Ciao a tutti,
non ho alcun racconto da fare in merito ai tradimenti (nè compiuti, nè subiti), ma ho bisogno di parlare, sfogarmi.
Ho più di 30 anni, e da parecchio tempo, mi trovo a riflettere sulle relazioni sentimentali che si possono instaurare superati gli "enta".
Mi sembra quasi che non ci sia più la speranza di trovare un uomo valido, una relazione soddisfacente.
Diversi amici si sono sposati, ma non sono di certo il ritratto della felicità, nè dell'amore. Anzi, più che di amore, si dovrebbe parlare di unioni di comodo per non ritrovarsi da soli.
Io non mi sento come loro, li guardo e li vedo spenti, e faccio ormai fatica a riconoscerli. Non voglio finire in un matrimonio o in una relazione di comodo, solo perchè ormai gli anni sono passati e bisogna farlo. Non voglio dar vita a una famiglia sulla base di questi fragili ed illusori presupposti.
Purtroppo mi sono resa conto che superata la mia età, non ci sia chissà quale scelta: o si prende il coetaneo meno peggio o ci sono i 40enni/50enni in crisi, che hanno voglia di riassaporare quella spensieratezza e libertà, ormai preclusa nei loro matrimoni falliti.
Ho le idee chiare sul mio futuro, ma non trovo chi abbia le idee chiare quanto me. Che fare?
Ciao, la tua domanda mi ricorda molto il paradosso di Fermi sulle civiltà extraterrestri: -Dove sono tutti?-
Il effetti non è una problematica da poco la tua, anzi direi quasi che è -la- problematica.
Scinderei il problema tuttavia in due parti, pur non sapendo di preciso quali siano le tue aspettative in proposito.
La prima riguarda essenzialmente gli aspetti cosiddetti “pratici” delle relazioni. In effetti già non è semplice trovare una persona che condivida cultura, gusti e progetto di vita, la quasi totalità delle persone, come dici tu si accontenta. Ma già parlando di questo ti garantisco che sarebbe molto, anzi, moltissimo come risultato. Conosco persone che darebbero un rene per un compagno o compagna di vita che si occupi di loro con lealtà.
La seconda riguarda invece le affinità, e qui parliamo d’altro, l’asticella si alza, di molto. Trovare una persona che ci “veda” ad un livello di comunicazione che comporti l’intima comprensione reciproca è di una rarità estrema, che questo accada dentro un rapporto consolidato ancor più raro.
E’ raro perché servono capacità che non tutti possiedono o che se hanno non tutti allenano. Serve sensibilità, empatia, intelligenza, disponibilità e curiosità verso gli altri.
Spesso accade in tempi e luoghi diversi da quelli che ci si aspetta, e questo diventa a volte giustificazione per relazioni extraconiugali. Spesso è solo illusione, ci si illude di trovare qualcuno di una sensibilità tale da poter amare e essere riamati per quello che si è.
Ho letto che hai messo la tua relazione “dopo” la vostra realizzazione professionale. Non che questo sia sbagliato aprioristicamente, ciascuno ragiona con i suoi parametri, ma in questo avrebbe anche senso chiedersi se i nostri progetti di vita siano tali da renderci felici.
Ed in effetti ne conosco di persone pronte a buttare alle ortiche la loro vita, anche se di successo pur di essere meno soli ad affrontarla.
Purtroppo il mondo e la vita sono quello che sono, non come ci piacerebbe fossero ma tutto è possibile, un amico mi ha detto che siamo tutti condannati ad essere dei cercatori.
Non smettere di cercare.
