Incasinato come tanti ma a modo mio

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kurdt

Utente di lunga data
No...
Ho solo detto questo...teston...
La mia amica psichiatra mi ha mostrato che non esiste nessuna relazione scientifica tra ambiente famigliare e devianza.
Da ottimi genitori e ottima eduzazione può nascere il peggior delinquente e da ambienti molto disadattati ottime persone.
Quello che ha detto la tua amica psichiatra è una puttanata. Gli psichiatri sono medici che hanno un infarinatura di psicologia, e affrontano il problema della sofferenza psichica da un punto di vista diverso, curando il sintomo.

Io invece, che l'ho studiata sicuramente più di uno psichiatra la psicologia, posso dirti che l'ambiente familiare e il vissuto sono i motori più importanti dell'evoluzione psichica di una persona, i pedofili sono spesso stati a loro volta stuprati, e spesso personalità violente sono state allevate da persone violente, questo è valido in quasi ogni situazione, se i tuoi genitori non ti hanno mai picchiato, tu (molto) probabilmente non picchierai i tuoi figli.

Quello che voglio dire è che, per quanto non ci sia una relazione di causa effetto diretta, l'ambiente dove sei cresciuto influenzerà profondamente quello che diventerai.

Se l'ambiente familiare dove si cresce non influenzasse pesantemente lo sviluppo mentale dei bambini, ehi, i genitori non servirebbero proprio ad un cazzo, perchè tanto "Da ottimi genitori e ottima eduzazione può nascere il peggior delinquente". Che poi è un'affermazione falsa, a meno che quel delinquente non abbia scompensi neurologici gravi.
 
Quello che ha detto la tua amica psichiatra è una puttanata. Gli psichiatri sono medici che hanno un infarinatura di psicologia, e affrontano il problema della sofferenza psichica da un punto di vista diverso, curando il sintomo.

Io invece, che l'ho studiata sicuramente più di uno psichiatra la psicologia, posso dirti che l'ambiente familiare e il vissuto sono i motori più importanti dell'evoluzione psichica di una persona, i pedofili sono spesso stati a loro volta stuprati, e spesso personalità violente sono state allevate da persone violente, questo è valido in quasi ogni situazione, se i tuoi genitori non ti hanno mai picchiato, tu (molto) probabilmente non picchierai i tuoi figli.

Quello che voglio dire è che, per quanto non ci sia una relazione di causa effetto diretta, l'ambiente dove sei cresciuto influenzerà profondamente quello che diventerai.

Se l'ambiente familiare dove si cresce non influenzasse pesantemente lo sviluppo mentale dei bambini, ehi, i genitori non servirebbero proprio ad un cazzo, perchè tanto "Da ottimi genitori e ottima eduzazione può nascere il peggior delinquente". Che poi è un'affermazione falsa, a meno che quel delinquente non abbia scompensi neurologici gravi.
Spiegami allora perchè io ho una personalità totalmente differente da quella dei miei fratelli.
Spiegami perchè quasi tutti i brigatisti rosso sono usciti da famiglie bene di ottima educazione e sani principici civili e morali.
Spiegami perchè in una famiglia di dieci fratelli ognuno si distinque per indole e carattere eh?

Per me: ottima famiglia ottimo individuo e pessima famiglia di sicuro nascerà un delinquente è un luogo comune del peggior becero marxismo da 4 soldi.

Ti ricordo che la scuola di specializzazione in Psichiatria dura 4 anni dopo la laurea in medicina: altro che infarinature del menga.
Mentre la laurea in medicina comporta tra i corsi complementari quello di psichiatria.
Il medico normale possiede un'infarinatura, uno specialista è una persona che oltre alla laurea in medicina possiede questa specializzazione.

Ora un psichiatra si occupa di patologie psichiche: tipo diagnosi di una depressione cura con i farmaci.
Fine della storia.

Il psicologo è una figura del tutto differente che nulla ha a che vedere con i quadri clinici.

Logos psiche
Iatria Psiche

Se hai un'infarinatura di greco cogli la differenza.

Tu puoi essere un genitore onestissimo e ritrovarti un figlio che poi ruba.

La mia amica ha solo detto che non c'è nessuna correlazione scientifica di causa ed effetto tra ambiente famigliare e comportamenti devianti.

