Aiutatemi per favore

alias75

Utente di lunga data
Grazie per il benvenuto e ricambio i saluti, scusandomi per non averlo fatto prima :)

qualcuno mi chiedeva della mia storia,
sicuramente la racconterò in un 3d apparte non voglio sporcare questo di lutezia.

Vi dico solo che ho scoperto il tradimento di mia moglie da 40 giorni, quindi sono in piena fase di elaborazione delle emozioni.

Ma mi rendo conto che quando scrivo (e stò scrivendo tantissimo in questo periodo) la mia mente è distratta e il mio malessere tende a placarsi.
 

disincantata

Utente di lunga data
Grazie per il benvenuto e ricambio i saluti, scusandomi per non averlo fatto prima :)

qualcuno mi chiedeva della mia storia,
sicuramente la racconterò in un 3d apparte non voglio sporcare questo di lutezia.

Vi dico solo che ho scoperto il tradimento di mia moglie da 40 giorni, quindi sono in piena fase di elaborazione delle emozioni.

Ma mi rendo conto che quando scrivo (e stò scrivendo tantissimo in questo periodo) la mia mente è distratta e il mio malessere tende a placarsi.

IO credo che mio marito debba la vita a questo forum, lo avrei sicuramente buttato fuori casa, magari dalla finestra, nelle notti che invece passavo qui per non farlo!

40gg sono pochissimi.....si comincia a ragionare dopo 1 anno.
 

PresidentLBJ

Pettinatore di bambole
Ci ho pensato. No, sono storie tristissime.
La prima l'amante eccome se se lo sarebbe sposato. Lei ha spiegato la loro storia come intesa intellettuale e sessuale e che lui ha sposato la moglie per questioni di rappresentanza. Ho cercato di capire cosa significasse. Credo di capire che la moglie ha delle caratteristiche fisiche e di grazia che lei non ha e che lei vuole vedere importanti per rappresentare lui come uomo con la moglie da ammirare, lei non ha quelle qualità. Del resto il compagno di lei non è di rappresentanza, ovvero non è un uomo di fascino o intelligente da ammirare. Il tutto è un ripiego per trovare una volta alla settimana compensazioni per reciproche mancanze di coraggio.
La seconda è stata costretta a un matrimonio-azienda e ha trovato un'evasione per sopportare una vita di lavoro da mulo da soma in un paesino dove ogni passo è previsto e controllato. L'amante non lo so.
Le scelte della vita sono dettate da mille fattori, ma secondo me due persone che si frequentano da lustri (definiamoli pure amanti) = amore puro, non meno degno di un amore ortodosso.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Le scelte della vita sono dettate da mille fattori, ma secondo me due persone che si frequentano da lustri (definiamoli pure amanti) = amore puro, non meno degno di un amore ortodosso.
Forse hai un punto di vista illuminante.
 

PresidentLBJ

Pettinatore di bambole
Forse hai un punto di vista illuminante.
No, solo non mi immagino un'intesa sessuale fuori dal matrimonio che possa durare 20 anni senza che due letteralmente si amino, gioiosamente o disperatamente (sarei abbastanza sicuro di dire anche fedelmente). E' un matrimonio senza quotidianità.
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
No, solo non mi immagino un'intesa sessuale fuori dal matrimonio che possa durare 20 anni senza che due letteralmente si amino, gioiosamente o disperatamente (sarei abbastanza sicuro di dire anche fedelmente). E' un matrimonio senza quotidianità.
Qualcuno riesce anche a portare avanti due vite sentimentali parallele per anni e anni, due famiglie distinte con tanto di figli.
conosco due casi.
la doppia vita è stata scoperta quando sono intervenute malattie gravi e invalidanti o morte
 

lutezia

Utente
Le scelte della vita sono dettate da mille fattori, ma secondo me due persone che si frequentano da lustri (definiamoli pure amanti) = amore puro, non meno degno di un amore ortodosso.
grazie per il contributo. Apparentemente è un punto di vista romantico. Tuttavia non lo definirei amore puro, dato che viene vissuto in pieno egoismo, relegando il marito ufficiale al ruolo di maggiordomo, padre dei figli, cuoco, sostentatore della famiglia. E' un amore che, come dici, può essere senz'altro degno, passionale. Ma se vissuto per un decennio nella menzogna, nell'inganno, nel rischio di abbandonare casa e figli, nello sfruttamento del marito ufficiale e senza rispetto per il dolore altrui..ebbene in tutto questo c'è poca purezza e molto egoismo, secondo me.

