È possibile?

Foglia

utente viva e vegeta
[MENTION=7379]Nike[/MENTION] magari lo hai già detto e sono io a non ricordare, o a non avere letto: ma tu sei economicamente indipendente? Perché piuttosto che pensare al pentimento di lui (cosa che vedo come assurda) penserei se ed in che misura potresti ipotizzare di vivere materialmente senza di lui. Forse sono ot, però mi sembra che tu stia incentrando la questione su elementi irrilevanti. Come e' stato fino ad ora il tuo matrimonio? Era bilanciato oppure no? Cosa perderesti tu a lasciarlo?
 

Brunetta

Utente di lunga data
Mi ripeto. Io non riesco a capire quali paure costringano donne indipendenti economicamente e ancora relativamente giovani a massacrarsi per restare con uomini che hanno ampiamente dimostrato di non farsi problemi a tradirle.
Lo so che ci ho aperto un thread e non è stato l’unico.
Ma mi domando se a un/a loro figlio/a consiglierebbero di farlo.
 

Bruja

Utente di lunga data
Mi ripeto. Io non riesco a capire quali paure costringano donne indipendenti economicamente e ancora relativamente giovani a massacrarsi per restare con uomini che hanno ampiamente dimostrato di non farsi problemi a tradirle.
Lo so che ci ho aperto un thread e non è stato l’unico
Ma mi domando se a un/a loro figlio/a consiglierebbero di farlo.
Assolutamente e completamente d'accordo.
Il problema non é decidere se tornare in coppia ma domandarsi se davvero ci interessa quella coppia.
Ovvio si valuta il bene comune e degli eventuali figli, ma se deve essere un rapporto pieno di cerotti esistenziali perché mantenerlo?
Il tradimento spesso é il tradimento di sé stessi, lo si é detto spesso, ma se accade, il primo che deve porsi domande é chi tradisce mentre spesso assume il ruolo del pentito/a e spera nel perdono edificante.
Questo non serve al rinnovo del rapporto, serve solo a ricompattarlo in qualche modo. Quel che servirebbe davvero sarebbe comprendere quanto abitualmente non si analizzi abbastanza la possibilità di restare soli, specie se economicamente indipendenti, per rimettere in gioco anche la nostra prospettiva di vita che potrebbe avere altre proiezioni. Non ultimo poi esiste il rischio di ricadute, che per l'esperienza pluriennale maturata su questo argomento accade nel 90% dei casi.
Auguro a chiunque di entrare in quel 10% ma anche in quel caso bisogna valutare che l'incanto é rotto. Una volta feci un esempio calzante, un vaso di cristallo... se cade e lo si può aggiustare lo si fa, ma la crepa nella perfezione del cristallo resta e quella crepa si chiama fiducia !
 

Jacaranda

Utente di lunga data
Mi ripeto. Io non riesco a capire quali paure costringano donne indipendenti economicamente e ancora relativamente giovani a massacrarsi per restare con uomini che hanno ampiamente dimostrato di non farsi problemi a tradirle.
Lo so che ci ho aperto un thread e non è stato l’unico.
Ma mi domando se a un/a loro figlio/a consiglierebbero di farlo.
Le motivazioni possono essere molte, come ben sai, dato che è emerso spesso dai tuoi scritti.
Si può trattare di un problema di autostima ....mi ha tradito perché valgo meno di lui e senza di lui non sono niente , o perché l’idea di comunicare al mondo: ci siamo lasciati perché si scopava un’altra , fa sentire umiliati due volte, perché si pensa che i figli ne soffriranno, perché si pensa di poter aggiustare le cose oppure banalmente perché si riconosce di avere una parte di colpa ...
Si è diversi...non migliori, non peggiori....diversi.
Conosco diverse donne che hanno fatto una scelta radicale come la tua ...tutte infelici comunque...
L’aver cacciato di casa il fedifrago non le ha riportate a nuova vita...
 