Dove sappiamo che per essere scientifica una cosa deve produrre sempre i medesimi risultati sperimentali.
Quindi da na putana può nascere na suora, da na suora può nascere na putana e non si sa perchè.

Ma spiega perchè dalle famiglie bene sono venuti fuori persone del calibro di un Mario Moretti.

http://it.wikipedia.org/wiki/Mario_Moretti
 

kurdt

Utente di lunga data
Spiegami allora perchè io ho una personalità totalmente differente da quella dei miei fratelli.
Spiegami perchè quasi tutti i brigatisti rosso sono usciti da famiglie bene di ottima educazione e sani principici civili e morali.
Spiegami perchè in una famiglia di dieci fratelli ognuno si distinque per indole e carattere eh?

Per me: ottima famiglia ottimo individuo e pessima famiglia di sicuro nascerà un delinquente è un luogo comune del peggior becero marxismo da 4 soldi.

Ti ricordo che la scuola di specializzazione in Psichiatria dura 4 anni dopo la laurea in medicina: altro che infarinature del menga.
Mentre la laurea in medicina comporta tra i corsi complementari quello di psichiatria.
Il medico normale possiede un'infarinatura, uno specialista è una persona che oltre alla laurea in medicina possiede questa specializzazione.

Ora un psichiatra si occupa di patologie psichiche: tipo diagnosi di una depressione cura con i farmaci.
Fine della storia.

Il psicologo è una figura del tutto differente che nulla ha a che vedere con i quadri clinici.

Logos psiche
Iatria Psiche

Se hai un'infarinatura di greco cogli la differenza.

Tu puoi essere un genitore onestissimo e ritrovarti un figlio che poi ruba.

La mia amica ha solo detto che non c'è nessuna correlazione scientifica di causa ed effetto tra ambiente famigliare e comportamenti devianti.

Dove sappiamo che per essere scientifica una cosa deve produrre sempre i medesimi risultati sperimentali.
Quindi da na putana può nascere na suora, da na suora può nascere na putana e non si sa perchè.

Ma spiega perchè dalle famiglie bene sono venuti fuori persone del calibro di un Mario Moretti.

http://it.wikipedia.org/wiki/Mario_Moretti
Stai parlando di cose che non conosci, e lo stai facendo con uno che invece ha passato parecchi anni a studiarle.

1) La specializzazione in psichiatria dura cinque anni, e non quattro come hai scritto.

2) Gli esami di psicologia che si danno a psichiatria sono tre, psicologia generale, psicologia clinica, e psicologia del lavoro, se ben mi ricordo, ovvero un infarinatura, come dicevo.

Quello che ho scritto è che c'è una correlazione statistica molto forte fra le due cose, ovvero l'ambiente nel quale si cresce e la devianza, e se avessi letto quello che ho scritto, l'avresti capito.
NON ho mai detto che esistono correlazioni di causa effetto, ma certamente esistono correlazioni statistiche.
 
Non so, da figlia lo apprezzerei se lei fosse talmente abile da non farmi capire la situazione.
Altrimenti potrei farmi idee sbagliate.
per dirti, quando mio padre si ammalò gravemente mi disse che non ci sarebbe stato nulla da fare.
avevo 15 anni e rimasi piuttosto traumatizzata, avrei preferito mi dicesse che non era niente di grave ecc. ecc.
però, di lì a poco poi sarebbe morto, quindi... la sua sarebbe stata una bugia a breve termine.

in realtà per qualche oscuro miracolo mio padre non morì, quindi mentre ero preparata al peggio, conoscevo la diagnosi infausta e avevo il tempo di prepararmi.... avvenne l'inimmaginabile.
da quel momento in poi mia mamma ha sempre applicato questo principio e non se ne è mai distaccata.
quando parlo con lei, so che non avrò visione distorte, di comodo, bugie bianche o nere, mi posso fidare.
provoa mia volta una certa soddisfazione ad essere una persona che non inganna, nè lei nè gli amici.
chiaramente non divido le acque, non moltiplico i pani e i pesci, non sono una santa, ma applico il principio della massima trasparenza possibile (senza essere al contempo un'imbecille).
eliade da figlia posso capire ma una madre deve prendere decisioni che ritiene favorevoli alla serenità e all'equilibrio di un figlio..fermo restando il contatto con la realtà e altre cose del genere.
la figura del padre è piuttosto determinante e va tutelata; ovviamente senza sconvolgere la realtà.quello che non tollero è chi addirittura usa il figlio per sfogare tutti i malumori e le frustrazioni del rapporto con il marito mettendo in dubbio addirittura l'amore che esso possa avere per lui.
verità sì, magari gli sbagli che l'uomo ha fatto ...ma rimanendo padre che lo ama.fondamentale.
la situazione di tesla è completamente diversa e prende in esame un altro tipo di approccio alla realtà..in questo caso si deve preparare il figlio a quello che ineluttabilmente avverrà...non è facile.ne so qualcosa con mio nipote che ha perso il padre per un tumore
 
Esattamente.

