Che casino!!!

Etta

Utente di lunga data
Non è semplicemente un esempio è il tuo modo di vedere.
Difatti si scosta dalle affermazioni di molti altri.
Mentre tu ritieni che un bambino piccolo non ha potere decisionale, tu decidi il meglio per te.
Io non riuscirei mi preoccuperei prima di lui.
Sì ma devi comunque decidere te cosa meglio fare no? Come fa a decidere un bambino piccolo?
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ragazzi: si discute con i figli persino se è il caso o meno di portare un animaletto in casa (e si insegna loro, almeno io lo faccio) l'importanza del condividere, dell'essere tutti d'accordo (ragion per cui fino ad ora NON HO accontentato mio figlio che me lo ha chiesto, ma gli ho già detto che se un domani dovesse entrare, poi non voglio sentire lamentele se si trova qualche giocattolo sfasciato dal cucciolo, o a subire qualche altro "disagio" a causa dell'animale: che son molto belli, danno tantissimo affetto, ma poi li si considera alla stregua di qualsiasi altro membro della famiglia, anche se fosse un semplicissimo coniglietto), e poi se si fa entrare un adulto estraneo nel nucleo, magari con tanto di altri figli che vanno e vengono, davvero non se ne sente prima l'opinione????? Ma non solo quella: si parla dei pro e dei contro, seriamente, col proprio figlio. A meno che di anni non ne abbia due, per il che lascerei parlare comunque i fatti (che non è che i bambini di due anni non sentano e non esprimano, eh). Ma ci mancherebbe altro: PRIMA conta chi, in quel nucleo, già c'è, e poi si decide se ampliare il nucleo. Condividendo la decisione. Ed è chiaro che se dall'oggi al domani introducessi una persona in casa, mio figlio non la prenderebbe bene (non serve sapere interpretare il volo degli uccelli per prevederlo, eh). Ma magari (sottolineo magari) la stessa decisione, portata al vaglio DOPO altre "prove", avrebbe una risposta e una reazione diversa. Non lo so eh, sono abbastanza scettica e non ho esperienza diretta di questa cosa, ma credo che se mi ci dovessi trovare sarebbe proprio perché, a mio giudizio, ne varrebbe la pena. Per il che, però, non lo farei mai IMPONENDO una mia scelta al mio nucleo. Sto sputando sangue (perché alle volte è difficile) per trasmettere a mio figlio il messaggio per cui in casa si può parlare un pò di tutto, cercando di fargli capire che - in sé - nessuna cosa (tra quelle lecite e comunque fattibili, eh :D ) resta esclusa a priori, ma se ne discute con un pò di approfondimento, che di quel che posso non gli precludo nulla (ma lui mi deve dimostrare di meritarsela e di portarla avanti al suo meglio), che i sacrifici si fanno e nel momento in cui lo vedo felice sono felice..... e poi che faccio? Gli piazzo un estraneo in casa senza averlo nemmeno interpellato? Praticamente butto al cesso tutto quello che - faticosamente - ho provato a trasmettergli sino ad ora, e che (almeno credo) lo fanno sentire "a casa".
Lungi da me dare ragione a Etta, soprattutto perché la conosciamo e non possiamo ignorare il suo stile.
Ma concordo con la sua posizione.
Anzi considero la tua posizione, al di là della giusta cura e tutela, una adultizzazione dei bambini, diffusa e non opportuna.
Capisco che sia una posizione comprensibile nel tuo percorso.
Ma è davvero assurdo pensare di caricare di responsabilità i bambini (nota il plurale perché sono passata a un discorso generale) delle scelte che competono agli adulti. È una illusione che i bambini possano esprimere un “consenso informato“.
Non lo possono fare perché non hanno la capacità di considerare tutti gli aspetti in gioco contemporaneamente e spesso non possono neppure comprendere la maggior parte delle cose che una scelta mette in gioco.
Ovviamente se si dovesse scegliere di avere una storia e di iniziare una convivenza, si dovranno preparare i figli con una conoscenza progressiva della persona.
Ma non è giusto e sano per i bambini essere interpellati per moltissime scelte, figuriamoci per quelle sentimentali dei genitori che non possono comprendere in alcun modo e che metterebbero in loro in gioco sentimenti non gestibili.
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Lungi da me dare ragione a Etta, soprattutto perché la conosciamo e non possiamo ignorare il suo stile.
Ma concordo con la sua posizione.
Anzi considero la tua posizione, al di là della giusta cura e tutela, una adultizzazione dei bambini, diffusa e non opportuna.
Capisco che sia una posizione comprensibile nel tuo percorso.
Ma è davvero assurdo pensare di caricare di responsabilità i bambini (nota il plurale perché sono passata a un discorso generale) delle scelte che competono agli adulti. È una illusione che i bambini possano esprimere un “consenso informato“.
Non lo possono fare perché non hanno la capacità di considerare tutti gli aspetti in gioco contemporaneamente e spesso non possono neppure comprendere la maggior parte delle cose che una scelta mette in gioco.
Ovviamente se si dovesse scegliere di avere una storia e di iniziare una convivenza, si dovranno preparare i figli con una conoscenza progressiva della persona.
Ma non è giusto e sano per i bambini essere interpellati per moltissime scelte, figuriamoci per quelle sentimentali dei genitori che non possono comprendere in alcun modo e che metterebbero in loro in gioco sentimenti non gestibili.
Una mia amica per motivi gravi ed importanti si era lasciata col padre dei suoi figli che la seconda figlia efa appena nata ed è andata a stare temporaneamente con i due bambini dal suo migliore amico che all’epoca si era appena separato
Successivamente si sono innamorati e la loro convivenza ha cambiato natura
La figlia piccola che è praticamente cresciuta con il nuovo compagno della madre ha con lui un rapporto padre-figlia, il fratello invece ci ha sempre litigato, il figlio di lui va più d’accordo con la “matrigna” che con il padre
Stanno insieme da più di 20 anni e si sono anche sposati, se lei avesse dovuto chiedere il “consenso” ai figli si sarebbe trovata sola a 30 anni
 

