Calo del desiderio

Nocciola

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Quale divano? Ci dormiva lei sul divano ,o sulle sedie....fin quando dal lettino, ha potuto venire ,il bambino,nel matrimoniale; ma si sa che in tre è scomodo (e quanti ne conosco che anche con figli di dodici anni dormono in tre!). E così, la soluzione è stata: io nel matrimoniale e mia moglie in cameretta col figlio. E mi sono abituato così! Come dicevo,il distacco fisico influisce sull'intimità e sulla psiche...
Si ho detto divano per dire che non dormivate insieme
Ripeto ho avuto lo stesso problema con i miei figli ma non mi è mai sfiorata l’idea di dormire separata da mio marito
Forse avrei dovuto farlo
 

Brunetta

Utente di lunga data
Sono d'accordo, d'accordissimo. Per la mia esperienza, noi abbiamo vissuto "nella grotta" fino a quando il bambino non ha compiuto 3 anni più o meno, e non c'è mai stato nessun calo di desiderio. Paradossalmente quello è arrivato quando il bambino ha cominciato a dormire nella sua camera...Di sicuro non è stata la condivisione del lettone a separarci, anzi ci ha unito molto e io credo che sia una cosa bellissima da fare, almeno nei primissimi anni di vita dei figli. Se la coppia è unita e condivide questo desiderio (cioè di passare la notte tutti insieme, per far sentire alla prole la sensazione di sicurezza), non è quello che causa il calo del desiderio.
Un bambino piccolo in media dorme molto, ci sono tanti momenti e luoghi (anche all'interno della stessa casa) dove poter sviluppare la sessualità. Se uno smette di scopare solo perché la notte c'è un bimbo piccolo nel lettone forse la causa la deve cercare altrove, forse la scintilla del desiderio mancava già da prima.

Almeno questa è la mia esperienza
Infatti.
Del resto quando si dorme...si dorme.
Poi c’è il resto del tempo.
 

danny

Utente di lunga data
Infatti.
Del resto quando si dorme...si dorme.
Poi c’è il resto del tempo.
Quante volte ci siamo svegliati di notte nel lettone e trovandoci abbracciati abbiamo fatto l'amore.
La piacevolezza di addormentarsi abbracciati che ancora adesso è consuetudine e piacere avvicina.
Non c'è solo il sesso sul tavolo della cucina, ma la vicinanza nel sonno a dare piacere.
Poi, si sa, non sempre basta, ma di sicuro dormire separati non ci è mai piaciuto.
 

danny

Utente di lunga data
Che poi il bambino possa diventare una scusa, ci credo, anche se non è stato il mio caso.
Ecco, forse questo è un punto interessante.
Portare il bambino nel lettone può in alcuni casi essere una scusa, un modo per limitare i contatti, per affermare la superiorità dell'essere famiglia rispetto all'essere coppia, una dimensione che si pretende superata anche in questa scelta.
E' un segnale che andrebbe colto, di un principio di allontanamento da una modalità di rapporto verso un'altra
che potrebbe prevedere in seguito un'evoluzione inaspettata.
Non certo una causa, solo un segnale, a cui inizialmente non ci si può far caso.
 
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stany

Utente di lunga data
Si ho detto divano per dire che non dormivate insieme
Ripeto ho avuto lo stesso problema con i miei figli ma non mi è mai sfiorata l’idea di dormire separata da mio marito
Forse avrei dovuto farlo
Col senno di poi.... Comunque,come vien detto qui, molto spesso i figli "tra i piedi" sono un alibi del fatto che il calo del desiderio abbia altre ragioni.
 

stany

Utente di lunga data
Quante volte ci siamo svegliati di notte nel lettone e trovandoci abbracciati abbiamo fatto l'amore.
La piacevolezza di addormentarsi abbracciati che ancora adesso è consuetudine e piacere avvicina.
Non c'è solo il sesso sul tavolo della cucina, ma la vicinanza nel sonno a dare piacere.
Poi, si sa, non sempre basta, ma di sicuro dormire separati non ci è mai piaciuto.
Diciamo che aiuta; quando non si hanno più vent'anni,anche l'intimità e la vicinanza del talamo surrogano una sessualità magari non più latente e "a comando" che ti fa alzare per chiuderti in bagno per farlo sulla lavatrice.....
 