mistral

Utente di lunga data
Le motivazioni possono essere molte, come ben sai, dato che è emerso spesso dai tuoi scritti.
Si può trattare di un problema di autostima ....mi ha tradito perché valgo meno di lui e senza di lui non sono niente , o perché l’idea di comunicare al mondo: ci siamo lasciati perché si scopava un’altra , fa sentire umiliati due volte, perché si pensa che i figli ne soffriranno, perché si pensa di poter aggiustare le cose oppure banalmente perché si riconosce di avere una parte di colpa ...
Si è diversi...non migliori, non peggiori....diversi.
Conosco diverse donne che hanno fatto una scelta radicale come la tua ...tutte infelici comunque...
L’aver cacciato di casa il fedifrago non le ha riportate a nuova vita...
Un amico coetaneo ha cacciato di casa seduta stante la moglie scoperta con l’amante ,ci ha messo 15 anni per azzardare una relazione stabile e conseguente convivenza.Intanto i migliori anni se li è passati da schifo e completamente sfiduciato.Anche ora sembra aver semplicemente trovato il modo di non stare solo.
Lei si è risposata con l’ ex amante ,si è ricostruita una famiglia ma tutt’ora è tormentata per ciò che fece passare al primo figlio che all’epoca della sua messa fuori di casa aveva appena 3 anni.Mi disse che per lei era stato per anni un cruccio che non gli fosse stato permesso nemmeno di poter spiegare al marito e di poter parlare con lui.Chiusa letteralmente fuori casa con solo ciò che aveva addosso.
Ha passato anni di depressione ed attacchi di panico .
 

Brunetta

Utente di lunga data
Le motivazioni possono essere molte, come ben sai, dato che è emerso spesso dai tuoi scritti.
Si può trattare di un problema di autostima ....mi ha tradito perché valgo meno di lui e senza di lui non sono niente , o perché l’idea di comunicare al mondo: ci siamo lasciati perché si scopava un’altra , fa sentire umiliati due volte, perché si pensa che i figli ne soffriranno, perché si pensa di poter aggiustare le cose oppure banalmente perché si riconosce di avere una parte di colpa ...
Si è diversi...non migliori, non peggiori....diversi.
Conosco diverse donne che hanno fatto una scelta radicale come la tua ...tutte infelici comunque...
L’aver cacciato di casa il fedifrago non le ha riportate a nuova vita...
Pensa a come stanno quelle che se lo sono tenuto...

A parte le battute (è una battuta pure la tua, no? Dopo una riflessione profonda concludere sulla infelicità di chi è sola è ridicolo) credo che individuare dei punti possibili possa essere interessante.
Io partirei dalla umiliazione.
Intanto fuori da atti di violenza a cui non ci si può ribellare, tipo campo di prigionia o Full metal jacket, non so chi possa farci sentire umiliato se non noi stessi.
Però è vero che tra le mie conoscenze non ho mai sentito usare il termine cornuto o la situazione di tradito per infierire su qualcuno, anche se non in sua presenza. Anzi ho sempre sentito infierire sul traditore.
Quindi penso che si potrebbe analizzare perché ammettere di essere stati traditi potrebbe essere vissuto come una umiliazione. Forse forse potrebbe esserlo ammettere di accettare supinamente di essere traditi


Per quanto riguarda i figli..
http://www.tradimento.net/51-famigl...i-per-i-figli?highlight=Separarsi+per+i+figli

http://www.tradimento.net/51-famigl...-ai-figli-che?highlight=Separarsi+per+i+figli

Certamente non vedere più insieme i genitori è meno bello di vederli insieme, lapalissiano, ma quello che conta per i figli è la stabilità per loro che può esserci anche con genitori separati.
Quello che a me sembra più importante è il messaggio valoriale che si trasmette con le proprie scelte. Io non avrei mai voluto trasmettere ai figli una idea di possibilità di accettare di stare con chi non ti vuole o di far prevalere questioni economiche a questioni affettive.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Un amico coetaneo ha cacciato di casa seduta stante la moglie scoperta con l’amante ,ci ha messo 15 anni per azzardare una relazione stabile e conseguente convivenza.Intanto i migliori anni se li è passati da schifo e completamente sfiduciato.Anche ora sembra aver semplicemente trovato il modo di non stare solo.
Lei si è risposata con l’ ex amante ,si è ricostruita una famiglia ma tutt’ora è tormentata per ciò che fece passare al primo figlio che all’epoca della sua messa fuori di casa aveva appena 3 anni.Mi disse che per lei era stato per anni un cruccio che non gli fosse stato permesso nemmeno di poter spiegare al marito e di poter parlare con lui.Chiusa letteralmente fuori casa con solo ciò che aveva addosso.
Ha passato anni di depressione ed attacchi di panico .
Lui sarebbe stato meglio con lei? In base a quali elementi si potrebbe affermarlo?

