Che botta !!

Stato
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Nicka

Capra Espiatrice
Volere il bene di una persona, nella fattispecie il proprio amante, è un concetto grosso. C'è altro in gioco prima del suo bene, tipo la propria famiglia, se la si ha. Se si è single il discorso cambia radicalmente.
Perchè?
Per me è un concetto di umana vicinanza e affetto.
Ovviamente ero single quindi la mia era una situazione che non prevedeva l'eventuale coinvolgimento della famiglia.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Mah... Secondo me in questa cosa non c'è necessariamente una valutazione delle capacità intellettive/relazionali dl partner, anzi credo che sia abbastanza rara...

c'è chi vuole rivalsa su entrambi gli amanti, c'è chi vuole tenersi la moglie ad ogni costo e deve trovarsi qualcuno da incolpare, c'è chi ritiene che tenere il rivale impegnato gli consenta di tentare con più calma una riconciliazione (io a queste condizioni non la tenterai, ma molti lo fanno).

Ovviamente tutto a mio parere...
Questo lo quoto
 

danny

Utente di lunga data
Su questo mi trovi perfettamente d'accordo. C'è l'amante balengo e il coniuge che peggio mi sento, l'altro/a col cervello collegato e quello psicopatico, il tradito incazzoso e quello che ragiona sull'essenza delle cose, l'irascibile e il bendato di default. Magari pure si passa da uno stato all'altro nel corso del tempo.



Non credo molto alla razionalizzazione di tutto quanto afferisce alla sfera dell'emotività perchè, prima o poi, tutto quanto è controllato troppo dalla ragione finisce per schizzare fuori. Meglio farlo fuoriuscire man mano; si fanno meno danni. Hai presente i vicini dell'assassino che dicono "era tanto una buona persona, diceva sempre buongiorno e mi portava le buste della spesa"? Una roba del genere. Molto meglio, per me, scaricare la rabbia quando la si prova che trattenerla e farla esplodere quando è diventata una bomba atomica.
Un bel corso di boxe? Una bella scopata con qualcuna? I soliti piatti rotti? Ci son tanti modi per far uscire la rabbia. Non è che proprio è necessario trattenerla. Basta limitarsi a fare cose utili o almeno che non danneggino altri e neppure noi.
 

Andrea Lila

Utente di lunga data
Perchè?
Per me è un concetto di umana vicinanza e affetto.
Ovviamente ero single quindi la mia era una situazione che non prevedeva l'eventuale coinvolgimento della famiglia.


Ma si, può anche essere così, questione di vicinanza, affetto e finanche amore, ma in tanti casi la relazione clandestina è solo la conseguenza di motivazioni legate alla gratificazione che nulla hanno a che vedere con roba profonda, roba alla ndo-cojo-cojo pur di sentirsi vivi e di uscire dalla routine. Poi, ovvio, c'è caso e caso, ma se tutto questo volere il bene dell'altro spesso non si riscontra verso chi ne avrebbe diritto semplicemente perchè si è fatto perfino un patto a proposito, figuriamoci quanto può essere "vero" nel caso di un amante. Poi per te è stato così e te ne rendo merito, ma a me non pare che tutto questo essere corretti sia poi tanto diffuso. Che poi sarebbe normalissimo volere il bene dell'altro col quale ci si relaziona, ma si finisce per fare solo il proprio di bene magari calpestando sia l'una che l'altra parte.
 

danny

Utente di lunga data
Se il marito di qualcuna delle numerose donnine che il mio ex ha avuto durante il matrimonio, anche prima della separazione in casa, fosse venuto da ad avvertirmi con che razza di uomo mi coricavo la sera l'avrei solo ringraziato. Forse mi sarei risparmaita tanti anni d'oblio inutile.

Tutti sapevano che merda avevo al fianco e tutti hanno taciuto, mariti compresi che si sono presi le loro belle corna ma per non sputtanare la moglie e mantenere la parvenza di famigliola del piffero, la domenica mattina se la tenevano sottobraccio per le vie del paese felici e contenti. Ma che schifo é?
Praticamente "Signore e signori" di Germi
Su YouTube c'è. Va visto.
 

