Tradimento e separazione

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Old Shine

Guest
Dato che tuo marito non ha una buona situazione economica devi tutelare essenzialmente le tue figlie. Pertanto dato che l'unica certezza al momento è la casa io ti sconsiglio caldamente di andare via in affitto. Per cui o la casa si divide in due, se fattibile, o per il momento resti tu. Considera che potrai sempre in futuro decidere di ridargli la casa, ma se lui, come fanno tanti, dopo un pò non ti paga il dovuto tu come fai? Chi ti dice che una volta riavuta la casa non chieda una modifica delle condizioni della separazione come fanno tanti? E, dati i tempi di crisi, se dovesse non lavorare più tu riusciresti comunque ad andare avanti pagare l'affitto e il necessario delle figlie?
Per quanto concerne l'abitare dei figli a settimane alterne con un genitore o con l'altro oramai è assolutamente pacifico per tutti i tribunali di italia che questa è una vera e propria crudeltà per i bambini che hanno diritto ad avere una loro casa. La fattispecie era stata posta in evidenza con la nuova legge sull'afido condiviso che però non è e non deve diventare la fonte per una vita "con la valiga in mano per la prole".
 

Grande82

Utente di lunga data
Domanda1: sarebbe possibile realizzare le due abitazioni dividendo la casa attuale e lasciarne una a tuo marito e l'altra, venduta o affittata, darti il necessario per un affitto altrove?
domanda2: il mutuo è tutto pagato? e tu in che misura hai contribuito? In parte quella casa è anche tua, hai qualcosa che lo attesti?
 
O

Old Shine

Guest
Grande, tu sei più giovane di me, e ti auguro di non dover mai farci i conti con queste situazioni, e soprattutto mai farsi debito con la bocca sulle violenze e dintorni, con le vostre teorie non fate altro che allontarvi dalla realtà, che ormai è molto diffusa, al nord in ogni classe c'è almeno il 30% dei bambini che sono figli di separati, e se gli và bene che hanno un padre alquanto presente, e una mamma che non c'ha idee strane, se gli và bene... vengono violentati con gli sballottolamenti...ed è ora di cambiare atteggiamento, se voi mamme riterrete che lo sballottolamento (solo a mò di esempio, può essere applicato a qualsivoglia) è una violenza sicuramente ne soffriranno, allora...?
non credi che bisogna cambiare approccio, soprattutto voi donne...?
Iago se sei un giurista come mi parso, non puoi non sapere che tutti i tribunale per i minorenni di Italia sono d'accordo nel non condividere il fenomeno del "bambino con la valigia".
E non è una fissa delle mamme come ritieni tu. Il bambino ha bisogno di certezze ed un bambino che ha già perso la sua certezza fondamentale, che è la famiglia, non può essere costretto a sopportare anche di vivere in due diverse case a settimane alterne. La negatività del fenomeno è per me di una evidenza così lampante che no so come si possa negarla.
Non lo farei neppure io che sono una adulta una vita una settimana in una casa ed una settiamana in un'altra.
E per un bimbo significa anche giochi diversi, cameretta diversa, amici diversi.
Questa concezione aberrante introdotta con la nuova legge sull'affido condiviso è stata immediatamente stoppata (grazie a Dio) per cui non ci ritorniamo sopra e chiudiamo il capitolo archiviandolo con l'etichetta "aberazioni del diritto".
Facile per un adulto dire "tanto il bambino si abitua, due case è meglio di una, hai doppi giochi....". In una concezione adultocentrica tanto di cappello, peccato che non si tiene conto assolutamente che il bambino ha altri parametri e bisogni.
 

Grande82

Utente di lunga data
grande, la casa è la stessa dei genitori di lui e di lui.
che senso ha che lei debba vivere lì per risparmiare ?
alle figlie ma anche a lei!
no, i genitori di lui abitano vicini. e lui ha acquistato la casa cui entrambi hanno contribuito col mutuo.
Ora ci sono due figlie: cosa bisogna fare? Che le figlie cambino casa? Anche se sono disposte non mi sembra molto corretto. Invece la proposta di lei consentirebbe a tutti di risparmiare e a lui di vedere di più le figlie. Ma anche se non volesse accettare, qualunque altra opzione va valutata parlando di contributo economico di ENTRAMBI! (per le figlie...)
 

