Tradimento e separazione

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lale75

Utente di lunga data
no, se guadagnano uguale e le figlie restassero con lui, sarebbe lei a dover dare per il mantenimento delle figlie (oltre a pagarsi l'affitto)!


Se fanno una consensuale e stabiliscono che lei si trovi un appartamento in affitto dato che lui non ha spese potrebbero anche stabilire che lei per il mantenimento non versi nulla....in sede di consensuale gli accordi li fai tu e il giudice, se ritiene che non ledano gli interessi di nessuno, li convalida (alias omologa)
 

Grande82

Utente di lunga data
Se fanno una consensuale e stabiliscono che lei si trovi un appartamento in affitto dato che lui non ha spese potrebbero anche stabilire che lei per il mantenimento non versi nulla....in sede di consensuale gli accordi li fai tu e il giudice, se ritiene che non ledano gli interessi di nessuno, li convalida (alias omologa)
Dicevo in via teorica.... sarebbe giusto, no?
Il padre va a vivere in altra casa e versa il mantenimento.
Se avvenisse il contrario (madre che va a vivere in altra casa) perchè non dovrebbe versare il mantenimento?
Su questo secondo me bisogna essere equi (posto che non conosciamo le loro situazioni economiche).
La base è che LE RAGAZZE non devono avere cambiamenti quantomeno di tipo economico.
 

lale75

Utente di lunga data
Dicevo in via teorica.... sarebbe giusto, no?
Il padre va a vivere in altra casa e versa il mantenimento.
Se avvenisse il contrario (madre che va a vivere in altra casa) perchè non dovrebbe versare il mantenimento?
Su questo secondo me bisogna essere equi (posto che non conosciamo le loro situazioni economiche).
La base è che LE RAGAZZE non devono avere cambiamenti quantomeno di tipo economico.

Grande, i cambiamenti di tipo economico sono inevitabili e frutto di un semplice ragionamento matematico, perchè con la separazione i nuclei familiari diventano due : uno dei due ha un affitto che prima non aveva, bollette che prima non aveva e così via. La separazione impoverisce e questo è un dato di fatto, ed impoverisce tutti compresi i figli.
Il giudice tiene conto delle entrate, certo, ma anche delle uscite che ciascun coniuge ha e dovrà avere a seguito dellla separazione. Quindi può anche accadere che un genitore per il mantenimento dei filgi non versi nulla se facendo due conti i soldi non gli bastano...questo, ovviamente, a condizione che l'altro abbia abbastanza per mantenerli...
 

Iago

Utente di lunga data
Sì ma, Iago, l'esito è scontato: assegnazione della casa familiare al genitore con cui rimarranno a vivere i figli, ossia lei.
L'alternativa sarebbe che le filgie rimanessero nella loro casa con lui e lei si trovasse un altro appartamento in affitto...con contributo al mantenimento da parte del marito visto che lui non ha spese di mutuo-affitto etc

non è più ovvio che sia lei!!

AFFIDAMENTO CONDIVISO
L'assegnazione della casa coniugale e prescrizioni in tema di residenza


L'art. 155-quater del codice civile stabilisce che il godimento della casa familiare è attribuito tenendo prioritariamente conto dell'interesse dei figli. Dell'assegnazione il giudice tiene pure conto nella regolazione dei rapporti economici tra i genitori, considerato l'eventuale titolo di proprietà.
Il diritto al godimento della casa familiare viene meno nel caso che l'assegnatario non abiti o cessi di abitare stabilmente nella casa familiare o conviva more uxorio o contragga nuovo matrimonio.
Il provvedimento di assegnazione e quello di revoca sono trascrivibili e opponibili a terzi ai sensi dell'articolo 2643.
Nel caso in cui uno dei coniugi cambi la residenza o il domicilio, l'altro coniuge può chiedere, se il mutamento interferisce con le modalità dell'affidamento, la ridefinizione degli accordi o dei provvedimenti adottati, ivi compresi quelli economici.
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http://www.separazione-divorzio.com/affidamento_condiviso.php

