A ruota libera😁

Koala

Utente di lunga data
Guarda… io ho una carissima amica che sa tantissime cose di me, ma quando mi ha chiesto “ma scusa quando ci hai scopato con quello?” Ho risposto “mai” e non era vero 😅😅😅😅😅😅 ma non me la sentivo di dirle la verità 😅😅😅
Ho attraversato un periodo non molto bello e questa ragazza è stata una manna dal cielo… e raccontandole tutto mi ha aiutato a vedere le cose da un punto di vista diverso rispetto al mio
 

Foglia

utente viva e vegeta
Se sono me stessa, non ho timore delle tue incazzature. O di tue reazioni. (anche perchè questo è un problema risolto prima di lasciarmi conoscere per davvero).

Se sono me stessa la cosa più spontanea è parlare. A prescindere dalle tue possibili reazioni.
Proprio perchè sono me stessa.

Se questo non avviene...non c'è accoglienza.



Esser se stessi, aprirsi e mettersi a nudo a mio avviso mica è raccontare i cazzi propri o mostrare le proprie emozioni.
Io quello lo posso fare con chiunque.

Ho raccontato anche qui sul forum i cazzi miei, ho scritto emozioni e turbamenti, per dire.

Mi sono messa a nudo?
Certo che no. :)

Esser se stessi è non aver vincoli con se stessi nella relazione con l'altro.
E questo si traduce nella chiarezza di espressione.
Si traduce nel Conoscere l'altro e le sue reazioni senza turbamento a riguardo.


E l'accoglienza è esattamente questa.
Entrando nel significato, che è un tantinello oltre il buon costume per cui educatamente ti tratto bene e ti accolgo nei miei spazi di vita.

Reciprocamente.

Il non dire, il non parlar chiaro cozza profondamente con l'accoglienza.
E neanche tanto quella dell'altro.

Ma quella per sè.
Se mi tengo dubbi, pensieri, timori perchè se no tu....sono io che non sto accogliendo me stessa in me stessa.
E' conseguenza il fatto che non sto accogliendo neppure te.

Fra le conseguenze di questo, c'è trovare vie alternative per esprimere sè.
Offuscare, mostrare parti e non altre. Mostrarle di nascosto o anticipando quello che l'altro potrebbe fare o dire.

Tutto questo falsa una relazione.

Nei miei parametri di relazione. Di vicinanza.



Ecco perchè non un errore. O uno sbaglio.
Ma un modus operandi. Dove forma e sostanza coincidono.

E non c'è nulla di cui scusarsi o per cui cospargersi il capo di cenere.

E' solo scegliere chi tenersi vicino oppure no.

Quello è.
A qualcuno va bene.

A qualcuno no.

Onestamente...penso che si stia abusando parecchio del "mostro tutta me stessa/o...etc etc..." e che lo si scambi con l'usarsi vicendevolmente come sfogatoio. Che va benissimo. E' importante aver da sfogarsi, parlare, raccontare, confrontarsi anche, chiedere consiglio e poter pensare che l'altro terrà con cura quelle parti.

Io colgo la differenza però. :)
Anzitutto grazie per questo confronto, il distinguo mi è utile :)

Credo (almeno parlo per me) che sia molto raro ciò di cui parli. C'è sempre (o quasi sempre) una certa.... contingenza? :) che porta ad evitare di portare il 100% della espressione di sé. Io ho parti di me che difficilmente andrei a dire, anche in una relazione "libera" come quella con il mio amante. Sono parti molto profonde, che ho deciso (scelto) di tenere per me. Sai che mentre sto scrivendoti, mi sono fermata un attimo a riflettere, e ho capito pure PERCHE' mi sono tanto intrippata con il milanese, PUR SENZA AVERE QUASI MAI SCAMBIATO DUE PAROLE, sulla contingenza (non è un termine che scelgo a caso pure io) del quotidiano? E pure perché questa cosa mi ha fatto tanto incazzare.... Ha sfiorato queste parti di me, ci è andato molto vicino, le sa :) (sono un implicito, eh, nel senso che non ne ho mai parlato per via diretta nemmeno a lui). E questo (dopo una inevitabile, grossissima incazzatura da parte mia, stile "ma come ti permetti?") ha fatto letteralmente colpo ;)
Peccato solo di non essere riuscita a portare questa relazione giù dall'iperuranio ;)

(Mi sto rileggendo, rileggo mille contraddizioni in ciò che ho scritto, eppure non saprei come meglio esprimerlo)
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Ho attraversato un periodo non molto bello e questa ragazza è stata una manna dal cielo… e raccontandole tutto mi ha aiutato a vedere le cose da un punto di vista diverso rispetto al mio
Certo lo capisco, si ha sempre bisogno di un’ottica diversa dalla nostra, era solo per dire che su certe cose meno persone sanno è meglio è (tra l’altro io neanche tradivo nessuno in quell’occasione)
 

