Autismo

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Ha problemi con tutto. Preferisce definirsi ignorante.
Mi incuriosisce la questione legata all'autismo, come scrivevo a @ivanl
Dislessico non lo ha turbato. Autistico sì.
O comunque lo ha turbato in misura maggiore.

Ed è questo che mi incuriosisce.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Mi incuriosisce la questione legata all'autismo, come scrivevo a @ivanl
Dislessico non lo ha turbato. Autistico sì.
O comunque lo ha turbato in misura maggiore.

Ed è questo che mi incuriosisce.
No. Sì è incazzato anche per dislessico. Cosa che avevo supposto proprio per non accettare la sua auto definizione di ignorante.
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
No. Sì è incazzato anche per dislessico. Cosa che avevo supposto proprio per non accettare la sua auto definizione di ignorante.
È meglio pensare di non aver studiato piuttosto che di non essere “normale”
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
No. Sì è incazzato anche per dislessico. Cosa che avevo supposto proprio per non accettare la sua auto definizione di ignorante.
Ma in misura minore, o almeno così mi era sembrato.

Però anche tu...come ti è venuto in mente di dire che è un modo di rispondere un po' autistico?
Fra l'altro, neuroatipicamente parlando, non è che non rispondono a tema, semplicemente il tema che proponi non gli interessa e ritengono immensamente più interessante quello che propongono loro.
Saltano semplicemente il passaggio condiviso dalla maggioranza della buona creanza (spesso ipocrita) di fingere un interessamento che non c'è da nessuna parte. E' saltare a piè pari il fingere ascolto dove invece c'è soltanto l'attesa di dire la propria. A me piace molto, la non finzione intendo. :)


E senza la buona creanza condivisa, sono i neurotipici ad agitarsi ;):D
 
Ultima modifica:

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
È meglio pensare di non aver studiato piuttosto che di non essere “normale”
Normale è una convenzione però.
Non esiste nella realtà.

E' solo un accordo della maggioranza con se stessa, serve a creare senso di appartenenza e identità di gruppo.
Insieme al nemico condiviso.

La normalità è una forma del costume.
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Normale è una convenzione però.
Non esiste nella realtà.

E' solo un accordo della maggioranza con se stessa, serve a creare senso di appartenenza e identità di gruppo.
Insieme al nemico condiviso.

La normalità è una forma del costume.
Ma tu devi considerare che olo ha 70 anni
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ma in misura minore, o almeno così mi era sembrato.

Però anche tu...come ti è venuto in mente di dire che è un modo di rispondere un po' autistico?
Fra l'altro, neuroatipicamente parlando, non è che non rispondono a tema, semplicemente il tema che proponi non gli interessa e ritengono immensamente più interessante quello che propongono loro.
Saltano semplicemente il passaggio condiviso dalla maggioranza della buona creanza (spesso ipocrita) di fingere un interessamento che non c'è da nessuna parte. E' saltare a piè pari il fingere ascolto dove invece c'è soltanto l'attesa di dire la propria. A me piace molto, la non finzione intendo. :)


E senza la buona creanza condivisa, sono i neurotipici ad agitarsi ;):D
Era una battuta in tema. Tra l’altro il tema era proprio l‘autismo insospettabile, come quello dichiarato dalla Gancitano.
Da lì il test. Perché se lo è lei, lo possono essere anche altri, inconsapevoli.
Ho pensato spesso che mia madre rientrasse nello spettro perché tendeva a dire cose non gradevoli, non capendo perché le persone si offendessero. Tipo una scriveva un racconto, glielo dava da leggere, mia madre faceva tutte le critiche che riteneva corrette e ...la tizia le toglieva il saluto. 😂
 

Brunetta

Utente di lunga data
Era una battuta in tema. Tra l’altro il tema era proprio l‘autismo insospettabile, come quello dichiarato dalla Gancitano.
Da lì il test. Perché se lo è lei, lo possono essere anche altri, inconsapevoli.
Ho pensato spesso che mia madre rientrasse nello spettro perché tendeva a dire cose non gradevoli, non capendo perché le persone si offendessero. Tipo una scriveva un racconto, glielo dava da leggere, mia madre faceva tutte le critiche che riteneva corrette e ...la tizia le toglieva il saluto. 😂
A pensarci bene... anch’io. 😂😂😂
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Era una battuta in tema. Tra l’altro il tema era proprio l‘autismo insospettabile, come quello dichiarato dalla Gancitano.
Da lì il test. Perché se lo è lei, lo possono essere anche altri, inconsapevoli.
Ho pensato spesso che mia madre rientrasse nello spettro perché tendeva a dire cose non gradevoli, non capendo perché le persone si offendessero. Tipo una scriveva un racconto, glielo dava da leggere, mia madre faceva tutte le critiche che riteneva corrette e ...la tizia le toglieva il saluto. 😂
Però...fare una battuta a qualcuno presuppone il divertirsi insieme riguardo la battuta.
E sapevi benissimo fin dall'inizio che olo è sensibile a questo tema.
E che molto probabilmente se la sarebbe presa. A quanto scrivi, ne eri molto consapevole tenendo conto del fatto che avevi ritenuto già una brutta reazione quella al dislessico. :)

