patto coniugale che entrambi i partners assumono liberamente ed in modo solenne innanzi alla comunità.
Ed è ammessa una sua "reazione" in qualsiasi ordinamento giuridico a tale violazione. Con regole diverse, ovvio

Poi, se il partner tradito decide di non reagire per sua scelta, è libero di farlo, assumendo ogni conseguenza della sua decisione. Compreso il rischio che il partner infedele non apprezzi la grandezza del gesto di superare l'infedeltà e replichi il tradimento in prosieguo di tempo.

Se è vero che il partner infedele deve subire la scelta eventuale di troncare la relazione, questa comporta un costo emotivo e psicologico notevole per il partner tradito, normalmente. E non è facile assumere certe decisioni nella temperie di sentimenti e di istanze contrastanti.

Si deve evitare di reagire d'istinto, ma nemmeno far passare molto tempo, per quanto mi riguarda.
Il traditore che non ha minimamente intenzione di lasciare il coniuge perché nei fatti lo ama e non vi sono problemi, può trovare una persona che stuzzica, magari sono anni a casa che c'è routine e quindi va in crisi. I caratteri più inclini alla bugia, alla mancanza di empatia e soprattutto più inclini al rischio scelgono di proseguire.. c'è chi invece è molto empatico e quindi evita, non perché non è attirato dalla novità ma perché si immedisima nel partner e sa di poter ferire. Quindi si è una scelta. Poi la scoperta determina tutto. In quel momento chi era poco empatico e incline a rischiare (perché tanto sicuro non mi becca e se mi becca poi si vede cosa fare)...sbatte contro un muro a 200 allora ..apre gli occhi e capisce veramente cosa determina la sua scelta. Quanti corrono in auto o moto... magari se finisci su una sedia a rotelle...te ne penti.. ovviamente parlo per chi ha veramente una storia importante non coppie nate da interessi economici o altro. Parlo di coppie che si amano magari anche da tanto. Per la voglia di scappare via con l amante tutto può essere...ma in fondo in fondo è sempre un idealizzazione di una persona con cui manca il quotidiano. E mica è poco. Con un amante non hai bisogno di scegliere che film vedere, cosa mangiare, dove andare in vacanza, quali amici frequentare, come educare figli, come suddividere bollette, dove andare ad abitare. È un mondo bellissimo. Fatto di complimenti, apprezzamenti, momenti rubati, paura di perdersi perché precari. Insomma come dicevo un mondo fantastico ma falso. Sono convinto che alle volte basterebbe la convivenza di poche settimane per fare scendere dal piedistallo l' amante. Questo nella maggior parte dei casi. E dentro se stessi i traditori lo sanno benissimo. Ovviamente ci sono casi in cui si sceglie l' amante ma capita di rimpiangere il coniuge o di farlo diventare amore clandestino a sua volta. Oppure pochi casi dove veramente l amante è qualcosa per cui mollare tutto..ma è quindi una situazione in cui la coppia di origine era già bella che andata a prescindere.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Questo è amore? Questa è come tanti che per un ciliegina e confettina manda all aria un matrimonio, facendo soffrire figli, marito e se stessa. https://www.tradimento.net/threads/ciao.29786/
Ciliegina e confettina che colpiscono, sono solo proiettili a cui si è offerto il petto.
Le persone hanno livelli di maturità diversificati, anche se spesso seguono percorsi simili. Ma soprattutto hanno avuto vite e infanzie diverse.
C’è una tendenza a riprodurre inconsapevolmente modelli relazionali. I modelli inducono ad attendersi risposte che l’altro non prevede.
Una metafora utile è il ballo. Se io voglio ballare il valzer e l’altro il tango o il cha cha cha, si finirà per prestarsi i piedi.
 
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