Consenso

Gaia

Utente di lunga data
Però a me fa sorridere che si pensi alla legge e al giudizio come se potesse provare davvero la realtà fenomenica.
Un giudizio prova la realtà giudiziaria e nel processo penale si basa sull’oltre ogni ragionevole dubbio, mentre nel civile sul più probabile che non.
Nel teatro della giustizia ci sono tre soggetti, due sono parti, il terzo è imparziale e super partes.
Le parti giocano la partita e cercano di convincere il giudice della bontà della loro tesi. Il giudice giudica su quello e sui fatti provati.
 

danny

Utente di lunga data
Però a me fa sorridere che si pensi alla legge e al giudizio come se potesse provare davvero la realtà fenomenica.
Un giudizio prova la realtà giudiziaria e nel processo penale si basa sull’oltre ogni ragionevole dubbio, mentre nel civile sul più probabile che non.
Nel tratto della giustizia ci sono tre soggetti, due sono parti, il terzo è imparziale e super partes.
Le parti giocano la partita e cercano di convincere il giudice della bontà della loro tesi. Il giudice giudica su quello e sui fatti provati.
Appunto. Cosa cambia alla fine, nella sostanza?
 

Brunetta

Utente di lunga data
Forse anche stavolta non hai capito...
La legge in Francia permetteva già di condannare i rei.
Non siamo nel 1962.
Ora, che è stata modificata come in Italia, cosa consente di più?
L'onere della prova spetta sempre all'accusa, il "consenso espresso" non è applicabile nell'ambito, quindi?


Secondo me, l'intento è quello sottotraccia di far aumentare il numero di denunce di casi di stupro.
Politicamente questa cosa dà forza alle associazioni che costituiscono un banco di voti per le sinistre europee.
Ah beh
 

Brunetta

Utente di lunga data
Eh bah.

Se di questa cosa discutono Pillon, Schlein, Meloni, Boldrini un pensierino che la questione sia soprattutto politica ti viene.
Soprattutto se sai come funziona la raccolta voti.
Allora ogni volta che qualcuno dice “X (parte politica a caso) dice e fa questa cosa per avere voti”, io penso, ma questo qualcuno è scemo?
Litigo almeno una volta alla settimana con amici, impegnati politicamente, che lo dicono.
Sembra che si voglia giudicare la politica come se si trattasse di influencer (ops creator.)
Certo che in politica si prendono posizioni e si fanno scelte per ottenere consenso.
Funziona così.
Se credo giusta una cosa la faccio e la descrivo in modo che possa piacere agli elettori che credo che siano del mio bacino elettorale o che spero che lo diventino.
Il guaio non è questo, è quando non succede.
Il guaio è non avere idee politiche, proposte pratiche o non avere idee di futuro e si fanno proposte vaghe che possano piacere a tutti o a nessuno.
Non sono influencer (o non dovrebbero essere) che parlano della crema (per il viso o da mangiare) eccezionale, perché vengono pagati.
Tutto è politica: le tariffe della mensa, i servizi ospedalieri ecc e dove reperire le risorse necessarie e scegliere dove impiegarle.
Perché adesso parlano tutti di questo piccolo cambiamento che risolve il problema (forse, forse ne crea altri) di trovare una quadra nei casi (penso numericamente pochi e non certo quelli che arrivano con clamore alla cronaca) in cui non era chiara la costrizione, quando ad esempio una era ubriaca.
E ha ragione perplesso quando dice che spesso era ubriaca lei, ma pure lui. Quindi lei non era in grado di esprimere un chiaro consenso, ma pure lui non era in grado di poterlo valutare.
Perché ne parlano tutti ?
Perché sono in ballo, come sempre, altre scelte che implicano indirizzo della politica estera e spese ingenti.
Il governo è chiaramente filo americano e filo europeo, quindi non si azzarda a sollevare dubbi. Ma l’opposizione pure.
E allora “i giornaloni” (quelli che nessuno compra più e nemmeno legge nella versione web) vengono indotti a distrarre, come i prestigiatori.
 