Ciao,

tua moglie sa che vi siete incontrati ?
tra di loro è stata dichiarata la parola fine ?
Grazie. Si l'ho detto a mia moglie. Hanno deciso di comune accordo di interrompere la loro decennale storia. Io non ho spinto molto su questa richiesta. Per me 6,8, 10 o 12 anni di tradimento non fanno differenza..Comunque mi hanno detto che non si incontreranno più..

A me è successo di peggio.
Se ne può uscire.
speriamo: grazie!
 
Ultima modifica da un moderatore:

alias75

Utente di lunga data
grazie per il contributo. Apparentemente è un punto di vista romantico. Tuttavia non lo definirei amore puro, dato che viene vissuto in pieno egoismo, relegando il marito ufficiale al ruolo di maggiordomo, padre dei figli, cuoco, sostentatore della famiglia. E' un amore che, come dici, può essere senz'altro degno, passionale. Ma se vissuto per un decennio nella menzogna, nell'inganno, nel rischio di abbandonare casa e figli, nello sfruttamento del marito ufficiale e senza rispetto per il dolore altrui..ebbene in tutto questo c'è poca purezza e molto egoismo, secondo me.
e parecchio che non scrivi,
come stai?
 

lutezia

Utente
Ma in definitiva, la liberazione sessuale iniziata ormai 50 anni fa non doveva restituirci la libertà di scegliere secondo i nostri sentimenti ed i nostri gusti? Non doveva forse rendere alle donne quello che la storia di oscurantismo e di condizionamenti sociali oppressivi toglieva?
Ed invece constato che continua a funzionare la pressione sociale, l'apparenza, l'opportunità, il perbenismo di facciata.
quando non anche la trasgressione incanalata e stereotipata di rapporti clandestini a "terapia sostitutiva" di quelli reali.
Io sono sempre stato molto aperto e tollerante, per cultira ed educazione. Tuttavia questa storia mi ha insegnato che non si può parlare di "gusti", quando hai una famiglia con figli, tra cui un disabile e delle responsabilità precise.
Attento a non confondere perbenismo e apparenza con responsabilità e impegno sociale e familiare.
Una moglie, per me, può essere libera di avere qualche avventura a seconda dei sui "gusti", ma se si sottrare con egoismo, ipocrisia, inganno al progetto di una vita ed ai suoi figli, questa non è liberazione sessuale. In Italia, non funziona così, mi spiace. Può darsi che funzioni in altri sistemi dove i figli sono cresciuti dal welfare di stato.
 

lutezia

Utente
Io sto sempre maluccio: attacchi di panico improvvisi, depressione, ma cerco di farmi forza e controllarmi. Grazie. Ho letto che anche tu condividi questa pena: coraggio..il male è comune!
Lo shock continua...non è facile..mia moglie è sempre stata così (apparentemente) ligia alle regole, così (apparentemente) disinteressata al sesso, così (apparentemente) rispettosa della famiglia....
A ciò si aggiunga che io sono un uomo attraente, di 15 anni più giovane del suo amente, sono una persona stimata, fedele e rispettosa: perchè è successo a me????
Ti ringrazio tanto per il tuo intervento molto utile e puntuale.
Mi iscriverò in palestra..non l'ho mai fatto, ma proverò.
Sto provando con fatica a seguire il punto 3 e provare ad andare avanti. Come San Giuseppe: sopportare senza provare capire questo mistero, questa disgrazia inspiegabile che mi è capitata.
Mi hai detto una cosa importante. Gli psicologi parlano di scotomizzazione, rimozione del dolore e dimenticanza.
Ma invece hai ragione tu. Non dimentichiamo. Non è possibile. Dobbiamo avere presente quello che è successo. Sempre.
Adesso è il momento più difficile perchè si continua a fare scoperte..il telefonino segreto, la serata nascosta, il regalo per l'amante...e poi si è circondati da detonatori..il modello dell'auto dell'amante, la visita domiciliare del pediatra, l'hotel a ore...Ma voglio sperare che, come dici tu, il tempo guarirà la ferita. Senza dimenticare.
In bocca al lupo anche a te!

