Sempre attuale è.
Non ti vesti come Beatrice o Lucia Mondella.
Io concordo con te su come il commercio, e ciò che volenti o nolenti si acquisti non possa che essere contemporaneo, e quindi "di moda".
Però, anche se non ci vestiamo come Beatrice o Lucia Mondella, negli anni delle modifiche ci sono state.
Rispetto ai miei anni di gioventù, ma anche più recenti tipo metà anni 2000, i look che si vedono in giro hanno abbigliamenti molto più "scialli", anche in tanti luoghi di lavoro non si chiede più di avere un abbigliamento preciso. Mi pare ci sia molta più libertà.
Non solo riguardo l’abbigliamento. Tingersi i capelli di viola, rosa o altri colori non naturali in passato avrebbe reso impossibile determinati lavori.
Oppure le scarpe. Oggi vi è un uso massiccio di scarpe da ginnastica, sia in uomini che donne, in passato non comune in lavori in aziende. Specialmente in tanti uomini persino quando vestono "eleganti" (tradotto indossano un abito di tessuto, pantaloni e giacca) sotto vedi spuntare ste scarpe da ginnastiche spesso bianche e molto "corpose". Combinazione che per il passato vissuto da me non era neppure immaginabile.
Le cravatte, regola di chi lavorava in uffici, oggi non si vedono più.
Qui la fascia di età è alta percui credo che abbastanza inevitabilmente si sia il risultato di tutto il proprio vissuto, di tutte le proprie preferenze anche, come hai fatto notare, relazionandosi con quanto poi propone il commercio.
Però tra tante donne over 60, ad esempio io noto un look sempre più "giovane". Son finite le schiere di permanentate e ore in file sotto il casco, e cotonature varie. Vengono usati jeans, giubbini. I capelli possono essere medio lunghi e raccolti. A volte possono avere brillantini nei jeans... insomma sono le ragazze degli anni 80.
La vera moda la seguono i giovani, con un taglio di capelli che un uomo di 50 anni non sceglierebbe mai, o cose simili.