Brunetta
Utente di lunga data
InsommaSicuramente, ma sono anche pronto a discuterne e a cambiare idea
InsommaSicuramente, ma sono anche pronto a discuterne e a cambiare idea
Ecco cosa intendeva Battiato in Up Patriots to Arms a proposito di "L'ayatollah Khomeini per molti è santità abbocchi sempre all'amo, le barricate in piazza le fai per conto della borghesia, che crea falsi miti di progresso"Non auspico nulla.
Resta che ho letto che è stata eliminata la borghesia.
Pure rispetto alla Rivoluzione Francese. Ma la Rivoluzione Francese l’ha fatta la borghesia.
No ho detto che l'eliminazione programmatica della borghesia l'aveva auspicata Marx. Certo che la borghesia ha fatto la riv. ma c'è stato pure Robespierre ed il terrore.Non auspico nulla.
Resta che ho letto che è stata eliminata la borghesia.
Pure rispetto alla Rivoluzione Francese. Ma la Rivoluzione Francese l’ha fatta la borghesia.
Avrà abboccato all'amo pure luiCerto, ma c'è stato pure Robespierre ed il terrore.
Antipatia condivisa.Io mi professo ignorante, ma curioso.
Mi pare che si sia arrivati a parlare di politica italiana e che il confronto si stia impantanando.
Ricordo bene il tradizionale consiglio, nelle occasioni di celebrazioni familiari, di non parlare di politica, perché poi ci si divide in fazioni e si litiga.
Meglio parlare di corna ...
In attesa di vedere se si riuscirà a vedere a cosa conduca l' implementazione del piano di Trump, mi dedicherò ad altro argomento, stavolta di politica culinaria, come "la discriminazione del pacchero", per contribuire a contenere l' antipatia che ho rilevato verso quel formato di pasta italiana.
No.E allora ciscuno dovrebbe cessare di avere opinioni e confrontarle perchè siamo tutti ignoranti.
Perfetto.
Io odio i paccheri. Forse sono giustificata dal nome stessoIo mi professo ignorante, ma curioso.
Mi pare che si sia arrivati a parlare di politica italiana e che il confronto si stia impantanando.
Ricordo bene il tradizionale consiglio, nelle occasioni di celebrazioni familiari, di non parlare di politica, perché poi ci si divide in fazioni e si litiga.
Meglio parlare di corna ...
In attesa di vedere se si riuscirà a vedere a cosa conduca l' implementazione del piano di Trump, mi dedicherò ad altro argomento, stavolta di politica culinaria, come "la discriminazione del pacchero", per contribuire a contenere l' antipatia che ho rilevato verso quel formato di pasta italiana.
Ecco cosa intendeva Battiato in Up Patriots to Arms a proposito di "L'ayatollah Khomeini per molti è santità abbocchi sempre all'amo, le barricate in piazza le fai per conto della borghesia, che crea falsi miti di progresso"
E' dall'83 che me lo chiedevo!!
Pensa che avevo 10 anni e ce ne ho messi 7/8 per capire che era Bretone e non Bertone e pensavo sempre alla Ritmo Cabriolet, un orrore osceno.
Non so se il doppio senso sicuro sia anche lombardoIo odio i paccheri. Forse sono giustificata dal nome stesso![]()
Ma non era proprio così da quel che ricordo. Secondo Marx la borghesia era funzionale nel processo storico naturale (secondo lui) per uscire dal feudalesimo e preparare il proletariato ad arrivare attraverso la rivoluzione alla scomparsa delle classi sociali, come processo spontaneo e inevitabile, viste le contraddizioni interne ed evidenti del capitalismo (sempre secondo lui). Fu Lenin che nel contesto russo dove la borghesia era molto differente che nel resto d'europa, e dove la società era praticamente ancora feudale, che teorizzò la rivoluzione violenta (con eliminazione diretta dei nemici della stessa) visto che i tempi tardavano a realizzarsi come secondo Marx, che per altro aveva commesso il grave errore di sottovalutare le capacità di riorganizzazione della borghesia stessa, alla quale bastava rinnovare il panem et circenses dello stato sociale per tenere buona la gente e fare in modo che non si organizzasse per imbracciare il fucile.No ho detto che l'eliminazione programmatica della borghesia l'aveva auspicata Marx. Certo che la borghesia ha fatto la riv. ma c'è stato pure Robespierre ed il terrore.