Iago

Utente di lunga data
Bruja.....

Le definizioni sono definizioni di base... poi si deve interpretare la singolasituazione.
Anche l'innamoramento é definito "stato di aberrazione mentale" ma é chiaro chelo siintende a causa della valenza prevaricante che i sentimenti e la passione hanno spesso sul raziocinio ed il buon senso...
Bruja


dietro alle definizioni c'è la cultura, difatti le definizioni cambiano nel corso del tempo, e se grossolanamente il senso potrebbe essere simile per una parte, sarà decisamente diverso per l'altra parte...e, dietro certe affermazioni/definizioni usate da una parte o dall'altra c'è un ben determinato senso che le suggerisce


(per semplificare sinteticamente: donna che dice genitore non affidatario, significa: il Papà!! punto, senza dubbio alcuno...)



quando ero piccolo io, i Diversamenti Abili si definivano mongoloidi (confermate??), oggi è sicuramente ritenuto un'offesa per chi la riceve, e non voglio dire cos'è, chi ancora usa questa definizione
...oppure per i gay, prima si chiamavano ricchioni, o froci, o checche, ecc...definizioni che sono e possono essere solo espressione di negativo, e potrei continuare a oltranza passando proprio per la scuola che cambia i nomi a tutto, (vedi le gite dei miei tempi, oggi si chiamano viaggi d'istruzione, o d'incremento culturale, ecc ecc) ma vanno capite queste modifiche perchè i sensi cambiano soprattutto per le minoranze,
e le minoranze e le debolezze vanno difese fortemente.

 

Iago

Utente di lunga data
Saluti ed abbracci a tutto il forum...(Iago compreso.. :) )

ho letto velocemente i vari interventi..
Ieri ho letto la proposta di separazione preparata dal suo avvocato, e pur consapevole che è un documento quasi standard, leggendo la parte dove venivano regolate le visite delle ragazze al padre, mi sono venuti i brividi: allora potresti pensarci un altro poco prima di prendere questa decisione, no??
le mie figlie hanno 13 e 6 anni, ed io come madre sono assolutamente consapevole della LORO necessità di mantenere e far crescere il rapporto con il padre, e figuriamoci se mi passa x la mente di impedire loro una visita o una permanenza in più a casa del padre; mi permetto di ricordarti che la casa del padre è quella in cui già vive, (e poi non mi dite che dietro certe affermazioni non ritorniamo sempre ai "figli son della mamma, la casa la si dà ai figli...quindi....tutto regolare, è lui che deve andar via!!)
regolare certe cose dal punto di vista giuridico è un'offesa all'intelligenza e alla civiltà delle persone, ma ne riconosco la necessità, (e questo è molto bello da parte tua!) purtroppo in certi casi.
E veniamo alla casa: posto il fatto che io ho parlato con le mie figlie che si sono rese disponibili ad accettare un eventuale trasferimento, il comportamento di mio marito ha fugato anche il più piccolo dubbio sul fatto che la separazione da lui era l'unica soluzione; (dimenticavo Iago, non sempre è così, ma a volte la presenza dell'amante, non è solo responsabilità della moglie..), lui insiste xchè io mi sposti con le ragazze in una casa in affitto ed è disponibile a contribuire al 50% del costo, xchè non può contribuire di più; io che non ho nessuna voglia di accollarmi il costo di un affitto forzato continuo a proporre di dividere la casa in modo da ricavare due piccoli appartamenti (la soluzione sarebbe reallizzabile in maniera pratica) e di vivere entrambi lì, risparmiando entrambi, ma lui non ne vuole sapere.
A qusto punto le cose sono due: o cedo x quieto vivere e costringo me e le mie figlie a vivere in un ambiente diverso (in termini di spazio e famigliarità degli ambienti), contribuendo anche al costo a scapito non solo mio ma anche delle ragazze che si trovano a dover vivere con un tot di soldi in meno( destinati all'affitto) al mese, oppure mi impunto, passando x quella attaccata ai soldi, che vuole mettere al lastrico il marito che già sta subendo tutta la situazione...
Io a questo giro, non ho molta voglia sinceramente di fare la parte della "superiore" che abbozza x quieto vivere...
Solo x la cronaca la mia uscita, è andata bene.

