Chi ha tradito chi?

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Eratò

Utente di lunga data
"Il traditore è spesso privo di capacità di fondare la propria esistenza intorno ad un proprio centro interiore e ha la compulsione a riempire sempre i vuoti con punti di riferimento esterni, col partner prima e, quando questo non corrisponde più ai suoi bisogni, con altri partner, oppure con il lavoro, con sostanze, con il gioco, con l’alcool, in una fuga continua da sé stesso. Quindi mentre il traditore nega e scappa, perché non riesce a stare in ascolto di sè, il tradito pretende e attanaglia l’altro a causa della sua insicurezza. Nessuno dei due, in definitiva, è presente a sé stesso e nessuno dei due è in grado di rimanere da solo. Ciò che è importante imparare dalle nostre vite è la certezza di poter attraversare anche la solitudine, quando questa fiducia interiore viene meno."
Sembra di più un discorso sulla dipendenza affettiva però....
 

Eratò

Utente di lunga data
Più che sulla dipendenza affettiva direi che il discorso si basa sui propri bisogni specifici....
Chi ha vuoti affettivi da riempire avvalendosi di dipendenze di vario tipo qualche problema di dipendenza affettiva lo potrebbe anche avere....E va oltre il tradimento come discorso,secondo me...
 

Ecate

Utente di lunga data
nemmeno io capisco il dolore del tradimento che leggo qui o sento altrove, eppure l ho provato ma é stato limitato nel tempo e poi é scivolato via totalmente.
Questo non fa di te una brutta persona, per nulla.
come non lo sono io e molti altri che sentono in maniera diversa dal "normale".
E pure io non resisto alle tentazioni.
Cioè, sono il sale della vita.



Brutta persona....mah...ogni tanto non mi capacito di cosa partorisce il tuo cervello asfittico.

:D
Anche io la vedo un po' così
Sono stata tradita pure io
Ho sentito male
Sono pure stata tradita con persone vicinissime a me.
Lo capisco, fa un male cane.
Però poi basta.
Sono stata capace di perdonare
sarei capace di perdonare
fa molto più male un amore che finisce
se si chiude
e se non si chiude
uguale
 

drusilla

Drama Queen
Anche io la vedo un po' così
Sono stata tradita pure io
Ho sentito male
Sono pure stata tradita con persone vicinissime a me.
Lo capisco, fa un male cane.
Però poi basta.
Sono stata capace di perdonare
sarei capace di perdonare
fa molto più male un amore che finisce
se si chiude
e se non si chiude
uguale
che grande verità
 

Divì

Utente senza meta
Più che sulla dipendenza affettiva direi che il discorso si basa sui propri bisogni specifici....
Infatti.

Al limite l'incapacità di trovare il proprio centro (che più che una patologia quale le dipendenze affettive di fatto sono mi sembra una caratteristica della nostra cultura, a volte un po' "stressata" a livello individuale) genera l'insicurezza nel tradito e di conseguenza una sorta di co-dipendenza perniciosa.....
 

Eratò

Utente di lunga data
Infatti.

Al limite l'incapacità di trovare il proprio centro (che più che una patologia quale le dipendenze affettive di fatto sono mi sembra una caratteristica della nostra cultura, a volte un po' "stressata" a livello individuale) genera l'insicurezza nel tradito e di conseguenza una sorta di co-dipendenza perniciosa.....
Ma gia il bisogno di usare le parole dipendenza e co-dipendenza per descrivere sforano dal argomento tradimento...boh.
 

brenin

Utente
Staff Forum
Chi ha vuoti affettivi da riempire avvalendosi di dipendenze di vario tipo qualche problema di dipendenza affettiva lo potrebbe anche avere....E va oltre il tradimento come discorso,secondo me...
Si verissimo, qui possono entrare in gioco l'ego,la personalità,i fattori esterni/cause scatenanti,problemi comportamentali e così via. Però alla fine penso che ognuno debba affrontare la "quadratura " del cerchio.....
Il discorso è , a mio avviso, collegabile talvolta al "ritorno" del traditore,oppure allo stupore od al risentimento che esterna nei confronti della persona tradita e sulle reazioni dalla stessa avute .
 
Ultima modifica:

Divì

Utente senza meta
Ma gia il bisogno di usare le parole dipendenza e co-dipendenza per descrivere sforano dal argomento tradimento...boh.
Mah. Secondo me quella di non saper trovare il proprio centro è uno dei fattori che possono scatenare forme di dipendenza.

La dipendenza come molti disturbi / malattie / comportamenti disfunzionali è multifattoriale (genetico, ambientale e indotto, ad esempio, da alcune esperienze).

A me l'analisi riportata sembra piuttosto calzante, per lo meno per il tradimento che ho subito io.

Non posso dire che mio marito sia una personalità dipendente, ma sicuramente ha sempre faticato molto a trovare dentro di sè il proprio centro e ha sempre avuto bisogno di riempire il suo personale vuoto relazionale con infatuazioni di varia natura per cose, esperienze, persone (uomini e donne).