E credimi, un conto è separarsi per un allontanamento.
Un conto è separarsi per uno o più tradimenti. Il livello di tensione è altissimo, per quanto si cerchi di dissimulare i bambini non sono idioti.

Io ho visto l'ansia negli occhi di mia figlia. Per mesi. Ora a volte vedo la rabbia, a volte l'affetto, a volte la tristezza... qualche volta addirittura comprensione. Ma tutto si supera insieme.

Lasciare un figlio solo con tutti i suoi dubbi, invece, non fa superare niente.
infatti i dubbi vanno sempre fugati filtrando il filtrabile , con il linguaggio giusto ma senza inutili esasperanti verità estreme.
che immagino tu abbia evitato
 
Stai parlando di cose che non conosci, e lo stai facendo con uno che invece ha passato parecchi anni a studiarle.

1) La specializzazione in psichiatria dura cinque anni, e non quattro come hai scritto.

2) Gli esami di psicologia che si danno a psichiatria sono tre, psicologia generale, psicologia clinica, e psicologia del lavoro, se ben mi ricordo, ovvero un infarinatura, come dicevo.

Quello che ho scritto è che c'è una correlazione statistica molto forte fra le due cose, ovvero l'ambiente nel quale si cresce e la devianza, e se avessi letto quello che ho scritto, l'avresti capito.
NON ho mai detto che esistono correlazioni di causa effetto, ma certamente esistono correlazioni statistiche.
Ed esistono diverse teorie no?
La letteratura psicologica si basa sempre su teorie...
Uno spara na teoria...e gli altri gli vanno dietro...
Poi la sua teoria viene superata da un'altra ancora più bislacca...ecc..ecc..ecc..

na montagna di teorie: MA nulla di scientifico...

Proprio perchè gli umani sono uno diverso dall'altro.

Posso ritenere comunque che per uno psichiatra le psicologia sia una montagna di cazzate...

Se io ritenessi di dover parlare con qualcuno...
L'unica persona da cui andrei è Andreoli...
[video=youtube;XoKDpZmVHFc]http://www.youtube.com/watch?v=XoKDpZmVHFc&feature=related[/video]

Per me gli psicologi sono bravissimi a metterti davanti ai tuoi problemi...però poi non sanno darti la soluzione...
A sto punto è solo un parlarsi attorno e addosso...
Penso che persone come Crepet o Morelli abbiano contribuito in maniera molto fattiva a impiantare seghe mentali in menti già fragili e confuse...

Io vado per le spicce...
Vorrei sapere da Morelli o Crepet...
Come mai tutti gli italiani che erano bambini durante la seconda guerra mondiale e hanno passato l'infanzia sotto le bombe...non sono tutti dei depressi cronici...ma anzi hanno ricostruito la nostra nazione.
 

Sole

Escluso
infatti i dubbi vanno sempre fugati filtrando il filtrabile , con il linguaggio giusto ma senza inutili esasperanti verità estreme.
che immagino tu abbia evitato
Non ho detto ai miei figli che il papá mi ha tradito, nè che io ho avuto altri uomini. Ho sempre cercato di parlare del papá in termini corretti, agevolando il loro rapporto con lui. Ma nel momento in cui il loro padre ha cercato di farmi passare per quella che ha distrutto la famiglia, ho spiegato loro che gli errori li ha fatti anche lui, che anch'io ho sofferto e che non mi sono svegliata un mattino decidendo di sfasciare tutto. Penso sia giusto che i miei figli capiscano che la loro madre non è impazzita da un giorno all'altro e che il loro padre non si è allontanato da casa per un mio capriccio.

Ora mio marito è più lucido e anche se ha dei momenti in cui è molto geloso, vedo che cerca di collaborare e tutto sommato abbiamo un rapporto civile e corretto.