Probabilmente è vero che chi si tiene a ogni costo il traditore sottovaluta le proprie capacità di stare solo e sopravvaluta quelle di perdonare e chi tronca sopravvaluta le proprie capacità di stare solo e sottovaluta quelle di perdonare.
Ma io credo che si scelga rifuggendo ciò che più spaventa. Trovo singolare che si sia spaventati più da stare con se stessi che con chi ci ha tradito.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Le motivazioni possono essere molte, come ben sai, dato che è emerso spesso dai tuoi scritti.
Si può trattare di un problema di autostima ....mi ha tradito perché valgo meno di lui e senza di lui non sono niente , o perché l’idea di comunicare al mondo: ci siamo lasciati perché si scopava un’altra , fa sentire umiliati due volte, perché si pensa che i figli ne soffriranno, perché si pensa di poter aggiustare le cose oppure banalmente perché si riconosce di avere una parte di colpa ...
Si è diversi...non migliori, non peggiori....diversi.
Conosco diverse donne che hanno fatto una scelta radicale come la tua ...tutte infelici comunque...
L’aver cacciato di casa il fedifrago non le ha riportate a nuova vita...
Altro punto: autostima.
Credo che sia un punto nodale.
L’autostima non è una corazza senza punti deboli, ci possono essere punti piccolissimi dove possiamo essere colpiti.
Per dirne uno mio che è particolarmente stupido, soffro molto per le mie incapacità musicali.
Capisco che la capacità di stare in coppia e sentirsi una moglie o un marito (contento [MENTION=6423]ermik[/MENTION]) valida/o possa essere un elemento importante della propria autostima complessiva.
Però credo che sia un punto fragile se si crede alla grande cazzata del merito.
Non è vero che se si faranno tutte le cose bene si sarà premiati. Non è vero nelle relazioni, non è vero nel lavoro.
Di conseguenza l’essere traditi non è un demerito e non è una prova di essere stati incapaci o peggio responsabili del tradimento.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Le motivazioni possono essere molte, come ben sai, dato che è emerso spesso dai tuoi scritti.
Si può trattare di un problema di autostima ....mi ha tradito perché valgo meno di lui e senza di lui non sono niente , o perché l’idea di comunicare al mondo: ci siamo lasciati perché si scopava un’altra , fa sentire umiliati due volte, perché si pensa che i figli ne soffriranno, perché si pensa di poter aggiustare le cose oppure banalmente perché si riconosce di avere una parte di colpa ...
Si è diversi...non migliori, non peggiori....diversi.
Conosco diverse donne che hanno fatto una scelta radicale come la tua ...tutte infelici comunque...
L’aver cacciato di casa il fedifrago non le ha riportate a nuova vita...
Altro punto: la corresponsabilità.
La corresponsabilità nella costruzione e nella gestione della relazione c’è senz’altro.
Ma non esiste corresponsabilità nel tradimento.
Il tradimento è sempre una scelta di chi tradisce.
 

Jacaranda

Utente di lunga data
Pensa a come stanno quelle che se lo sono tenuto...

A parte le battute (è una battuta pure la tua, no? Dopo una riflessione profonda concludere sulla infelicità di chi è sola è ridicolo) credo che individuare dei punti possibili possa essere interessante.
Io partirei dalla umiliazione.
Intanto fuori da atti di violenza a cui non ci si può ribellare, tipo campo di prigionia o Full metal jacket, non so chi possa farci sentire umiliato se non noi stessi.
Però è vero che tra le mie conoscenze non ho mai sentito usare il termine cornuto o la situazione di tradito per infierire su qualcuno, anche se non in sua presenza. Anzi ho sempre sentito infierire sul traditore.
Quindi penso che si potrebbe analizzare perché ammettere di essere stati traditi potrebbe essere vissuto come una umiliazione. Forse forse potrebbe esserlo ammettere di accettare supinamente di essere traditi


Per quanto riguarda i figli..
http://www.tradimento.net/51-famigl...i-per-i-figli?highlight=Separarsi+per+i+figli

http://www.tradimento.net/51-famigl...-ai-figli-che?highlight=Separarsi+per+i+figli

Certamente non vedere più insieme i genitori è meno bello di vederli insieme, lapalissiano, ma quello che conta per i figli è la stabilità per loro che può esserci anche con genitori separati.
Quello che a me sembra più importante è il messaggio valoriale che si trasmette con le proprie scelte. Io non avrei mai voluto trasmettere ai figli una idea di possibilità di accettare di stare con chi non ti vuole o di far prevalere questioni economiche a questioni affettive.
Brunetta, sei granitica riguardo alla tua posizione. Lo abbiamo capito...Sembra quasi che tu voglia continuamente dare validità assoluta alla tua scelta come per autoconvincerti che sia quella giusta...
chi non caccia il fedifrago sbaglia sempre... Perché?
Io non sono certa che la mia sia quella giusta, ma neanche che sia quella sbagliata ...
 

