Divorzio d’argento

Etta

Utente di lunga data
Pensa ad una sabbiatrice (vai su Google se non conosci) poi pensa ai marroni (termine per indicare i testicoli degli uomini) e poi unisci le due cose pensando a te stessa.
Ecco fatto!!!!🤣🤣🤣🤣🤣
Paul stai dando i numeri mi sa. 😂
 

Alphonse02

Utente di lunga data
C'è anche l'esperienza che porta a valorizzare il stare da soli piuttosto che avere una sabbia marroni a casa.
Ritengo che chi sa stare da solo, sta bene anche in coppia se trova una persona simile che a sua volta sa stare da sola.
Tendenzialmente gli esseri umani sono animali socievoli, quindi cercano aggregazione.
Credo che nel mondo attuale si sia verificato uno spostamento del bisogno di aggregazione, dall' ambiente familiare (coppia) alla collettività nella società moderna della comunicazione.

Mi interrogo sul distacco tra sessualità ed affetto, all' interno della coppia, se sia una causa od un effetto della trasformazione in atto dell' aggregazione sociale.

Intravedo un serio rischio nell' arco temporale della vita delle persone: una prima fase di entusiasmo da giovani (con una giovinezza estesa), con apparente autosufficienza emotiva (soddisfazione dell' io come obiettivo da raggiungere) che porta a sminuire l'importanza della coppia ed amplificare la libertà sessuale. Ma si costruiscono unioni che durano poco, con poca sostanza esistenziale.

In una seconda fase (maturità emozionale e ricerca di stabilità relazionale) ci si guarda indietro e si scopre di trovarsi in una specie di deserto sentimentale, dove è difficile trovare compagni affidabili. Anche perché internamente ci si giudica male (sul piano della propria affidabilità di relazione) e si proietta la mancanza propria nella ricerca del possibile compagno di vita.
Così quello che scema nella relazione è il credito di fiducia tipico dell' inizio del vivere in coppia.
Da anni, vedo in giro torme di sfiduciati di mezza età che vagano nel deserto esistenziale, combattuti nella ricerca di una giovinezza (e spensieratezza) che è passata ed un problematico futuro di solitudine, che provoca timore e smarrimento.

Per lo meno è la mia impressione.

Il problema è che manca sempre di più la voglia di stare insieme e c è una sorta di propaganda martellante da ogni parte che stare soli è meglio (venduta come verità assoluta), che ogni compromesso è un attacco alla libertà personale ecc. Quindi la gente ha sempre meno voglia di accettare di stare con qualcuno appena le cose si fanno leggermente più difficili.
Concordo sulla considerazione. C' è molta superficialità in giro e ricerca di persone affidabili.
Senza mettere in gioco la capacità di essere tolleranti ed aprirsi ad inevitabili compromessi temo che non si creino rapporti di coppia durevoli.

È più facile pensare a due individualità che provano a convivere (con ampi margini di indipendenza) che ad un "noi" di integrazione nella realizzazione di un progetto di vita comune.
 

Nicky

Utente di lunga data
Mi interrogo sul distacco tra sessualità ed affetto, all' interno della coppia, se sia una causa od un effetto della trasformazione in atto dell' aggregazione sociale.
C'è sempre stato, anche se c'è l'idea del matrimonio basato sull'amore romantico, in cui tutto si vive nella coppia, in realtà non è mai stato così nei fatti.
Gli uomini avevano amanti o frequentavano le prostitute.
Forse le relazione in cui non c'è l'aspetto romantico, come l'amicizia o i rapporti con figli o parenti sono più stabili, perciò oggi molti tendono a sostituire alla coppia rapporti più estesi, una sorta di famiglia scelta.
Ma io credo che comunque anche in questo la riuscita dipende da un buon mix di fatica e fortuna.
C'è comunque molta solitudine in giro.
 