In neuroscienze politiche alcuni studi (ad esempio pubblicati su Nature Neuroscience o PNAS) hanno osservato correlazioni statistiche deboli tra alcune caratteristiche cerebrali (come l’amigdala o la corteccia cingolata anteriore) e l’inclinazione verso valori "progressisti".È naturale cercare di trovare punti fermi. Ma bisognerebbe combattere la tendenza a farli diventare indiscutibili.
Poi ognuno ha una tendenza caratteriale o intellettuale. Io ho la tendenza alla contestazione delle affermazioni assolute.
No. In Lombardia non significa nulla.Non so se il doppio senso sicuro sia anche lombardo![]()
Non mi sembra che il tuo atteggiamento di non sapere comporti una neutralità in proposito. A parole è semplice dirlo, nei fatti non mi sembra.No.
Io credo che l’atteggiamento di sapere di non sapere debba essere alla base.
Invece succede, come è successo in questa discussione, ci si allargati dalla complessità della contemporaneità, alla Storia, scambiando i fatti con un giudizio.
Non è che chi mi taglia la gola ha idee migliori delle mie. Solo mi ha zittita.
È UNA METAFORA. Lo dico prima di una tempesta per individuare i cattivi tagliagole.
È per dire che chi vince può avere più forza, più tecnica o più determinazione ecc, non significa che siano sbagliate le premesse di chi ha perso, ma nemmeno di chi ha vinto.
È naturale cercare di trovare punti fermi. Ma bisognerebbe combattere la tendenza a farli diventare indiscutibili.
Poi ognuno ha una tendenza caratteriale o intellettuale. Io ho la tendenza alla contestazione delle affermazioni assolute.
Se qualcuno sostiene che i traditi hanno sempre ragione, pure in questo caso cerco argomenti contro.
A volte mi rendo conto subito di assumere questa posizione, a volte dopo un po’.
Poi ci sono affermazioni che mi respingono in modo deciso: il razzismo, declinato in qualsiasi modo, il porsi come chi ha capito tutto e soprattutto quando le considerazioni generali diventano denigratorie dei singoli.
Questi sono punti che sono emotivamente rilevanti e scatenano le risse verbali e spesso pure fisiche.
Se ci si sente vicini a “tu la mia mamma (la mia idea/ideologia) la lasci stare“, bisognerebbe fermarsi.
Io cerco di farlo.
Eppure il mese scorso al mare ho mangiato un piatto di "paccheri alla crema di scampi" da urlo ...Antipatia condivisa.![]()
Credo che l' antipatia dei responsabili culinari in famiglia derivi dal fatto che per avere paccheri che non scuociono in cottura (aprendosi) devi utilizzare marche che fanno uso di larghe percentuali grano duro, il che comporta tempi di cottura lunghi (da 16 a 20 ed oltre minuti).Io odio i paccheri. Forse sono giustificata dal nome stesso![]()
Però non c’entra nulla con la mia tendenza a cercare sempre un punto di vista differente a quello delle affermazioni che sento o leggo.In neuroscienze politiche alcuni studi (ad esempio pubblicati su Nature Neuroscience o PNAS) hanno osservato correlazioni statistiche deboli tra alcune caratteristiche cerebrali (come l’amigdala o la corteccia cingolata anteriore) e l’inclinazione verso valori "progressisti".
Per tua informazione non sono mai stata comunista.Non mi sembra che il tuo atteggiamento di non sapere comporti una neutralità in proposito. A parole è semplice dirlo, nei fatti non mi sembra.
A volte bisogna avere il coraggio di ammettere anche di aver creduto in qualcosa che non andava bene. E parlo anche per me stesso.