Ciao Lutezia,

sono diversi giorni che giro sui forum e leggo storie di tradimenti e traditi.
Ebbene si anche io come te sono stato tradito da mia moglie.

Noi tendiamo a leggere le altre storie perchè inconsciamente siamo alla ricerca della pozione magica che ci faccia dimenticare in un colpo solo tutto il dolore che stiamo provando, tutta la rabbia, tutta l'umiliazione...
Ma purtroppo detto tra noi, questa pozione miracolosa non esiste.

Dobbiamo fare i conti ognuno con la nostra realtà.
Ho letto tutto ciò che hai scritto e credo di essermi fatto un idea.
Per questo provo a darti dei consigli che personalmente a me stanno aiutando un po':

1. Poniti piccoli obiettivi da raggiungere nel breve tempo e discretamente facili da raggiungere (ad esempio io mi sono iscritto in palestra, voglio vedere il mio corpo più curato essere più attraente) questa cosa aiuta a recuperare gradualmente la nostra autostima

2. Nel caso decidi di andare via, non guardare il tuo futuro con gli occhi di chi ti ha tradito (ovvero con gli occhi di tua moglie) loro hanno vissuto la loro storia e senza ti te continueranno ad incontrarsi. Se trovi che sia ingiusto che loro (gli infami) continuino ad essere "felici" mentre tu hai perso tutto, stai guardando il mondo con i loro occhi. Guarda il mondo con i tuoi occhi, iscriviti in palestra magari inizi a fare innocenti conoscenze che forse una volta avresti nascosto a tua moglie, ecco ora DEVI farlo, il futuro fa parte di te e delle tue emozioni e non DEVE essere condizionato dalle esperienze di terzi.

3. Nel caso decidi di restare, sappi che non troverai mai mai mai mai, quello che cerchi da tua moglie, tu vorrai che ti venga restituito tutto l'affetto che tu gli hai dato in questo 10 anni, lei al massimo si limiterà a dire:"lo sò ho sbagliato, ma se dobbiamo continuare allora tu devi dimenticare".
Cosa c'è da dimenticare? NIENTE caro lutezia.
La memoria fà parte della storia degli esseri umani, allora dimentichiamo anche i campi di concentramento che sono stati una cosa brutta, così domani andiamo a bruciare altri innocenti.
La memoria è storia, la memoria è esperienza, la memoria crea la personalità di ognuno di noi.
Non possiamo e non dobbiamo dimenticare, niente!
Devi solo imparare a convivere con la rabbia, il dolore e la delusione (soprattutto nei primi periodi) poi il tempo come sempre è la migliore medicina per il dolore.

4. Gli aspetti "secondari" cui ti vergogni di raccontare, ad esempio difficoltà economiche, paura di restare solo, magari anche dichiarazioni d'amore fatte a tua moglie dopo aver scoperto tutto, non devi avere paura a raccontarli.
Essere accettato per quello che sei (anche da una massa di estranei come in questo forum) aiuta tantissimo.


Per il resto ti dico che un uomo è tale solo quando dimostra di avere le palle per mantenere la propria integrità e non quando usa le palle per fare il verme.

In bocca a lupo caro
 

spleen

utente ?
Io sono sempre stato molto aperto e tollerante, per cultira ed educazione. Tuttavia questa storia mi ha insegnato che non si può parlare di "gusti", quando hai una famiglia con figli, tra cui un disabile e delle responsabilità precise.
Attento a non confondere perbenismo e apparenza con responsabilità e impegno sociale e familiare.
Una moglie, per me, può essere libera di avere qualche avventura a seconda dei sui "gusti", ma se si sottrare con egoismo, ipocrisia, inganno al progetto di una vita ed ai suoi figli, questa non è liberazione sessuale. In Italia, non funziona così, mi spiace. Può darsi che funzioni in altri sistemi dove i figli sono cresciuti dal welfare di stato.
No, per me no.
Per quello che puo valere ho sempre detto a mia moglie: -Ti sia chiaro cosa sono per te.-
Altrimenti posso vivere anche da solo, benissimo. Il benessere dei miei figli viene prima del mio orgoglio, sicuramente, non certo prima della mia dignità, e non è per me, è per loro.
Non pretendo che il mio modo di vedere le cose sia di tutti ovviamente, l'importante è che ciascuno si assuma anche però la responsabilità delle sue azioni e dei suoi pensieri.
Fino in fondo.
 

