AI - Copilot

The Reverend

Utente di lunga data
Ma si gioca a scacchi perché ci si diverte, non per provare di essere più intelligenti di un computer.
Tra l’altro tutti i giochi elettronici si adattano al giocatore, sia esplicitamente con i livelli, sia automaticamente, per consentire il divertimento che avviene in un range di difficoltà.
Se guardi le partite di Magnus capirai che non si diverte affatto!😂
Se rischia di perdere s'incazza di brutto come quel matto di Fisher.
Dicono sia una malattia
 

Brunetta

Utente di lunga data
Se guardi le partite di Magnus capirai che non si diverte affatto!😂
Se rischia di perdere s'incazza di brutto come quel matto di Fisher.
Dicono sia una malattia
Io non mi diverto a giocare a scacchi.
 

Marjanna

Utente di lunga data
Ci sarà un bello svecchiamento a breve...
Un salto generazionale non indifferente....
Le mie nonne hanno vissuto un cambiamento epocale importante.
In meglio, ma comunque impegnativo.
Tutto ciò che era stato la loro base di vita (principalmente agricoltura e allevamento, nonostante una delle due nonne fosse sarta) è mutato nel corso degli anni. Tutte le innovazioni hanno spinto cambiamenti nella vita di tutti.
Mia nonna aveva saperi antichi, riguardo l’agricoltura, sia in quella che oggi viene chiamata consociazione, sia rispetto le lune e pure riguardo intrugli curativi. Ci tengo a sottolineare questo, perchè anche se non avevano lauree appese al muro, ne pagine social dove propagandare il saper farcire un piatto, avevano saperi di vita che erano stati funzionali alla loro vita.
Per me da bambina era un gioco e una gioia quando entrava qualcosa di nuovo in casa, che fosse un telefono, un frullatore, o simili. Ci stavo tre secondi a leggermi i vari manuali e capire come adoperare i vari elettrodomestici. Per le nonne era qualcosa di totalmente nuovo. Distante. Anche un telefono a pulsanti.
Erano più titubanti, avevano timore di fare errori, di rompere l’apparecchio. Oggi direbbero che non sono smart. E tante cose sono arrivate quando loro avevano superato i 60 anni. Poche volte, la mia nonna materna, ha dovuto prendere l’autobus. Appena saliva si rivolgeva a qualche ragazza e si faceva timbrare il biglietto da lei. Quella paterna che viveva in un contesto più cittadino invece aveva abbonamento e usava il bus senza problemi.
Quando sono arrivati i robot da cucina (quelli per sminuzzare, tagliare, con varie lame da inercambiare) la mia nonna materna lasciava fare ad altri. Lo so che potrebbe apparire una rincoglionita ma faceva moltissime altre cose, che oggi non hanno più alcun valore. Tipo fare la passata di pomodoro in casa, son cose che hanno validità solo commerciale, solo come contenuto emozionale per vendere un weekend in qualche agriturismo, ma se vai vicino alle persone, se ci parli, percepisci che non hanno idea di cosa voglia dire (come tempo, come fare).

Tu pensa che in un Olivetti M24 (del mio babbo) vi era un giochino per imparare cosa fosse il cursore!!! Oggi i ragazzi spalancherebbero gli occhi... ma come, il cursore?!?!?

La mano destra ha dita anomale.
Lo stesse si trova in molte immagini create con la IA.
Non so per quali problematiche tecniche o se è per farci concentrare su quei particolari e indurci a usarli per verificare la veridicità.
Se così fosse, voluto o no, ci renderebbe più vulnerabili.
La questione dita sarà risolvibile. Non posso saperlo con certezza ma di fatto si tratta di rendering poco precisi.
Non lo terrei come dato attendibile.
In un certo senso rende meno attendibile l’informazione. Non va più intesa come lo facevamo in passato.

Io trovo pesantissima pure la comunicazione fatta con vocali (e ti assicuro che è in salita in termini importanti), perchè sono monologhi spediti. Non è una conversazione diretta, è differita. Mi rendo conto che sono io vecchia però, infatti per tanti è solo una grande comodità e basta.
 