Andrea Lila

Utente di lunga data
Un bel corso di boxe? Una bella scopata con qualcuna? I soliti piatti rotti? Ci son tanti modi per far uscire la rabbia. Non è che proprio è necessario trattenerla. Basta limitarsi a fare cose utili o almeno che non danneggino altri e neppure noi.
Fatto tutto fuorchè scopare in giro :D

E' sul concetto di danno all'altro che non siamo d'accordo. Voi date per scontato che sia così, o comunque avete il dubbio, io non mi pongo il problema. Credo che non siano affar mio le conseguenze dei comportamenti altrui. Il problema non è chi dice, ma chi fa.
 

Tebe

Egocentrica non in incognito
Se il marito di qualcuna delle numerose donnine che il mio ex ha avuto durante il matrimonio, anche prima della separazione in casa, fosse venuto da ad avvertirmi con che razza di uomo mi coricavo la sera l'avrei solo ringraziato. Forse mi sarei risparmaita tanti anni d'oblio inutile.

Tutti sapevano che merda avevo al fianco e tutti hanno taciuto, mariti compresi che si sono presi le loro belle corna ma per non sputtanare la moglie e mantenere la parvenza di famigliola del piffero, la domenica mattina se la tenevano sottobraccio per le vie del paese felici e contenti. Ma che schifo é?
Tante teste tante idee, Andrea.
Però rimango sempre sbalordita dal fatto che se.tutti sanno, e l unica.che non.sa.niente è l.avente diritto.
Ora...per quanto un traditore sia accorto...se tutti sanno...beh...che l avente diritto non ne abbia sentore...oddio.
Mi sembra parecchio strano.
 

Skorpio

Utente di lunga data
...

Io però in tutta questa intensa discussione non ho ancora capito se il punto da esplorare sia:

1 ha senso che un amante di persona sposata faccia un calcolo di rischio dove includere anche una scarica di legnate o peggio, nel caso venisse scoperto?

2 ha un senso e se si qual è il senso, che il coniuge tradito scarichi la sua rabbia andando a dare una scarica di legnate o peggio alla amante del coniuge??

Perché le due cose sembrano collegate ma non lo sono per me.

Nel primo caso si parla di senso generico di giustizia, equità, rischio connesso all "esercizio" di una certa attività (anche chi fa il vigile urbano, il sindacalista, il politico rischia le legnate, vedi Berlusconi)

Nel secondo caso si parla di reazioni e canalizzazioni individuali della propria rabbia, in base evidentemente alle responsabilità attribuite circa il "danno procurato"
 
Ultima modifica:

Tebe

Egocentrica non in incognito
Scusa farfalla, ma che ragionamento è "l'aver fatto bene a tradirlo"? Si è già detto a più riprese che l'andare dal co-tradito non è una questione di vendetta, ma di azione personalissima per cercare di sfangare il baratro nel quale si viene catapultati. Mica è un concetto difficile da capire...
Esattamente come non è difficile da capire il concetto, che altri abbiano idee diverse e magari ti "corcano" anche se glielo vai a dire.
Azione personalissima appunto.
 

PresidentLBJ

Pettinatore di bambole
Io però in tutta questa intensa discussione non ho ancora capito se il punto da esplorare sia:

1 ha senso che un amante di persona sposata faccia un calcolo di rischio dove includere anche una scarica di legnate o peggio, nel caso venisse scoperto?

2 ha un senso e se si qual è il senso, che il coniuge tradito scarichi la sua rabbia andando a dare una scarica di legnate o peggio alla amante del coniuge??

Perché le due cose sembrano collegate ma non lo sono per me.

Nel primo caso si parla di senso generico di giustizia, equità, rischio connesso all "esercizio" di una certa attività (anche chi fa il vigile urbano, il sindacalista, il politico rischia le legnate, vedi Berlusconi)

Nel secondo caso si parla di reazioni e canalizzazioni individuali della propria rabbia, in base evidentemente alle responsabilità attribuite circa il "danno procurato"
3 ha senso correre il rischio che da cornuti semplici si venga promossi a proverbiali cornuti e mazziati, visto che l'amante può benissimo essere un armadio di 100 chili?
 

Andrea Lila

Utente di lunga data
Tante teste tante idee, Andrea.
Però rimango sempre sbalordita dal fatto che se.tutti sanno, e l unica.che non.sa.niente è l.avente diritto.
Ora...per quanto un traditore sia accorto...se tutti sanno...beh...che l avente diritto non ne abbia sentore...oddio.
Mi sembra parecchio strano.

Sul tante teste tante idee siamo d'accordo.

