Bias cognitivo, dissonanza, autoinganno.

giorgiocan

Utente prolisso
nella mia zona idem, però dove Ci sono cortili e giardini condominiali con tanto di panchine e pieno di ragazzi mamme e bambini.
Tanto loro non la prendono😎😎
Stamattina, mentre mi davo all'agricoltura, sul lungofiume svolazzavano allegre come farfalle primaverili diverse coppiette. Di cui una di due coetanei che passeggiando gai si fumavano una canna. E in paese non arriviamo a 1000 abitanti.
 

giorgiocan

Utente prolisso
per ora sono proprio Olanda e Svezia che si stanno rifiutando di mettere in pratica le misure di distanziamento e si comportano come se nulla fosse.
Non sono aggiornatissimo sulle direttive politiche locali. Mi sembra che, a parte forse la Norvegia, la stiano prendendo larghissima...
 

Martes

Utente di lunga data
Ciao Martes!
Però non la vedo questa necessità di manipolazione. Quello che sto dicendo è che ci siamo SEMPRE comportati così.
Sono d'accordo.
Notavo appunto che nelle valanghe di informazioni e notizie che ci seppelliscono generalmente ognuno vede quel che vuole vedere e che chi conosce bene il meccanismo lo sfrutta
 

giorgiocan

Utente prolisso
sono un campanello d'allarme bello grosso ed ignorarlo è da fessi.
E questa è la sostanza. Se c'è un pericolo, natura vorrebbe che se ne prenda atto. Poi, se avete visto migliaia di documentari come il sottoscritto, saprete che ci sono enormi differenze tra le specie foraggio, i predatori, i branchi, i membri di società complesse, ecc. La particolarità tutta umana è conoscere il pericolo razionalmente (eccetto gli ebeti, che ci sono, ma non so valutare quanto siano statisticamente interessanti), ma rifiutare in qualche modo di processarlo.
 

giorgiocan

Utente prolisso
Io posso parlare di me, io ti dico che a star senza fare, soffro

Quindi capisco chi non sta nella pelle, anche se magari il suo non star nella pelle, nulla ha a che fare con il mio non star nella pelle
Questo in qualche modo lo capisco. Io sono avvantaggiato in una situazione del genere. Ho molti passatempi domestici e sono asociale.

Quello che posso dirti è che in natura ci sono diverse specie che si comportano allo stesso modo, soprattutto i mammiferi sociali. Loro però operano una valutazione istintiva del rischio. Noi abbiamo i microscopi.
 

giorgiocan

Utente prolisso
Ecco, poi ci sono i casi limite, in cui una situazione del genere porta in superficie psicosi, dipendenze e un bel carnevale di altri disservizi della mente.

Sempre accattivanti da un punto di vista accademico, eh. Ma - ancora - statisticamente poco impattanti.
 

Skorpio

Utente di lunga data
Questo in qualche modo lo capisco. Io sono avvantaggiato in una situazione del genere. Ho molti passatempi domestici e sono asociale.

Quello che posso dirti è che in natura ci sono diverse specie che si comportano allo stesso modo, soprattutto i mammiferi sociali. Loro però operano una valutazione istintiva del rischio. Noi abbiamo i microscopi.
Ma non è nemmeno un discorso di socialità, perchè negli usi e costumi consueti posso definirmi asociale pure io

È una questione di percezione di un fare motivante, anche se fatto in completa solitudine andrebbe benissimo

Se mi dici che ci sono 10 pacchi di mascherine da distribuire a 10 indirizzi di ospizi o comunità, per gli operatori che ci lavorano, io tra 2 minuti sono già in macchina. Anche se non vedo nessuno,. Mi sen0to motivato