danny

Utente di lunga data
Le mie nonne hanno vissuto un cambiamento epocale importante.
In meglio, ma comunque impegnativo.
Tutto ciò che era stato la loro base di vita (principalmente agricoltura e allevamento, nonostante una delle due nonne fosse sarta) è mutato nel corso degli anni. Tutte le innovazioni hanno spinto cambiamenti nella vita di tutti.
Mia nonna aveva saperi antichi, riguardo l’agricoltura, sia in quella che oggi viene chiamata consociazione, sia rispetto le lune e pure riguardo intrugli curativi. Ci tengo a sottolineare questo, perchè anche se non avevano lauree appese al muro, ne pagine social dove propagandare il saper farcire un piatto, avevano saperi di vita che erano stati funzionali alla loro vita.
Per me da bambina era un gioco e una gioia quando entrava qualcosa di nuovo in casa, che fosse un telefono, un frullatore, o simili. Ci stavo tre secondi a leggermi i vari manuali e capire come adoperare i vari elettrodomestici. Per le nonne era qualcosa di totalmente nuovo. Distante. Anche un telefono a pulsanti.
Erano più titubanti, avevano timore di fare errori, di rompere l’apparecchio. Oggi direbbero che non sono smart. E tante cose sono arrivate quando loro avevano superato i 60 anni. Poche volte, la mia nonna materna, ha dovuto prendere l’autobus. Appena saliva si rivolgeva a qualche ragazza e si faceva timbrare il biglietto da lei. Quella paterna che viveva in un contesto più cittadino invece aveva abbonamento e usava il bus senza problemi.
Quando sono arrivati i robot da cucina (quelli per sminuzzare, tagliare, con varie lame da inercambiare) la mia nonna materna lasciava fare ad altri. Lo so che potrebbe apparire una rincoglionita ma faceva moltissime altre cose, che oggi non hanno più alcun valore. Tipo fare la passata di pomodoro in casa, son cose che hanno validità solo commerciale, solo come contenuto emozionale per vendere un weekend in qualche agriturismo, ma se vai vicino alle persone, se ci parli, percepisci che non hanno idea di cosa voglia dire (come tempo, come fare).

Tu pensa che in un Olivetti M24 (del mio babbo) vi era un giochino per imparare cosa fosse il cursore!!! Oggi i ragazzi spalancherebbero gli occhi... ma come, il cursore?!?!?



La questione dita sarà risolvibile. Non posso saperlo con certezza ma di fatto si tratta di rendering poco precisi.
Non lo terrei come dato attendibile.
In un certo senso rende meno attendibile l’informazione. Non va più intesa come lo facevamo in passato.

Io trovo pesantissima pure la comunicazione fatta con vocali (e ti assicuro che è in salita in termini importanti), perchè sono monologhi spediti. Non è una conversazione diretta, è differita. Mi rendo conto che sono io vecchia però, infatti per tanti è solo una grande comodità e basta.
D'accordo su tutto tranne sui vocali.
Sono molto meglio dei messaggini e inoltre consentono di parlare quando si può ed essere ascoltati quando si hanno le possibilità.
Sono discreti, insomma, e non leggibili, soprattutto.
 

The Reverend

Utente di lunga data
D'accordo su tutto tranne sui vocali.
Sono molto meglio dei messaggini e inoltre consentono di parlare quando si può ed essere ascoltati quando si hanno le possibilità.
Sono discreti, insomma, e non leggibili, soprattutto.
Dipende da quanto durano! Se è più di due minuti faccio iniziare perché l'altra veda gli spunti blu, blocco subito e invento una risposta generico😂
 

Nicky

Utente di lunga data
Il lavoro cambierà tantissimo.
Ci vorranno meno persone per le stesse cose.
Vedremo come verrà gestita l'rccedenza.
 

danny

Utente di lunga data
Il tempo impiegato per un vocale è lo stesso di una telefonata, per cui io non li ascolto mai; se qualcuno ha qualcosa da dirmi, telefoni o scriva (brevemente, in ogni caso)
Non ne dubita nessuno qui.
Di solito si mandano i vocali solo a chi ama questo genere di conversazione.
Sono scelte.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
D'accordo su tutto tranne sui vocali.
Sono molto meglio dei messaggini e inoltre consentono di parlare quando si può ed essere ascoltati quando si hanno le possibilità.
Sono discreti, insomma, e non leggibili, soprattutto.
Io li vieterei per legge, come le ballerine, i capelli corti e i tatuaggi, prevedendo la stessa punizione che riserverei ai curiosi che creano le code per curiosi nella corsia opposta
 

danny

Utente di lunga data
Io li vieterei per legge, come le ballerine, i capelli corti e i tatuaggi
Nessuno te li manderà mai, tranquillo.
Io invece sto riducendo i messaggini.
Si equivoca il senso di ciò che viene scritto, le persone sono in attesa dopo le spunte blu di una risposta immediata, e nelle conversazioni partono raffiche incalzanti interminabili con tante notifiche che devi seguire...
Sono molto più noiosi da gestire.
Li uso quasi solo per prendere appuntamento o per orari oltre che per lavoro.
Per tenersi in contatto con persone lontane i vocali sono quanto c'è di meglio.
Per me.
È un piacere ascoltare la voce di una persona a cui magari si è legati.
 
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