danny

Utente di lunga data
Allora ogni volta che qualcuno dice “X (parte politica a caso) dice e fa questa cosa per avere voti”, io penso, ma questo qualcuno è scemo?
Litigo almeno una volta alla settimana con amici, impegnati politicamente, che lo dicono.
Sembra che si voglia giudicare la politica come se si trattasse di influencer (ops creator.)
Certo che in politica si prendono posizioni e si fanno scelte per ottenere consenso.
Funziona così.
Se credo giusta una cosa la faccio e la descrivo in modo che possa piacere agli elettori che credo che siano del mio bacino elettorale o che spero che lo diventino.
Il guaio non è questo, è quando non succede.
Il guaio è non avere idee politiche, proposte pratiche o non avere idee di futuro e si fanno proposte vaghe che possano piacere a tutti o a nessuno.
Non sono influencer (o non dovrebbero essere) che parlano della crema (per il viso o da mangiare) eccezionale, perché vengono pagati.
Tutto è politica: le tariffe della mensa, i servizi ospedalieri ecc e dove reperire le risorse necessarie e scegliere dove impiegarle.
Perché adesso parlano tutti di questo piccolo cambiamento che risolve il problema (forse, forse ne crea altri) di trovare una quadra nei casi (penso numericamente pochi e non certo quelli che arrivano con clamore alla cronaca) in cui non era chiara la costrizione, quando ad esempio una era ubriaca.
E ha ragione perplesso quando dice che spesso era ubriaca lei, ma pure lui. Quindi lei non era in grado di esprimere un chiaro consenso, ma pure lui non era in grado di poterlo valutare.
Perché ne parlano tutti ?
Perché sono in ballo, come sempre, altre scelte che implicano indirizzo della politica estera e spese ingenti.
Il governo è chiaramente filo americano e filo europeo, quindi non si azzarda a sollevare dubbi. Ma l’opposizione pure.
E allora “i giornaloni” (quelli che nessuno compra più e nemmeno legge nella versione web) vengono indotti a distrarre, come i prestigiatori.
Ok, ma continuo a chiedere, cosa realmente cambia?
Se è ubriaco lui, che ha commesso il reato, ciò non lo depenna, esattamente come prima.
Vorrei qualcuno che mi sappia spiegare veramente i vantaggi ora, non tu che come me non conosci la materia e hai letto solo ciò che hanno scritto altri. Le cose che scrivi non dicono nulla in più delle opinioni che ho letto sui social.
Ovvero opinioni da bar. Come le mie.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ok, ma continuo a chiedere, cosa realmente cambia?
Se è ubriaco lui, che ha commesso il reato, ciò non lo depenna, esattamente come prima.
Vorrei qualcuno che mi sappia spiegare veramente i vantaggi ora, non tu che come me non conosci la materia e hai letto solo ciò che hanno scritto altri. Le cose che scrivi non dicono nulla in più delle opinioni che ho letto sui social.
Ovvero opinioni da bar. Come le mie.
Sti cercando di capire.
È come a scuola. Non sempre è necessario aspettare le risposte.
Ci si può ragionare.
Ad esempio il dibattito sulle ridotte capacità di decisione da ubriachi, potrebbe portare a cercare di non ubriacarsi?
 

hammer

Utente di lunga data
Veramente io me la prendo con il sessantenne.
Se il sessantenne ha un minimo d'esperienza considererà la ventenne semplicemente inchiavabile.
Troppo elevato il divario con una donna matura.

No che non sto divagando.
Io parto dall'idea che nella sessualità ci sta tutto.
Ma proprio tutto tutto.
Comprese le botte se piacciono ad entrambi.
Mi capitò, una volta, una graziosa masochista che mi chiese perché non la sculacciavo mai sulle chiappe nude, quasi chiedendomi che problema avessi.