Brunetta

Utente di lunga data
Brunetta, sei granitica riguardo alla tua posizione. Lo abbiamo capito...Sembra quasi che tu voglia continuamente dare validità assoluta alla tua scelta come per autoconvincerti che sia quella giusta...
chi non caccia il fedifrago sbaglia sempre... Perché?
Io non sono certa che la mia sia quella giusta, ma neanche che sia quella sbagliata ...
Dopo anni mi sono fatta una opinione.
Ma non è una cosa valida per tutti, dipende.
Ci sono state persone che hanno avuto da me appoggio per restare. Dipende.
Dipende dalle motivazioni che vengono addotte, dal tipo di tradimento, dalle giustificazioni post tradimento, dalle opinioni che il traditore e il tradito esprimono l’uno nei confronti dell’al’altro.
Se ci sono valutazioni di disprezzo in varie forme non vedo un futuro roseo insieme.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Brunetta, sei granitica riguardo alla tua posizione. Lo abbiamo capito...Sembra quasi che tu voglia continuamente dare validità assoluta alla tua scelta come per autoconvincerti che sia quella giusta...
chi non caccia il fedifrago sbaglia sempre... Perché?
Io non sono certa che la mia sia quella giusta, ma neanche che sia quella sbagliata ...
Comunque io ho analizzato le tue argomentazioni e ho risposto. Tu porti il confronto su un piano personale.
Non hai fatto così solo con me.
È un tuo modo normale o è solo in questa fase particolare?
 

Jacaranda

Utente di lunga data
Comunque io ho analizzato le tue argomentazioni e ho risposto. Tu porti il confronto su un piano personale.
Non hai fatto così solo con me.
È un tuo modo normale o è solo in questa fase particolare?
Scusa, non ho capito. In che senso porterei il confronto sul piano personale?
 

Divì

Utente senza meta
Scusa, non ho capito. In che senso porterei il confronto sul piano personale?
Perché hai espresso un giudizio sulla persona e le sue modalità comunicative, e non sugli argomenti. Ci sta, lo facciamo tutti. Meglio esserne consapevoli.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Un amico coetaneo ha cacciato di casa seduta stante la moglie scoperta con l’amante ,ci ha messo 15 anni per azzardare una relazione stabile e conseguente convivenza.Intanto i migliori anni se li è passati da schifo e completamente sfiduciato.Anche ora sembra aver semplicemente trovato il modo di non stare solo.
Lei si è risposata con l’ ex amante ,si è ricostruita una famiglia ma tutt’ora è tormentata per ciò che fece passare al primo figlio che all’epoca della sua messa fuori di casa aveva appena 3 anni.Mi disse che per lei era stato per anni un cruccio che non gli fosse stato permesso nemmeno di poter spiegare al marito e di poter parlare con lui.Chiusa letteralmente fuori casa con solo ciò che aveva addosso.
Ha passato anni di depressione ed attacchi di panico
.
Parlo da traditrice.

Una delle cose che ho sempre, sempre, messo in conto è che non avrei avuto modo di spiegare alcunchè.
E che magari, pur avendone la possibilità, non ne sarei stata capace.

E' una questione di responsabilità rispetto alle proprie scelte.

SE non si è in grado di accettare le possibili conseguenze delle proprie azioni, ho sempre pensato fosse meglio abbozzare.

E da traditrice ho sempre considerato il peggiore degli scenari.

So anche che c'è chi fa pensando che la passerà liscia.

E l'ho sempre trovato un atteggiamento poco coraggioso. E anche piuttosto vile.

Oltre che molto dipendente.

Significa in fonda fare qualcosa e poi mettersi nelle mani di qualcun altro perchè lo risolva.

Lo trovo veramente poco onorevole. Proprio come sistema di pensiero.
 