...non potrà mai far dormire il nuovo amore a casa, mai...perchè sicuramente i genitori di lui, che abitano lì vicino, avranno modo di testimoniare facilmente e credibilmente riguardo la frequentazione dell'abitazione
 

Iago

Utente di lunga data
no, se guadagnano uguale e le figlie restassero con lui, sarebbe lei a dover dare per il mantenimento delle figlie (oltre a pagarsi l'affitto)!


quindi un'equa divisione è la migliore cosa per tutti.


Che poi avrei voluto leggere cosa avrebbero scritto (quelli che bellamente affermano che l'affidamento condiviso è aberrante) se:
era lui che tradiva, e che voleva anche rimanere a casa,
...l'avrebbero lapidato attraverso il monitor.
 

MK

Utente di lunga data
...non potrà mai far dormire il nuovo amore a casa, mai...perchè sicuramente i genitori di lui, che abitano lì vicino, avranno modo di testimoniare facilmente e credibilmente riguardo la frequentazione dell'abitazione
Infatti, forse dare rassicurazioni al marito su questa cosa potrebbe servire, mah...
 

Old alvise tonon

Utente di lunga data
Se fanno una consensuale e stabiliscono che lei si trovi un appartamento in affitto dato che lui non ha spese potrebbero anche stabilire che lei per il mantenimento non versi nulla....in sede di consensuale gli accordi li fai tu e il giudice, se ritiene che non ledano gli interessi di nessuno, li convalida (alias omologa)
che non siano contrari alla legge. Non credo che il giudice intervenga sulla valutazione degli interessi.
 

Iris

Utente di lunga data
Infatti, forse dare rassicurazioni al marito su questa cosa potrebbe servire, mah...
Non serve a niente, visto l'interpretazione della corte costituzionale (sent. 308 del30 luglio 2008)


Fin dall’inizio la norma è apparsa di dubbia costituzionalità con riferimento alle ipotesi sub c) e d). Ed infatti alcuni giudici hanno rimesso la valutazione alla Consulta, la quale però ha adottato una interpretazione costituzionalmente orientata stabilendo che:
  • l’art. 155-quater cod. civ., ove interpretato, sulla base del dato letterale, nel senso che la convivenza more uxorio o il nuovo matrimonio dell’assegnatario della casa sono circostanze idonee, di per se stesse, a determinare la cessazione dell’assegnazione, non è coerente con i fini di tutela della prole, per i quale l’istituto è sorto.
  • La coerenza della disciplina e la sua costituzionalità possono tuttavia essere recuperate ove la normativa sia interpretata nel senso che l’assegnazione della casa coniugale non venga meno di diritto al verificarsi degli eventi di cui si tratta (instaurazione di una convivenza di fatto, nuovo matrimonio), ma che la decadenza dalla stessa sia subordinata ad un giudizio di conformità all’interesse del minore.
  • Tale lettura non fa altro che evidenziare un principio in realtà già presente nell’ordinamento, e consente di attribuire alla norma censurata un contenuto conforme ai parametri costituzionali, come, del resto, già ritenuto da diversi giudici di merito e dalla prevalente dottrina.
Secondo la giurisprudenza della cassazione e della Corte Cost.
In pratica, se l'assegnazione della casa è stata attribuita alla moglie perchè affidataria , questa mantiene il diritto di abitare nella vecchia casa coniugale, e di viverci con chi vuole, a meno che il padre dei bambini non dimostri che la convivenza con il compagno non sia di nocimento ai figli.
sempre in pratica, la perdita alla abitazione della casa l'ex moglie la perde solo se non ha figli.
Vi dirò di più, un mio collega ha avuto un caso in cui il marito, sulla base del 155 bis, visto che l'ex moglie si era risposata con un nuovo compagno, ha chiesto tramite ricorso la restituzione della casa (interamente di suo proprietà). Niente da fare: al momento dell'udienza, l'ex moglie si è presentata con un atto di separazione dal secondo coniuge. Il primo marito ha perso la causa e ha pure pagato le spese!!!
 