Minchia che soluzione.
Mi taglio l'uccello per scopare più a lungo.
Ma voi quando scopavate con i figli piccoli nella stanza accanto?
Eravate mai da soli?
NOI MAI.
Mai da soli. Per anni e anni.
Ma se non hai un impiego fisso puoi amoreggiare come e quando vuoi.
Massima libertà.
Comunque per certi aspetti fare l'amore in silenzio, senza farti sentire, a volte aggiunge al piacere il gusto del proibito.
Come farlo a casa dei suoceri.

Non mi sbaglio, proprio perché per anni ho pensato a far godere soprattutto le altre, e...
Non funziona.
E' una stronzata.
Neanche tu, credo, metti davanti il godimento altrui rispetto al tuo, non si è mai così altruisti.
Non è una questione d'altruismo è una questione di tecnica.
Una donna che ha già avuto un orgasmo, con la testa piena di endorfine e di gratitudine nei tuoi confronti,
decuplicherà i suoi sforzi per farti godere al meglio delle sue possibilità.

Per il resto bisogna centuplicare gli sforzi per una efficace introduzione dell'educazione sessuale nelle scuole e soprattutto servirebbe un nuovo maestro Manzi per insegnare a tutta la popolazione l'educazione sentimentale.
Campo nel quale l'analfabetismo in Italia è a livelli spaventosi.
 

spleen

utente ?
Eh bah.

Se di questa cosa discutono Pillon, Schlein, Meloni, Boldrini un pensierino che la questione sia soprattutto politica ti viene.
Soprattutto se sai come funziona la raccolta voti.
E' una delle solite battaglie di retroguardia, temo inutile dal punto di vista pratico.
Come tutte le battaglie di retroguardia non costa nulla.
Si adoperassero a rendere efficente la giustizia civile, cazzo, che siamo al libello del Burundi per tempi ed efficenza.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Se il sessantenne ha un minimo d'esperienza considererà la ventenne semplicemente inchiavabile.
Troppo elevato il divario con una donna matura.



Mi capitò, una volta, una graziosa masochista che mi chiese perché non la sculacciavo mai sulle chiappe nude, quasi chiedendomi che problema avessi.



Mai da soli. Per anni e anni.
Ma se non hai un impiego fisso puoi amoreggiare come e quando vuoi.
Massima libertà.
Comunque per certi aspetti fare l'amore in silenzio, senza farti sentire, a volte aggiunge al piacere il gusto del proibito.
Come farlo a casa dei suoceri.



Non è una questione d'altruismo è una questione di tecnica.
Una donna che ha già avuto un orgasmo, con la testa piena di endorfine e di gratitudine nei tuoi confronti,
decuplicherà i suoi sforzi per farti godere al meglio delle sue possibilità.

Per il resto bisogna centuplicare gli sforzi per una efficace introduzione dell'educazione sessuale nelle scuole e soprattutto servirebbe un nuovo maestro Manzi per insegnare a tutta la popolazione l'educazione sentimentale.
Campo nel quale l'analfabetismo in Italia è a livelli spaventosi.
Credo che con botte intendesse botte, non un paio di sculacciate.

Per il resto sono d’accordo con te.
Sarà una questione generazionale?
 

hammer

Utente di lunga data
Credo che con botte intendesse botte, non un paio di sculacciate.

Per il resto sono d’accordo con te.
Sarà una questione generazionale?
Un paio di sculacciate per cominciare. La tipa aveva qualche rotella fuori posto. Scopare con lei era come girare un porno. Troppo faticoso e non è durata.
Una questione generazionale, dici? Le violenze sessuali e familiari ci sono sempre state. Quello che è mancato, per secoli, è stata l’educazione sentimentale, considerata inutile perché i ruoli tra uomini e donne sembravano fissi e immutabili.
Oggi le donne hanno conquistato molto spazio e i ruoli si sono ridisegnati. Però molte famiglie non riescono a insegnare come vivere relazioni sane. Per questo è importante che qualcuno spieghi ai ragazzi come trattare le donne con rispetto e alle ragazze come scegliere i partner giusti.
Se non partiamo da qui, non ne usciremo mai.
 

