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omicron

Pigra, irritante e non praticante
Purtroppo quando un legame si spezza c'è chi soffre e rimane male e chi lo supera.
Chi soffre della rottura impazzisce nel vedere l'ex rifarsi una vita
certo, ma lei si è chiusa a riccio e da la colpa agli altri
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
certo, ma lei si è chiusa a riccio e da la colpa agli altri
Lei ha fatto una scelta inuiziale, non seguire il fidanzato. Giusta per carità, avrà considerato i pro e i contro.

Poi c'è il lato oscuro ripartire.

E qui si da la colpa agli altri che non aiutano ad uscire dal pantano.

Purtroppo si deve tornare a galla, poi si riprende la corsa
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Lei ha fatto una scelta inuiziale, non seguire il fidanzato. Giusta per carità, avrà considerato i pro e i contro.

Poi c'è il lato oscuro ripartire.

E qui si da la colpa agli altri che non aiutano ad uscire dal pantano.

Purtroppo si deve tornare a galla, poi si riprende la corsa
entrambi hanno scelto di non credere nella loro storia, non hanno avuto il coraggio di scegliere il loro rapporto
capisco che ora lei possa pensare di aver fatto la scelta sbagliata
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
entrambi hanno scelto di non credere nella loro storia, non hanno avuto il coraggio di scegliere il loro rapporto
capisco che ora lei possa pensare di aver fatto la scelta sbagliata
Per una qualche ragione non conisederavano il rapporto degno di rinuncia.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ciao, la tua domanda mi ricorda molto il paradosso di Fermi sulle civiltà extraterrestri: -Dove sono tutti?-

Il effetti non è una problematica da poco la tua, anzi direi quasi che è -la- problematica.

Scinderei il problema tuttavia in due parti, pur non sapendo di preciso quali siano le tue aspettative in proposito.

La prima riguarda essenzialmente gli aspetti cosiddetti “pratici” delle relazioni. In effetti già non è semplice trovare una persona che condivida cultura, gusti e progetto di vita, la quasi totalità delle persone, come dici tu si accontenta. Ma già parlando di questo ti garantisco che sarebbe molto, anzi, moltissimo come risultato. Conosco persone che darebbero un rene per un compagno o compagna di vita che si occupi di loro con lealtà.

La seconda riguarda invece le affinità, e qui parliamo d’altro, l’asticella si alza, di molto. Trovare una persona che ci “veda” ad un livello di comunicazione che comporti l’intima comprensione reciproca è di una rarità estrema, che questo accada dentro un rapporto consolidato ancor più raro.

E’ raro perché servono capacità che non tutti possiedono o che se hanno non tutti allenano. Serve sensibilità, empatia, intelligenza, disponibilità e curiosità verso gli altri.

Spesso accade in tempi e luoghi diversi da quelli che ci si aspetta, e questo diventa a volte giustificazione per relazioni extraconiugali. Spesso è solo illusione, ci si illude di trovare qualcuno di una sensibilità tale da poter amare e essere riamati per quello che si è.

Ho letto che hai messo la tua relazione “dopo” la vostra realizzazione professionale. Non che questo sia sbagliato aprioristicamente, ciascuno ragiona con i suoi parametri, ma in questo avrebbe anche senso chiedersi se i nostri progetti di vita siano tali da renderci felici.

Ed in effetti ne conosco di persone pronte a buttare alle ortiche la loro vita, anche se di successo pur di essere meno soli ad affrontarla.

Purtroppo il mondo e la vita sono quello che sono, non come ci piacerebbe fossero ma tutto è possibile, un amico mi ha detto che siamo tutti condannati ad essere dei cercatori.

Non smettere di cercare.:)
Hai detto, come ti succede spesso (non ti esaltare! Non sempre) cose molto interessanti.
Sì. Il “sogno”, l’aspirazione, il desiderio, il bisogno è trovare qualcuno con cui costruire l’intimità, una relazione libera in cui potersi mostrare se stessi in ogni momento e trovare in ogni momento accoglienza. Ma appunto è una cosa che si costruisce e c’è chi non sa come si fa, lo vuole trovare subito o non è disponibile a una speculare accoglienza.
Bisogna tirarsi su le maniche.
E a volte accettare che gli altri non ce la fanno o ...noi non ce la facciamo.
 