alias75

Utente di lunga data
Io sto sempre maluccio: attacchi di panico improvvisi, depressione, ma cerco di farmi forza e controllarmi. Grazie. Ho letto che anche tu condividi questa pena: coraggio..il male è comune!
Lo shock continua...non è facile..mia moglie è sempre stata così (apparentemente) ligia alle regole, così (apparentemente) disinteressata al sesso, così (apparentemente) rispettosa della famiglia....
A ciò si aggiunga che io sono un uomo attraente, di 15 anni più giovane del suo amente, sono una persona stimata, fedele e rispettosa: perchè è successo a me????
Ti ringrazio tanto per il tuo intervento molto utile e puntuale.
Mi iscriverò in palestra..non l'ho mai fatto, ma proverò.
Sto provando con fatica a seguire il punto 3 e provare ad andare avanti. Come San Giuseppe: sopportare senza provare capire questo mistero, questa disgrazia inspiegabile che mi è capitata.
Mi hai detto una cosa importante. Gli psicologi parlano di scotomizzazione, rimozione del dolore e dimenticanza.
Ma invece hai ragione tu. Non dimentichiamo. Non è possibile. Dobbiamo avere presente quello che è successo. Sempre.
Adesso è il momento più difficile perchè si continua a fare scoperte..il telefonino segreto, la serata nascosta, il regalo per l'amante...e poi si è circondati da detonatori..il modello dell'auto dell'amante, la visita domiciliare del pediatra, l'hotel a ore...Ma voglio sperare che, come dici tu, il tempo guarirà la ferita. Senza dimenticare.
In bocca al lupo anche a te!
Le scoperte che stai facendo sono importanti.
Anche se provocano picchi di rabbia, servono a capire.
Hai bisogno di capire e renderti conto quante sono le cose che devi perdonare.
Servono perchè hai bisogno di vedere se almeno adesso tua moglie è sincera.

In realtà avrai momenti dove ti sentirai un imbecille, perchè inizierai a rivedere alcuni episodi dove avresti potuto essere più attento (penserai di essere stato un cieco imbecille).
Ti sentirai come l'ultimo idiota che è venuto a sapere questa storia.
Tutto questo metterà seriamente in discussione la scelta di rimanere.

E proprio in questo momento vorresti sentirti dire da tua moglie "non lasciarmi, farò di tutto per cercare di trattenerti"
Lei forse lo dirà a modo suo e tu non lo capirai, continuerai a sentirti di essere preso in giro.

Insomma è un percorso che và fatto con noi stessi prima ma anche tua moglie gioca un ruolo fondamentale.
Il cambiamento deve essere fatto in maniera radicale.
 

Jim Cain

Utente di lunga data
Il benessere dei miei figli viene prima del mio orgoglio, sicuramente, non certo prima della mia dignità, e non è per me, è per loro.
Frase perfetta per [MENTION=6768]Franky[/MENTION].
E comunque Spleen potresti farmi un esempio relativo ad orgoglio ed un altro relativo a dignità ?
Grazie.
 

lutezia

Utente
Caro alias75, ti stimo tantissimo.
Leggere tutto il tuo post mi ha fatto molto meglio delle varie sedute di psicoanalisi, che sono servite solo a sfogarmi.
Condividere con una persona come te, che sento affine, non solo per il problema comune, ma per la vicinanza di sentimenti è molto importante e terapeutico.
Anche io voglio provare a scrivere come te i miei capitoli di rabbia. Rabbia che non ho mai mostrato, ingoiando senza farmi mai vedere da nessuno, tantomeno dai figli.
Diversamente da te non mi sono mai posto il problema di "rimanere". Anche se la cecità della confusione e del rancore prendessero il sopravvento nel mio cervello, io rimarrei a casa con i figli. Sarebbe lei, casomai, a doversene andare, dopo un decennio di inganni.
Inoltre non sono stato proprio un cieco...mia moglie è stata davvero brava..un genio del crimine a nascondere alla perfezione gli ultimi 10 anni di tradimento. Io non ho rivelato subito la scoperta, che ho fatto in segreto.
Non ci credevo, volevo capire, volevo conferme.
E questo è stato il mio male. Vorrei capire cosa ne pensi al riguardo.
Le conferme che io ho avuto sono state registrazioni, pedinamenti, intercettazioni, foto.
E questo è stato un male. Un male infinito perchè ho sentito delle parole, delle intimità familiari violate che non avrei mai voluto sentire. Queste conferme che mi sono cercato sono state delle coltellate mortali. Sarebbe stato meglio immaginare, non sapere.
Ho fatto autoanalisi, continuo a non trovare nulla, nemmeno un episodio in cui io abbia da rimproverarmi. Sono sempre stato un padre e un marito perfetto: premuroso, sano, generoso, rispettoso.
La prima cosa che vorrei capire è perchè mia moglie non ha cheisto scusa e non provi vergogna per avere frequentato alberghi a ore per anni con il pediatra di famiglia...ormai non le chiedevano nemmeno il documento...
Due righe di scuse, un minimo di pentimento: perchè tanta ingratitudine?