Se mi dici di guardare la d'urso alla tv o pulire 30 volte con la varichina il cesso dove ho cacato, io non mi sento motivato, ed è perfettamente inutile che mi dici che a ogni giro di varichina o a ascoltare ogni stronzata della d'urso, ho salvato 10 vite, io non lo sento, non mi motiva, non lo sento dentro.
Anche fosse vero
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Non sono aggiornatissimo sulle direttive politiche locali. Mi sembra che, a parte forse la Norvegia, la stiano prendendo larghissima...
Danimarca e Norvegia la stanno gestendo all'italiana, ovvero tutto bloccato. Olanda, Bielorussia e Svezia si muovono più o meno come se il CV non esistesse.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Non mi stupisce più di tanto. Non la interpreto come stupidità di massa. Siamo proprio fatti così. E' uno dei motivi per cui DOPO si trasecola delle conseguenze, quando l'evidenza dell'oggettivo si manifesta deflagrando: alcuni riescono, almeno, a riconoscere il proprio errore di giudizio. Altri si illudono (ancora) di un fato ostile, incapaci sistematicamente di un processo deduttivo.


Non è un caso se siamo diventati il soggetto di numerosi interessanti documentari.
I bias sono funzionali al trovare scorciatoie nel conosciuto.
Sono utili.

Ma diventano zavorra nello sconosciuto. Perchè impediscono di innovare i parametri di lettura.
E quindi ogni situazione nuova viene immediatamente, e inconsapevolmente, riportata a ciò che si conosce.
Con il trasecolamento conseguente quando non è più possibile sfuggire alla realtà.
E in quel momento, cambiare i parametri è semplice ritardo.

A cui si possono trovare risposte di vario genere.

Lavorare sui bias non è un processo autonomo. Nel senso che non è possibile svolgere in autoreferenzialità. E non è possibile neppure svolgerlo se come presupposto non c'è la volontà di smontare il proprio sistema di riferimento.

Lo si vede nelle reazioni al tradimento e nel tradimento stesso.
Il tradito che si vede il mondo smontato e il traditore che prova a rimontarlo come era prima. (o a non smontarlo creandosi la bolla)
Usando entrambi parametri ormai morti.

E' uguale in questa situazione.

Che essendo però talmente fuori portata, è soggetta ad un numero ancora maggiore di autoinganni e restringimento del campo.

E' che siamo proprio fatti così.
 
Ultima modifica:

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Danimarca e Norvegia la stanno gestendo all'italiana, ovvero tutto bloccato. Olanda, Bielorussia e Svezia si muovono più o meno come se il CV non esistesse.
vabbè...la bioellorussia mia pare abbia consigliato saune. La sua valutazione è che sia una psicosi globale.
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Stamattina, mentre mi davo all'agricoltura, sul lungofiume svolazzavano allegre come farfalle primaverili diverse coppiette. Di cui una di due coetanei che passeggiando gai si fumavano una canna. E in paese non arriviamo a 1000 abitanti.
il sapiens è un animale sociale, tende a soffrire l'isolamento.

inoltre le ultime 3 generazioni almeno sono cresciute senza aver mai sofferto davvero. e soprattutto sono state cresciute nell'idea che quello che dice l'autorità non conta.

fa già così caldo da andare sul lungofiume o lo fanno nell'idea che tanto lì chi vuoi che ci sia e quindi non diamo nell'occhio?
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Ma non è nemmeno un discorso di socialità, perchè negli usi e costumi consueti posso definirmi asociale pure io

È una questione di percezione di un fare motivante, anche se fatto in completa solitudine andrebbe benissimo

Se mi dici che ci sono 10 pacchi di mascherine da distribuire a 10 indirizzi di ospizi o comunità, per gli operatori che ci lavorano, io tra 2 minuti sono già in macchina. Anche se non vedo nessuno,. Mi sen0to motivato

Se mi dici di guardare la d'urso alla tv o pulire 30 volte con la varichina il cesso dove ho cacato, io non mi sento motivato, ed è perfettamente inutile che mi dici che a ogni giro di varichina o a ascoltare ogni stronzata della d'urso, ho salvato 10 vite, io non lo sento, non mi motiva, non lo sento dentro.
Anche fosse vero

E chi costruisce un fare motivante?

come si costruisce motivazione?
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
I bias sono funzionali al trovare scorciatoie nel conosciuto.
Sono utili.