Caro Aldo Cazzullo:
in occasione della guerra nella ex Jugoslavia mi colpì il fatto che la violenza e la volontà di sopraffazione perpetrata dal governo di Milosevic i media italiani si affrettarono a catalogarla come espressione del «nazionalismo serbo», senza mai fare riferimento alle radici comuniste di quel regime. Ora, a dieci mesi dalla aggressione russa in Ucraina, vedo ripetersi la stessa situazione: perché nessuno ha il coraggio di dire che si tratta dell’aggressione di un regime che conserva il comunismo nel proprio Dna? Si condanna il fascismo, si ripete che bisogna stare in guardia dai rigurgiti di quel passato. Non vedo però lo stesso slancio nel dire che se la pace e il benessere globale sono in questo momento in grave pericolo la colpa è delle guerre scatenate o minacciate dalle dittature comuniste di Russia, Corea del Nord e Cina.
Marco Di Piazza
Caro Marco,
Non leggerei la guerra in corso come uno scontro tra comunisti russi e anticomunisti ucraini. Vladimir Putin viene definito ora comunista, ora fascista. In realtà non è né l’uno né l’altro; è un nazionalista russo, che aggredendo l’Ucraina ha commesso sia un crimine, sia un errore. Quanto al regime cinese, si dice comunista, ma pratica in realtà una forma di liberismo ipercapitalista, accompagnato dalla privazione della libertà, dei diritti civili, della democrazia. Ciò detto, non ho nessun problema a concordare con lei sul fatto che il comunismo sia stato un’immane tragedia, costata la vita a milioni di persone. Il comunismo non è stato uguale dappertutto, ad esempio in Bulgaria ha assunto forme molto diverse da quelle che aveva in Cambogia; ma ovunque ha preso il potere con la violenza e l’ha mantenuto con polizia politica, carcere, campi di prigionia, eliminazione fisica degli oppositori. Ovunque il bilancio del comunismo è fallimentare, dal punto di vista politico, morale, economico. Dai regimi comunisti non è nato «l’uomo nuovo»; anzi, i Paesi a lungo governati dai comunisti, compresa la Russia, hanno sovente espresso leader e partiti animati da xenofobia e nazionalismo estremo, talvolta degenerato nella guerra. In Italia i comunisti non sono mai andati al potere, e per fortuna. Noi abbiamo conosciuto un’altra e diversa forma di totalitarismo, il fascismo, che abbiamo inventato ed esportato in mezzo mondo. I comunisti italiani hanno combattuto il fascismo e hanno scritto con i cattolici e i liberali la Costituzione repubblicana. Però l’egemonia comunista sulla sinistra italiana l’ha tenuta a lungo lontana dal governo, e a lungo è stata una delle cause (sia pure sempre meno importante) dell’evidente diffidenza che la maggioranza degli elettori nutre nei suoi confronti.
Non mi piace il formato grosso della pasta. Spaghetti,linguine e fettuccine il top per me. Unico formato grosso le tagliatelle fatte in casaEppure il mese scorso al mare ho mangiato un piatto di "paccheri alla crema di scampi" da urlo ...
Credo che l' antipatia dei responsabili culinari in famiglia derivi dal fatto che per avere paccheri che non scuociono in cottura (aprendosi) devi utilizzare marche che fanno uso di larghe percentuali grano duro, il che comporta tempi di cottura lunghi (da 16 a 20 ed oltre minuti).
Mi sono accorto che ci vogliono accortezze nel preparare una salsa di condimento liquida ma densa, che si insinui nel pacchero e vi rimanga.
Ad un semplice sugo di pomodoro ci andrebbe aggiunta della besciamella.
Mi convinci sempre più a evitarli.Eppure il mese scorso al mare ho mangiato un piatto di "paccheri alla crema di scampi" da urlo ...
Credo che l' antipatia dei responsabili culinari in famiglia derivi dal fatto che per avere paccheri che non scuociono in cottura (aprendosi) devi utilizzare marche che fanno uso di larghe percentuali grano duro, il che comporta tempi di cottura lunghi (da 16 a 20 ed oltre minuti).
Mi sono accorto che ci vogliono accortezze nel preparare una salsa di condimento liquida ma densa, che si insinui nel pacchero e vi rimanga.
Ad un semplice sugo di pomodoro ci andrebbe aggiunta della besciamella.