O

Old Anna A

Guest
Non serve a niente, visto l'interpretazione della corte costituzionale (sent. 308 del30 luglio 2008)



Fin dall’inizio la norma è apparsa di dubbia costituzionalità con riferimento alle ipotesi sub c) e d). Ed infatti alcuni giudici hanno rimesso la valutazione alla Consulta, la quale però ha adottato una interpretazione costituzionalmente orientata stabilendo che:
  • l’art. 155-quater cod. civ., ove interpretato, sulla base del dato letterale, nel senso che la convivenza more uxorio o il nuovo matrimonio dell’assegnatario della casa sono circostanze idonee, di per se stesse, a determinare la cessazione dell’assegnazione, non è coerente con i fini di tutela della prole, per i quale l’istituto è sorto.
  • La coerenza della disciplina e la sua costituzionalità possono tuttavia essere recuperate ove la normativa sia interpretata nel senso che l’assegnazione della casa coniugale non venga meno di diritto al verificarsi degli eventi di cui si tratta (instaurazione di una convivenza di fatto, nuovo matrimonio), ma che la decadenza dalla stessa sia subordinata ad un giudizio di conformità all’interesse del minore.
  • Tale lettura non fa altro che evidenziare un principio in realtà già presente nell’ordinamento, e consente di attribuire alla norma censurata un contenuto conforme ai parametri costituzionali, come, del resto, già ritenuto da diversi giudici di merito e dalla prevalente dottrina.
Secondo la giurisprudenza della cassazione e della Corte Cost.
In pratica, se l'assegnazione della casa è stata attribuita alla moglie perchè affidataria , questa mantiene il diritto di abitare nella vecchia casa coniugale, e di viverci con chi vuole, a meno che il padre dei bambini non dimostri che la convivenza con il compagno non sia di nocimento ai figli.
sempre in pratica, la perdita alla abitazione della casa l'ex moglie la perde solo se non ha figli.
Vi dirò di più, un mio collega ha avuto un caso in cui il marito, sulla base del 155 bis, visto che l'ex moglie si era risposata con un nuovo compagno, ha chiesto tramite ricorso la restituzione della casa (interamente di suo proprietà). Niente da fare: al momento dell'udienza, l'ex moglie si è presentata con un atto di separazione dal secondo coniuge. Il primo marito ha perso la causa e ha pure pagato le spese!!!


allucinante...
 

Iris

Utente di lunga data
[/b]

allucinante...
E questo vale pure per l'assegno di mantenimento. Praticamente l'ex moglie se è astuta lo mantiene non dico in eterno, ma quasi....
Lo trovo allucinante pure io.

Però sui figli sono d'accordo con i giudici: i figli vanno salvaguardati in tutto e per tutto.
 

Iago

Utente di lunga data
!!!

[/b]

allucinante...
ma infatti...ora iniziamo con le varie sentenze...senza conoscere i redditi e dimenticando che la legge deve tutelare il coniuge più debole, e confondendo i diritti dei figli, che specialmodo in questa sentenza citata erano, ormai, sia del primo matrimonio che del secondo, e non ci viene spiegato come mai il secondo marito non ha nessun obbligo...


come rimpiango quel Gran Signore di Paolo buonanima.
 

brugola

Utente di lunga data
E questo vale pure per l'assegno di mantenimento. Praticamente l'ex moglie se è astuta lo mantiene non dico in eterno, ma quasi....
Lo trovo allucinante pure io.