Le scoperte che stai facendo sono importanti.
Anche se provocano picchi di rabbia, servono a capire.
Hai bisogno di capire e renderti conto quante sono le cose che devi perdonare.
Servono perchè hai bisogno di vedere se almeno adesso tua moglie è sincera.

In realtà avrai momenti dove ti sentirai un imbecille, perchè inizierai a rivedere alcuni episodi dove avresti potuto essere più attento (penserai di essere stato un cieco imbecille).
Ti sentirai come l'ultimo idiota che è venuto a sapere questa storia.
Tutto questo metterà seriamente in discussione la scelta di rimanere.

E proprio in questo momento vorresti sentirti dire da tua moglie "non lasciarmi, farò di tutto per cercare di trattenerti"
Lei forse lo dirà a modo suo e tu non lo capirai, continuerai a sentirti di essere preso in giro.

Insomma è un percorso che và fatto con noi stessi prima ma anche tua moglie gioca un ruolo fondamentale.
Il cambiamento deve essere fatto in maniera radicale.
 
Ultima modifica:

spleen

utente ?
Frase perfetta per @Franky.
E comunque Spleen potresti farmi un esempio relativo ad orgoglio ed un altro relativo a dignità ?
Grazie.
Mi rendo conto che non è una distinzione facile.
Direi che l'orgoglio ha molto a che fare con l'immagine di noi stessi che ci autoproiettiamo.
La dignità con quello che in realtà siamo.
Non penso che essere consapevoli completamente di questo sia agevole, ma se il nostro orgoglio ferito, ci puo stare per riportarci appunto con i piedi per terra, la nostra dignità calpestata ci porta inesorabilmente a scelte di tipo etico, importanti, in bene o in male.
Tradimento reiterato e continuato, denota non debolezza soltanto, lascia trasparire pure disprezzo del valore del rapporto di coppia ufficiale.
E io di fronte a questo non i fermerei, contrasta con la mia dignità innata di persona. I miei figli capirebbero benissimo.
 

alias75

Utente di lunga data
Caro alias75, ti stimo tantissimo.
Leggere tutto il tuo post mi ha fatto molto meglio delle varie sedute di psicoanalisi, che sono servite solo a sfogarmi.
Condividere con una persona come te, che sento affine, non solo per il problema comune, ma per la vicinanza di sentimenti è molto importante e terapeutico.
Anche io voglio provare a scrivere come te i miei capitoli di rabbia. Rabbia che non ho mai mostrato, ingoiando senza farmi mai vedere da nessuno, tantomeno dai figli.
Diversamente da te non mi sono mai posto il problema di "rimanere". Anche se la cecità della confusione e del rancore prendessero il sopravvento nel mio cervello, io rimarrei a casa con i figli. Sarebbe lei, casomai, a doversene andare, dopo un decennio di inganni.
Inoltre non sono stato proprio un cieco...mia moglie è stata davvero brava..un genio del crimine a nascondere alla perfezione gli ultimi 10 anni di tradimento. Io non ho rivelato subito la scoperta, che ho fatto in segreto.
Non ci credevo, volevo capire, volevo conferme.
E questo è stato il mio male. Vorrei capire cosa ne pensi al riguardo.
Le conferme che io ho avuto sono state registrazioni, pedinamenti, intercettazioni, foto.
E questo è stato un male. Un male infinito perchè ho sentito delle parole, delle intimità familiari violate che non avrei mai voluto sentire. Queste conferme che mi sono cercato sono state delle coltellate mortali. Sarebbe stato meglio immaginare, non sapere.
Ho fatto autoanalisi, continuo a non trovare nulla, nemmeno un episodio in cui io abbia da rimproverarmi. Sono sempre stato un padre e un marito perfetto: premuroso, sano, generoso, rispettoso.
La prima cosa che vorrei capire è perchè mia moglie non ha cheisto scusa e non provi vergogna per avere frequentato alberghi a ore per anni con il pediatra di famiglia...ormai non le chiedevano nemmeno il documento...
Due righe di scuse, un minimo di pentimento: perchè tanta ingratitudine?
Questa forma di empatia è molto frequente, anche io quando mi sono registrato qui ho sentito di essere "compreso".

