L'amore tradisce ogni giorno.

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Old chensamurai

Guest
...certamente...e perchè non dovrebbe essere così?...mi fai venire sempre in mente la scrittrice Iris Murdoch...l'autrice di uno splendido libro dal titolo..."Una testa tagliata"...hi, hi, hi...
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
Chen

Allora vuoi parlare di te?
 
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Old Angel

Guest
hmmm non mi è tanto chiaro cosa centra la fisica quantistica con le mie corna
 

Lettrice

Utente di lunga data
hmmm non mi è tanto chiaro cosa centra la fisica quantistica con le mie corna
La materia Angel...la materia



PS: potete darmi tranquillamente un cazzotto
 

Bruja

Utente di lunga data
Fate conto....

Fate conto che questo post non lo stia scrivendo io come Bruja, ma una persona che vuole fare l'anatomia di un tradimento, compresa la parte tossicologica.
Quello che dice Chen è una perequazione logica e analitica di ciò "che muove" al tradimento, ma perchè questa azione umana è uno spauracchio terribile per il nostro equilibrio?
Perchè diamo al patto di fedeltà di coppia, che è una promessa, un'intesa comune, un'intenzione di attenersi ad accordi condivisi, la valenza della nostra realizzazione personale.
Il vero dolore da tradimento, più che l'aver preso atto che l'altro lo abbia potuto attuare, è vedere come non siamo stati sufficienti a tamponare la sua tentazione. E' la crisi di identità, di autostima, di inadeguatezza quello che veramente non ci permette di uscire dal tunnel. La mancanza della persona è semplicemente il replay quotidiano di questa nostra incapacità che, spesso, porta ad avere un atteggiamento demolente della nostra individualità vittoriosa al di fuori di un rapporto di coppia sempre aleatorio nel contesto della vita stessa.
E più ci si convince che si è stati ingannati e che non lo meritavamo e più soffriamo della "presunta felicità" altrui, immaginando chissà quali mille e una notte vissute altrove.....
Si dice che il tempo sia il miglior medico, ed il perchè è semplice, la mente ha un suo fattore di cicatrizzazione delle ferite emozionali, e quando la ferita è rimarginata, è fisiopsicologico smettere, guardare altrove..... il lutto è finito.
La parte tossica è il credere che il tradimento sia l'ago della bilancia della nostra capacità di amare. Chi tradisce fa un'azione individuale, il tradito vive sempre questo atto in dualismo e questa è il vero errore comportamentale, ma siccome è avallato dall'amore residuo che è sì offeso, ma sempre presente e perfino incapace di stornare altrove il sentimento, per molto tempo chi sta male è il tradito e chi è infastidito è il traditore.
La stranezza è che la debolezza di chi è caduto nella tentazione tradendo è anche la forza ritorsiva verso chi subisce il tradimento e si trova impreparato a questo piattino di veleno;
ecco perchè solo quando il tempo e la razionalità riprendono il loro posto, si "vedono" spesso le meschinità, la tresca squallidina ed il "grande amore da supermercato" che ci ha fatto tanto soffrire e penare. Chi non riesce ad uscire da questa pastoia non ha un problema di tradimento ma un problema di autocomprensione.
Comincio a pensare che quelle deleterie siano le sensazioni che ricordiamo di più perchè a volte sono più intense e pregnanti dell'amore stesso che proviamo per chi ci ha tradito e che ci ha gratificato di un amore tiepidin di ritorno..... ecco perchè dopo la buriana del tradimento, quasi sempre vediamo questo amore per quello che era e non per quello che speravamo fosse.
Se potessimo vivere con la perfezione del nostro amore senza doverlo mediare con quello altrui che non può che essere imperfetto al nostro occhio, capiremmo che soffrire per amore è spesso più volontario che indotto, ma siamo condannati alla reciprocità. Dovremmo essere la spugna di noi stessi, mentre siamo quella altrui e ne incameriamo tutte le scorie per l'incredulità che sia possibile.
Non ho finito........ ma non vorrei andare oltre.
Bruja
 

Tr@deUp

Utente di lunga data
…amico mio…perché “passaggio delirante”?...hai un particolare amore per la “coerenza”?...io no!...la mia coerenza è l’interesse per gli argomenti interessanti…e non è una tautologia…

…vedi, non esiste alcuna contraddizione tra scienza e fede…inutile che ti spieghi, immagino, che la scienza E’ fede…che si rinnova, in quanto fede, ad ogni cambio di paradigma…conosci qualcosa di epistemologia della scienza?...prova a leggere Hans Kuhn…