certo, sarà sicuramente anche colpa sua se hai deciso di separarti, ma questo è tutt'altro discorso che merita altro 3d, tu sei venuta a chiedere come fare per non andar via da casa, temendo che la relazione extra potesse incidere nella separazione, ebbene, se andate in giudiziale la presenza del tuo amante ha grossa valenza sull'assegnazione della casa coniugale. (avrai prospettato la giudiziale col tuo avvocato, no?)

Ora credo proprio che la proposta sulla casa, di tuo marito sia molto giusta (con riserva... non conoscendo i vs redditi!) e dovresti accettare senza batter ciglio, anche perchè c'è da dire che il rapporto con gli ex coniugi... genitori dei nostri figli, non terminerà mai...ci sarà per tutta la vita, quindi non si tratta di fare la superiore, per più motivi


P.s.: quando dici che non vuoi costringere te e le tue figlie...significa che vuoi costringere lui e le tue figlie...questo ci deve sempre essere chiaro.


P.s.2:...nell'eventuale casa divisa in due...come si svolge il menage? dove si mangia, in quanti, chi fa la spesa....dai pensaci, che è follia
 

Iago

Utente di lunga data
Silvia, tuo marito è ancora troppo incazzato per sperare che non ti faccia la guerra su ogni cosa.
la soluzione ideale, almeno per il momento, sarebbe una giusta distanza fra lui e te, in modo tale che l'incazzatura decanti lentamente senza gli scontri giornalieri che inevitabilmente avreste vivendo nella stessa casa anche se divisa a metà.
oltretutto sono sicura che stareste meglio sia tu che le tue figlie.

sono d'accordo...anche se pare che quello più lucido e maturo sia proprio lui, se conflitto nasce è perchè lei lo vuole chiudere in mezza (??) casa, o farlo andar via....
 

lale75

Utente di lunga data
certo, sarà sicuramente anche colpa sua se hai deciso di separarti, ma questo è tutt'altro discorso che merita altro 3d, tu sei venuta a chiedere come fare per non andar via da casa, temendo che la relazione extra potesse incidere nella separazione, ebbene, se andate in giudiziale la presenza del tuo amante ha grossa valenza sull'assegnazione della casa coniugale. (avrai prospettato la giudiziale col tuo avvocato, no?)

Ora credo proprio che la proposta sulla casa, di tuo marito sia molto giusta (con riserva... non conoscendo i vs redditi!) e dovresti accettare senza batter ciglio, anche perchè c'è da dire che il rapporto con gli ex coniugi... genitori dei nostri figli, non terminerà mai...ci sarà per tutta la vita, quindi non si tratta di fare la superiore, per più motivi


P.s.: quando dici che non vuoi costringere te e le tue figlie...significa che vuoi costringere lui e le tue figlie...questo ci deve sempre essere chiaro.


P.s.2:...nell'eventuale casa divisa in due...come si svolge il menage? dove si mangia, in quanti, chi fa la spesa....dai pensaci, che è follia


Credo si riferisse alla possibilità di dividere la casa in due appartamenti autonomi non di continuare a convivere. Se lui la accettasse questa sarebbe una soluzione ottimale per le figlie.
Onestamene trovo che la questione sia tutt'altro che secondaria; dubito che con questi presupposti si arriverà ad una consensuale.
 

lale75

Utente di lunga data
sono d'accordo...anche se pare che quello più lucido e maturo sia proprio lui, se conflitto nasce è perchè lei lo vuole chiudere in mezza (??) casa, o farlo andar via....