Per quanto riguarda il consiglio che mi chiedi devo fare prima una precisazione.
Ogni storia è un evento a se stante.
Spesso le emozioni che si provano sono le stesse per tutti, ma l'aspetto "mentale" con cui affrontare le situazioni varia da persona a persona.


Non ci credevo, volevo capire, volevo conferme.
E questo è stato il mio male. Vorrei capire cosa ne pensi al riguardo.
Le conferme che io ho avuto sono state registrazioni, pedinamenti, intercettazioni, foto.
E questo è stato un male. Un male infinito perchè ho sentito delle parole, delle intimità familiari violate che non avrei mai voluto sentire. Queste conferme che mi sono cercato sono state delle coltellate mortali. Sarebbe stato meglio immaginare, non sapere.

Io ho recuperato oltre 700 sms cancellati, oltre 200 messaggi facebook e decine di conversazioni messanger.
Posso capire come ti senti, la mia però è stata una scelta voluta, io volevo sapere per capire realmente quale era la situazione.
Ritengo che non sapere (almeno per come sono fatto io) sarebbe peggio, perchè avresti il tarlo perpetuo di cosa hanno fatto, dove l'hanno fatto, etc etc
E' vero che la realtà alcune volte può superare l'immaginazione ma meglio sapere la verità e cercare di trovare una strada per affrontarla che passare l'intera vita a combattere un mostro di cui non si conosce neanche il volto.

Ho fatto autoanalisi, continuo a non trovare nulla, nemmeno un episodio in cui io abbia da rimproverarmi. Sono sempre stato un padre e un marito perfetto: premuroso, sano, generoso, rispettoso.
La prima cosa che vorrei capire è perchè mia moglie non ha cheisto scusa e non provi vergogna per avere frequentato alberghi a ore per anni con il pediatra di famiglia...ormai non le chiedevano nemmeno il documento...
Due righe di scuse, un minimo di pentimento: perchè tanta ingratitudine?

Spesso ciò che manca realmente è il dialogo nella coppia.
Il parlare del più e del meno è normale quando si vive sotto lo stesso tetto, quello che invece è più complicato è parlare in maniera intima delle proprie difficoltà, senza sentirsi giudicati.
Nel corso degli anni la vita matrimoniale subisce delle interferenze esterne (lavoro, figli, malattie) che portano entrambi i partner ad affrontare i problemi ognuno per proprio conto.
Il perchè è semplice: perchè quando ci si conosce si idealizza una persona, in un certo senso di firma un patto ci si promette "io non cambierò mai, perchè sò di piacerti così come sono" questo patto che durante la fase iniziale del rapporto crea complicità e ci fà sentire apprezzati, diventa un peso enorme con cui confrontarci quando poi col passare degli anni dentro di noi avvengono cambiamenti che non vogliamo confidare all'altro per paura di essere giudicati.
Tua moglie non ti chiede scusa perchè la relazione è durata molto tempo.
Le scuse servono quando ci si rende conto di commettere un'errore e non quando si viene scoperti.
Non voglio essere troppo duro, ma le scuse servono quando si commette un errore non quando si fà una scelta (che magari potrebbe anche essere sbagliata).
A mia moglie ho detto che non voglio più sentire parlare di errore perchè l'errore è quando ti accorgi che dopo il primo approccio ne sarebbero seguiti altri che avrebbero portato poi a tradire.
Ma quando si sceglie di continuare a frequentare un'altro non è più un errore ma, appunto, una scelta.