danny

Utente di lunga data
Sti cercando di capire.
È come a scuola. Non sempre è necessario aspettare le risposte.
Ci si può ragionare.
Ad esempio il dibattito sulle ridotte capacità di decisione da ubriachi, potrebbe portare a cercare di non ubriacarsi?
No.
Noi siamo tra i paesi più virtuosi del mondo per stupri. E anche omicidi.
In Europa siamo messi bene, nel mondo siamo messi da Dio e rispetto a New York per i crimini viviamo in paradiso.
Potrà esserci mai una condizione di stupro zero?
No.
In assoluto non sarebbe possibile.
Possiamo però peggiorare, questo sì.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Un paio di sculacciate per cominciare. La tipa aveva qualche rotella fuori posto. Scopare con lei era come girare un porno. Troppo faticoso e non è durata.
Una questione generazionale, dici? Le violenze sessuali e familiari ci sono sempre state. Quello che è mancato, per secoli, è stata l’educazione sentimentale, considerata inutile perché i ruoli tra uomini e donne sembravano fissi e immutabili.
Oggi le donne hanno conquistato molto spazio e i ruoli si sono ridisegnati. Però molte famiglie non riescono a insegnare come vivere relazioni sane. Per questo è importante che qualcuno spieghi ai ragazzi come trattare le donne con rispetto e alle ragazze come scegliere i partner giusti.
Se non partiamo da qui, non ne usciremo mai.
È la tua una posizione ragionevole e attuale.
 

Brunetta

Utente di lunga data
No.
Noi siamo tra i paesi più virtuosi del mondo per stupri. E anche omicidi.
In Europa siamo messi bene, nel mondo siamo messi da Dio e rispetto a New York per i crimini viviamo in paradiso.
Potrà esserci mai una condizione di stupro zero?
No.
In assoluto non sarebbe possibile.
Possiamo però peggiorare, questo sì.
Ciò che scrivi dopo il no, lo argomenta?
Davvero non sarebbe utile limitare le ubriacature?
 

danny

Utente di lunga data
Ciò che scrivi dopo il no, lo argomenta?
Davvero non sarebbe utile limitare le ubriacature?
No.
Perché non è fattibile e perché se voglio ubriacarmi nessuno me lo deve impedire.
La legge punisce solo chi provoca danni da ubriaco.
Mi sono ubriacato tre o quattro volte nella vita.
Vuoi negare l'esperienza?
La droga è proibita... Ma attorno a me la usano in tanti
 

Brunetta

Utente di lunga data
No.
Perché non è fattibile e perché se voglio ubriacarmi nessuno me lo deve impedire.
La legge punisce solo chi provoca danni da ubriaco.
Mi sono ubriacato tre o quattro volte nella vita.
Vuoi negare l'esperienza?
La droga è proibita... Ma attorno a me la usano in tanti
Cosa c’entra la proibizione con l’opportunità?
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
In ogni attimo un uomo o una donna si può tirare in indietro da qualunque esperienza di vita, sesso compreso.
Si può rinunciare ad essere madre non vedo perche non si possa rinunciare anche a far sesso mentre lo si è già iniziato.
Non ravvedo invece la necessità di normare sta cosa quando è chiaro a tutti che l’obbligare una donna a far sesso e‘ reato e difatti chi lo fa si nasconde.
Ma se si nutre il desiderio che vi sia una legge che dica che è necessario il consenso a me sta bene.
Ma che si trovi anche il modo di applicarla poi sta legge.
Perche Se no sai, mi sa tanto di un qualcosa buttato lì tanto per.
A livello relazionale quel che dici è corretto, certo che si può.
A livello relazionale posso anche riempire di botte chiunque mi aggradi, posso.
Io (generale) posso dire no e tu (generale) puoi rispondermi "ma sai il cazzo me ne frega a me del tuo no?"

C'è la possibilità di fare qualunque cosa. Basta farla.