Per il resto, mia figlia è una bambina che fa molte domande e vuole delle risposte. E si arrabbia quando si accorge che le risposte sono evasive o poco oneste. Le ho promesso che non la prenderó in giro ed è quello che cerco di fare. Mi costa fatica, sarebbe più facile non farlo, ma lo faccio. Spero che sia la strada giusta. Vedremo.
 
Non ho detto ai miei figli che il papá mi ha tradito, nè che io ho avuto altri uomini. Ho sempre cercato di parlare del papá in termini corretti, agevolando il loro rapporto con lui. Ma nel momento in cui il loro padre ha cercato di farmi passare per quella che ha distrutto la famiglia, ho spiegato loro che gli errori li ha fatti anche lui, che anch'io ho sofferto e che non mi sono svegliata un mattino decidendo di sfasciare tutto. Penso sia giusto che i miei figli capiscano che la loro madre non è impazzita da un giorno all'altro e che il loro padre non si è allontanato da casa per un mio capriccio.

Ora mio marito è più lucido e anche se ha dei momenti in cui è molto geloso, vedo che cerca di collaborare e tutto sommato abbiamo un rapporto civile e corretto.

Per il resto, mia figlia è una bambina che fa molte domande e vuole delle risposte. E si arrabbia quando si accorge che le risposte sono evasive o poco oneste. Le ho promesso che non la prenderó in giro ed è quello che cerco di fare. Mi costa fatica, sarebbe più facile non farlo, ma lo faccio. Spero che sia la strada giusta. Vedremo.
mi dispiace, avevo capito foste in pieno accordo nel cercare di tutelarli al meglio. brutto tiro mancino
 

Sole

Escluso
mi dispiace, avevo capito foste in pieno accordo nel cercare di tutelarli al meglio. brutto tiro mancino
In teoria sì. Nella pratica mio marito ha sofferto molto la mia decisione di lasciarlo. Poi il fatto di essere sempre stata onesta anche con lui, di non avergli nascosto nulla, mi ha reso più vulnerabile.

Nei momenti di sofferenza mi ha colpito senza pensare troppo, senza luciditá.

Oggi devo dire che è molto più ragionevole e sta cercando di rimediare. Almeno così mi pare.
Non è una situazione facile comunque.
 

tesla

Utente di lunga data
mi dispiace, avevo capito foste in pieno accordo nel cercare di tutelarli al meglio. brutto tiro mancino

quello che ha scritto Sole è il motivo percui io sarei sempre franca.
non mi aspetterei grande sportività da chi ha quel bel pedigree, capisci? il comportamento di suo marito conferma la mia teoria.
 
come marito e uomo senz'altro. e magari sto dicendo le stesse cose di sole , nel senso che le cose che ha spiegato per essere sincera le ha filtrate con buon senso ed equilibrio tutelando (lo so, sono monotona) l'idea dell'amore che lui ha per loro comunque
quello che ha scritto Sole è il motivo percui io sarei sempre franca.
non mi aspetterei grande sportività da chi ha quel bel pedigree, capisci? il comportamento di suo marito conferma la mia teoria.
 
In teoria sì. Nella pratica mio marito ha sofferto molto la mia decisione di lasciarlo. Poi il fatto di essere sempre stata onesta anche con lui, di non avergli nascosto nulla, mi ha reso più vulnerabile.

Nei momenti di sofferenza mi ha colpito senza pensare troppo, senza luciditá.

Oggi devo dire che è molto più ragionevole e sta cercando di rimediare. Almeno così mi pare.
Non è una situazione facile comunque.
ci credo
 
J

JON

Guest
Quindi in certi casi sarebbe meglio recitare la verità nuda e cruda.

In altri sarebbe meglio camuffarla o ometterla.

Se stabiliamo che certe situazioni a volte "devono" essere trattate secondo i casi di cui sopra, capiamo che lo facciamo sempre per cause di forza maggiore. Il denominatore comune a tutte le situazioni è la ricerca del miglior compromesso tra la forma di verità che decidiamo di proporre e il risultato che riteniamo giusto. E' chiaro che prendere una simile decisione si fa con l'ottica di chi crede di poter proteggere la persona interessata.

