Danny ed il ponte della Ghisolfa

Brunetta

Utente di lunga data
Non sarebbe accettata da loro
Loro vengono qui e vogliono imporre la loro cultura. Non hanno alcuna intenzione di integrarsi
Prova a farlo a casa loro.
Ma non è vera né la prima affermazione, né la seconda.
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Occhio a non ragionare come Marx sulla borghesia che si sarebbe fatta fuori da sola, che non mi pare il tuo caso
Marx era un cretino estremista anche per i suoi tempi. La chiave dei suoi successi sta nel fatto che in un mondo molto confuso chiunque sia in grado di esprimere un pensiero con una forte impronta sistematica, fa presa su chi non ha gli strumenti per capire la complessità.
Pure Hegel ha detto una fracca di cazzate, ma le ha strutturate in modo che fossero facili da insegnare, si è comprato i professori che hanno distrutto i cervelli degli studenti. Nietzsche ha strutturato il suo pensiero sotto forma di letteratura, infatti è morto demmerda, pur essendo il più grande genio della filosofia.
Marx è uguale a Salvini, prendi una massa di pecoroni gli dici roba facile da capire, la rendi conveniente per i capi dei pecoroni, e quelli lavorano per te.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Marx era un cretino estremista anche per i suoi tempi. La chiave dei suoi successi sta nel fatto che in un mondo molto confuso chiunque sia in grado di esprimere un pensiero con una forte impronta sistematica, fa presa su chi non ha gli strumenti per capire la complessità.
Pure Hegel ha detto una fracca di cazzate, ma le ha strutturate in modo che fossero facili da insegnare, si è comprato i professori che hanno distrutto i cervelli degli studenti. Nietzsche ha strutturato il suo pensiero sotto forma di letteratura, infatti è morto demmerda, pur essendo il più grande genio della filosofia.
Marx è uguale a Salvini, prendi una massa di pecoroni gli dici roba facile da capire, la rendi conveniente per i capi dei pecoroni, e quelli lavorano per te.
Si però finora chi ha voluto predire il futuro come conseguenza razionale del passato e del suo presente, non ha fatto una gran bella figura, senza nulla togliere ai presenti, sia chiaro
 

Brunetta

Utente di lunga data
Il piano Mattei è in parole povere aiuti o chiamiamoli soldi ,spesso in zone dove c'eravamo noi o anche a nazioni che ci servono per approviggionamento di gas e petrolio, altre cose mi spieghi che cazzo hanno?
Sono stato a Londra mi ha stupito che tutto si paga con carta ,gira tutto con quei metodi di pagamento ,soldi in cache ne ho visti pochissimi ,molti lavoratori stranieri presumo inquadrati quindi con pagamenti certificati .
Penso che il nero anche lì c'è , ho visto però che non c'è fila per pagare con soldi ,solo stranieri .
La soluzione sarebbe per me cercare d'implementare questi metodi, così da togliere il denaro per pagare operai in nero, lo fanno giornalmente,.
Invece che fanno i politici ,non dico quale è lo scienziato che ha portato o aumentato il prelievo in contante, con la scusa che ci sono persone anziane che non sono capaci ,oche si devono avere un po' di liquidi per piccole spese.
L’eliminazione del contante non piace e sai perché.
Del resto come si fa a pagare il motel con la carta, poi la moglie vede l’estratto conto. E questo è uno dei motivi per cui non c’è consenso. E poi, come sai bene, il nero è molto apprezzato da tanti
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Si però finora chi ha voluto predire il futuro come conseguenza razionale del passato e del suo presente, non ha fatto una gran bella figura, senza nulla togliere ai presenti, sia chiaro
Il discorso che fai tu si chiama controllo. Nessuno è in grado di controllare il futuro altrimenti parliamo di complottisti e rettiliani. Però certe tendenze sono naturali e irreversibili. Il nuovo ordine mondiale non esiste, così come non esistono cabine di regia universali
Però se gli arabi cominciano a mandare anche le figlie a studiare ad Harvard la vedo difficile che poi una certa modalità non si riproponga lentamente nei paesi d'origine.
Poi ovvio il cambiamento è piramidale e parte dall'alto verso il basso.
Il disagiato è gretto e stupido indipendentemente dal background culturale, anzi forse preferisco un povero ignorante islamico o induista, che almeno ha un complesso valoriale solido e quindi è facile da gestire e manipolare, piuttosto che un disagiato occidentale che non ha neanche i valori per cui è una scheggia impazzita.
Io gli stupidi e i gretti li devo usare, mica siamo in competizione.
Come quando il gatto ti guarda mentre scopi, ovvio che ti dà fastidio ma mica lo percepisci come una minaccia :LOL:
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Il piano Mattei è in parole povere aiuti o chiamiamoli soldi ,spesso in zone dove c'eravamo noi o anche a nazioni che ci servono per approviggionamento di gas e petrolio, altre cose mi spieghi che cazzo hanno?
Sono stato a Londra mi ha stupito che tutto si paga con carta ,gira tutto con quei metodi di pagamento ,soldi in cache ne ho visti pochissimi ,molti lavoratori stranieri presumo inquadrati quindi con pagamenti certificati .
Penso che il nero anche lì c'è , ho visto però che non c'è fila per pagare con soldi ,solo stranieri .
La soluzione sarebbe per me cercare d'implementare questi metodi, così da togliere il denaro per pagare operai in nero, lo fanno giornalmente,.
Invece che fanno i politici ,non dico quale è lo scienziato che ha portato o aumentato il prelievo in contante, con la scusa che ci sono persone anziane che non sono capaci ,oche si devono avere un po' di liquidi per piccole spese.
In Germania si paga tutto cash
 