Ma poi, a livello giuridico quali sono le conseguenze?
Effettive, non teoriche.

La precisazione, per quanto ho capito ma soprattutto per quanto mi auguro, riguarda il riconoscimento formale del fatto che quel consenso inziale, non sta in piedi da solo. Che non si esaurisce in se stesso.

L'esempio che ho portato non è casuale.

In quell'esempio il consenso iniziale è stato dato.
Chiaramente ed esplicitamente. Senza ombra di dubbio. Proprio per la tipologia di rapporto.
Ma, ad un certo punto è stato ritirato.
Quel ritiro durante il rapporto non è stato recepito.

Quali erano state le cause del fatto che non era stato recepito?

Il gioco, lo storyselling, ha riguardato il fatto che, durante il rapporto, quel ritiro non è stato compreso e non era stato compreso proprio a causa del consenso iniziale.

Simpatico, no?

Fra l'altro, in questo caso, non essendoci lesioni vaginali e rettali e neanche orali, ossia nessuna penetrazione in buchi sensibili di riferimenti sessuali il gioco è stato ancora più facile.

Dal punto di vista di una vittima, la negazione della dimensione sessuale, quando l’offesa colpisce proprio la sfera della sessualità, non è affatto una cosa da poco.

Poi, proprio per esperienza personale, confermo che una violenza sessuale non ti uccide (a volte).
La vita continua. E, se vuoi, quell’esperienza può diventare forza. Competenze. Potere personale.

Io non so come sarà applicata questa precisazione. Lo vedremo.

Sono fiduciosa di una buona applicazione? Mah.
Da questo paese, inteso proprio come popolazione mi aspetto di tutto.
Non nutro fiducia nè nel paese nè nelle persone.
L'età media non aiuta.

Fra l'altro, la questione della sessualità è talmente bloccata da condizionamenti buonisti, ipocriti, giudicanti in termini valoriali che fa talmente paura da far ridere.
La sessualità è ancora una questione soprattutto morale.

E sia chiaro, parlo di uomini e di donne.
A dire il vero, soprattutto di donne.

Ma.
Il fatto che si metta formalmente in evidenza la questione del fatto che in un rapporto è in ogni momento richiesta la presenza consapevole di chi partecipa a quel rapporto mi piace.

E mi piace perchè va ad ampliare il campo della violenza a categorie che imbarazzano: puttane, uomini e uomini, minori, persone con basso cognitivo, persone con difficoltà, persone psichiatriche e persone disabili, persone che stanno provando ad uscire da una cultura oppressiva che manco l'idea del consenso comprende.

Quello che non comprendo è perché la reiterazione del consenso venga considerata alla pari del consenso iniziale.
Sono due livelli distinti: collegati, integrati, ma non intercambiabili.



Hai scritto a me che non ami le provocazioni.
Lo confermo. Detto questo mi continua a sfuggire dove avrei scritto che TU provochi.

Mi capitò, una volta, una graziosa masochista che mi chiese perché non la sculacciavo mai sulle chiappe nude, quasi chiedendomi che problema avessi.
Il limite a cui faccio riferimento è sotto i 20 giorni di prognosi :)

Detto questo, cosa vuoi che ti chieda di diverso una persona che trova il suo piacere nel non piacere?
Per lei, se quello desiderava, tu non soddisfacevi i suoi parametri. Per forza le sembrava un problema!!
Non tu, ma le tue preferenze!

Aggiungo, bel fulmine di guerra pure lei che chiede a qualcuno non interessato a certi kinky di partecipare a quei kinky...MA forse era questa la vera forma del suo masochismo?!
 
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ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Non sono d’accordo. Io non l’ho vissuto e questa in questo caso è una premessa necessaria.
Ma se nessuno denuncia, nessuna di sentira’ mai al sicuro.
E se denunci puoi urlare al mondo che quello che hai subito era un atto vile e sporco.
Neanche io sono d'accordo con me. Ne abbiamo discusso per anni fra noi.