Per il resto qui è pieno di gente che ha saputo a storie straconsumate cosa succedeva, me compresa anche per il secondo marito; e che ne aveva eccome il sentore ma non ha affondato il colpo per enne ragioni. Nel mio caso, quello dell'ex, le motivazioni che mi hanno spinta al divorzio esulavano dalle corna, faccenda di cui non mi interessavo molto visto che si era separati in casa, ma che se avessi saputo con certezza prima mi avrebbe dato un'ulteriore spinta. Per quanto non ci fosse quasi più nulla fra noi non potevo immaginare che ci provasse con mia sorella, con le mie cugine e con le mie amiche, vicine, maestre dei figli etc. Di certo non avevo sentore di aver sposato una persona così. Sarò stata idiota, che ti devo dire.

Esattamente come non è difficile da capire il concetto, che altri abbiano idee diverse e magari ti "corcano" anche se glielo vai a dire.
Azione personalissima appunto.
Finiamo per ribatterci sempre gli stessi concetti a vicenda perchè l'uno parte da presupposti diversi dall'altro, forse dalla propria esperienza oltre che da principi personali. Nessuno vuole convincere nessun altro della bontà della sua idea in assoluto. Si parla. E' dialogo civile dal quale qualche volta scappa fuori qualche espressione più o meno felice, a turno.

Scusa, ma perchè un co-tradito dovrebbe corcare chi gli va a dire quello che fa il coniuge? Se corca lui cosa fa al traditore, lo riduce in pezzetti? Mica l'ho capito 'sto ragionamento :confused:
 

Jim Cain

Utente di lunga data
Tutti sapevano che merda avevo al fianco e tutti hanno taciuto, mariti compresi che si sono presi le loro belle corna ma per non sputtanare la moglie e mantenere la parvenza di famigliola del piffero, la domenica mattina se la tenevano sottobraccio per le vie del paese felici e contenti. Ma che schifo é?
Ipocrisia al CUBO, ecco cos'è.
 

Tebe

Egocentrica non in incognito
Sul tante teste tante idee siamo d'accordo.

Per il resto qui è pieno di gente che ha saputo a storie straconsumate cosa succedeva, me compresa anche per il secondo marito; e che ne aveva eccome il sentore ma non ha affondato il colpo per enne ragioni. Nel mio caso, quello dell'ex, le motivazioni che mi hanno spinta al divorzio esulavano dalle corna, faccenda di cui non mi interessavo molto visto che si era separati in casa, ma che se avessi saputo con certezza prima mi avrebbe dato un'ulteriore spinta. Per quanto non ci fosse quasi più nulla fra noi non potevo immaginare che ci provasse con mia sorella, con le mie cugine e con le mie amiche, vicine, maestre dei figli etc. Di certo non avevo sentore di aver sposato una persona così. Sarò stata idiota, che ti devo dire.



Finiamo per ribatterci sempre gli stessi concetti a vicenda perchè l'uno parte da presupposti diversi dall'altro, forse dalla propria esperienza oltre che da principi personali. Nessuno vuole convincere nessun altro della bontà della sua idea in assoluto. Si parla. E' dialogo civile dal quale qualche volta scappa fuori qualche espressione più o meno felice, a turno.

Scusa, ma perchè un co-tradito dovrebbe corcare chi gli va a dire quello che fa il coniuge? Se corca lui cosa fa al traditore, lo riduce in pezzetti? Mica l'ho capito 'sto ragionamento :confused:
Infatti sto dicendo quello che dici tu, che ognuno è fatto diverso quindi si parte da presupposti per forza diversi per arrivare a conclusioni ancora una volta diverse.
Tu dici che se qualcuno te lo avesse detto avresti apprezzato, ma da quello che leggo il tuo non.era semplicemente un traditore, ma un merdone global considerato che ha bordonato anche tua sorella, ma mettiamo caso che avesse tradito una volta o che non.sia stato un uccello allegro, avresti apprezzato lo stesso che qualcuno ti buttasse addosso la cosa, non per benevolenza, ma con intenzione di fare male anche a te?
Probabilmente si.
Io non.apprezzerei invece e mi partirebbe l embolone.
E personalmente non ho fatto a pezzi il traditore, nonostante abbia passato qualche giorno a sputargli nel piatto e a combattere con la.voglia (soprattutto di notte quando dormiva) di strangolarlo lentamente, farlo a pezzi e poi scioglierlo nell' acido.
Comunque dai.
Ci siamo capite.
:)
 

