Ovvio che nessuno mi risponde di sì.
Lo chiedevo per capire se lo si afferma solo qui che regolarizzando la figura diventa un qualcosa di eticamente concepibile oppure anche fuori.
Da quel che leggo per la mia esperienza personale, accade solo qui.
Magari prova a chiederlo anche tu a tua figlia.
Non credo che diventi qualcosa di eticamente perfetto solo perché fiscalmente rilevabile. In Svizzera le lavoratrici dei casini restano comunque sempre puttane, né più né meno delle ragazze in vetrina di Amsterdam.
Nulla che possa essere invidiabile, anche se soggette al pagamento dei tributi.
Ma sicuramente meno penoso della nigeriana della Paullese, totalmente privata della dignità che ogni essere umano dovrebbe avere.
La regolarizzazione dovrebbe infatti comportare la contemporanea messa al bando perché illegale della prostituzione in aree pubbliche, come le strade, e l'obbligo di esercizio in aree apposite soggette a controlli e verifiche, in maniera da limitare per quanto possibile l'afflusso di esseri umani sottoposti a minaccia, tortura o solo ridotti in clandestinità.
In pratica la regolarizzazione non comporta come dici tu l'elevazione etica del mestiere di puttana, ma evita che le persone che esercitino tale professione lo facciano in condizioni di schiavitù, violenza, sopraffazione e rischio per la vita.
Perché dopo anni di minorenni per le strade, di donne, perché le prostitute sono DONNE, sono esseri umani, private della dignità, relegate nel rango inferiore del rispetto che ogni essere umano merita, mi sarei anche stufato di tollerare tutto questo perché si stabilisce per abitudine da decenni che lo stato perde la sua dignità a fare il pappone.
No, lo stato l'ha già persa la dignità trattando persone come fa con i genitori di Rebecca e lasciando che donne stiamo nelle condizioni più umilianti per strada, con tutti i rischi per la propria incolumità che tra l'altro questo comporta.
E non capisco cosa ci sia di più etico nel continuare a tollerare che ragazzetti vendano il culo in via Trento così come ragazzine lo facciano ai margini della Val Tidone.
Ma d'altronde, lo stato non protegge nemmeno la dignità del senzatetto che vive e dorme a 200 metri dal mio balcone, tra i cartoni.
Cosa mi posso aspettare?
Io non ce l'ho con i clienti e nemmeno mi sento di offendere chi sceglie di fare la puttana liberamente, ma mi attengo nella mia visione a ciò che dice la costituzione.
Che è stata scritta per cittadini come Meloni, Schlein, Sala, Salvini e i residenti della zona 1, ma anche e sicuramente per le puttane, i barboni, i disoccupati, i senzatetto.
Fare la puttana o vendere il culo è un lavoro di merda e tale resterà anche dopo, ma che almeno chi lo esercita lo faccia nel rispetto della sua dignità di cittadino ed essere umano.