Si tende a pensare, adesso, allo spettro per definire i comportamenti che non sono ipocriti.
Tipo tua madre. Che se le chiedevano un pensiero esprimeva onestamente il pensiero.

E fra l'altro, un tempo, la cosa era molto più diffusa.
Le persone si parlavano secche senza tanti fronzoli.

Dubito tua madre non sapesse che le avrebbe tolto il saluto...mi sovviene pure il dubbio che non fosse poi così casuale:sneaky:
Da me si diceva, di quell'atteggiamento che descrivi in lei, "tastare il polso", ossia vedere fino a che punto l'altro regge.
Qui i vecchi lo facevano e lo fanno spesso.

Che è cosa ben diversa dal non comprendere l'emozione "offesa".
Che è invece un comportamento nello spettro.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
E' doloroso.
E fa anche paura.

E mettere la testa sotto la sabbia può sembrare un modo per sentirsi almeno un po' al sicuro.
I timori e le paure per un figlio in difficoltà scavano profondo...e coniugarsi nella percezione di quelle profondità è un'opera immensa.

Le famiglie da sole arrancano. Dolorosamente.
Non si può spingere una macchina standoci seduti dentro.

D'altro canto, affidarsi, affidando un figlio credo sia una delle faccende più impegnative si debbano affrontare.

Una situazione come quella a cui accenni ha la necessità di un'equipe competente.
Che sappia prendere dalla "valigia" degli attrezzi una complessità di metodi e interventi che non si trovano (esclusivamente) sui libri.

Non so quanti anni abbia tuo figlio, almeno a scuola sta(te) riuscendo ad avere qualcuno di competente che vi accompagni nella costruzione di una rete?

Se sono invadente, stoppami serenamente.
Non sei assolutamente invadente.. Mio figlio ha quasi 9 anni, e ho iniziato io un anno fa il percorso in NPI, con un colpevole ritardo per il quale probabilmente mi porterò il senso di colpa nella bara...

Non che non avesse dato segni fin da piccolino, anzi: giochi in fila, feste di compleanno in cui tutti giocavano meno lui, recita fine anno materna in cui stava fermo mentre gli altri facevano quello che dovevano fare.. ma, come dici tu, spesso è più facile mettere la testa sotto la sabbia dicendo che in fondo ero così anch'io, che magari crescendo cambia, i nonni che ti dicono che non ha niente, anzi fa così perchè è più intelligente degli altri e non una pecora che fa quello che fanno gli altri, che tanto gli psichiatri sono degli stregoni che vedono tutti come dei matti ecc ecc ecc, la mamma (mia ex moglie) che fa drammi e posta su facebook di tutto e di più sull'argomento, ma senza muovere un dito in concreto...

in realtà è molto più semplice prendere il telefono, chiamare la pediatra e farsi fare un'impegnativa per iniziare l'accertamento diagnostico..

Il punto è che una delle prime cose che ti dice il neuropsichiatra (almeno quello che è toccato a me) è che a 7 anni vai in coda dietro quelli più piccoli che entrano in continuazione (sempre di più pare..) e ti passano davanti perchè sembrerebbe che con loro le terapie siano molto più efficaci..

Detto ciò almeno sono riuscito ad andare in commissione INPS e a fargli riconoscere la 104 per il sostegno a scuola, ma da quello che ho potuto appurare il sostegno sembra più una persona che gli sta di fianco per fare in modo che non "disturbi" il lavoro delle maestre. Oltre a questo il nulla, nemmeno la conclusione dell'accertamento con l'attribuzione di una diagnosi da tabella ICD, per cui probabilmente occorre rivolgersi al privato (stando attenti che quelli del pubblico non se la prendano, magari revocando i benefici di legge..), cosa che non mi stupisce, nonostante io abiti in una regione che si vanta di avere uno dei migliori SSN al mondo... quasi meglio di quello di Cuba di Fidel...
 

