Tristezza

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Sole

Escluso
no, no...ferma un attimo, quale rimorchio.
io mi sento un mezzo autonomo perfetto....solo che con l'altro veicolo vado al massimo.
bah, è un po' tirata per i capelli ma è più o meno così
Non ho parlato di rimorchi, ci mancherebbe ancora :unhappy:


Ho detto 'il fatto di sentirsi monchi' all'idea di perdere la persona che si ama. Usando lo stesso termine che avevi usato tu.
 

Sole

Escluso
Il voler condividere il piacere di vivere e tutto cio' che comporta la vita ( gioie etc ) NON significa necessariamente star male da soli, non essere capaci di sbrigarsela, o aver paura del buio, o tagliarsi le vene un giorno si e l atro pure.

E sono certa che non fosse il caso tuo.
Sono d'accordo.

Sai da cosa mi accorgo che non sono 'dipendente' ma solo innamorata? Dal fatto che sono capace di essere felice anche lontana dall'oggetto del mio amore: quando sto insieme ai miei figli, ai miei amici o anche solo quando sono sola e faccio qualcosa di gratificante per me stessa.

Io so essere felice anche da sola, perchè alla fine dei conti sto bene con me stessa.

Ma quando ti innamori senti comunque che quella persona occupa uno spazio importante nella tua vita e sì, l'idea di perderla dà un senso di smarrimento che fa vacillare.

Per rispondere a una domanda che è stata fatta, perdere qualcuno che ami può far impazzire di dolore. Cosa si fa? Si impazzisce, si affonda nel baratro, si soffre e poi, piano piano, ci si appiglia a se stessi per risalire e trovare la cura al proprio dolore. Può durare mesi, anni. Soffrire per qualcuno non significa essere deboli. Significa essere umani. Il dolore ha un inizio e una fine. E una persona sana, dopo aver elaborato il lutto della perdita, va avanti comunque.
 

Sole

Escluso
Fatemi capire una cosa, tutto questo giro di parole per dire che, senza amore, senza darsi completamente si rimane vivi, ma senza vivere per intero?

Come se in pratica esistesse l'uomo, la donna, e quella voglia di condividere tutto per poter assieme gioirne felicemente, come se giocare da soli fosse si bello ma insoddisfacente. Insomma va....
Non lo so Claudio.

Se penso a me fino a qualche tempo fa, penso a una donna molto più forte, più centrata su se stessa, incapace di sentirsi gelosa.
Più infelice? Non lo so. Ad alti e bassi mi sentivo pure felice, in realtà avere i miei affetti ma non avere un uomo a cui sentirmi davvero legata mi preservava dalla sofferenza.

Non è indispensabile essere innamorati per sentirsi felici. Io non vivevo la vita che volevo davvero, ma era comunque una vita in equilibrio e pensavo andasse avanti così per sempre, mi sarebbe bastato. Non è che cercassi chissà quale amore, anzi. Mi infastidiva solo l'idea.

Il punto è dopo che l'amore entra nella tua vita. Una volta conosciuto quel vortice di sensazioni che solo quella persona può darti, non riesci a concepire l'idea di restare senza. Poi certo che razionalmente sai bene che vivresti comunque. Ma se ci sei dentro è dura.

Così come non puoi impedirti di sentirti gelosa e vulnerabile. E per me, dopo mesi passati a costruire quella corazza di cui parlava Fabry, è dura ritrovarsi nuda e indifesa, di nuovo.
Forse ecco, posso dire che con l'esperienza che ho avuto, qualche elemento in più per difendermi ce l'ho. L'aver attraversato l'inferno sentimentale, alla fine, ti rende consapevole del fatto che proprio una canna al vento non sei. Ma è dura, almeno per me, veder crollare le proprie difese. A volte rimpiango il periodo in cui mi sentivo forte e invincibile :)

Scusa se ho approfittato della tua domanda... mi sono svegliata e non riesco più a dormire. Tanti pensieri in testa, ne ho approfittato per dargli un senso :)
 
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Escluso
Non lo so Claudio.

Se penso a me fino a qualche tempo fa, penso a una donna molto più forte, più centrata su se stessa, incapace di sentirsi gelosa.
Più infelice? Non lo so. Ad alti e bassi mi sentivo pure felice, in realtà avere i miei affetti ma non avere un uomo a cui sentirmi davvero legata mi preservava dalla sofferenza.

Non è indispensabile essere innamorati per sentirsi felici. Io non vivevo la vita che volevo davvero, ma era comunque una vita in equilibrio e pensavo andasse avanti così per sempre, mi sarebbe bastato. Non è che cercassi chissà quale amore, anzi. Mi infastidiva solo l'idea.

Il punto è dopo che l'amore entra nella tua vita. Una volta conosciuto quel vortice di sensazioni che solo quella persona può darti, non riesci a concepire l'idea di restare senza. Poi certo che razionalmente sai bene che vivresti comunque. Ma se ci sei dentro è dura.