Brunetta

Utente di lunga data
Diciamo che aiuta; quando non si hanno più vent'anni,anche l'intimità e la vicinanza del talamo surrogano una sessualità magari non più latente e "a comando" che ti fa alzare per chiuderti in bagno per farlo sulla lavatrice.....
Va be’ ma quanto dura una “emergenza” che fa dormire su una poltrona?!
 

Loser

Utente di lunga data
Portare il bambino nel lettone può in alcuni casi essere una scusa, un modo per limitare i contatti, per affermare la superiorità dell'essere famiglia rispetto all'essere coppia, una dimensione che si pretende superata anche in questa scelta.
E' un segnale che andrebbe colto, di un principio di allontanamento da una modalità di rapporto verso un'altra
che potrebbe prevedere in seguito un'evoluzione inaspettata.
Non certo una causa, solo un segnale, a cui inizialmente non ci si può far caso.
In linea di massima non sono d'accordo con quello che dici. Dipende anche dall'età del bambino, chiaro. Ma nei primi anni di vita (diciamo 3-4, forse meno, ma non è importante e può cambiare da caso a caso) io sono convinto che la dimensione famiglia per la crescita di un bambino sia importantissima. E una parte importante è anche condividere gli spazi, starsi addosso, abbracciarsi, annusarsi, anche in modo un po' animalesco se vuoi. Insomma avere una vicinanza più fisica che mentale, che poi è quella che percepisce meglio un bambino piccolo.

Solo che noi siamo dei viziati del cazzo, vogliamo un po' tutto, la botte piena e la moglie ubriaca.
Vogliamo fare i figli, però guai se poi disturbano l'intimità di coppia notturna. Ma che discorsi sono? Ma allora le famiglie che vivono anche in 10 in una stessa stanza che sono? e guarda che ne è pieno il mondo, e noi (occidentali benestanti) siamo in minoranza.
Fare una famiglia è una bella cosa, certo comporta dei sacrifici, ma questi dovrebbero essere fatti con piacere, fino a diventare dei non-sacrifici.
Abbiamo perso la capacità di essere contenti di quello che abbiamo, ci sembra sempre tutto poco, siamo lacerati dalle insoddisfazioni e non vediamo che invece stiamo demmerda perché abbiamo troppo e vogliamo ancora di più, e di conseguenza non ci concentriamo su quello che già abbiamo.

Lo stesso discorso l'ho fatto alla mia donna, che ultimamente gli è presa la voglia di cazzo...non mio ovviamente. E che mi dice, si con te il sesso è bello e pure mi piaci molto, ma stiamo insieme da tanto e m'è venuta voglia di nuovo...Gelosia a parte, mi son cascate le palle perché m'è sembrato di non riconoscere più una condivisione di valori con la persona che amo. Forse anche lei è della schiera che non si accontenta. Vuole la famiglia, il marito con cui condividere il quotidiano, fare le vacanze e anche scopare certo, ma vuole pure l'amichetto sconosciuto per non farsi mancare quella "voglia di nuovo"...Non ho parole.
A mio parere, questa è una misera deriva di valori di una società consumistica e capitalista, priva di qualsiasi spiritualità. Fiero di essere anarchico anticapitalista e anticonsumista.

A me dormire con mio figlio e la mia donna tutti insieme m'è piaciuto molto, non avrei mai voluto metterlo nella sua stanza a pochi mesi di vita. e questo non m'ha fatto passare la voglia di scopare la mia donna.

Scusate l'incazzatura, non è con voi ma è in generale
 

Brunetta

Utente di lunga data
In linea di massima non sono d'accordo con quello che dici. Dipende anche dall'età del bambino, chiaro. Ma nei primi anni di vita (diciamo 3-4, forse meno, ma non è importante e può cambiare da caso a caso) io sono convinto che la dimensione famiglia per la crescita di un bambino sia importantissima. E una parte importante è anche condividere gli spazi, starsi addosso, abbracciarsi, annusarsi, anche in modo un po' animalesco se vuoi. Insomma avere una vicinanza più fisica che mentale, che poi è quella che percepisce meglio un bambino piccolo.