Alphonse02

Utente di lunga data
C'è sempre stato, anche se c'è l'idea del matrimonio basato sull'amore romantico, in cui tutto si vive nella coppia, in realtà non è mai stato così nei fatti.
Gli uomini avevano amanti o frequentavano le prostitute.
Forse le relazione in cui non c'è l'aspetto romantico, come l'amicizia o i rapporti con figli o parenti sono più stabili, perciò oggi molti tendono a sostituire alla coppia rapporti più estesi, una sorta di famiglia scelta.
Ma io credo che comunque anche in questo la riuscita dipende da un buon mix di fatica e fortuna.
C'è comunque molta solitudine in giro.
Forse è più probabile che il distacco tra sessualità e sentimento sia un mix di causa ed effetto. Nel senso che tu indichi (storicamente) della pre-esistenza e che poi, con i cambiamenti nei costumi, abbia subito una forte accelerazione.
 

Nicky

Utente di lunga data
Forse è più probabile che il distacco tra sessualità e sentimento sia un mix di causa ed effetto. Nel senso che tu indichi (storicamente) della pre-esistenza e che poi, con i cambiamenti nei costumi, abbia subito una forte accelerazione.
Si, ma soprattutto oggi pensiamo (e non è un male) di avere il diritto di essere felici. Quindi non trovi donne che tollerano le scappatelle dei mariti o persone che rinunciano a una dimensione dell'esistenza come quella romantica (non solo sessuale, ma proprio tutta la sfera fisica e emotiva insieme) per stare mantenere una stabilità del nucleo. C'è meno bisogno, anche perché siamo meno poveri. Per i nostri antenati la famiglia era spesso sopravvivenza, le donne erano macchine da lavoro domestiche e gli uomini lavoravano duramente. . Per i ricchi, era status sociale.
Il mondo cambia, non è facile adattarsi.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Si, ma soprattutto oggi pensiamo (e non è un male) di avere il diritto di essere felici. Quindi non trovi donne che tollerano le scappatelle dei mariti o persone che rinunciano a una dimensione dell'esistenza come quella romantica (non solo sessuale, ma proprio tutta la sfera fisica e emotiva insieme) per stare mantenere una stabilità del nucleo. C'è meno bisogno, anche perché siamo meno poveri. Per i nostri antenati la famiglia era spesso sopravvivenza, le donne erano macchine da lavoro domestiche e gli uomini lavoravano duramente. . Per i ricchi, era status sociale.
Il mondo cambia, non è facile adattarsi.
Io credo che i cambiamenti storico-sociali siano graduali e sia difficile comprenderli mentre avvengono.
La sociologia ci prova scegliendo alcuni indicatori.
Di questa analisi arriva alla comunicazione solo in parte e deformato.
E capiamo prevalentemente ciò che ci dà conferme.
Ho pubblicato questa notizia dell’aumento dei divorzi tardivi, perché è stato dato spazio alla notizia, ma riguarda comunque pochissime persone e coppie che comunque si sono sposate quando ancora pensavano che fosse per sempre, con una riserva, per gravi motivi.
Bisognerebbe conoscere le motivazioni, se si potesse. Noi possiamo solo supporle.
Se questo fosse un osservatorio valido, potremmo dedurre che la maggioranza si tradisce, ma non divorzia. Questo mi pare significativo.
Che cosa significa?
Che le coppie nascono su l’onda della attrazione, si stabilizzano su un progetto, perdono l’attrazione iniziale (motivazioni varie) trovano con altre persone (anche queste in un matrimonio) la gioia del sesso o momenti di, reale o simulata, convergenza di pensieri. Ma poi si resta a casa, i figli talvolta non ci sono, in altri casi sono ormai autonomi, ma si resta in coppia per gli amici, le famiglie di origine, feste comandate e vacanze.
Mi pare più una strutturazione per interessi.
 

hammer

Utente di lunga data
Ma poi si resta a casa, i figli talvolta non ci sono, in altri casi sono ormai autonomi, ma si resta in coppia per gli amici, le famiglie di origine, feste comandate e vacanze.
Mi pare più una strutturazione per interessi.
Non sempre è così ma spesso lo è.
 