O che lui si accolli l'affitto della casa in cui lei andrebbe a vivere, credo
 

Iago

Utente di lunga data
Dato che tuo marito non ha una buona situazione economica devi tutelare essenzialmente le tue figlie. Pertanto dato che l'unica certezza al momento è la casa io ti sconsiglio caldamente di andare via in affitto. Per cui o la casa si divide in due, se fattibile, o per il momento resti tu. Considera che potrai sempre in futuro decidere di ridargli la casa, ma se lui, come fanno tanti, dopo un pò non ti paga il dovuto tu come fai? Chi ti dice che una volta riavuta la casa non chieda una modifica delle condizioni della separazione come fanno tanti? E, dati i tempi di crisi, se dovesse non lavorare più tu riusciresti comunque ad andare avanti pagare l'affitto e il necessario delle figlie?
Per quanto concerne l'abitare dei figli a settimane alterne con un genitore o con l'altro oramai è assolutamente pacifico per tutti i tribunali di italia che questa è una vera e propria crudeltà per i bambini che hanno diritto ad avere una loro casa. La fattispecie era stata posta in evidenza con la nuova legge sull'afido condiviso che però non è e non deve diventare la fonte per una vita "con la valiga in mano per la prole".

che consigli meravigliosi....... sei avvocato??



Iago se sei un giurista come mi parso, non puoi non sapere che tutti i tribunale per i minorenni di Italia sono d'accordo nel non condividere il fenomeno del "bambino con la valigia".
E non è una fissa delle mamme come ritieni tu. Il bambino ha bisogno di certezze ed un bambino che ha già perso la sua certezza fondamentale, che è la famiglia, non può essere costretto a sopportare anche di vivere in due diverse case a settimane alterne. La negatività del fenomeno è per me di una evidenza così lampante che no so come si possa negarla.
Non lo farei neppure io che sono una adulta una vita una settimana in una casa ed una settiamana in un'altra.
E per un bimbo significa anche giochi diversi, cameretta diversa, amici diversi.
Questa concezione aberrante introdotta con la nuova legge sull'affido condiviso è stata immediatamente stoppata (grazie a Dio) per cui non ci ritorniamo sopra e chiudiamo il capitolo archiviandolo con l'etichetta "aberazioni del diritto".
Facile per un adulto dire "tanto il bambino si abitua, due case è meglio di una, hai doppi giochi....". In una concezione adultocentrica tanto di cappello, peccato che non si tiene conto assolutamente che il bambino ha altri parametri e bisogni.


no, non lo sono,

e anche le tue affermazioni in materia di affidamento condiviso sono inaccettabili.
 

Iago

Utente di lunga data
Credo si riferisse alla possibilità di dividere la casa in due appartamenti autonomi non di continuare a convivere. Se lui la accettasse questa sarebbe una soluzione ottimale per le figlie.
Onestamene trovo che la questione sia tutt'altro che secondaria; dubito che con questi presupposti si arriverà ad una consensuale.
 

lale75

Utente di lunga data


Sì ma, Iago, l'esito è scontato: assegnazione della casa familiare al genitore con cui rimarranno a vivere i figli, ossia lei.
L'alternativa sarebbe che le filgie rimanessero nella loro casa con lui e lei si trovasse un altro appartamento in affitto...con contributo al mantenimento da parte del marito visto che lui non ha spese di mutuo-affitto etc
 

Grande82

Utente di lunga data
Sì ma, Iago, l'esito è scontato: assegnazione della casa familiare al genitore con cui rimarranno a vivere i figli, ossia lei.
L'alternativa sarebbe che le filgie rimanessero nella loro casa con lui e lei si trovasse un altro appartamento in affitto...con contributo al mantenimento da parte del marito visto che lui non ha spese di mutuo-affitto etc
no, se guadagnano uguale e le figlie restassero con lui, sarebbe lei a dover dare per il mantenimento delle figlie (oltre a pagarsi l'affitto)!
 
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