Metti da parte (quando ci riesci) la logica e la morale.
Inizia a fare cose tue, cose che deve farti piacere farle e non pensare che tua moglie potrebbe vederle come cose inusuali, pensa solo che servono a te e basta.
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
Questa forma di empatia è molto frequente, anche io quando mi sono registrato qui ho sentito di essere "compreso".

Per quanto riguarda il consiglio che mi chiedi devo fare prima una precisazione.
Ogni storia è un evento a se stante.
Spesso le emozioni che si provano sono le stesse per tutti, ma l'aspetto "mentale" con cui affrontare le situazioni varia da persona a persona.


Non ci credevo, volevo capire, volevo conferme.
E questo è stato il mio male. Vorrei capire cosa ne pensi al riguardo.
Le conferme che io ho avuto sono state registrazioni, pedinamenti, intercettazioni, foto.
E questo è stato un male. Un male infinito perchè ho sentito delle parole, delle intimità familiari violate che non avrei mai voluto sentire. Queste conferme che mi sono cercato sono state delle coltellate mortali. Sarebbe stato meglio immaginare, non sapere.

Io ho recuperato oltre 700 sms cancellati, oltre 200 messaggi facebook e decine di conversazioni messanger.
Posso capire come ti senti, la mia però è stata una scelta voluta, io volevo sapere per capire realmente quale era la situazione.
Ritengo che non sapere (almeno per come sono fatto io) sarebbe peggio, perchè avresti il tarlo perpetuo di cosa hanno fatto, dove l'hanno fatto, etc etc
E' vero che la realtà alcune volte può superare l'immaginazione ma meglio sapere la verità e cercare di trovare una strada per affrontarla che passare l'intera vita a combattere un mostro di cui non si conosce neanche il volto.

Ho fatto autoanalisi, continuo a non trovare nulla, nemmeno un episodio in cui io abbia da rimproverarmi. Sono sempre stato un padre e un marito perfetto: premuroso, sano, generoso, rispettoso.
La prima cosa che vorrei capire è perchè mia moglie non ha cheisto scusa e non provi vergogna per avere frequentato alberghi a ore per anni con il pediatra di famiglia...ormai non le chiedevano nemmeno il documento...
Due righe di scuse, un minimo di pentimento: perchè tanta ingratitudine?

Spesso ciò che manca realmente è il dialogo nella coppia.
Il parlare del più e del meno è normale quando si vive sotto lo stesso tetto, quello che invece è più complicato è parlare in maniera intima delle proprie difficoltà, senza sentirsi giudicati.
Nel corso degli anni la vita matrimoniale subisce delle interferenze esterne (lavoro, figli, malattie) che portano entrambi i partner ad affrontare i problemi ognuno per proprio conto.
Il perchè è semplice: perchè quando ci si conosce si idealizza una persona, in un certo senso di firma un patto ci si promette "io non cambierò mai, perchè sò di piacerti così come sono" questo patto che durante la fase iniziale del rapporto crea complicità e ci fà sentire apprezzati, diventa un peso enorme con cui confrontarci quando poi col passare degli anni dentro di noi avvengono cambiamenti che non vogliamo confidare all'altro per paura di essere giudicati.
Tua moglie non ti chiede scusa perchè la relazione è durata molto tempo.
Le scuse servono quando ci si rende conto di commettere un'errore e non quando si viene scoperti.
Non voglio essere troppo duro, ma le scuse servono quando si commette un errore non quando si fà una scelta (che magari potrebbe anche essere sbagliata).
A mia moglie ho detto che non voglio più sentire parlare di errore perchè l'errore è quando ti accorgi che dopo il primo approccio ne sarebbero seguiti altri che avrebbero portato poi a tradire.
Ma quando si sceglie di continuare a frequentare un'altro non è più un errore ma, appunto, una scelta.

Metti da parte (quando ci riesci) la logica e la morale.
Inizia a fare cose tue, cose che deve farti piacere farle e non pensare che tua moglie potrebbe vederle come cose inusuali, pensa solo che servono a te e basta.
Standing ovation :umile:
 

Brunetta

Utente di lunga data
Questa forma di empatia è molto frequente, anche io quando mi sono registrato qui ho sentito di essere "compreso".

Per quanto riguarda il consiglio che mi chiedi devo fare prima una precisazione.
Ogni storia è un evento a se stante.
Spesso le emozioni che si provano sono le stesse per tutti, ma l'aspetto "mentale" con cui affrontare le situazioni varia da persona a persona.