Brunetta

Utente di lunga data
Da me credo che gli irregolari siano pochi, eppure la percezione del problema c'è.
Le politiche di inserimento hanno un costo.
In uno stato che taglia su tutto, anche sulla mensa degli insegnanti, oltre che su pensioni, sanità, etc. trovare le risorse per inserire un numero importante di stranieri sicuramente non sarebbe accettabile per tanti.
Gli italiani preferirebbero selezionare all'origine chi ha le caratteristiche per inserirsi e chi no.
Ovviamente anche questo richiede un investimento.
Non è un caso che normalmente l'immigrazione economica si orienti versi stati con l'economia in crescita.
Se non accade bisogna chiedersi il perché.
Il paragone degli italiani che in epoche antiche migravano in massa ripetuto dal gregge social che si uniforma al pensiero veicolato dai bot non ha infatti senso: andavano verso economie in crescita, sempre.
In Egitto, per esempio, il PIL è in crescita da molti anni, così come in molti paesi arabi...
Il problema è che non analizziamo il problema.
La maggior parte delle persone si fa i fatti suoi e ne ha già abbastanza.
I soldi basta collocarli bene.
Come in quel film in cui grossolanamente il presidente viene sostituito da un sosia.
Ma si vede quello che si ha l’occasione di vedere e così ci si scaglia sulle auto blu, le pensioni dei parlamentari.
Ogni trasmissione televisiva sedicente di inchiesta ha sempre una parte di interviste per strada per confermare i pregiudizi.
 

desire.vodafone

Utente di lunga data
sei consapevole che presto sarà un teatro di guerra attivo? a meno che tu non punti al traffico di armi, ovviamente
Secondo me la guerra arriva qui.... ne sei consapevole?

Cosa tra l'altro già accaduta molteplici volte in passato. Le guerre mondiali sono state fatte in Europa... in sud America mai... poi ripeto prima devono spartirsi il venezuela con Russia e cina...
 
Ultima modifica:

Brunetta

Utente di lunga data
Com'era col collocamento mirato prima del jobs act. Qualunque azienda non avrebbe problemi a garantire un tot di percentuale di assunti da categorie "protette", ma se non puoi scegliere la persona e peschi a caso in base a una graduatoria che non comprende le competenze, finisce che ti arriva il centralinista non udente
Questa è una leggenda che si basa su casi di inefficienza voluta, per diffondere le agenzie interinali.
Il costo del lavoro è molto alto anche per la percentuale che viene data alle agenzie interinali, ma alle aziende non pesa perché garantisce il controllo sui dipendenti.
 