Andrea Lila

Utente di lunga data
ma mettiamo caso che avesse tradito una volta o che non.sia stato un uccello allegro, avresti apprezzato lo stesso che qualcuno ti buttasse addosso la cosa, non per benevolenza, ma con intenzione di fare male anche a te?
Probabilmente si.
Io non.apprezzerei invece e mi partirebbe l embolone.
E personalmente non ho fatto a pezzi il traditore, nonostante abbia passato qualche giorno a sputargli nel piatto e a combattere con la.voglia (soprattutto di notte quando dormiva) di strangolarlo lentamente, farlo a pezzi e poi scioglierlo nell' acido.
Comunque dai.
Ci siamo capite.
:)
Ci siamo capite, cioè abbiamo capito cosa diciamo reciprocamente, ma è come se vedessimo lo stesso oggetto da prospettive diverse, proprio non si può arrivare ad un punto. Uno vede da destra e gli è chiarissima la sagoma che gli appare, mentre l'altro da sinistra visualizza un altro profilo. Il soggetto è lo stesso, solo che si vede diverso.

L'intenzione di fare male non c'è affatto, non so più come dirlo. Se, casualmente, se ne fa, ma potrebbe benissimo non essere così, chi riferisce non si ritiene responsabile di tale male in quanto innocente a sua volta. Cioè si fa capo all'atto in sè che genera il male, non a chi lo espone.

Il male lo fa chi tradisce.
 

Tebe

Egocentrica non in incognito
Ci siamo capite, cioè abbiamo capito cosa diciamo reciprocamente, ma è come se vedessimo lo stesso oggetto da prospettive diverse, proprio non si può arrivare ad un punto. Uno vede da destra e gli è chiarissima la sagoma che gli appare, mentre l'altro da sinistra visualizza un altro profilo. Il soggetto è lo stesso, solo che si vede diverso.

L'intenzione di fare male non c'è affatto, non so più come dirlo. Se, casualmente, se ne fa, ma potrebbe benissimo non essere così, chi riferisce non si ritiene responsabile di tale male in quanto innocente a sua volta. Cioè si fa capo all'atto in sè che genera il male, non a chi lo espone.

Il male lo fa chi tradisce.
Si certo, ovvio. Il male lo fa.chi trascisce ok.
Ma allora se non è per trascinare nella merda con te un.altro essere umano, perché te la canti con la moglie o il marito?
Spiegamelo, perche davvero in un gesto del genere non vedo nulla che non mi riconduta alla cattiveria, saltando a piè pari tutto cio che gira intorno alle.buone intenzioni di samaritana memoria.
 

Tebe

Egocentrica non in incognito
Vabbè dai, abbiamo un concetto diverso su cosa voglia dire avere buone intenzioni.
Riferito sempre e solo alla situazione di spifferare tutto all'altro/a ovviamente.
E fermo restando che chi tradisce è quello che fa del male, giusto per
 

Andrea Lila

Utente di lunga data
Si certo, ovvio. Il male lo fa.chi trascisce ok.
Ma allora se non è per trascinare nella merda con te un.altro essere umano, perché te la canti con la moglie o il marito?
Spiegamelo, perche davvero in un gesto del genere non vedo nulla che non mi riconduta alla cattiveria, saltando a piè pari tutto cio che gira intorno alle.buone intenzioni di samaritana memoria.

L'abbiamo già detto in tutte le salse in tutti i luoghi in tutti i laghi. Non ci sono buone intenzioni nè cattive.
C'è che c'è da fare qualcosa per se stessi, che fa bene a se stessi, che scarica, che fa sentire meno impotenti e imbecilli di quanto non si sia stati fino ad allora, che sa di giustizia (paradossalmente), che rimette in equilibrio (nella mente di chi ha subito) ciò che è stato stravolto da due persone fisiche, non dalla volontà del Cielo, perchè, molto semplicemente, fa bene a chi lo fa, se la si sente come una necessità.