Ultima modifica:

Brunetta

Utente di lunga data
Brunetta, sei granitica riguardo alla tua posizione. Lo abbiamo capito...Sembra quasi che tu voglia continuamente dare validità assoluta alla tua scelta come per autoconvincerti che sia quella giusta...
chi non caccia il fedifrago sbaglia sempre... Perché?
Io non sono certa che la mia sia quella giusta, ma neanche che sia quella sbagliata ...
Comunque io ho analizzato le tue argomentazioni e ho risposto. Tu porti il confronto su un piano personale.
Non hai fatto così solo con me.
È un tuo modo normale o è solo in questa fase particolare?
Scusa, non ho capito. In che senso porterei il confronto sul piano personale?
Perché hai espresso un giudizio sulla persona e le sue modalità comunicative, e non sugli argomenti. Ci sta, lo facciamo tutti. Meglio esserne consapevoli.
A me sembra che sia interessante anche vedere se è una modalità usuale perché fa sentire attaccati.
Io non mi sento attaccata perché ho subito ben altri attacchi e poi ho (ancora) un rapporto con te da semplice utente. Però se è una tua modalità nel reale può creare un clima di scontro è spostare il dialogo dai fatti alle persone.
 

stany

Utente di lunga data
Altro punto: autostima.
Credo che sia un punto nodale.
L’autostima non è una corazza senza punti deboli, ci possono essere punti piccolissimi dove possiamo essere colpiti.
Per dirne uno mio che è particolarmente stupido, soffro molto per le mie incapacità musicali.
Capisco che la capacità di stare in coppia e sentirsi una moglie o un marito (contento [MENTION=6423]ermik[/MENTION]) valida/o possa essere un elemento importante della propria autostima complessiva.
Però credo che sia un punto fragile se si crede alla grande cazzata del merito.
Non è vero che se si faranno tutte le cose bene si sarà premiati. Non è vero nelle relazioni, non è vero nel lavoro.
Di conseguenza l’essere traditi non è un demerito e non è una prova di essere stati incapaci o peggio responsabili del tradimento.
Spiegalo al papero bastardo....
 

Bruja

Utente di lunga data
Ipazia

Bellissimo il tuo nick... eloquente forse su di te.
Ho letto le tue riflessioni sul tradire, le trovo responsabili ed argomentate ma non hai dimenticato la parte più facilmente tralasciata?
La tua realizzazione!
Quando si diventa amanti significa che per un motivo o per l'altro non si può stare in coppia pubblica, e questa é già una diminuzione esistenziale, inoltre spesso si pensa che l'altro abbia solo l'impossibilità materiale di offrirci una situazione normale, ma noi abbiamo solo la SUA versione dei fatti, non ultima la possibilità che non sia la prima volta che vive simili esperienze...
Non sto emettendo alcun tipo di giudizio sociale o morale ma la tua vita nel frattempo quante possibilità ha tralasciato, quanti "treni" ha perso, quanti momenti solitari e contriti ha dovuto subire?
Spesso parteggio per i traditi per una questione etica, e credo che il tradimento sia una forma di slealtà
prima verso sé stessi riferendomi a chi ha un rapporto in essere, ma chi da persona libera accetta una relazione extra per innamoramento, spesso non ha un futuro o uno sbocco a risoluzione felice.
Ovviamente parlo di relazioni di un certo spessore perché quelle storie da uno o due mesi in cui il sesso é l'ago della bilancia sono tanto diffuse quanto squallidine, idem quelle mercenarie in cui il catalizzatore é il denaro... più sono veloci, occasionali e vissute con prudenza e più saranno nascoste e sepolte e gabberanno chi crederà di avere un/a partner inappuntabile.
Ecco perché per chi ama, accettare il ruolo dell'amante, spesso significa stare in un limbo interminabile senza vere svolte o cambi di rotta e stando sempre ai margini della vita dell'altro/a.
Il primo dovere che abbiamo verso noi stessi é volere il nostro bene e in queste condizioni diventerebbe un miraggio lontano, ed se anche se potesse realizzarsi una seconda unione... chi ci garantirà che quello che ha subito l'ex non possa ricapitare? Se lo ha potuto fare la sua soglia di integrità non é così granitica da non contemplare altre complicità! Bisogna sperare che la fortuna sia dalla nostra, che la nuova unione sia fra anime gemelle ... ed incrociare le dita!
 
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