jack-jackson

Utente di lunga data
I problemi sono in parte attribuiti agli irregolari, in parte no.
Ma in pratica non esiste una politica di inserimento.
Anche perché non sarebbe accettata dagli italiani.
La Germania ha selezionato, formato e inserito un gran numero di siriani.
Da noi non si forma e non si inserisce.
Difatti non è insolito che nei periodi natalizi c'è sempre qualcuno che si fionda col furgone sulla folla
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Questa è una leggenda che si basa su casi di inefficienza voluta, per diffondere le agenzie interinali.
Il costo del lavoro è molto alto anche per la percentuale che viene data alle agenzie interinali, ma alle aziende non pesa perché garantisce il controllo sui dipendenti.
No no, prima era così. Lavoravo in un salumificio e arrivava gente con l'epatite che avrebbe dovuto lavorare carni fresche, ma non potevi saperlo perchè non puoi sapere il motivo della disabilità
 

Brunetta

Utente di lunga data
Sai perché i miei erano nelle case popolari?
Perché si spostavano dalle campagne e venivano a stare in città per lavorare.
La prima immigrazione a Milano avvenne con queste modalità.
Le case popolari venivano costruite esternamente a Milano per creare un ghetto dove chi veniva da fuori, come i bosini, non si mescolava con la borghesia milanese.
Nelle stesse case esterne andò chi, dei ceti inferiori, venne sfollato dai quartieri popolari siti in zone centrali di Milano dove non si voleva gente poco abbiente e poco raccomandabile, dalle prostitute ai lavoratori meno qualificati, per costruire quartieri più costosi per la borghesia dalle disponibilità economiche diverse.
Lo stesso processo avvenne negli anni 60 con l'immigrazione ecomica dal sud Italia.
Ciò che cambiò furono i numeri. Vi fu un problema casa importante, che determinò situazioni di emergenza come quelle che descrivi, in una condizione già critica per le case nel dopoguerra, con tanta gente ancora nelle case minime e altri nelle baracche, a cui si cercò di porre rimedio con la costruzione di interi quartieri popolari, mentre al contempo si edificavano intere città esterne a Milano lavorando nei cantieri notte e giorno.
Il mio comune passò così da 2/3000 abitanti a 30.000, in pratica decuplicò.
Ovviamente questo comporto' problemi enormi ed è anche vero che all'epoca si sparava per le strade.
Ma c'era anche un controllo del territorio e un'applicazione delle regole superiore e un'economia in crescita che avrebbe migliorato, come è accaduto, la situazione. Ricordo benissimo come tutto anche nelle case popolari seguiva delle regole ferree, che andarono a puttane negli anni 80, quando la società si disgregò con la diffusione massiccia della della droga e la presa di controllo dei quartieri periferici (Buccinasco, San Giuliano, Rozzano, Quarto Oggiaro, la zona della Comasina, Gratosoglio, Corvetto etc) da parte delle mafie.


Purtroppo l'Italia non sarebbe ora nemmeno attrattiva economicamente, per questo ripeto che è strano che si insista sull'immigrazione quando numericamente gli stessi immigrati sono calati in percentuale congiuntamente alla crisi economica.
Uno stato in decrescita non è attrattivo per l'immigrazione economica e non ha nemmeno come vediamo risorse per gestirla. Lo dovrebbe essere di più l'Egitto, che ha un Pil in crescita da anni. O il Marocco (PIL in crescita del 4,3%).
O gli stati arabi.
Teoricamente l'Italia dovrebbe essere un paese di passaggio per mete più economicamente attrattive.
Evidentemente l'attrattiva' dell'Italia si basa sulla possibilità di gestire più facilmente situazioni non in regola.
Sono d’accordo quasi su tutto.
Però non basta una economia in crescita per attrarre, se il tenore di vita resta basso.
 

spleen

utente ?
Ma se toglierlo fosse un gesto di laicità autentica, allora mi starebbe più che bene, se diventa sottomissione, magari condita con un fittizio senso di colpa perchè l'occidente qui e l'occidente là ecc ecc, allora divento più chiesolante del papa
A chi può dare fastidio l'immagine di uno che venne giustiziato per le sue idee di uguaglianza? (Cit. 😁)
 

Nicky

Utente di lunga data
A Milano per dire: “Abbiamo delle case in vendita” (giuro che è tutto vero):

