Cedere alla passione tradendo ciò in cui si crede??!

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Sole

Escluso
Uh Gesu'...ma v'aspettate veramente che i vs. uomini vi vengano a dire...guarda che c'e' la barista o la salumaia (una a caso...ahahah) che m'arrapa e ce starebbe anche?...:mrgreen:

ma siete fuori come terrazzi....:mrgreen:
:rotfl::rotfl::rotfl:
 

Sole

Escluso
Che la solita minestrina viene a noia...che domande...:D

fantasia in cucina...:D:D:D
Vabbè... ma non è una minestrina questa dai!

Se la tromba ogni sera, le regala i viaggi, le porta le rose... è una signora aragosta :D
 

Sterminator

Utente di lunga data
Vabbè... ma non è una minestrina questa dai!

Se la tromba ogni sera, le regala i viaggi, le porta le rose... è una signora aragosta :D
ma pure l'aragosta tutte le sere, alla fine te esce dagl'occhi...:D
 

Diletta

Utente di lunga data
Ma poverino, che deve fare più di quanto non faccia già'? Mi ha regalato un bellissimo viaggio, a San Valentino e' tornato a casa con le mie rose preferite, mi desidera, fosse per lui lo farebbe ogni sera ed il suo desiderio e', come dire..tangibile! Non voglio da lui gesti poco spontanei, o che non gli appartengono. Non sarebbe giusto, forzarlo, io lo amo per com'è, non è' un romanticone ma il suo amore lo dimostra, sempre, a modo suo.
Sono più' io quella assente, distante, ora.


E' meglio che questo post non lo faccia leggere a mio marito, per tutto l'oro del mondo!
Perché avvalora la nomea che già abbiamo su ciò che pensano di noi gli uomini, ma su cui voglio stendere un velo pietoso...
 

Gatta80

Utente di lunga data
Se una donna ha un uomo così accanto e pensa a un altro, qualche problema c'è.

Riflettici, perché hai un uomo che molte ti invidierebbero. Sentirsi amate e desiderate tanto non è così scontato. Cosa c'è che non va?
credimi mi sento male anche per questo. Non sono mai stata una persona ingrata, che non sa riconoscere e vedere cio' che ha, anzi, mi sono sempre ritenuta una privilegiata, ho sempre ringraziato la vita per tutto quello che Mi ha regalato, e che mi ha aiutata a conquistare. Per questo ora mi chiedo cosa mi succede. Mi sento male perché so che ho tutto, e mi struggo e metto tutto a rischio per niente, per uno che vorrebbe solo incontrarmi di sfuggita nei pochi ritagli di tempo e chiama anche questo "amore". Come sono finita così'?? E come ne esco? Proverò a cercare le parole giuste da cui iniziare. Ma non sarà semplice.
 

Sole

Escluso
E allora Stermì, cosa proponi?!
Sentiamo il rimedio...
Il rimedio per me, Diletta, è questo. O si comincia a riflettere sul perché siamo cronicamente insoddisfatti e nonostante abbiamo tutto andiamo sempre a cercare altro e si fa un percorso personale per crescere e maturare un po'... oppure evidentemente quell'aragosta non fa più per noi e dobbiamo cambiare menù. Non ce lo ordina mica il dottore che dobbiamo vivere di aragosta. Ci alziamo da tavola, ringraziamo, prendiamo la porta e avanti un altro.
 

Sterminator

Utente di lunga data
E allora Stermì, cosa proponi?!
Sentiamo il rimedio...
Il massimo sarebbe sfruttare l'adrenalina e le endorfine che se scatenano nel corteggiamento de fòri, per convogliarle a mo' di transfert, quanno ciula cor marito....:D

quello je chiedera' senz'altro che je' capitato...ahahah

proooova....:rotfl:
 

lolapal

Utente reloaded
Lola no, io non vorrei saperlo. non tutto, perlomeno. Vorrei che sapesse che, se qualcosa non va, se ha dei dubbi, io voglio saperlo, voglio parlarne, superarli insieme. Ma non vorrei mai che mi considerasse un'amica e mi confidasse una sua sbandata per un altra. Mi destabilizzerebbe, preferirei non saperlo. Dimmi che sono immatura, insicura, egoista, forse lo sono. Ma ho risposto sinceramente.
Ma, ripeto perché l'ho già detto, qui non si sta dicendo che gli devi dire che ti sei presa una sbandata per un altro. Gli devi dire quello che hai scoperto di te, le tue paure su voi due, devi parlargli di voi due e non dell'altro.
Questo per quello che hai detto tu, perché lo conosci e sai cosa potergli dire o non dire.
Non è una questione di fare l'amica del cuore.
Non è una questione di essere egoisti o immaturi.