…hi, hi, hi…Einstein pronunciò quella famosissima frase, non contro il principio di indeterminazione di Heisenberg…con la “n”…non con la “m”, come hai scritto tu…ma contro la struttura probabilistica del mondo offerta dalla fisica quantistica…ed infatti, parla di dadi…soggetti alle leggi della probabilità…il principio di indeterminazione di Heisenberg, invece, afferma l’impossibilità di determinare con la medesima precisione, la posizione e la velocità di una particella…il prodotto delle due incertezze, non può essere minore della costante di Planck…pone, quindi, un limite ontologico alle possibilità di conoscenza dell’uomo...capisci la differenza?...magari per te è irrilevante…e ne fai una "polenta" concettuale...

…Le più recenti scoperte della fisica quantistica, non dimostrano affatto che sia Heisenberg che Einstein avessero ragione…ma che entrambe le teorie possono funzionare…capisci cosa intendo?...possono funzionare…non che siano “vere”…hi, hi, hi…capisci la differenza sostanziale?...non sarai mica di quelli che credono ancora che la scienza affermi qualcosa di "vero"...hi, hi, hi...

…hi, hi, hi…il Dio di Spinoza un Dio passivo?...hi, hi, hi…ma che dici, amico mio?...Spinoza, il razionalista Spinoza, identifica l’universo con Dio…sostanza eterna, unica, incorruttibile…di cui possiamo cogliere solamente due attributi…estensione e pensiero…ma che ne possiede infiniti altri…tutto il reale…non è altro che “MODI” della sostanza…il Dio di Spinoza è così passivo…come dici tu…che lui lo chiama "NATURA NATURANS"…ovvero "NATURA NATURATA"... "NATURA CAUSANTE"…la natura creatrice che determina i "MODI"…è un panteismo…nel quale Dio NON E’ PASSIVO…ma semplicemente non agisce fuori dal mondo…perché lo contiene in SE’…

…un’ultima considerazione: sei davvero sicuro che quello che ho scritto sul tradimento sia “razionalizzare” il tradimento?...hi, hi, hi…cautela, amico mio, cautela nei giudizi...e parla di ciò che conosci...magari ripassati il nostro buon Baruch...e qualcosa sul principio di indeterminazione...
A chi scrive come te imitando lo sghinazzo in una sorta di continua ricerca di fantomatiche cacofonie verbali e riportando una sequela di nitriti o se vuoi ragli per iscritto non dovrei neanche rispondere.
Da razionalista estremo qual sono non accetto lezioni da un filosofo e pure psicoterapeuta, due denominazioni inutili in ogni caso.

Non attaccarti ai refusi tipografici che vedono scambiarsi una "m" con una "n".
Non sempre hai a che fare con menti immature a cui dedichi intere pagine di fuffa...

Se non sbaglio anche "moltimodi" ha la stessa visione di dio, e confermo la minuscola.

Non esiste contraddizione tra scienza e fede ed hai il coraggio di trovarci analogie?
Te le smonto subito.
La scienza non ha dogmi, la fede ne è piena.
I discorsi intorno alla fede sono sopra quel mondo di carta tanto avulso a Galileo che del metodo scientifico è l'inventore.

Se l'umanità vivesse esclusivamente in base alle conoscenze scientifiche e tecnologiche staremmo tutti molto meglio. E gli irrazionali non sanno che le loro stesse vite sono migliori proprio grazie al lavoro dei razionali.

E quindi tu, continua a parlare del sesso degli angeli
 

Nobody

Utente di lunga data
La materia Angel...la materia



PS: potete darmi tranquillamente un cazzotto
Ma quale cazzotto...è così.
La struttura prevede una infinitesima ma totale mancanza di simmetria e di regolarità. Il tradimento (non parlo solo del tradimento umano) è una costante, non l'eccezione.
 

Bruja

Utente di lunga data
Opsss....

Errata corrige
Non ho specificato che il mio post voleva essere di natura nazional-popolare......

Bruja
 
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Old ameliafix

Guest
Chen

ciao chen ... ciao tutti
sono stata in questo caffè virtuale tempo fa ed i vostri consigli ... ed i vostri punti di vista mi hanno molto aiutata.
Ho continuato a leggervi anche se non ho saputo prendermi il tempo per partecipare attivamente alle vostre discussioni.
Caspita... mi rendo conto ora che avrei così tanto da dire ... comunque ... questo post mi ha costretta ad una risposta ...