Ulisse

Utente di lunga data
Non smettere di cercare.:)

a parte i tuoi interventi sempre gradevoli da leggere,
mi fa piacere che ti sia rifatto vivo sul forum.
Spero tutto bene nel frattempo

Fine OT
 

spleen

utente ?
Hai detto, come ti succede spesso (non ti esaltare! Non sempre) cose molto interessanti.
Sì. Il “sogno”, l’aspirazione, il desiderio, il bisogno è trovare qualcuno con cui costruire l’intimità, una relazione libera in cui potersi mostrare se stessi in ogni momento e trovare in ogni momento accoglienza. Ma appunto è una cosa che si costruisce e c’è chi non sa come si fa, lo vuole trovare subito o non è disponibile a una speculare accoglienza.
Bisogna tirarsi su le maniche.
E a volte accettare che gli altri non ce la fanno o ...noi non ce la facciamo.
No no, tranquilla, non mi esalto.:giggle:

Manco attivamente da un po' dal forum, la cosa che mi ha lasciato leggermente perplesso di questa discussione è che sia partita, come spesso accade, la caccia ai “difetti” del forumista o della forumista nuova. Che sono molto spesso solo difetti nel modo di porsi, non della sostanza dei problemi che ha evocato.
Problemi veri, importanti, che tutti abbiamo dovuto affronate e risolvere (e magari anche ignorare per disperazione, nella nostra vita). Questo, lungi dall’ essere un atto di accusa nei confronti di qualcuno, solo per dire che si è persa una occasione importante. (Anche da parte sua che mi sembra si sia risentita e ritirata).

Aprire una discussione sul conseguimento della intimità con qualcuno è in qualche modo aprire una (spesso) scomoda discussione sul livello del linguaggio e della comunicazione che adottiamo. Anche con @ipazia ricordo di aver affrontato in passato l’argomento. Nei rapporti interpersonali non abbiamo come società fatto grandi passi in avanti, spesso ci continuiamo a muovere in contesti che tendono alla semplificazione, per non dire alla banalizzazione.
 
Ultima modifica:

spleen

utente ?
a parte i tuoi interventi sempre gradevoli da leggere,
mi fa piacere che ti sia rifatto vivo sul forum.
Spero tutto bene nel frattempo

Fine OT
Ti ringrazio Ulisse, ultimamente purtroppo no, non va tutto bene, diciamo che va meglio, ed è già molto. :)
Fine ot anche per me.
 
Ultima modifica:

perplesso

Administrator
Staff Forum
diciamo che a me non me ne frega niente dei giudizi sommari basati su qualche messaggio che ho scritto qui sopra. detto poi da chi vuole scandagliare la mia, di vita, ma della sua, dice nulla. detto questo, sto aspettando che mi dite come cancellare l'account. poi per me potete pure continuare a fare ipotesi qui sopra.
basta smettere di scrivere
 

Carola

Utente di lunga data
No no, tranquilla, non mi esalto.:giggle:

Manco attivamente da un po' dal forum, la cosa che mi ha lasciato leggermente perplesso di questa discussione è che sia partita, come spesso accade, la caccia ai “difetti” del forumista o della forumista nuova. Che sono molto spesso solo difetti nel modo di porsi, non della sostanza dei problemi che ha evocato.
Problemi veri, importanti, che tutti abbiamo dovuto affronate e risolvere (e magari anche ignorare per disperazione, nella nostra vita). Questo, lungi dall’ essere un atto di accusa nei confronti di qualcuno, solo per dire che si è persa una occasione importante. (Anche da parte sua che mi sembra si sia risentita e ritirata).

Aprire una discussione sul conseguimento della intimità con qualcuno è in qualche modo aprire una (spesso) scomoda discussione sul livello del linguaggio e della comunicazione che adottiamo. Anche con @ipazia ricordo di aver affrontato in passato l’argomento. Nei rapporti interpersonali non abbiamo come società fatto grandi passi in avanti, spesso ci continuiamo a muovere in contesti che tendono alla semplificazione, per non dire alla banalizzazione.
Che belle cose che scrivi
 

Tachidoz

Utente di lunga data
Io all'autrice del post le consiglierei di berci su in primis, come già saggiamente consigliato in prima battuta... e dopo di prendersela più o meno così....