Non ha mai riconosciuto questo come un suo problema. E inizialmente, dopo la scoperta, ha tentato di rifocalizzarsi su di me. Ma anche questo non va bene, perché è su di sé che si deve focalizzare. Se non lo fa, rischiamo di andare di nuovo alla deriva, presto o tardi.
 

brenin

Utente
Staff Forum
Mah. Secondo me quella di non saper trovare il proprio centro è uno dei fattori che possono scatenare forme di dipendenza.

La dipendenza come molti disturbi / malattie / comportamenti disfunzionali è multifattoriale (genetico, ambientale e indotto, ad esempio, da alcune esperienze).

A me l'analisi riportata sembra piuttosto calzante, per lo meno per il tradimento che ho subito io.

Non posso dire che mio marito sia una personalità dipendente, ma sicuramente ha sempre faticato molto a trovare dentro di sè il proprio centro e ha sempre avuto bisogno di riempire il suo personale vuoto relazionale con infatuazioni di varia natura per cose, esperienze, persone (uomini e donne).

Non ha mai riconosciuto questo come un suo problema. E inizialmente, dopo la scoperta, ha tentato di rifocalizzarsi su di me. Ma anche questo non va bene, perché è su di sé che si deve focalizzare. Se non lo fa, rischiamo di andare di nuovo alla deriva, presto o tardi.
Talvolta può essere utile anche una conoscenza base della cinesica,ovvero il linguaggio del corpo,proprio per cercare di capire se la "forma mentis " o pensiero dell'altra persona è coerente con le sue azioni e di conseguenza con il tipo di rapporto che si instaura o che si vuole instaurare.
 

Divì

Utente senza meta
Talvolta può essere utile anche una conoscenza base della cinesica,ovvero il linguaggio del corpo,proprio per cercare di capire se la "forma mentis " o pensiero dell'altra persona è coerente con le sue azioni e di conseguenza con il tipo di rapporto che si instaura o che si vuole instaurare.
Lie to me? ;)
 

Eratò

Utente di lunga data
Talvolta può essere utile anche una conoscenza base della cinesica,ovvero il linguaggio del corpo,proprio per cercare di capire se la "forma mentis " o pensiero dell'altra persona è coerente con le sue azioni e di conseguenza con il tipo di rapporto che si instaura o che si vuole instaurare.
Cioè? In base ad esempio a dove rivolge lo sguardo mentre ti parla?Oppure ai movimenti che fa?Scusa ma qualche problema di comprensione ultimamente...:eek:
 

brenin

Utente
Staff Forum
Cioè? In base ad esempio a dove rivolge lo sguardo mentre ti parla?Oppure ai movimenti che fa?Scusa ma qualche problema di comprensione ultimamente...:eek:
Si, nello specifico mi riferivo all'ultimo paragrafo postato da Divi
" Non ha mai riconosciuto questo come un suo problema. E inizialmente, dopo la scoperta, ha tentato di rifocalizzarsi su di me. Ma anche questo non va bene, perché è su di sé che si deve focalizzare. Se non lo fa, rischiamo di andare di nuovo alla deriva, presto o tardi. "
Per quanto ovvio la cinesica è importante per trarre delle indicazioni,ma non è infallibile; quantomeno però penso possa essere utile se si intende "ricominciare" qualcosa.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Interessante la descrizione della codipendenza. Ma è valida nel caso il tradimento venga inglobato nella relazione.
Da dove hai preso quel testo?
 