Perchè, poi, in un regime di scorrettezza totale un'azione tale, se anche fosse volta a farla minimamente pagare a chi è concausa del proprio male, dev'essere pesata con altro metro di giudizio rispetto a chi ha innescato il tutto? Perchè si auspica che chi è ferito ingiustamente si elevi al di sopra di ogni piccolezza dopo essere stato scaraventato nella palude delle bassezze più infime? Perchè? Perchè gli si chiede tanto? Non ha già subito abbastanza da potersi permettere anche una piccola soddisfazione, chiamiamola così, se gli fa bene? L'altro è uno sconosciuto sul suo stesso identico piano, anche se non lo sa. E non glielo va a dire un pettegolo qualsiasi per inzupparci il pane, ma qualcuno con le budella in mano. Se s'incazza con lui, fa male perchè evidentemente sta bene nel mondo della fantasia, ma in questo caso può liquidare tranquillamente il rivelatore come un megalomane e continuare la sua vita beata, no?
 

Brunetta

Utente di lunga data
Io seguo sempre con interesse questo tipo di discussioni proprio perché si basano sulla reazione di rabbia.
Non che io non l'abbia provata, nei confronti del traditore, anzi in qualche momento ho avuto fantasie che mi hanno sorpresa e spaventata, e hanno spaventato anche lui. Ma sono stati brevi attimi. Io ritengo la rabbia una emozione primitiva che va subito messa sotto controllo per SÉ, per non trasformarsi in coccodrillo o lupo :mexican:, non tanto per preservare l'altro. Per quanto riguarda le "complici" ne ho una bella (si fa per dire :unhappy:) serie ma non le ho mai ritenute degne altro che disprezzo o disgusto, alcune indifferenza. L'odio (sentimento evoluzione della rabbia) sarebbe dedicare troppa energia.
 

Andrea Lila

Utente di lunga data
Io seguo sempre con interesse questo tipo di discussioni proprio perché si basano sulla reazione di rabbia.
Non che io non l'abbia provata, nei confronti del traditore, anzi in qualche momento ho avuto fantasie che mi hanno sorpresa e spaventata, e hanno spaventato anche lui. Ma sono stati brevi attimi. Io ritengo la rabbia una emozione primitiva che va subito messa sotto controllo per SÉ, per non trasformarsi in coccodrillo o lupo :mexican:, non tanto per preservare l'altro. Per quanto riguarda le "complici" ne ho una bella (si fa per dire :unhappy:) serie ma non le ho mai ritenute degne altro che disprezzo o disgusto, alcune indifferenza. L'odio (sentimento evoluzione della rabbia) sarebbe dedicare troppa energia.
Io quei due anni di merda, passati come un'inconsapevole idiota, proprio non li riesco a digerire del tutto.
 

Tradito?

Utente di lunga data
Ci sono, ci sono...ma son stato sommerso da questo fitto scambio di opinioni e scuole di pensiero...e ho faticato un po' a districarmici..

Vedo che l'argomento, per quanto banale, suscita interesse.

Alla fine credo che veramente non ci sia una soluzione/reazione giusta in assoluto.

Perché dipende veramente da troppi fattori, alcuni oggettivi ( lo conosci/ non lo conosci, li hai visti / non li hai visti, la tua storia andava già male / andava bene... ecc ecc ) ed altri personali, emotivi, di carattere.

Rimango ancora dell'opinione che non c'è nulla di sbagliato , per me, nel cercare vendetta anche nei confronti dell'amante, e che anzi sia un prezzo giusto che prima o poi bisogna pagare ( per i recidivi ).

Quindi per quanto non mi ritenga affatto un persona cattiva, io non ci trovo nulla di amorale nel procurare un po' di guai all'altro informando la moglie. ( altra vittima lo so, ma non a causa mia...ambasciator non porta pena).

Ad ora tuttavia, anche grazie alle riflessioni di alcuni di voi è rientrata un'altra variabile. La convenienza della reazione, cioè cosa mi "conviene " fare. Ossia, questa goduria momentanea potrebbe alleviarmi una parte di dolore, ma procurarmi degli altri effetti a catena indesiderati.
In virtù del fatto che la mia compagna lavora con me...e non voglio, e non mi conviene, che questa storia metta a rischio il lavoro.

Ma io davvero rischio d'impazzire se non faccio niente...
Nel frattempo ieri ho visto dove lavora ( l'altra vittima ) boh...vedrò...


Gli uomini mai mi riuscì di capire, perché si combinassero attraverso l'amore, affidando ad un gioco la gioia e il dolore. cit. F. De Andrè
non devi stare senza fare niente, devi pensare soprattutto a te stesso. Se un vendetta ti fa stare meglio allora falla, in modo che non abbia ripercussioni al lavoro. Ma poi chiudi la parentesi e comincia una nuova vita
 
Stato
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