Detto questo, comprendo molto bene la me di allora.
Non volevo finire tritata.
Ma ero soprattutto molto consapevole che la mia personale potenza di fuoco non era scarsa, era inesistente e non avrebbe retto.
Anche dal punto di vista economico.

Ero una ragazzina, i miei genitori non erano affidabili e mi avrebbero reso quel percorso un inferno in un inferno che stavo pianificando di abbandonare.
Pochi mesi dopo la violenza sono andata vivere da sola. Lavoravo e studiavo. Avevo bisogno di salvarmi da una situazione famigliare che nessuno voleva vedere, che mi stava togliendo la possibilità teorica e concreta di investire su me stessa e liberarmi e soprattutto su cui io stessa mi interrogavo chiedendomi se non fossi io matta.
La mia priorità era provare a vivere.

Ero convinta, assolutamente convinta, che la cogliona fossi stata io.
Io mi ero ficcata in quella situazione, io ero andata col tipo.
Mi ero fatta fregare.
(e senza carico morale, i fatti sono esattamente questi. Mi ero fatta fregare, ma non dal tipo, dal pensiero per cui esiste il diritto ad essere trattata bene a prescindere).

Da me in dialetto si dice "mal che sa vol, nol dol" (mal che si vuole non duole). Fine dei ragionamenti.

Avevo vergogna e basta. E avevo solo bisogno di pulirmi via di dosso la vergogna.

Mica si parlava di violenza in quegli anni.
E quando se ne parlava non era piacevole ciò che veniva detto.
E le senti tutte le voci, quando il fatto ti tocca.
Le senti non con le orecchie, le senti con la pancia. E la pancia fa male, proprio tanto male.

Già il mondo non mi piaceva particolarmente.
Per gli anni successivi col cazzo che ho avuto voglia di dirgli qualcosa che potesse mettermi in una posizione di svantaggio, di espormi nelle mie fragilità.

Adesso denuncerei?
Sì.
Probabilmente adesso il tipo finirebbe in pronto soccorso, con prognosi sotto i 20 giorni e mi divertirei pure molto a fargli male prima di farcelo finire.
Farei tante cose diversamente adesso.

Ma adesso è adesso. E quella che sono ora non è quella che ero allora.
E quella di allora la abbraccio forte, è stata brava. Se non ci fosse stata, non sarei la me che sono adesso.

Io comprendo chi non riesce a denunciare. Anche oggi.
Denunciare non è cosa scontata. C'è chi può e chi non può semplicemente per una moltitudine di fattori.
Comprendo molto bene il silenzio come coperta protettiva. Perchè se sei rotta, sei rotto, non ti aggiusti con lo scotch.
E urlare non serve ad un cazzo se non a vomitare fuori qualche bolo.
E dopo aver urlato resti comunque sola/solo.

Quali sono i sostegni concreti che vengono offerti alle vittime?
10 sedute di psico col ssn? Vogliamo parlarne?
Ho un elenco lungo.
Il mio modo di ripulirmi dalla vergogna è stato immergermi in mezzo a chi era tutto rotto e se gli andava bene veniva ignorato.

G. dice che ho il gran culo di avere in me una sorta di "spirito di okuto" che mi permette di vivere e non semplicemente sopravvivere. Penso abbia ragione, le cose migliori le ho fatte seguendo l'istinto (non l'impulso) e la logica, e non la razionalità.

Quel che non tollero è che chi non denuncia venga incluso nel tritacarne delle inadempienze, che venga reso corresponsabile dei malfunzionamenti. La cosa per cui denunciare è responsabilità della vittima per me è una puttanata :)

Adesso denuncerei?
Sì.
Probabilmente adesso il tipo finirebbe in pronto soccorso, con prognosi sotto i 20 giorni e mi divertirei pure molto a fargli male prima di farcelo finire.
Farei tante cose diversamente adesso.

