L’idea che la vita sia semplicemente vivere, senza un significato già scritto, appartiene all’esistenzialismo ateo, pensiero di filosofi come Sartre e Camus.
Secondo loro, la vita non ha uno scopo fissato in partenza, ma ognuno deve dargliene uno con le proprie scelte.
Cosa che, in qualche modo ho fatto io, come tanti del resto.
Da sempre gli uomini cercano un senso alla propria esistenza per sentirsi felici e realizzati, dato che senza uno scopo, la vita sembrerebbe vuota.
Trovare un motivo per vivere dà, inoltre, forza per combattere e non arrendersi mai.
Cercare il senso della vita nell’amore per una donna (e in tutto quello che ne consegue, famiglia, figli ecc.) rende tutto più bello e profondo, e nella condivisione di emozioni, complicità e momenti speciali si può trovare la forza per vivere in modo compiuto ed equilibrato.
Questo è ciò che penso e ciò in cui credo.
Si ho capito. La parte finale è aderente al tuo percorso personale.
Ma in linea generale, tirare fuori uno scopo, e delle figurine da associare al senso di vivere o persino alla felicità, sono modi per gestire le masse.
Qualsiasi essere vive perchè esiste, è nato. Non è necessario uno scopo. Poi ci sono delle azioni che qualsiasi essere vivente deve necessariamente compiere perchè l’esistenza prosegua. Come nutrirsi. Gran parte delle creature viventi ogni giorno mettono in atto dei meccanismi per cercare nutrimento, anche le piante. Anche la riproduzione, quello che viene chiamato calore in alcune specie, fa parte di un disegno superiore, non di qualche dio, ma dell’esistenza. Noi siamo una specie complessa da trattare, perchè abbiamo molti anni di vita, e ci siamo moltiplicati aumentando tantissimo il numero dei componenti alla nostra specie. Ma quello che si prova, si sente, quel stordimento quando ci si innamora, la fermezza rispetto alla protezione della prole, rispondono a qualcosa che è la vita, non in modo diverso dai girini che puoi vedere in uno stagno.
La frase che ha riportato Jim di De Sica nel thread dei papà "
Goditi ogni istante perché la vita è bella, cerca di godere ogni attimo. Goditi anche l’attesa alla stazione'” è una frase effetto di facile adesione, ma questa come quella che hai scritto tu sopra rispetto alla famiglia, potrebbe non essere tanto facile per tutti. Qui sono passate parecchie persone, anche tante donne, con situazioni familiari non facili, e allora diventa parecchio dura veder spuntare dalla tasca la felicità, se cominci a farci tesserine da associare come complicità, momenti speciali.
La felicità non è esaltazione, euforia, non sono momenti, è una scelta, un tendersi sempre alla vita. Solo se ti tendi, potrai sentirti vivo anche in una attesa alla stazione. Altrimenti sono frasi che rimangono vuote, senza un vero significato.
E non mi pare questo sia chiarissimo a tutti, se continuano a crescere ragazzi che cercano tesserine per essere felici, fino a quelle peggiori come le droghe. E non è che voglia parlare di droghe, sia chiaro, che fanno parte dei mieli dell
’esistenza, come la figa, un buon piatto di pasta, l
’ebrezza che si può provare guidando, ma di base fanno percepire qualcosa di momentaneo, un picco che è vicino a quel tendere a cui faccio riferimento.