Foglia

utente viva e vegeta
Certo lo capisco, si ha sempre bisogno di un’ottica diversa dalla nostra, era solo per dire che su certe cose meno persone sanno è meglio è (tra l’altro io neanche tradivo nessuno in quell’occasione)
Quindi hai fondamentalmente nascosto il fatto di essere amante di uno sposato. Ci sta :), pure io ho amiche che partirebbero con la "ramanzina", in tutta franchezza già non mi faccio gli applausi di mio, e l'ho condiviso solo con pochi, oltre a qui.
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Quindi hai fondamentalmente nascosto il fatto di essere amante di uno sposato. Ci sta :), pure io ho amiche che partirebbero con la "ramanzina", in tutta franchezza già non mi faccio gli applausi di mio, e l'ho condiviso solo con pochi, oltre a qui.
hai i sensi di colpa?
 

Foglia

utente viva e vegeta
hai i sensi di colpa?
Un po', nel senso che non mi dico "brava", ma più che altro non ho nemmeno voglia di andare incontro a reazioni e generalizzazioni (è pure banalizzazioni) del tipo "ti accontenti delle briciole ", oppure "lo fai per scarsa autostima ", che mi costringerebbero a dare ulteriori spiegazioni.
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Quindi hai fondamentalmente nascosto il fatto di essere amante di uno sposato. Ci sta :), pure io ho amiche che partirebbero con la "ramanzina", in tutta franchezza già non mi faccio gli applausi di mio, e l'ho condiviso solo con pochi, oltre a qui.
No no
Dello sposato sa 😂😂😂😂😂 l’ha pure visto
È di un altro che ho mentito spudoratamente
E hai ragione pure tu.

AAA simpatico ragazzo soprannominato er matita Cerca il temperino del suo cuore!
Io ho sempre ragione tesoro 😎
Un po', nel senso che non mi dico "brava", ma più che altro non ho nemmeno voglia di andare incontro a reazioni e generalizzazioni (è pure banalizzazioni) del tipo "ti accontenti delle briciole ", oppure "lo fai per scarsa autostima ", che mi costringerebbero a dare ulteriori spiegazioni.
La mia paura non era quella, anche perché appunto lui non è sposato, ma perché poi si è rivelato talmente tanto appiccicoso che non voglio che si sappia 😅😅😅😅
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Anzitutto grazie per questo confronto, il distinguo mi è utile :)

Credo (almeno parlo per me) che sia molto raro ciò di cui parli. C'è sempre (o quasi sempre) una certa.... contingenza? :) che porta ad evitare di portare il 100% della espressione di sé. Io ho parti di me che difficilmente andrei a dire, anche in una relazione "libera" come quella con il mio amante. Sono parti molto profonde, che ho deciso (scelto) di tenere per me. Sai che mentre sto scrivendoti, mi sono fermata un attimo a riflettere, e ho capito pure PERCHE' mi sono tanto intrippata con il milanese, PUR SENZA AVERE QUASI MAI SCAMBIATO DUE PAROLE, sulla contingenza (non è un termine che scelgo a caso pure io) del quotidiano? E pure perché questa cosa mi ha fatto tanto incazzare.... Ha sfiorato queste parti di me, ci è andato molto vicino, le sa :) (sono un implicito, eh, nel senso che non ne ho mai parlato per via diretta nemmeno a lui). E questo (dopo una inevitabile, grossissima incazzatura da parte mia, stile "ma come ti permetti?") ha fatto letteralmente colpo ;)
Peccato solo di non essere riuscita a portare questa relazione giù dall'iperuranio ;)

(Mi sto rileggendo, rileggo mille contraddizioni in ciò che ho scritto, eppure non saprei come meglio esprimerlo)
E' bella parola, contingenza.
Grazie a te per le riflessioni, tue e mie :)

Io uso coincidenza, nel senso della casualità degli accadimenti che senza intenzione o controllo si legano e si slegano fra di loro, come ci fosse un filo invisibile.
A me piacciono i fili invisibili!!

Ci sono momenti nella vita, o perlomeno nella mia storia di vita io li rilevo chiaramente, in cui si forma una sorta di "nodo", un punto incui i fili si aggrovigliano tutti insieme e tirandone uno pensando di sciogliere una cosa ben precisa, si scatena tutta una serie di accadimenti che riscrivono la direzione che si stava precedentemente seguendo.

Io ho imparato a seguire, quando accade. Quando cito Alice di là dello specchio è un po' questo il riferimento.
Si va...e basta, lasciandosi portare.