“Il contemporaneo ed eclettico progetto residenziale che offre tipologie abitative ready to live.
Un concept progettuale all’avanguardia che si integra perfettamente nel quadro di rinnovamento e di evoluzione della città, diventando un punto di riferimento residenziale ed esprimendo un nuovo format abitativo che vede l’unione di abitabilità efficiente e funzionale, prossimità al lavoro e ampie possibilità di svago.
Un modello urbanistico che guarda avanti, armonizzando vita personale e professionale.
Dimore versatili e raffinate tutte da vivere. Diverse tipologie abitative accomunate da alti standard stilistici. Affascinanti monolocali, eleganti bilocali e raffinati trilocali nella city più contemporanea e internazionale, al centro del business e della scena sociale e culturale milanese.
Splendidi attici con una vista spettacolare sullo skyline, perfette espressioni del lifestyle milanese più urban e sofisticato.
Abitazioni ideali per chi vuole immergersi in un mood cosmopolita, vivace ed eclettico.
Una casa firmata e tailor-made, un innovativo ecosistema di servizi che mette a disposizione un interior pack pensato dai migliori brand del design e dell’home interior.
Una location iconica e dal look avanguardistico. Una zona scintillante, aperta alle nuove tendenze, nota per la sua vivace nightlife, ma anche esempio virtuoso di sviluppo economico, riqualificazione intelligente e sostenibilità ambientale, grazie a una visione urbanistica che ha portato la città meneghina a essere un simbolo di rinascita a livello internazionale. Un vero polo attrattivo che tra gli altri ospita eventi di fama mondiale come la Milano Design Week, consolidando la sua posizione di hub creativo e culturale”.

Questa è quello che a molti non piace di Milano.

Chiacchiere. Fuffa. Fumo negli occhi.
Ma non piace neppure a chi lo scrive (spero per lui 😀).
È marketing di livello sotto zero, magari ci sarà qualche allocchi per cui funziona, vai a sapere!
Milano ha una storia che è fatta anche di industria, di produzione, ma come in tutta Italia poi è rimasto poco.
 

Brunetta

Utente di lunga data

Nicky

Utente di lunga data
Ma se toglierlo fosse un gesto di laicità autentica, allora mi starebbe più che bene, se diventa sottomissione, magari condita con un fittizio senso di colpa perchè l'occidente qui e l'occidente là ecc ecc, allora divento più chiesolante del papa
Invece sbagli, perché il nostro vantaggio è la laicità.
Si vince andando avanti, non retrocede do spaventati perché arriva l'invasore e quindi torniamo a fingere di genufletterci.
L'occidente è libertà, anche libertà religiosa e se questo può farci sembrare più deboli, è solo perché non capiamo più chi siamo.
 

Jim Cain

Utente di lunga data
Milano ha una storia che è fatta anche di industria, di produzione, ma come in tutta Italia poi è rimasto poco.
Ma ci mancherebbe.
Proprio perché ha quella storia non si spiega questo proliferare (da anni) di questa fuffa unita a superflui inglesismi (poi se gli chiedi di parlare inglese balbettano giusto qualche frase).
 

Nicky

Utente di lunga data
Ma ci mancherebbe.
Proprio perché ha quella storia non si spiega questo proliferare (da anni) di questa fuffa unita a superflui inglesismi (poi se gli chiedi di parlare inglese balbettano giusto qualche frase).
Guarda non lo so, io è una vita che mi chiedo a chi piace questa roba. Di Milano detesto proprio l'immagine sui social, tutta gente che sembra che faccia solo colazioni e aperitivi vendendo un'immagine che è già satura prima di apparire.
Follia pura ma ho accettato che in qualche modo probabilmente funziona.
 

spleen

utente ?
Invece sbagli, perché il nostro vantaggio è la laicità.
Si vince andando avanti, non retrocede do spaventati perché arriva l'invasore e quindi torniamo a fingere di genufletterci.
L'occidente è libertà, anche libertà religiosa e se questo può farci sembrare più deboli, è solo perché non capiamo più chi siamo.
Dovremmo saperlo, chi siamo.
Prova a fare una battuta su Maometto, poi capisci come gira la faccenda.
 
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