Però sui figli sono d'accordo con i giudici: i figli vanno salvaguardati in tutto e per tutto.
è una vergogna scandalosa!!
e ci sono un sacco di donnette che ci marciano mica da ridere
 
O

Old silchiacc

Guest
Buona giornata,
sono inizialmente rimasta sconvolta dall'affermazione di Grande sul fatto che se le figlie fossero affidate al marito, sarebbe la moglie ad andarsene, pagare il mantenimento ed anche un nuovo affitto.. ma riconosco che il ragionamento non fa una piega; prendetela come volete, ma ieri sera sono andata a vedere una casa in affitto, ed al pensiero di spostare le mie figlie dal loro ambiente ho quasi pensato che fosse giusto che me ne andassi da sola; naturalmente il pensiero è durato un attimo, le mie figlie vogliono stare con me a costo di cambiare casa, ed io voglio vivere con loro, e quindi continueremo a cercare una sistemazione che crei loro meno traumi possibili; continuo a pensare comunque, che se fosse l'amore per i figli ed il buon senso a guidare le azioni, mio marito si sarebbe reso disponibile ad adattare la casa in modo da creare due unità abitative.
Abbiamo due avvocati, si, non me la sono sentita di affidarmi a quello dove mio marito era andato senza di me, ma anzi in compagnia di mia suocera, x cui ho chiesto consigli e pareri ad un altro, con l'obiettivo comunque di procedere con una consensuale.
I redditi, sono più bassi i miei del 20% ca.
Io mi auguro solo di trovare al più presto una sistemazione dignitosa, consapevole però che il disagio che stiamo procurando alle ragazze è assolutamente gratuito, e che se io potevo risparmiarglielo evitando la separazione, il padre poteva evitarlo più facilmente.

 
O

Old Shine

Guest
che consigli meravigliosi....... sei avvocato??







no, non lo sono,

e anche le tue affermazioni in materia di affidamento condiviso sono inaccettabili.
Non sono "mie affermazioni" è la giurisprudenza maggioritaria sul punto.
 

Iago

Utente di lunga data
Buona giornata,
sono inizialmente rimasta sconvolta dall'affermazione di Grande sul fatto che se le figlie fossero affidate al marito, sarebbe la moglie ad andarsene, pagare il mantenimento ed anche un nuovo affitto.. ma riconosco che il ragionamento non fa una piega; prendetela come volete, ma ieri sera sono andata a vedere una casa in affitto, ed al pensiero di spostare le mie figlie dal loro ambiente ho quasi pensato che fosse giusto che me ne andassi da sola; naturalmente il pensiero è durato un attimo, le mie figlie vogliono stare con me a costo di cambiare casa, ed io voglio vivere con loro, e quindi continueremo a cercare una sistemazione che crei loro meno traumi possibili; continuo a pensare comunque, che se fosse l'amore per i figli ed il buon senso a guidare le azioni, mio marito si sarebbe reso disponibile ad adattare la casa in modo da creare due unità abitative.
Abbiamo due avvocati, si, non me la sono sentita di affidarmi a quello dove mio marito era andato senza di me, ma anzi in compagnia di mia suocera, x cui ho chiesto consigli e pareri ad un altro, con l'obiettivo comunque di procedere con una consensuale.
I redditi, sono più bassi i miei del 20% ca.
Io mi auguro solo di trovare al più presto una sistemazione dignitosa, consapevole però che il disagio che stiamo procurando alle ragazze è assolutamente gratuito, e che se io potevo risparmiarglielo evitando la separazione, il padre poteva evitarlo più facilmente.

BRAVA Silviuccia,
(e complimenti anche per lo scritto in blu...la primavera spinge??
)

dimostrati collaborativa e accomodante, bambine sempre in cima alle varie decisioni e scelte, e vedrai che tuo marito non preferirà che le figlie vivano in una topaia scomoda e inadeguata.

(le colpe sono sempre di tutti e due)


Posso chiedere perchè non parli mai del tuo nuovo amore??
 
O

Old Shine

Guest
non è più ovvio che sia lei!!