Non ci credevo, volevo capire, volevo conferme.
E questo è stato il mio male. Vorrei capire cosa ne pensi al riguardo.
Le conferme che io ho avuto sono state registrazioni, pedinamenti, intercettazioni, foto.
E questo è stato un male. Un male infinito perchè ho sentito delle parole, delle intimità familiari violate che non avrei mai voluto sentire. Queste conferme che mi sono cercato sono state delle coltellate mortali. Sarebbe stato meglio immaginare, non sapere.

Io ho recuperato oltre 700 sms cancellati, oltre 200 messaggi facebook e decine di conversazioni messanger.
Posso capire come ti senti, la mia però è stata una scelta voluta, io volevo sapere per capire realmente quale era la situazione.
Ritengo che non sapere (almeno per come sono fatto io) sarebbe peggio, perchè avresti il tarlo perpetuo di cosa hanno fatto, dove l'hanno fatto, etc etc
E' vero che la realtà alcune volte può superare l'immaginazione ma meglio sapere la verità e cercare di trovare una strada per affrontarla che passare l'intera vita a combattere un mostro di cui non si conosce neanche il volto.

Ho fatto autoanalisi, continuo a non trovare nulla, nemmeno un episodio in cui io abbia da rimproverarmi. Sono sempre stato un padre e un marito perfetto: premuroso, sano, generoso, rispettoso.
La prima cosa che vorrei capire è perchè mia moglie non ha cheisto scusa e non provi vergogna per avere frequentato alberghi a ore per anni con il pediatra di famiglia...ormai non le chiedevano nemmeno il documento...
Due righe di scuse, un minimo di pentimento: perchè tanta ingratitudine?

Spesso ciò che manca realmente è il dialogo nella coppia.
Il parlare del più e del meno è normale quando si vive sotto lo stesso tetto, quello che invece è più complicato è parlare in maniera intima delle proprie difficoltà, senza sentirsi giudicati.
Nel corso degli anni la vita matrimoniale subisce delle interferenze esterne (lavoro, figli, malattie) che portano entrambi i partner ad affrontare i problemi ognuno per proprio conto.
Il perchè è semplice: perchè quando ci si conosce si idealizza una persona, in un certo senso di firma un patto ci si promette "io non cambierò mai, perchè sò di piacerti così come sono" questo patto che durante la fase iniziale del rapporto crea complicità e ci fà sentire apprezzati, diventa un peso enorme con cui confrontarci quando poi col passare degli anni dentro di noi avvengono cambiamenti che non vogliamo confidare all'altro per paura di essere giudicati.
Tua moglie non ti chiede scusa perchè la relazione è durata molto tempo.
Le scuse servono quando ci si rende conto di commettere un'errore e non quando si viene scoperti.
Non voglio essere troppo duro, ma le scuse servono quando si commette un errore non quando si fà una scelta (che magari potrebbe anche essere sbagliata).
A mia moglie ho detto che non voglio più sentire parlare di errore perchè l'errore è quando ti accorgi che dopo il primo approccio ne sarebbero seguiti altri che avrebbero portato poi a tradire.
Ma quando si sceglie di continuare a frequentare un'altro non è più un errore ma, appunto, una scelta.

Metti da parte (quando ci riesci) la logica e la morale.
Inizia a fare cose tue, cose che deve farti piacere farle e non pensare che tua moglie potrebbe vederle come cose inusuali, pensa solo che servono a te e basta.
"È stato un errore " mi stimola istinti violenti.
Ma è l'espressione più usata dai traditori scoperti.
Vorrei capire cosa intendono davvero.
Credo che erano davvero convinti che potesse restare una cosa individuale e ininfluente sulla coppia e l'errore è consistito nel fatto che non è andata così. Quindi un errore di valutazione, non un errore il tradimento.
Quindi si può tentare di capire come poteva essere vissuto come un fatto separato dalla coppia.
 

gianluvis

Utente
Carissimo.
io ho una situazione simile alla sua , il mio consiglio e da aspettare qualche mese e vedere lei come si comporta , e poi decidere se stare con lei oppure no , nel frattempo lei riuscirà a recupere le sue forze per la decisione.
Cordiali saluti
 
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