Ma diventano zavorra nello sconosciuto. Perchè impediscono di innovare i parametri di lettura.
E quindi ogni situazione nuova viene immediatamente, e inconsapevolmente, riportata a ciò che si conosce.
Con il trasecolamento conseguente quando non è più possibile sfuggire alla realtà.
E in quel momento, cambiare i parametri è semplice ritardo.

A cui si possono trovare risposte di vario genere.

Lavorare sui bias non è un processo autonomo. Nel senso che non è possibile svolgere in autoreferenzialità. E non è possibile neppure svolgerlo se come presupposto non c'è la volontà di smontare il proprio sistema di riferimento.

Lo si vede nelle reazioni al tradimento e nel tradimento stesso.
Il tradito che si vede il mondo smontato e il traditore che prova a rimontarlo come era prima.
Usando entrambi parametri ormai morti.

E' uguale in questa situazione.

Che essendo però talmente fuori portata, è soggetta ad un numero ancora maggiore di autoinganni e restringimento del campo.

E' che siamo proprio fatti così.
 

Skorpio

Utente di lunga data
E chi costruisce un fare motivante?

come si costruisce motivazione?
Diverso tempo fa qui dentro io scrissi circa di una serata organizzata all'aperto con la classe dove andava mio figlio.

E scrissi che nella ripartizione dei compiti fra genitori, io mi ofrii di stare alla griglia a cuocere le carni

Mi si disse che era una mansione già coperta, e al limite serviva chi guardava i figlioli in giardino e organizzava loro dei giochi e passatempi

Dissi allora che non ero interessato e non mi sarei prestato.

Credo che la risposta alle tue domande sia rintracciabile intorno a quell'episodio di allora, che sicuramente si connotava in modo molto diverso dalla situazione attuale, ma il cui senso credo sia ben sovrapponibile

In soldoni : quando il tempo stringe, le risorse o si intercettano o non si intercettano
 

giorgiocan

Utente prolisso
Se mi dici di guardare la d'urso alla tv o pulire 30 volte con la varichina il cesso dove ho cacato, io non mi sento motivato, ed è perfettamente inutile che mi dici che a ogni giro di varichina o a ascoltare ogni stronzata della d'urso, ho salvato 10 vite, io non lo sento, non mi motiva, non lo sento dentro.
Anche fosse vero
Ci sono migliaia di documentari parecchio interessanti, che ti aspettano.
Migliora ed amplia le tue conoscenze gastronomiche.
Impara a giocare a scacchi (io sto cercando di migliorare, ma temo i neuroni siano definitivamente ammutinati).
Impara una lingua, ad esempio il russo (secondo me le russe sono geneticamente modificate per essere gnocche).
Frequenta altri forum, leggi.
Scrivi un romanzo.
Studia: non c'è qualcosa che ti piacerebbe sapere e non sai?

Davvero, hai solo l'imbarazzo della scelta. Non fare come l'asino di Buridano (se non sai di che si tratta, ti anticipo che non è un insulto e ti esorto ad approfondire).
 

giorgiocan

Utente prolisso
vabbè...la bioellorussia mia pare abbia consigliato saune. La sua valutazione è che sia una psicosi globale.
Quoto. Credo siano forzosamente costretti in una bolla temporale dove è ancora il 1989.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Diverso tempo fa qui dentro io scrissi circa di una serata organizzata all'aperto con la classe dove andava mio figlio.

E scrissi che nella ripartizione dei compiti fra genitori, io mi ofrii di stare alla griglia a cuocere le carni

Mi si disse che era una mansione già coperta, e al limite serviva chi guardava i figlioli in giardino e organizzava loro dei giochi e passatempi

Dissi allora che non ero interessato e non mi sarei prestato.

Credo che la risposta alle tue domande sia rintracciabile intorno a quell'episodio di allora, che sicuramente si connotava in modo molto diverso dalla situazione attuale, ma il cui senso credo sia ben sovrapponibile

In soldoni : quando il tempo stringe, le risorse o si intercettano o non si intercettano
Provo a rileggerti.
Sai che non ho capito?

La tua percezione riguarda il fatto che senti di star facendo per qualcuno che non sei tu?
O che avresti bisogno di far qualcosa che ti "collochi" in situazione dando un senso al tuo fare e esserci?
 
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