Perché continui a pensare che parlare a tuo marito di te, significa per forza raccontargli tutto dell'altro?
Cos'è più destabilizzante per te: quello che ti ha suscitato l'altro o l'altro in sé?

Io ti consiglio di parlargli a modo tuo, non al mio. Al modo vostro e non al nostro.
Tu dici che siete in simbiosi, che vi capite su tutto, che avete impostato un rapporto alla pari e sincero.
Usalo questo rapporto. Non è solo teroia, no?

Io e Marito siamo stati prima amici per cinque anni, per questo alla base abbiamo anche un rapporto di profonda amicizia. Ma siamo noi e non voi.

:smile:
 

Gatta80

Utente di lunga data
Il rimedio per me, Diletta, è questo. O si comincia a riflettere sul perché siamo cronicamente insoddisfatti e nonostante abbiamo tutto andiamo sempre a cercare altro e si fa un percorso personale per crescere e maturare un po'... oppure evidentemente quell'aragosta non fa più per noi e dobbiamo cambiare menù. Non ce lo ordina mica il dottore che dobbiamo vivere di aragosta. Ci alziamo da tavola, ringraziamo, prendiamo la porta e avanti un altro.

Sole, se capissi che l'aragosta non fa più per me, sarebbe dura ma ne prenderei atto. È che non sento questo.
Credo proprio che sia anche questione di maturità, io, devo a metterlo, se voglio una cosa sono abituata a prendermela, se ho un difetto, e' quello di non saper rinunciare a cio' che desidero. Nelle cose stupide, come in quelle più importanti, sono determinata, cocciuta, poco incline ai sacrifici, forse un po' viziata..e se questo e' stato un bene sotto alcuni aspetti (ho lottato come una matta per ottenere il lavoro che volevo e che ho conquistato con mille sacrifici) sotto altri mi rendo conto che costituisce un mio limite. Ho voluto quest'uomo, mi sono incaponita, e l'ho avuto. E ora faccio una gran fatica a rinunciare a quanto di bello c'è stato per preservare quanto di bello ho costruito in tanti anni.
 

lolapal

Utente reloaded
Uh Gesu'...ma v'aspettate veramente che i vs. uomini vi vengano a dire...guarda che c'e' la barista o la salumaia (una a caso...ahahah) che m'arrapa e ce starebbe anche?...:mrgreen:

ma siete fuori come terrazzi....:mrgreen:
beh... mio marito me l'ha detto...

comunque, aridaje, io non intendevo parlare e dire: "c'è n'antro che m'attizza!"

uff

:)
 

cucciolina

Utente di lunga data
credimi mi sento male anche per questo. Non sono mai stata una persona ingrata, che non sa riconoscere e vedere cio' che ha, anzi, mi sono sempre ritenuta una privilegiata, ho sempre ringraziato la vita per tutto quello che Mi ha regalato, e che mi ha aiutata a conquistare. Per questo ora mi chiedo cosa mi succede. Mi sento male perché so che ho tutto, e mi struggo e metto tutto a rischio per niente, per uno che vorrebbe solo incontrarmi di sfuggita nei pochi ritagli di tempo e chiama anche questo "amore". Come sono finita così'?? E come ne esco? Proverò a cercare le parole giuste da cui iniziare. Ma non sarà semplice.
gatta, quanto è durata questa "storia"?
 

Gatta80

Utente di lunga data
Ma, ripeto perché l'ho già detto, qui non si sta dicendo che gli devi dire che ti sei presa una sbandata per un altro. Gli devi dire quello che hai scoperto di te, le tue paure su voi due, devi parlargli di voi due e non dell'altro.
Questo per quello che hai detto tu, perché lo conosci e sai cosa potergli dire o non dire.
Non è una questione di fare l'amica del cuore.
Non è una questione di essere egoisti o immaturi.