Solo che noi siamo dei viziati del cazzo, vogliamo un po' tutto, la botte piena e la moglie ubriaca.
Vogliamo fare i figli, però guai se poi disturbano l'intimità di coppia notturna. Ma che discorsi sono? Ma allora le famiglie che vivono anche in 10 in una stessa stanza che sono? e guarda che ne è pieno il mondo, e noi (occidentali benestanti) siamo in minoranza.
Fare una famiglia è una bella cosa, certo comporta dei sacrifici, ma questi dovrebbero essere fatti con piacere, fino a diventare dei non-sacrifici.
Abbiamo perso la capacità di essere contenti di quello che abbiamo, ci sembra sempre tutto poco, siamo lacerati dalle insoddisfazioni e non vediamo che invece stiamo demmerda perché abbiamo troppo e vogliamo ancora di più, e di conseguenza non ci concentriamo su quello che già abbiamo.

Lo stesso discorso l'ho fatto alla mia donna, che ultimamente gli è presa la voglia di cazzo...non mio ovviamente. E che mi dice, si con te il sesso è bello e pure mi piaci molto, ma stiamo insieme da tanto e m'è venuta voglia di nuovo...Gelosia a parte, mi son cascate le palle perché m'è sembrato di non riconoscere più una condivisione di valori con la persona che amo. Forse anche lei è della schiera che non si accontenta. Vuole la famiglia, il marito con cui condividere il quotidiano, fare le vacanze e anche scopare certo, ma vuole pure l'amichetto sconosciuto per non farsi mancare quella "voglia di nuovo"...Non ho parole.
A mio parere, questa è una misera deriva di valori di una società consumistica e capitalista, priva di qualsiasi spiritualità. Fiero di essere anarchico anticapitalista e anticonsumista.

A me dormire con mio figlio e la mia donna tutti insieme m'è piaciuto molto, non avrei mai voluto metterlo nella sua stanza a pochi mesi di vita. e questo non m'ha fatto passare la voglia di scopare la mia donna.

Scusate l'incazzatura, non è con voi ma è in generale
Comprendo l’incazzatura. Ma mi pare che sia un po’ come lo sketch di Aldo, Giovanni e Giacomo in cui Aldo e Giacomo litigano dicendo la stessa cosa. Lo state facendo tu e Danny. Tu ribellandoti a una cultura, lui accettandola.

Però credo che non ci sia UNA cultura monolitica, ma (appunto di ciò si discuteva) una molteplicità di posizioni.
La cosa grave è non condividerla con il coniuge.
Succede nel corso del matrimonio di credere che l’evoluzione del pensiero di fronte ai cambiamenti nel privato e nel pubblico vadano parallelamente, fino al punto di non confrontarsi più perché sembra che sia l’unico percorso possibile, essendo partiti insieme. Invece tua moglie ti sta dicendo che pensa di essere cambiata.
Forse quei valori che credevi comuni in lei non avevano basi solide, ma erano stati accettati acriticamente.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Infatti...il punto è quello. Tra poco cambieremo nuovamente casa e si dovrà ordinare il matrimoniale.....ma sono orientato per due singoli.
Per provocare o perché rassegnato?
 

stany

Utente di lunga data
Per provocare o perché rassegnato?
Forse più rassegnato che provocatore. Poi ,come dicevo sono anni che dormo da solo e, mi trovo benissimo; tant'è che quando mio figlio,raramente vuol dormire con me, mi da quasi fastidio. Ma io sono un caso a sè; son sempre stato abituato a stare da solo (non avendo fratelli), e mi sta dando sempre più fastidio la gente, in generale, i luoghi affollati ecc.. Starò diventando misantropo,o lo sono già?
Ritornando al desiderio e agli stimoli per rinvigorirlo,penso che se mia moglie non ci metterà un minimo di volontà,pur nell'eventualità di ritornare a dormire assieme, la situazione non cambierà; del resto, non penso che tra un paio di anni mio figlio accetterà ancora la mamma in camera sua.
 

danny

Utente di lunga data
Diciamo che aiuta; quando non si hanno più vent'anni,anche l'intimità e la vicinanza del talamo surrogano una sessualità magari non più latente e "a comando" che ti fa alzare per chiuderti in bagno per farlo sulla lavatrice.....
Fatto anche quello. Una cosa non esclude l'altra.
 

danny

Utente di lunga data
In linea di massima non sono d'accordo con quello che dici. Dipende anche dall'età del bambino, chiaro. Ma nei primi anni di vita (diciamo 3-4, forse meno, ma non è importante e può cambiare da caso a caso) io sono convinto che la dimensione famiglia per la crescita di un bambino sia importantissima. E una parte importante è anche condividere gli spazi, starsi addosso, abbracciarsi, annusarsi, anche in modo un po' animalesco se vuoi. Insomma avere una vicinanza più fisica che mentale, che poi è quella che percepisce meglio un bambino piccolo.