Così come non puoi impedirti di sentirti gelosa e vulnerabile. E per me, dopo mesi passati a costruire quella corazza di cui parlava Fabry, è dura ritrovarsi nuda e indifesa, di nuovo.
Forse ecco, posso dire che con l'esperienza che ho avuto, qualche elemento in più per difendermi ce l'ho. L'aver attraversato l'inferno sentimentale, alla fine, ti rende consapevole del fatto che proprio una canna al vento non sei. Ma è dura, almeno per me, veder crollare le proprie difese. A volte rimpiango il periodo in cui mi sentivo forte e invincibile :)

Scusa se ho approfittato della tua domanda... mi sono svegliata e non riesco più a dormire. Tanti pensieri in testa, ne ho approfittato per dargli un senso :)

:) Io al posto di chi ha lasciato il partner, mi farei una domanda, saprò io con lui, instaurare quel rapporto dato da quello che io adesso conosco e sono?

Io sono sicuro che tutti noi vogliamo dare noi stessi a qualcuno, e non esistesse avvenimento che può esimerci da questo, altrimenti vivremmo a metà.
 

Monsieur Madeleine

Utente di lunga data
:) Io al posto di chi ha lasciato il partner, mi farei una domanda, saprò io con lui, instaurare quel rapporto dato da quello che io adesso conosco e sono?

Io sono sicuro che tutti noi vogliamo dare noi stessi a qualcuno, e non esistesse avvenimento che può esimerci da questo, altrimenti vivremmo a metà.
Purtroppo più che dare generalmente si tenta di prendere. Senza manco accorgersene, ma il succo è quello, e poi nascono i casini.
Meglio in equilibrio. Dall'equilibrio si può decidere dove andare senza rischio di cadere addosso agli altri con le nostre aspettative.
 

Hirohito

Utente di lunga data
Purtroppo più che dare generalmente si tenta di prendere. Senza manco accorgersene, ma il succo è quello, e poi nascono i casini.
Meglio in equilibrio. Dall'equilibrio si può decidere dove andare senza rischio di cadere addosso agli altri con le nostre aspettative.
Grande MM. Le tue elaborazioni sono molto vicine alle mie. Queste cose sono rese molto bene da una frase di Bukowsky che cito spesso, nonostante sia una provocazione esasperata ed eccessiva. Ma rende l'idea:
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]"... L'amore è una forma di pregiudizio, si ama ciò di cui si ha bisogno.»[/FONT]
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]
[/FONT]
 
Grande MM. Le tue elaborazioni sono molto vicine alle mie. Queste cose sono rese molto bene da una frase di Bukowsky che cito spesso, nonostante sia una provocazione esasperata ed eccessiva. Ma rende l'idea:
"... L'amore è una forma di pregiudizio, si ama ciò di cui si ha bisogno.»

era una frase perfetta per lui, molto meno per altri.
si ama per come si è fatti ; direi che niente diventa specchio più dell'amore.l'egoista amerà soprattutto se stesso, il generoso no....etcetc
 
A

ale

Guest
era una frase perfetta per lui, molto meno per altri.
si ama per come si è fatti ; direi che niente diventa specchio più dell'amore.l'egoista amerà soprattutto se stesso, il generoso no....etcetc
egoismo e generosità sono aspetti, più o meno marcati, ma sempre aspetti di una personalità.
nessuno è immune dalla ricerca delle proprie aspettative, penso.
 
egoismo e generosità sono aspetti, più o meno marcati, ma sempre aspetti di una personalità.
nessuno è immune dalla ricerca delle proprie aspettative, penso.
no. ma non tutti le fanno pesare agli altri...questo equilibrio dipende appunto dalla qualità delle persone .e forse più è presente questa forma di discernimento, più si è in grado di capire se valga la pena o meno e su quali basi... avere delle aspettative.
 
in fondo bukowski era un ubriacone che lavorava alle poste:mrgreen:







se non ritorna oggi moltimodi per cazziarmi non ritornerà mai più
 

Leda

utente Olimpi(c)a
no. ma non tutti le fanno pesare agli altri...questo equilibrio dipende appunto dalla qualità delle persone .e forse più è presente questa forma di discernimento, più si è in grado di capire se valga la pena o meno e su quali basi... avere delle aspettative.

Questa me la incornicio.
 
A

ale

Guest
no. ma non tutti le fanno pesare agli altri...questo equilibrio dipende appunto dalla qualità delle persone .e forse più è presente questa forma di discernimento, più si è in grado di capire se valga la pena o meno e su quali basi... avere delle aspettative.
sì, ma questo accade, quando accade, in una fase successiva.
il pre-giudizio di cui parla Bukowsky, e non è il solo, è la tendenza naturale a specchiarci, a proiettare nella persona amata i nostri bisogni, i nostri desideri, vederli personificati... e illudersi di amare la persona.
 

Hirohito

Utente di lunga data
sì, ma questo accade, quando accade, in una fase successiva.
il pre-giudizio di cui parla Bukowsky, e non è il solo, è la tendenza naturale a specchiarci, a proiettare nella persona amata i nostri bisogni, i nostri desideri, vederli personificati... e illudersi di amare la persona.
Lo hai esplicitato, io avevo omesso di farlo.... :up:
 
Questa me la segno.

A chi dovremmo conformarci, a Maga Magò ?

:mexican:

PS: seriamente, adesso, a me ha sempre dato l'idea di un uomo libero.
se la senti affine perché no?
personalmente non mi conformo ad un mio modello(perché è questo che gli altri vogliono da me) ma seguo quello che spontaneamente mi arriva
 
Stato
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