Nicky

Utente di lunga data
Io credo che i cambiamenti storico-sociali siano graduali e sia difficile comprenderli mentre avvengono.
La sociologia ci prova scegliendo alcuni indicatori.
Di questa analisi arriva alla comunicazione solo in parte e deformato.
E capiamo prevalentemente ciò che ci dà conferme.
Ho pubblicato questa notizia dell’aumento dei divorzi tardivi, perché è stato dato spazio alla notizia, ma riguarda comunque pochissime persone e coppie che comunque si sono sposate quando ancora pensavano che fosse per sempre, con una riserva, per gravi motivi.
Bisognerebbe conoscere le motivazioni, se si potesse. Noi possiamo solo supporle.
Se questo fosse un osservatorio valido, potremmo dedurre che la maggioranza si tradisce, ma non divorzia. Questo mi pare significativo.
Che cosa significa?
Che le coppie nascono su l’onda della attrazione, si stabilizzano su un progetto, perdono l’attrazione iniziale (motivazioni varie) trovano con altre persone (anche queste in un matrimonio) la gioia del sesso o momenti di, reale o simulata, convergenza di pensieri. Ma poi si resta a casa, i figli talvolta non ci sono, in altri casi sono ormai autonomi, ma si resta in coppia per gli amici, le famiglie di origine, feste comandate e vacanze.
Mi pare più una strutturazione per interessi.
Penso che per una lettura più accurata, ci vorrebbe il dato complessivo, forse, anche delle altre fasce di età.
Mi sembra che rifletta più che altro il fatto che le persone a sessant'anni si sentono ancora in grado di intraprendere nuovi percorsi di vita.
Comunque, nella mia personale esperienza, una larga parte di divorzi nasce dalla scoperta di un tradimento.
 

Alphonse02

Utente di lunga data
Che le coppie nascono su l’onda della attrazione, si stabilizzano su un progetto, perdono l’attrazione iniziale (motivazioni varie) trovano con altre persone (anche queste in un matrimonio) la gioia del sesso o momenti di, reale o simulata, convergenza di pensieri. Ma poi si resta a casa, i figli talvolta non ci sono, in altri casi sono ormai autonomi, ma si resta in coppia per gli amici, le famiglie di origine, feste comandate e vacanze.
Mi pare più una strutturazione per interessi.
In gran parte concordo, a condizione che l' impiego del termine "interesse" sia in una accezione ampia, non solo materiale (interessi economici) o relazionale (non fare cattiva figura con parenti, amici e conoscenti) ma di vivibilità a livello di opinioni, comunicazione accettabile e di coesistenza per affrontare i problemi pratici.

Se rientro a casa la sera e non trovo ragioni per comunicare e discutere con il partner sulle cose che accadono anche nel mondo, oltre che nel nostro ambiente, francamente mi attrae poco il rimanere od entrare in coppia. Mia opinione, si intende.

La soddisfazione sessuale è stata parecchio sdoganata dalla sfera della coppia e quello che rimane è in sostanza il piacere di stare insieme per comunicare, avere vita sociale, e risolvere i problemi della coabitazione (prole compresa). Non è un' eresia, basta accontentarsi.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Penso che per una lettura più accurata, ci vorrebbe il dato complessivo, forse, anche delle altre fasce di età.
Mi sembra che rifletta più che altro il fatto che le persone a sessant'anni si sentono ancora in grado di intraprendere nuovi percorsi di vita.
Comunque, nella mia personale esperienza, una larga parte di divorzi nasce dalla scoperta di un tradimento.
Oppure che non se la sentano di andare verso la vecchiaia con una persona che ha fatto del male.
Diciamo anche che in altri tempi si rimaneva vedove e non era necessario divorziare 🙄🤭
 

Brunetta

Utente di lunga data
In gran parte concordo, a condizione che l' impiego del termine "interesse" sia in una accezione ampia, non solo materiale (interessi economici) o relazionale (non fare cattiva figura con parenti, amici e conoscenti) ma di vivibilità a livello di opinioni, comunicazione accettabile e di coesistenza per affrontare i problemi pratici.

Se rientro a casa la sera e non trovo ragioni per comunicare e discutere con il partner sulle cose che accadono anche nel mondo, oltre che nel nostro ambiente, francamente mi attrae poco il rimanere od entrare in coppia. Mia opinione, si intende.