Brunetta

Utente di lunga data
Una mia amica per motivi gravi ed importanti si era lasciata col padre dei suoi figli che la seconda figlia efa appena nata ed è andata a stare temporaneamente con i due bambini dal suo migliore amico che all’epoca si era appena separato
Successivamente si sono innamorati e la loro convivenza ha cambiato natura
La figlia piccola che è praticamente cresciuta con il nuovo compagno della madre ha con lui un rapporto padre-figlia, il fratello invece ci ha sempre litigato, il figlio di lui va più d’accordo con la “matrigna” che con il padre
Stanno insieme da più di 20 anni e si sono anche sposati, se lei avesse dovuto chiedere il “consenso” ai figli si sarebbe trovata sola a 30 anni
Avrebbe dovuto aspettare il consenso dei figli?
 

Lostris

Utente Ludica
Non il consenso ma far arrivare loro prima di noi e del nuovo innamoramento. Non si muore senza vivere insieme
Nemmeno vivendo insieme si muore, se è per questo.
Ne abbiamo già parlato tante volte e siamo su posizioni diverse.

Ma per me non è tanto il tema della convivenza (che invece a te è sempre particolarmente “caro”, per estensione possiamo considerare qualsiasi scelta fatta dal genitore per se stesso in primis che ha un possibile impatto sui figli), quanto proprio il principio, un po’ talebano, che mi sento di contrastare con forza.
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
I figli hanno la priorità ma va valutato bene cosa sia davvero migliore
Convivenza si, convivenza no, dipende da molte cose in realtà
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Se è ancora è piccolo come fai ad essere sicura al 100% della tua scelta? Non puoi sapere come poi la prenderà da adolescente.
Se i miei figli stanno bene con me non vedo perché far entrare qualcuno in casa nostra.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Nemmeno vivendo insieme si muore, se è per questo.
Ne abbiamo già parlato tante volte e siamo su posizioni diverse.

Ma per me non è tanto il tema della convivenza (che invece a te è sempre particolarmente “caro”, per estensione possiamo considerare qualsiasi scelta fatta dal genitore per se stesso in primis che ha un possibile impatto sui figli), quanto proprio il principio, un po’ talebano, che mi sento di contrastare con forza.
È la mia posizione, può non essere quella giusta per tutti
Non capisco il valore aggiunto nella vita di un figlio nella presenza di un estraneo nella loro vita
E se non è un valore aggiunto direi che per me non esiste anche una decisione da prendere
Poi avendo io figli grandi ancora peggio. Non limiterei mai la loro libertà in casa loro imponendogli una presenza
Una volta Via loro di casa non limiterei la mia🤣🤣
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non il consenso ma far arrivare loro prima di noi e del nuovo innamoramento. Non si muore senza vivere insieme
I figli devono arrivare prima, ma senza attribuire loro responsabilità che non competono loro.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
I figli devono arrivare prima, ma senza attribuire loro responsabilità che non competono loro.
Infatti non attribuisco a loro nessuna responsabilità non mettendoli davanti a una scelta
 
Top