Mio padre si ammalò di tumore, conoscendolo profondamente inizialmente glielo nascondemmo imputando il suo malessere ad una malattia minore. Analizzando il problema capimmo che sarebbe morto. Modificammo la verità un'altra volta, seppe che la sua malattia era più grave di quello che si pensava ma anche che fortunatamente era curabile. Morì dopo qualche mese, ma aveva avuto il tempo di capire quale sarebbe stata la sua sorte.

Si parlava molto, ma lui, che aveva capito, non ci disse mai cosa aveva compreso e aspettava realmente. Mentre noi proteggevamo lui, lui faceva lo stesso con noi. Nessuno diceva la verità, ma tutti eravamo impegnati a fare qualcosa di più per l'altro che fosse qualcosa di più che la semplice verità.

Ancora oggi, non tanto per me che sono abituato a ragionare in modo anticonvenzionale, chi dall'esterno ha vissuto quella storia ricorda principalmente la dignità di un uomo che in punto di morte si preoccupava per gli altri.

La verità, come tutte le cose, non è qualcosa di assoluto. Nasconde anch'essa i suoi lati negativi. Ma è bene che non sia un'arma pilotata da intenzioni poco nobili o poco consapevoli. Forse la verità soddisfa l'inconscio bisogno di assoluto e purezza delle persone, quasi fosse una fede. Per me è solo una sfaccettatura.
 
Quindi in certi casi sarebbe meglio recitare la verità nuda e cruda.

In altri sarebbe meglio camuffarla o ometterla.

Se stabiliamo che certe situazioni a volte "devono" essere trattate secondo i casi di cui sopra, capiamo che lo facciamo sempre per cause di forza maggiore. Il denominatore comune a tutte le situazioni è la ricerca del miglior compromesso tra la forma di verità che decidiamo di proporre e il risultato che riteniamo giusto. E' chiaro che prendere una simile decisione si fa con l'ottica di chi crede di poter proteggere la persona interessata.

Mio padre si ammalò di tumore, conoscendolo profondamente inizialmente glielo nascondemmo imputando il suo malessere ad una malattia minore. Analizzando il problema capimmo che sarebbe morto. Modificammo la verità un'altra volta, seppe che la sua malattia era più grave di quello che si pensava ma anche che fortunatamente era curabile. Morì dopo qualche mese, ma aveva avuto il tempo di capire quale sarebbe stata la sua sorte.

Si parlava molto, ma lui, che aveva capito, non ci disse mai cosa aveva compreso e aspettava realmente. Mentre noi proteggevamo lui, lui faceva lo stesso con noi. Nessuno diceva la verità, ma tutti eravamo impegnati a fare qualcosa di più per l'altro che fosse qualcosa di più che la semplice verità.

Ancora oggi, non tanto per me che sono abituato a ragionare in modo anticonvenzionale, chi dall'esterno ha vissuto quella storia ricorda principalmente la dignità di un uomo che in punto di morte si preoccupava per gli altri.

La verità, come tutte le cose, non è qualcosa di assoluto. Nasconde anch'essa i suoi lati negativi. Ma è bene che non sia un'arma pilotata da intenzioni poco nobili o poco consapevoli. Forse la verità soddisfa l'inconscio bisogno di assoluto e purezza delle persone, quasi fosse una fede. Per me è solo una sfaccettatura.
ma sai che è interessante questa riflessione? ci devo pensare
 

tesla

Utente di lunga data
mi piacerebbe capire perchè qualcuno ha rubinato il mio intervento, cosa c'era scritto di male?
il mio pensiero era:

"ci mancherebbe soltanto che Sole perdesse la stima dei suoi figli per colpa di un padre che si è comportato male (in modo egoista) e che davanti a loro ha fatto anche la vittima, portando acqua al suo mulino"

cosa c'è di poco chiaro e/o sbagliato?
 

erab

Utente di lunga data
mi piacerebbe capire perchè qualcuno ha rubinato il mio intervento, cosa c'era scritto di male?
il mio pensiero era:

"ci mancherebbe soltanto che Sole perdesse la stima dei suoi figli per colpa di un padre che si è comportato male (in modo egoista) e che davanti a loro ha fatto anche la vittima, portando acqua al suo mulino"

cosa c'è di poco chiaro e/o sbagliato?
sei incappata in una faida che con il tuo intervento non c'entra nulla, se non per il soggetto citato.

stai bassa, tieni l'elmetto e non uscire dalla trincea che qua sparano! :D
 
Stato
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