AFFIDAMENTO CONDIVISO
L'assegnazione della casa coniugale e prescrizioni in tema di residenza


L'art. 155-quater del codice civile stabilisce che il godimento della casa familiare è attribuito tenendo prioritariamente conto dell'interesse dei figli. Dell'assegnazione il giudice tiene pure conto nella regolazione dei rapporti economici tra i genitori, considerato l'eventuale titolo di proprietà.
Il diritto al godimento della casa familiare viene meno nel caso che l'assegnatario non abiti o cessi di abitare stabilmente nella casa familiare o conviva more uxorio o contragga nuovo matrimonio.
Il provvedimento di assegnazione e quello di revoca sono trascrivibili e opponibili a terzi ai sensi dell'articolo 2643.
Nel caso in cui uno dei coniugi cambi la residenza o il domicilio, l'altro coniuge può chiedere, se il mutamento interferisce con le modalità dell'affidamento, la ridefinizione degli accordi o dei provvedimenti adottati, ivi compresi quelli economici.
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...non potrà mai far dormire il nuovo amore a casa, mai...perchè sicuramente i genitori di lui, che abitano lì vicino, avranno modo di testimoniare facilmente e credibilmente riguardo la frequentazione dell'abitazione
Questa è una cavolata grande come una casa. C'è stata una sentenza della corte costituzionale che ha dichiarato questa norma incostituzionale. Evitiamo di dare pareri legali se legali non si è.
 
O

Old Shine

Guest
Non serve a niente, visto l'interpretazione della corte costituzionale (sent. 308 del30 luglio 2008)


Fin dall’inizio la norma è apparsa di dubbia costituzionalità con riferimento alle ipotesi sub c) e d). Ed infatti alcuni giudici hanno rimesso la valutazione alla Consulta, la quale però ha adottato una interpretazione costituzionalmente orientata stabilendo che:
  • l’art. 155-quater cod. civ., ove interpretato, sulla base del dato letterale, nel senso che la convivenza more uxorio o il nuovo matrimonio dell’assegnatario della casa sono circostanze idonee, di per se stesse, a determinare la cessazione dell’assegnazione, non è coerente con i fini di tutela della prole, per i quale l’istituto è sorto.
  • La coerenza della disciplina e la sua costituzionalità possono tuttavia essere recuperate ove la normativa sia interpretata nel senso che l’assegnazione della casa coniugale non venga meno di diritto al verificarsi degli eventi di cui si tratta (instaurazione di una convivenza di fatto, nuovo matrimonio), ma che la decadenza dalla stessa sia subordinata ad un giudizio di conformità all’interesse del minore.
  • Tale lettura non fa altro che evidenziare un principio in realtà già presente nell’ordinamento, e consente di attribuire alla norma censurata un contenuto conforme ai parametri costituzionali, come, del resto, già ritenuto da diversi giudici di merito e dalla prevalente dottrina.
Secondo la giurisprudenza della cassazione e della Corte Cost.
In pratica, se l'assegnazione della casa è stata attribuita alla moglie perchè affidataria , questa mantiene il diritto di abitare nella vecchia casa coniugale, e di viverci con chi vuole, a meno che il padre dei bambini non dimostri che la convivenza con il compagno non sia di nocimento ai figli.
sempre in pratica, la perdita alla abitazione della casa l'ex moglie la perde solo se non ha figli.
Vi dirò di più, un mio collega ha avuto un caso in cui il marito, sulla base del 155 bis, visto che l'ex moglie si era risposata con un nuovo compagno, ha chiesto tramite ricorso la restituzione della casa (interamente di suo proprietà). Niente da fare: al momento dell'udienza, l'ex moglie si è presentata con un atto di separazione dal secondo coniuge. Il primo marito ha perso la causa e ha pure pagato le spese!!!
Finalmente qualcuno che non parla a vanvera di questioni giuridiche.
 

Mari'

Utente di lunga data
...
 
Stato
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