Nella mia esperienza di solito sono momenti intensi, ricchi di spunti ed opportunità. E soprattutto...PAURA.

La differenza fra cercare e trovare.

Se ne parlava con @spleen non ricordo quando. Io sono una trovatrice, più che una cercatrice.
Probabilmente per la mia tendenza cadere negli specchi ;):)

Uscendo dal pensiero magico, si possono chiamare punti di biforcazione: una piccola variazione dei valori dei parametri porta ad un cambiamento qualitativo o topologico del sistema, ovvero un cambiamento del numero dei punti di equilibrio o della loro qualità. (ovviamente...può portare anche alla catastrofe!)

Alcuni incontri portano per direttissima lì.

G., per esempio, mi ha sbattuta per direttissima...il calcio in culo finale di cui avevo bisogno per arrivarci invece che vagarci intorno come stavo facendo e l'ho trovato per contingenza...tipo che guardavo dalla finestra osservando l'arcobaleno e il riflesso sul vetro mi ha fatta girare e incontrare il suo sguardo. Tu contingenza, io coincidenza.

E ho riconosciuto, con tutto il sistema originario che urlava "allarme!! allarme!", che se mi fossi fatta sfuggire quell'occasione di incontro avrei perso roba importante per me.
(quindi sono andata, anche se non volevo andare...è comico, adesso, quando penso alle difese che metteva in atto la mia mente anche soltanto quando mi incamminavo per andare da lui...veramente ridicolo e tenero)

Non volevo andare...ma avevo bisogno di andare. E lui era un "passaggio inatteso".
La famosa differenza fra ciò che si vuole (e si persegue) e ciò di cui si ha bisogno (e spesso si evita, perchè fa scattare difese profonde)

Ed era roba importante a prescindere da ogni mia o sua attesa a riguardo. Non era neanche importante dove ci avrebbe portati.

Non era il COSA. Era il COME.

Certo che è come dici...è raro stare in relazioni dove autenticamente ci si mette a nudo.
Che è poi il motivo per cui ritengo che l'uso di "sono totalmente me" sia abusato. Credo che spesso e volentieri venga utilizzata quella descrizione, in particolare per quanto riguarda il virtuale, quando semplicemente si sta sperimentando un accenno di libertà al dire quello che si pensa. Accenno.
(la prima grossa differenza è non semplicemente dire quello che si pensa ma come lo si pensa ;)...e questo avviene molto, molto raramente)

Il black mirror fa scherzetti interessanti a riguardo. La sensazione è amplificata. Ma non si sta realmente parlando con l'altro...l'altro uno specchio amplificato, si parla con sè.

E credo che le persone siano talmente poco abituate a stare sole, a navigare nel proprio niente interiore, che facciano confusione fra sè e l'altro.

E allora capita che un semplice "uh, mi sto raccontando come non farei al bar" diventi "ooohhhh....ma che relazione incredibile ho con questo/a".

Dal vivo, nella quotidianità...è ben più complesso quel come. Ben più denso. Ben più faticoso e spaventoso.
E soprattutto ben più legato ad attribuzioni e attese e anticipazioni. E giudizi.

E' raro aprirsi.
E' raro che in una relazione si possa semplicemente essere.
E' altrettanto raro "riconoscere" nell'altro una sincronia e risonanza, come quando si butta una pietra nello stagno.

Che è poi il motivo per cui ti scrivevo...ma che cazzo te ne frega di come finisce, di quello che vuoi, di quello che pensi sia o potrebbe essere...vai a vedere.
E' una occasione. Per sè.

SE poi fa incazzare....eh beh. Sono scattati gi allarmi....ergo c'è roba da discutere. ERgo....cadere nello specchio è una buona opzione per variare il sistema conosciuto.

Conoscenza.
Di sè. :)

Tornando al topic...proprio perchè è raro, proprio perchè non si cerca ma si trova...se becco che i Tuoi (generale) COME vanno in direzione opposta e contraria a quella rarità non ho remore a salutare. So già che diventerai un carico.

Il COME una persona gestisce se stessa...significa in questo caso ben più del cosa.

Ecco perchè non è uno sbaglio da recuperare, per cui scusarsi.

E' il tuo COME.
Va benissimo così come è.

Il punto è che io a quel punto già so che non va nella direzione che mi interessa.
Non è un come che mi fa vedere i riflessi con la coda dell'occhio.

Ergo...salut.
 
Ultima modifica:

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Con l'età si rilassa lo stesso.
Fateci pace.
Altrimenti le sedute di vagy combi non si venderebbero come i bruscolini tra le milfone :LOL:
ma infatti ho mosso qualche dubbio :ROFLMAO: scaricai l'appiccicoso anche perchè mi avrebbe rovinata :rolleyes:
 
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