Innanzitutto chen trovo che con i tuoi contributi, provocatori e non, tu abbia portato nuova vita nel forum ... confronto ... scontro ... sarcasmo ... molti si sono aperti ... scoperti ...
L'unico che non ha approfittato di questo caos creativo sei stato tu. Ti sei mantenuto su livelli puramente analitici ... intellettivi ... intellettuali ... scusa la cantonata se è il caso ma i tuoi interventi sono sempre DI TESTA e mai DI PANCIA , viscerali ... non dicono nulla, se non in rarissime eccezioni o sviste, delle tue emozioni ... del tuo sentire ... parlano solo del tuo sapere ...

Racchiudo in questo contesto anche questo tuo ultimo intervento ... condivisibile per certi versi, ma ... semplicistico.

Entro nello specifico della mia persona ... chè altrimenti mi spiegherei ancora peggio e più confusamente ...
Condividere la mia vita con un compagno negli ultimi dieci anni è stata una scelta ... libera ... deliberata ... quotidiana ... non credo nei legami ... legacci ... contratti ... quando vivo una storia d'amore, che sia di un giorno o di un anno, la vivo nella piena consapevolezza che in quel momento quello è l'unico posto dell'universo dove vorrei essere ( ... "qui io ti amo") ... va da sè che se il tratto di strada percorso insieme all'altro si protrae come nel mio caso ... le cose cambiano ... si complicano.
La persona al cui fianco cammini si moltiplica e da innamorato diventa amante ma anche compagno ... complice ... padre ... figlio ... amico.

Ho capito il tradimento del mio compagno ... ho accettato quello dell'amante ... ho giustificato quello del figlio ... ho perdonato quello del padre ... stò lottando per superare quello dell'amico. Certo l'errore ... l'imperfezione è insito nella natura umana ... ma un amico ammette i propri errori o le proprie scelte ... i propri limiti ... li confronta con i nostri ... li affronta ... li modifica ... li supera ... NON LI NASCONDE sotto il tappeto come farebbe un bambino con i cocci di un vaso rotto...
Certo l'orgoglio ... l'invalidazione ... il sogno spezzato fanno bruciare di rabbia noi traditi per giorni interi ma ciò che impieghiamo secoli a superare ... ciò che io forse non riuscirò a superare ... è il tradimento dell'amico ... ti dirò di più ... parafrasandoti ... la menzogna ... la finzione dell'amico mi impediscono di crescere ... espandermi ... compenetrare l'universo... Ti abbraccio ...
 

La Lupa

Utente di lunga data
Fuiiiiuuuu.... che figata, Amelia!

Meno male che ci sono le persone vere!
 
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Old ameliafix

Guest
Lupaaaaaaaaaaaaaa

... hai visto l'uso dei puntini????? ... LA LOTTA CLANDESTINAMENTE ... INTESTINALMENTE ... CONTINUA ...
 

Lettrice

Utente di lunga data

La Lupa

Utente di lunga data
Eh... lo so!

Finisce sempre tutto nell'intestino.
 

Bruja

Utente di lunga data
Amelia

Posso capire la tua chiusura....... il tradimento dell'amico non lo si perdona; ma pensaci bene, non accettare un tradimento di un amico è non accettare che una persona umana, qualificata come amico, possa aver tradito noi...... l'amicizia è il nostro tramite per giudicare l'affronto. Resta valido quello che dicevo.......... non si tollera la fallibilità altrui fnchè non si trova una ragionevole motivazione, causa, scusante..... l'hai trovata per le altre forme di rapporto, l'amicizia non è privilegiata, è solo più difficile perchè è la sola su cui abbiamo esercitato il libero arbitrio.
Che tradisca un padre, è capitato di esserne figli, che tradisca un amante, è capitato e ci ha travolti l'amore, che lo faccia un marito, un fratello, un parente........idem, c'è sempre una situazione pregressa di non controllo! Ma l'amico è scelto, coltivato e collocato con cura nella migliore nicchia della nostra mente, quindi se ci tradisce, tradisce anche il nostro giudizio, la nostra capacità selettiva e di lascia un senso di sconfitta nell'investimento di un sentimento in cui noi, unici e senzienti, abbiamo deciso di dare tutta l'affidabilità di cui potevamo disporre!
Bruja
 
Stato
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