La soddisfazione sessuale è stata parecchio sdoganata dalla sfera della coppia e quello che rimane è in sostanza il piacere di stare insieme per comunicare, avere vita sociale, e risolvere i problemi della coabitazione (prole compresa). Non è un' eresia, basta accontentarsi.
Con interessi mi riferivo a un concetto sociologico, così come strutturato da Moreno. *
Per cui uno dei due può seguire il calcio e l’altra il cinema, separatamente, con amicizie individuali.
Non mi è chiaro il grassetto.




*https://it.wikipedia.org/wiki/Jacob_Levi_Moreno
 

Alphonse02

Utente di lunga data
Con interessi mi riferivo a un concetto sociologico, così come strutturato da Moreno. *
Per cui uno dei due può seguire il calcio e l’altra il cinema, separatamente, con amicizie individuali.
Non mi è chiaro il grassetto.

*https://it.wikipedia.org/wiki/Jacob_Levi_Moreno
Nella mia esperienza ed osservazione, l' aspetto della sessualità ha perso l' importanza tradizionale nel rapporto di coppia per assurgere ad aspettativa e/o obiettivo individuale.
Se non ci si soddisfa all' interno della coppia si cerca altrove, senza nemmeno comunicare appieno, trovando soluzioni unilaterali (infedeltà). Talvolta con notevole disinvoltura, segno evidente di un consolidato cambiamento nei costumi.

La sessualità è diventata una forma di comunicazione sociale, lo si è letto in molti casi esposti nel forum. Alla quale non si intende rinunciare, pure rimanendo sposati.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Nella mia esperienza ed osservazione, l' aspetto della sessualità ha perso l' importanza tradizionale nel rapporto di coppia per assurgere ad aspettativa e/o obiettivo individuale.
Se non ci si soddisfa all' interno della coppia si cerca altrove, senza nemmeno comunicare appieno, trovando soluzioni unilaterali (infedeltà). Talvolta con notevole disinvoltura, segno evidente di un consolidato cambiamento nei costumi.

La sessualità è diventata una forma di comunicazione sociale, lo si è letto in molti casi esposti nel forum. Alla quale non si intende rinunciare, pure rimanendo sposati.
Grazie della risposta.
Sì penso che sia una cosa del genere.
Se una persona ha varie pulsioni che il partner non condivide, si sente autorizzato socialmente a viverle da solo.
Però questo mi sembra una perdita del valore di comunicazione nella coppia e di espressione di amore, riducendosi a pura libido.
 

Nicky

Utente di lunga data
Nella mia esperienza ed osservazione, l' aspetto della sessualità ha perso l' importanza tradizionale nel rapporto di coppia per assurgere ad aspettativa e/o obiettivo individuale.
Se non ci si soddisfa all' interno della coppia si cerca altrove, senza nemmeno comunicare appieno, trovando soluzioni unilaterali (infedeltà). Talvolta con notevole disinvoltura, segno evidente di un consolidato cambiamento nei costumi.

La sessualità è diventata una forma di comunicazione sociale, lo si è letto in molti casi esposti nel forum. Alla quale non si intende rinunciare, pure rimanendo sposati.
Ma secondo me ti sbagli a pensare che avvenga oggi.
La sessualità è una delle pulsioni fondamentali dell'essere umano. Se è frustrata, qualcosa avviene.
Se non c'è nella coppia e non viene vissuta esternamente, come è sempre accaduto, le persone spesso vivono stati depressivi o nevrosi.
 

ventodelnord

Utente di lunga data
Il problema è che manca sempre di più la voglia di stare insieme e c è una sorta di propaganda martellante da ogni parte che stare soli è meglio (venduta come verità assoluta), che ogni compromesso è un attacco alla libertà personale ecc. Quindi la gente ha sempre meno voglia di accettare di stare con qualcuno appena le cose si fanno leggermente più difficili.
È una società in cui trionfa l'egoismo e l'individualismo.

Ma a tutta evidenza è una società infelice
 

The Reverend

Utente di lunga data
Anche secondo me si è più infelici che in passato ma la cosa peggiore è che le persone non se ne rendono conto pensando invece che questa sia una conquista
Cosa ti fa pensare che siamo una società più infelice rispetto a chessó 100 anni fa? Secondo me è solo cambiato la maggior percezione che abbiamo della felicità
 
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