Ma adesso è adesso. E quella che sono ora non è quella che ero allora.
E quella di allora la abbraccio forte, è stata brava. Se non ci fosse stata, non sarei la me che sono adesso.
E a questo aggiungo una cosa: se mi rendessi conto di non riuscire a spedircelo in pronto soccorso, mi comporterei volutamente e scientemente in modo da finirci io, e userei ogni stereotipo di genere a mia disposizione per tritarlo a norma di legge.
 
Ultima modifica:

Pincopallino

Utente di lunga data
A livello relazionale quel che dici è corretto, certo che si può.
A livello relazionale posso anche riempire di botte chiunque mi aggradi, posso.
Io (generale) posso dire no e tu (generale) puoi rispondermi "ma sai il cazzo me ne frega a me del tuo no?"

C'è la possibilità di fare qualunque cosa. Basta farla.

Ma poi, a livello giuridico quali sono le conseguenze?
Effettive, non teoriche.

La precisazione, per quanto ho capito ma soprattutto per quanto mi auguro, riguarda il riconoscimento formale del fatto che quel consenso inziale, non sta in piedi da solo. Che non si esaurisce in se stesso.

L'esempio che ho portato non è casuale.

In quell'esempio il consenso iniziale è stato dato.
Chiaramente ed esplicitamente. Senza ombra di dubbio. Proprio per la tipologia di rapporto.
Ma, ad un certo punto è stato ritirato.
Quel ritiro durante il rapporto non è stato recepito.

Quali erano state le cause del fatto che non era stato recepito?

Il gioco, lo storyselling, ha riguardato il fatto che, durante il rapporto, quel ritiro non è stato compreso e non era stato compreso proprio a causa del consenso iniziale.

Simpatico, no?

Fra l'altro, in questo caso, non essendoci lesioni vaginali e rettali e neanche orali, ossia nessuna penetrazione in buchi sensibili di riferimenti sessuali il gioco è stato ancora più facile.

Dal punto di vista di una vittima, la negazione della dimensione sessuale, quando l’offesa colpisce proprio la sfera della sessualità, non è affatto una cosa da poco.

Poi, proprio per esperienza personale, confermo che una violenza sessuale non ti uccide (a volte).
La vita continua. E, se vuoi, quell’esperienza può diventare forza. Competenze. Potere personale.

Io non so come sarà applicata questa precisazione. Lo vedremo.

Sono fiduciosa di una buona applicazione? Mah.
Da questo paese, inteso proprio come popolazione mi aspetto di tutto.
Non nutro fiducia nè nel paese nè nelle persone.
L'età media non aiuta.

Fra l'altro, la questione della sessualità è talmente bloccata da condizionamenti buonisti, ipocriti, giudicanti in termini valoriali che fa talmente paura da far ridere.
La sessualità è ancora una questione soprattutto morale.

E sia chiaro, parlo di uomini e di donne.
A dire il vero, soprattutto di donne.

Ma.
Il fatto che si metta formalmente in evidenza la questione del fatto che in un rapporto è in ogni momento richiesta la presenza consapevole di chi partecipa a quel rapporto mi piace.

E mi piace perchè va ad ampliare il campo della violenza a categorie che imbarazzano: puttane, uomini e uomini, minori, persone con basso cognitivo, persone con difficoltà, persone psichiatriche e persone disabili, persone che stanno provando ad uscire da una cultura oppressiva che manco l'idea del consenso comprende.

Quello che non comprendo è perché la reiterazione del consenso venga considerata alla pari del consenso iniziale.
Sono due livelli distinti: collegati, integrati, ma non intercambiabili.


E quindi? Stringi, che tutte ste parole non le usa manco il legislatore che ne sa più di te e me messi insieme.

Lo confermo. Detto questo mi continua a sfuggire dove avrei scritto che TU provochi.

Non è che ti sfugge, semplicemente come tuo solito mischi su roba per non dire che hai scritto una cacata.
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Casualmente in risposta a me e non ad altri scrivi che non ti piacciono le provocazioni.
Ma fammi il piacere.
 
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