C’era una volta, in un villaggio cinese, un vecchio contadino che viveva con suo figlio e un cavallo, che era la loro unica fonte di sostentamento.
Un giorno, il cavallo scappò lasciando l’uomo senza possibilità di lavorare la terra.
I suoi vicini accorsero da lui per mostrargli la loro solidarietà dicendosi dispiaciuti per l’accaduto.
Lui li ringraziò per la visita, ma domandò loro: “Come fate a sapere se ciò che mi è successo è un bene o un male per me? Chi lo sa!”
I vicini, perplessi dall’atteggiamento del vecchio contadino, andarono via.

Una settimana dopo, il cavallo ritornò alla stalla, accompagnato da una grande mandria di cavalli. Giunta la notizia agli abitanti del villaggio, questi tornarono a casa del contadino, congratulandosi con lui per la buona sorte.
“Prima avevi solo un cavallo ed ora ne hai molti, è una grande ricchezza. Che fortuna!”, dissero.
“Grazie per la visita e per la vostra solidarietà”, rispose lui, ma come fate a sapere che questo è un bene o un male per me?”
I vicini, ancora una volta rimasero sconcertati dalla risposta del vecchio contadino e se ne andarono via.

Qualche tempo dopo, il figlio del contadino, nel tentativo di addomesticare uno dei nuovi cavalli arrivati, cadde da cavallo rompendosi una gamba.
I vicini premurosi tornarono a far visita al contadino dimostrandosi molto dispiaciuti per la disgrazia.
L’uomo ringraziò per la visita e l’affetto di tutti e nuovamente domandò: “Come potete sapere se l’accaduto è una disgrazia per me? Aspettiamo e vediamo cosa succederà nel tempo.”
Ancora una volta la frase del vecchio contadino lasciò tutti stupefatti e senza parole se ne andarono increduli.

Trascorsero alcuni mesi ed il Giappone dichiarò guerra alla Cina. Il governo inviò i propri emissari in tutto il paese alla ricerca di giovani in buona salute da inviare al fronte in battaglia. Arrivarono al villaggio e reclutarono tutti i giovani, eccetto il figlio del contadino che aveva la gamba rotta.
Nessuno dei ragazzi ritornò vivo. Il figlio del contadino invece guarì e i cavalli furono venduti procurando una buona rendita.

Il saggio contadino passò a visitare i suoi vicini per consolarli ed aiutarli, come loro si erano mostrati solidali con lui in ogni situazione.
Ogni volta che qualcuno di loro si lamentava, il saggio contadino diceva: “Come sai se questo è un male?”. Se qualcuno si rallegrava troppo, gli domandava: “Come sai se questo è un bene?”
Gli uomini di quel villaggio capirono allora l’insegnamento del saggio contadino che li esortava a non esaltarsi e a non lasciarsi abbattere dagli eventi, accogliendo sempre ciò che è, consapevoli del fatto che – al di là del bene e del male – tutto potrebbe rivelarsi diverso da come appare.
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Che ha ragione e che non esistono uomini liberi che vogliono un rapporto serio. Poi per serio bisogna vedere cosa intendesse lei
Una ragazza (quasi 30 enne) mia conoscente ha esternato lo stesso problema. Poi ho capito.
Lei vuole un uomo con cui condividere la vita, una specie di coinquilino perfetto, con stessi interessi, pari divisione di carichi casalinghi.
Libertà di frequentare amici, ma non averne in comune troppo pesante.
Un grande intesa fisica.
Le ho detto che se lo trova glielo rubo.
In tutto il discorso non ho sentito prendere in considerazione una possibile rinuncia per far funzionare la coppia.
Se si parte con certi presupposti non so fino a che punto sì è pronti x la vita di coppia
 

Marjanna

Utente di lunga data
Certo che non ci si può assentare qualche ora che ne salta fuori sempre una...
che è successo sto giro? già lo so che domani sarete a pagina 50 e in mezzo ce ne finiranno 10 su Etta
 

Etta

Utente di lunga data
Certo che non ci si può assentare qualche ora che ne salta fuori sempre una...
che è successo sto giro? già lo so che domani sarete a pagina 50 e in mezzo ce ne finiranno 10 su Etta
Non credo perché l’utente dall’età misteriosa se n’è andata. Ha cancellato la discussione iniziale. 😄
 

Tachipirina

Utente di lunga data
la dimostrazione che non è in grado mettersi in discussione.
forse voleva solo sentirsi dire delle cose diverse della serie che il mondo fa schifo, sento parecchie persone che la vedono così.
Sono le stesse che fanno molto poco per cambiare la loro vita e si piangono addosso, dipende molto dal carattere e dal vissuto
 
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