Perché continui a pensare che parlare a tuo marito di te, significa per forza raccontargli tutto dell'altro?
Cos'è più destabilizzante per te: quello che ti ha suscitato l'altro o l'altro in sé?

Io ti consiglio di parlargli a modo tuo, non al mio. Al modo vostro e non al nostro.
Tu dici che siete in simbiosi, che vi capite su tutto, che avete impostato un rapporto alla pari e sincero.
Usalo questo rapporto. Non è solo teroia, no?

Io e Marito siamo stati prima amici per cinque anni, per questo alla base abbiamo anche un rapporto di profonda amicizia. Ma siamo noi e non voi.

:smile:

Lo farò. È che mi riesce difficile affrontare il discorso tralasciando cosa ha scatenato in me un tale stato d'animo. Non e' facile. Ma troverò il modo.
 

cucciolina

Utente di lunga data
Noi esseri umani siamo tali proprio perché siamo stati definiti da chi ne sa più di me:
"animali RAGIONEVOLI".
Questo ti dovrebbe far capire che l'istinto che possediamo tutti deve essere controllato e supervisionato dal nostro cervello, o meglio, dalla sua parte razionale.
Questo quando abbiamo fatto delle scelte ben precise di cosa fare della nostra vita e quando tali scelte hanno coinvolto altre persone.
"La mia libertà finisce dove comincia quella dell'altro" ti dice qualcosa?
Parli di rimpianti...anche a me non piace questa parola, eppure fanno parte anche questi della vita.
Sta a noi considerare certi rimpianti come funzionali, necessari ad un fine più importante.
verissimo quello che dici Diletta, siamo esseri pensanti e ragionevoli...ma può essere che in un momento della tua vita, una serie di coincidenze ti portino a stare vicino ad un'altra persona che non è tuo marito, e questa persona ti piace davvero, è l'opposto di tuo marito, e ti incuriosisce, ti dà emozioni e sensazioni che non hai mai vissuto prima, ti fa scoprire una parte di te che conoscevi ma era rimasta "repressa" lì per moltissimo tempo e che ti piace, ti fa sentire davvero viva...può essere che sei tentata , come gatta, di buttarti, di goderti questa esperienza, senza pensare troppo per una volta,senza arrovellarti il cervello, lasciandoti andare??
E' giusto ragionare per carità...ma a volte è anche giusto, forse, seguire il nostro isitnto, la nostra natura, quello che ci sentiamo di fare in quel momento...lo so che i rimpianti fanno parte della nostra vita, ma un rimpianto così grande a volte puoi portartelo dietro per anni....
 

Sole

Escluso
credimi mi sento male anche per questo. Non sono mai stata una persona ingrata, che non sa riconoscere e vedere cio' che ha, anzi, mi sono sempre ritenuta una privilegiata, ho sempre ringraziato la vita per tutto quello che Mi ha regalato, e che mi ha aiutata a conquistare. Per questo ora mi chiedo cosa mi succede. Mi sento male perché so che ho tutto, e mi struggo e metto tutto a rischio per niente, per uno che vorrebbe solo incontrarmi di sfuggita nei pochi ritagli di tempo e chiama anche questo "amore". Come sono finita così'?? E come ne esco? Proverò a cercare le parole giuste da cui iniziare. Ma non sarà semplice.
Ne esci scavando ben bene dentro, lasciando da parte le risposte che vorresti avere... e prendendo in considerazione l'idea che ce ne siano altre che al momento non conosci.

Ti faccio un esempio? Poco prima di scoprire che il mio ex marito mi tradiva, io mi sono presa una cotta per un tipo. Ovviamente me la sono tenuta per me, non ho mai dato alcun segnale e il mio rapporto con questo tipo è rimasto assolutamente formale.
Ne parlai solo con un'amica che mi disse una cosa furba. Mi fece riflettere sul fatto che io, forse, nella cotta per questa persona proiettavo il bisogno di emozioni che mi mancavano nel mio rapporto. Che forse quelle emozioni erano un riempitivo per un vuoto che sentivo nella relazione con mio marito. Io negai fino allo sfinimento, la cotta me la feci passare (era successo altre volte in passato) e poi successe tutto l'ambaradan.