CIRCE74

Utente di lunga data
Era una battuta in tema. Tra l’altro il tema era proprio l‘autismo insospettabile, come quello dichiarato dalla Gancitano.
Da lì il test. Perché se lo è lei, lo possono essere anche altri, inconsapevoli.
Ho pensato spesso che mia madre rientrasse nello spettro perché tendeva a dire cose non gradevoli, non capendo perché le persone si offendessero. Tipo una scriveva un racconto, glielo dava da leggere, mia madre faceva tutte le critiche che riteneva corrette e ...la tizia le toglieva il saluto. 😂
Allora sono autistica anche io🤣🤣🤣
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Non sei assolutamente invadente.. Mio figlio ha quasi 9 anni, e ho iniziato io un anno fa il percorso in NPI, con un colpevole ritardo per il quale probabilmente mi porterò il senso di colpa nella bara...

Non che non avesse dato segni fin da piccolino, anzi: giochi in fila, feste di compleanno in cui tutti giocavano meno lui, recita fine anno materna in cui stava fermo mentre gli altri facevano quello che dovevano fare.. ma, come dici tu, spesso è più facile mettere la testa sotto la sabbia dicendo che in fondo ero così anch'io, che magari crescendo cambia, i nonni che ti dicono che non ha niente, anzi fa così perchè è più intelligente degli altri e non una pecora che fa quello che fanno gli altri, che tanto gli psichiatri sono degli stregoni che vedono tutti come dei matti ecc ecc ecc, la mamma (mia ex moglie) che fa drammi e posta su facebook di tutto e di più sull'argomento, ma senza muovere un dito in concreto...

in realtà è molto più semplice prendere il telefono, chiamare la pediatra e farsi fare un'impegnativa per iniziare l'accertamento diagnostico..

Il punto è che una delle prime cose che ti dice il neuropsichiatra (almeno quello che è toccato a me) è che a 7 anni vai in coda dietro quelli più piccoli che entrano in continuazione (sempre di più pare..) e ti passano davanti perchè sembrerebbe che con loro le terapie siano molto più efficaci..

Detto ciò almeno sono riuscito ad andare in commissione INPS e a fargli riconoscere la 104 per il sostegno a scuola, ma da quello che ho potuto appurare il sostegno sembra più una persona che gli sta di fianco per fare in modo che non "disturbi" il lavoro delle maestre. Oltre a questo il nulla, nemmeno la conclusione dell'accertamento con l'attribuzione di una diagnosi da tabella ICD, per cui probabilmente occorre rivolgersi al privato (stando attenti che quelli del pubblico non se la prendano, magari revocando i benefici di legge..), cosa che non mi stupisce, nonostante io abiti in una regione che si vanta di avere uno dei migliori SSN al mondo... quasi meglio di quello di Cuba di Fidel...

Non si può spingere una macchina standoci seduti dentro. Non sentirti in colpa. :)

Fra l'altro, se ha solo 9 anni, non è presto ma non è neppure tardi per iniziare percorsi mirati. E' comunque una età in cui si lavora parecchio bene!
Ed è importante farlo anche in vista dell'adolescenza e della scuola secondaria.
Poi bisogna considerare le comorbidità per strutturare un intervento sensato. Ma questo spetta agli specialisti.

E' vero quello che dicono, prima si inizia un percorso, più spazio c'è per intervenire.
Ma questo non significa che dopo sia tardi.

Le insegnanti della materna dormivano...e pure quelle della primaria, se il telefono lo avete dovuto alzare voi invece che essere accompagnati in percorso dalla scuola.
La scuola può attivare, ovviamente col consenso della famiglia, la segnalazione in ats e permettere tempi un po' più veloci della segnalazione neutra del pediatra.

mi dispiace per il sostegno...lo so che funziona così. Buona parte degli insegnanti non sono specializzati e non sanno da che parte prendere in mano le situazioni, convinti che il sostegno a scuola sia potenziare le discipline. O contenere il bambino.

Non so in che regione tu sia, le npi sono pienissime. E sotto organico da anni.
La diagnosi in icd è un requisito. Richiedila con fermezza.

Il collegio che ha riconosciuto la 104 (comma 1 o 3?) ha indicato anche altri sostegni oltre l'insegnante?
Tipo l'assistente per la comunicazione? (poi ti dico il perchè te lo chiedo ;))

Se pensi di rivolgerti al privato accertati che sia accreditato.
Altrimenti ti ritrovi a vagare con una diagnosi non riconosciuta. E sei punto e a capo.
E non ti serve farti venire il sangue amaro.

Semplicemente quei soldi ti conviene tenerteli in tasca per percorsi paralleli alla scuola.
E servono...

Non so che comorbidità abbia, ma in ogni caso, un buon intervento, adesso è importante.
E la scuola non è in grado di dartelo da sola.

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