Solo che noi siamo dei viziati del cazzo, vogliamo un po' tutto, la botte piena e la moglie ubriaca.
Vogliamo fare i figli, però guai se poi disturbano l'intimità di coppia notturna. Ma che discorsi sono? Ma allora le famiglie che vivono anche in 10 in una stessa stanza che sono? e guarda che ne è pieno il mondo, e noi (occidentali benestanti) siamo in minoranza.
Fare una famiglia è una bella cosa, certo comporta dei sacrifici, ma questi dovrebbero essere fatti con piacere, fino a diventare dei non-sacrifici.
Abbiamo perso la capacità di essere contenti di quello che abbiamo, ci sembra sempre tutto poco, siamo lacerati dalle insoddisfazioni e non vediamo che invece stiamo demmerda perché abbiamo troppo e vogliamo ancora di più, e di conseguenza non ci concentriamo su quello che già abbiamo.

Lo stesso discorso l'ho fatto alla mia donna, che ultimamente gli è presa la voglia di cazzo...non mio ovviamente. E che mi dice, si con te il sesso è bello e pure mi piaci molto, ma stiamo insieme da tanto e m'è venuta voglia di nuovo...Gelosia a parte, mi son cascate le palle perché m'è sembrato di non riconoscere più una condivisione di valori con la persona che amo. Forse anche lei è della schiera che non si accontenta. Vuole la famiglia, il marito con cui condividere il quotidiano, fare le vacanze e anche scopare certo, ma vuole pure l'amichetto sconosciuto per non farsi mancare quella "voglia di nuovo"...Non ho parole.
A mio parere, questa è una misera deriva di valori di una società consumistica e capitalista, priva di qualsiasi spiritualità. Fiero di essere anarchico anticapitalista e anticonsumista.

A me dormire con mio figlio e la mia donna tutti insieme m'è piaciuto molto, non avrei mai voluto metterlo nella sua stanza a pochi mesi di vita. e questo non m'ha fatto passare la voglia di scopare la mia donna.

Scusate l'incazzatura, non è con voi ma è in generale
Un po' ideologico, in effetti.
Quindi chi abitua i figli a dormire in una stanza separata è....?
Io non credo che pensare alla coppia sia in opposizione all'essere buoni genitori.
Anzi, l'essere una coppia che si ama e ama stare insieme è un buon modello di affettività da proporre ai figli.
 
Ultima modifica:

stany

Utente di lunga data
Un po' ideologico, in effetti.
Quindi chi abitua i figli a dormire in una stanza separata è....?
Fare il bagno nella vasca è di destra

Far la doccia invece è di sinistra

Un pacchetto di Marlboro è di destra

Di contrabbando è di sinistra

.......
..............
..Io direi che il culatello è di destra

La mortadella è di sinistra

Se la cioccolata svizzera è di destra

La Nutella è ancora di sinistra. ...........
........Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...

Una donna emancipata è di sinistra

Riservata è già un po' più di destra

Ma un figone resta sempre un'attrazione

Che va bene per sinistra e destra.

Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...
 

Loser

Utente di lunga data
Un po' ideologico, in effetti.
Quindi chi abitua i figli a dormire in una stanza separata è....?
Io non credo che pensare alla coppia sia in opposizione all'essere buoni genitori.
Anzi, l'essere una coppia che si ama e ama stare insieme è un buon modello di affettività da proporre ai figli.
è senza dubbio un mio difetto, lo ammetto...

Nessun giudizio per chi abitua i figli a dormire in una stanza separata, se lo fa perché pensa sia la soluzione migliore PER il figlio. Un mio collega, quando seppe che stavo per diventare padre, mi disse: "appena torna dall'ospedale mettetelo subito a dormire in camera sua, sennò poi si abitua male e non ve lo levate più di torno. e se piange, lasciatelo piangere, così capisce". Ecco, questa è una filosofia che non condivido, perché la trovo molto egoistica.

Poi dipende dall'età: ora mio figlio ha più di 4 anni e dorme in camera sua, ma penso anche che gli abbia fatto bene nei primi 2 anni di vita dormire insieme a noi. E questo non ha influito sul nostro stare insieme come coppia.