Insomma. Io negavo e dicevo di amare mio marito e di avere un bellissimo rapporto con lui, che non sarebbe mai finito... ma evidentemente cercando altro (anche se erano cotte platoniche e non relazioni extra), sapevo che non era così. Lo sapevo ma non ne ero consapevole. Poi mio marito mi ha tradita e per forza di cose è scoppiata la crisi.

Questo è solo un esempio di come a volte noi pensiamo e ripensiamo e riflettiamo sulle esperienze solo da un unico punto di vista: il nostro. Ed è un punto di vista molto parziale, non proprio obiettivo. I percorsi della nostra mente ci portano alle risposte che noi vogliamo darci disperatamente: ho preso una cotta, ma io amo mio marito ed è l'uomo che voglio accanto.

Se ne vuoi uscire mettila in parentesi questa tua verità. Mettila sotto forma di domanda. Datti la possibilità di rispondere liberamente. Io amo davvero mio marito? E' davvero lui l'uomo che voglio? Davvero non ho problemi con lui? Cosa c'è che non funziona con lui? E comincia a rifletterci su, senza metterti paletti. Penso che un aiuto esterno potrebbe aiutarti in questo.
 
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cucciolina

Utente di lunga data
Ma, ripeto perché l'ho già detto, qui non si sta dicendo che gli devi dire che ti sei presa una sbandata per un altro. Gli devi dire quello che hai scoperto di te, le tue paure su voi due, devi parlargli di voi due e non dell'altro.
Questo per quello che hai detto tu, perché lo conosci e sai cosa potergli dire o non dire.
Non è una questione di fare l'amica del cuore.
Non è una questione di essere egoisti o immaturi.

Perché continui a pensare che parlare a tuo marito di te, significa per forza raccontargli tutto dell'altro?
Cos'è più destabilizzante per te: quello che ti ha suscitato l'altro o l'altro in sé?

Io ti consiglio di parlargli a modo tuo, non al mio. Al modo vostro e non al nostro.
Tu dici che siete in simbiosi, che vi capite su tutto, che avete impostato un rapporto alla pari e sincero.
Usalo questo rapporto. Non è solo teroia, no?

Io e Marito siamo stati prima amici per cinque anni, per questo alla base abbiamo anche un rapporto di profonda amicizia. Ma siamo noi e non voi.

:smile:
posso chiederti cosa dovrebbe dire gatta a suo marito?
che è in crisi? come lo giustifica? Gatta dice che lui non ha mancanze, non ha quasi difetti...allora cosa deve dirgli in realtà? la verità è che si è presa la sbandata per un altro, non ci sono altre motivazioni da tirar fuori...non è colpa del marito in questo caso...
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
credimi mi sento male anche per questo. Non sono mai stata una persona ingrata, che non sa riconoscere e vedere cio' che ha, anzi, mi sono sempre ritenuta una privilegiata, ho sempre ringraziato la vita per tutto quello che Mi ha regalato, e che mi ha aiutata a conquistare. Per questo ora mi chiedo cosa mi succede. Mi sento male perché so che ho tutto, e mi struggo e metto tutto a rischio per niente, per uno che vorrebbe solo incontrarmi di sfuggita nei pochi ritagli di tempo e chiama anche questo "amore". Come sono finita così'?? E come ne esco? Proverò a cercare le parole giuste da cui iniziare. Ma non sarà semplice.
Intanto parti dal ricordarti che uno che usa così a belin di cane (negro) le parole o è un professionista o è un Bischero come il tipo di Cucciolina.

Già questo dovrebbe bastarti per capire con chi hai a che fare. poi ci sta anche che per te 3 settimane siano poche per metabolizzare la faccenda.

e avercelo sotto il naso 5 giorni la settimana non ti aiuta a passare oltre. oltretutto non puoi (immagino) neppure chiedere di essere spostata altrove perchè la cosa indurrebbe dei sospetti.

Che ti succede dal mio punto di vista è chiaro: hai voglia. di emozioni,di sentirti corteggiata,anche banalmente di "provare" un altro uomo.

Insomma sei un essere umano fatto di sangue,carne e desiderio e come tutti a volte tutto questo ti porta a fare delle cose inaspettate.

Non è un dramma. quindi niente panico e vedrai che ne esci bene ;)
 
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