mi succede di pensare agli opposti, in base a come mi risponde lei e quindi a come mi sento poi io.
capita che quando lei mi da una speranza, dice una parola gentile, mi dice che gli dispiace e quindi inizio a sperare pensare che forse può tornare, penso per assurdo che non è giusto, che potrebbe ricapitare, ripenso a tutte le frasi che mi hanno distrutto, dico per assurdo perché quando mi da qualche speranza penso che se andasse male in fondo potrei sopportarlo ,mentre quando litighiamo e sento che non le importa sto male e non so come farò quando non ci sentiremo più e tutto sarà definitivo, forse ho solo paura di essere dimenticato e come mi dice a volte che la nostra storia è stata tempo perso, perché non le ho saputo dare quello che cercava e voleva , e io gli dico se tutti i bei momenti passati insieme non contino e lei mi dice che lo uso come arma e che conta dove si arriva e con me non si arrivava mai da nessuna parte
Voi.
Voi.
Voi che vivacchiate barricati
nei vostri gelidi palazzi Gescal,
con il gas tagliato per morosità.
Voi che trovate tornando a sera
freddi cibi low cost, acide suocere e mogli cesse.
Considerate se questo Bender è un uomo
che non sa cos'è un cazzo di lavoro
che conosce la paura di essere dimenticato
che si strugge in attesa di una parola gentile
che muore nel ricordo dei bei momenti passati.
Considerate se quella di Bender è una donna,
con troppa libido e desiderio di vero maschio
nessuna voglia di ricordare, immensa voglia di copulare
lucenti gli occhi, caldo ed umido il grembo
come una cagna d'estate a Riccione.
Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa, andando per via,
coricandovi, alzandovi, segandovi.
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si ipotechi la casa,
Equitalia vi persecuti,
i vostri nati diventino attivisti No TAV
le vostre gonadi si coprano di pustolose piaghe.