Si può stare bene come coppia, amarsi e desiderarsi e allo stesso tempo condividere il letto con un bambino nei primissimi anni di vita. Ovviamente deve essere una cosa che vogliono tutti e due i genitori, come è stato nel nostro caso.
 

danny

Utente di lunga data
è senza dubbio un mio difetto, lo ammetto...

Nessun giudizio per chi abitua i figli a dormire in una stanza separata, se lo fa perché pensa sia la soluzione migliore PER il figlio. Un mio collega, quando seppe che stavo per diventare padre, mi disse: "appena torna dall'ospedale mettetelo subito a dormire in camera sua, sennò poi si abitua male e non ve lo levate più di torno. e se piange, lasciatelo piangere, così capisce". Ecco, questa è una filosofia che non condivido, perché la trovo molto egoistica.

Poi dipende dall'età: ora mio figlio ha più di 4 anni e dorme in camera sua, ma penso anche che gli abbia fatto bene nei primi 2 anni di vita dormire insieme a noi. E questo non ha influito sul nostro stare insieme come coppia.

Si può stare bene come coppia, amarsi e desiderarsi e allo stesso tempo condividere il letto con un bambino nei primissimi anni di vita. Ovviamente deve essere una cosa che vogliono tutti e due i genitori, come è stato nel nostro caso.
Sono visioni differenti. Noi abbiamo sempre ragionato in funzione dello sviluppo dell'autonomia di nostra figlia, facendo scelte coerenti con questa visione.
È una nostra scelta, che non esclude ovviamente le manifestazioni di affettività e la presenza parentale necessaria negli ambiti che riteniamo opportuni.
Tutto sommato, 12 anni dopo, non posso finora che ritenermi soddisfatto.
 

random

Utente di lunga data
è senza dubbio un mio difetto, lo ammetto...

Nessun giudizio per chi abitua i figli a dormire in una stanza separata, se lo fa perché pensa sia la soluzione migliore PER il figlio. Un mio collega, quando seppe che stavo per diventare padre, mi disse: "appena torna dall'ospedale mettetelo subito a dormire in camera sua, sennò poi si abitua male e non ve lo levate più di torno. e se piange, lasciatelo piangere, così capisce". Ecco, questa è una filosofia che non condivido, perché la trovo molto egoistica.

Poi dipende dall'età: ora mio figlio ha più di 4 anni e dorme in camera sua, ma penso anche che gli abbia fatto bene nei primi 2 anni di vita dormire insieme a noi. E questo non ha influito sul nostro stare insieme come coppia.

Si può stare bene come coppia, amarsi e desiderarsi e allo stesso tempo condividere il letto con un bambino nei primissimi anni di vita. Ovviamente deve essere una cosa che vogliono tutti e due i genitori, come è stato nel nostro caso.

Nella camera matrimoniale il lettino con le sbarre ci entra quasi sempre comodamente, ed è la soluzione a mio avviso migliore. Mette d'accordo l'igiene di cui il bambino ha necessità, con il bisogno dei genitori di sentirlo vicino e controllarlo. Questo in teoria. In pratica, il nostro primo figlio ha dormito nel lettone fino a metà della prima elementare, ma questo non ci ha impedito di concepire il secondo, che si è "adattato" a dormire nel suo lettino accanto al nostro. Talvolta ci siamo ritrovati beatamente in quattro, con due esserini scalpitanti al nostro fianco, ma non ci è mai pesato. Quando è andato via il primo, il secondo è voluto andare via con il fratello e noi due, (mia moglie ed io), ci siamo paradossalmente sentiti abbandonati...
 

danny

Utente di lunga data
Fare il bagno nella vasca è di destra

Far la doccia invece è di sinistra

Un pacchetto di Marlboro è di destra

Di contrabbando è di sinistra

.......
..............
..Io direi che il culatello è di destra

La mortadella è di sinistra

Se la cioccolata svizzera è di destra

La Nutella è ancora di sinistra. ...........
........Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...

Una donna emancipata è di sinistra

Riservata è già un po' più di destra

Ma un figone resta sempre un'attrazione

Che va bene per sinistra e destra.

Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...
Ma l'ideologia è mica pensare in funzione di destra o sinistra.
L'ideologia è ragionare per pregiudizi, ovvero individuare in chi non la pensa nella stessa maniera un avversario.
In fin dei conti i genitori tedeschi o russi hanno diversissimi approcci nei confronti dei figli rispetto a noi, ma non mi sembrano criticabili nella loro funzione.
Diversi, non peggiori. O migliori.
 
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