Divì

Utente senza meta
SEMPRE DA CAROTENUTO

"E’ sempre così semplice distinguere chi tradisce da chi viene tradito?A mio avviso, la demarcazione tra vittima e carnefice, non è affatto semplice e soprattutto lineare. Una relazione, che sia fidanzamento, convivenza o matrimonio, per nascere e soprattutto crescere e sopravvivere all’usura del quotidiano e delle possibili mareggiate matrimoniali, ha bisogno di amorevoli cure, di continui investimenti emozionali, di gentilezze, di garbo e di passione, elementi che spesso a conquista avvenuta, giorno, dopo giorno, vengono smarriti in funzione dell’abitudine e della noia.
Spesso i partners, tendono a dare tutto per scontato, senza amorevoli rinforzi, strategie seduttive, senza nutrimento dell’erotismo e senza mai assaporare il valore dell’altro e le motivazioni iniziali, che hanno portato i protagonisti della coppia a scegliersi, rispettarsi ed amarsi.
Sul tradimento, sono stati versati fiumi di inchiostro ed oggi, infinite pagine word sono state scritte, c’è chi sostiene che è il miglioreantidodo alla noia, c’è chi lo considera quasi una normale evoluzione della coppia stabile, chi invece lo legge come un incidente di percorso, possibile, ma sanabile, chi nega l’evidenza, chi attua confessioni catartiche, chi invece lo tesse accuratamente per sanare o nutrire matrimoni traballanti.
Chi va con un altro\a solitamente è il “traditore”, colui o colei, che mosso da desiderio di conquista o dal desiderio di rivivere emozioni smarrite o sbiadite, all’insaputa del coniuge, intraprende una relazione extraconiugale con “altro” dalla coppia, che sia occasionale, settimanale, o stabilmente presente nella vita di tutti i protagonisti del tradimento.
Colui che viene tradito, interpreta il ruolo di vittima sacrificale, il quale senza che si accorgesse dell’inganno, è stato tradito, abbandonato, screditato, ha subito menzogne ed ha immaginato goliardici amplessi del coniuge traditore.
In realtà, senza che nessuno dei protagonisti dell’unione ne sia consapevole, la coppia inizia a perdere le foglie, la relazione ha iniziato a compromettersi e ad appassirsi ed il desiderio-bisogno di recuperare energie fuori dai confini geografici del matrimonio, emerge imperante .
Si può “tradire, senza tradire”, come diceva il Professore Aldo Carotenuto, mio docente e confidente alla Sapienza di Roma, cioè non assolvere più al patto iniziale, in nome di una fedeltà più profonda e più alta: quella nei confronti di se stessi!
Nel caso di una coppia, sarebbe il caso di fare luce e chiarezza prima di possibili agiti sotto le lenzuola, ma non è sempre facile o lineare la comprensione delle dinamiche che spingono ad un tradimento ed all’incontro con parti forse mai nate dell’attore protagonista.
Dopo una maratona di bugie, la scoperta dell’infedeltà del coniuge e, la successiva catartica confessione, rappresenta un potente afrodisiaco: il tradito, acceso da vendetta e da desiderio, tenta di riprendersi cio’ che gli appartiene, seduce, coinvolge, cinguetta e brucia di passione, ma a temperature emozionali ripristinate, la non elaborazione dell’accaduto, porta al riacutizzarsi della crisi non risolta.
Subire un tradimento, qualunque siano le motivazioni che hanno spinto ad attuarlo, significa vivere una “morte dolorosa” e provare le ferite dell’abbandono e perdere ogni punto di riferimento interno ed esterno.
La psiche, con il suo linguaggio simbolico e carico di immagini, ci insegna poi a vivere ogni “morte” o lutto, come una crescita, un’opportunità, un rito di passaggio a nuove forme di esistenza e di esperienza .
Anche il tradimento ed il lutto conseguentemente vissuto, può rappresentare una funzione trasformativa, se adeguatamente conosciuto, investigato ed elaborato in termini di vissuto".

Riportato da Valeria Randone.

 

Brunetta

Utente di lunga data
Rispondo senza citazione perché è complicato da smartphone.
La maggior parte dei testi in merito, ne ho letti parecchi, come quello citato sono l'argomentazione di un assunto che si protrae per infinite pagine quando ne basterebbe una.
Molti di questi autori mi fanno sorgere il sospetto che si siano scopati la studentessa e poi abbiamo scritto un libro per convincere la moglie che era stata colpa sua.
Il thread l'ho aperto io ma non intendevo certo una cosa del genere.
Anche il truffato è o ingenuo o mosso dal desiderio di fare un affare ma il reato è truffare, non essere truffati.
 

Tebe

Egocentrica non in incognito
Rispondo senza citazione perché è complicato da smartphone.
La maggior parte dei testi in merito, ne ho letti parecchi, come quello citato sono l'argomentazione di un assunto che si protrae per infinite pagine quando ne basterebbe una.
Molti di questi autori mi fanno sorgere il sospetto che si siano scopati la studentessa e poi abbiamo scritto un libro per convincere la moglie che era stata colpa sua.
Il thread l'ho aperto io ma non intendevo certo una cosa del genere.
Anche il truffato è o ingenuo o mosso dal desiderio di fare un affare ma il reato è truffare, non essere truffati.
Però esistono anche situazioni come quelle riportate.
Non è che è sempre colpa del traditore e l altro non è sempre la vittima sacrificale.
 

Divì

Utente senza meta
Rispondo senza citazione perché è complicato da smartphone.
La maggior parte dei testi in merito, ne ho letti parecchi, come quello citato sono l'argomentazione di un assunto che si protrae per infinite pagine quando ne basterebbe una.
Molti di questi autori mi fanno sorgere il sospetto che si siano scopati la studentessa e poi abbiamo scritto un libro per convincere la moglie che era stata colpa sua.
Il thread l'ho aperto io ma non intendevo certo una cosa del genere.
Anche il truffato è o ingenuo o mosso dal desiderio di fare un affare ma il reato è truffare, non essere truffati.
Certo. Però io nel brano che ho riportato e anche nel tema da te posto non vedo questo, o per lo meno non solo.
Io mi sono interrogata tanto sul perché non l'ho tradito io.
E forse ho scelto di tradire non tradendo.
Io non sto giustificando quello che ha fatto, non la penso come Tebe e credo che scoparsi un'altra perché hai permesso a te stesso di prenderti una scuffia ovvero una scampagnata, non sia una cosa accettabile e sia un esplicito attacco alla coppia, se non alla mia persona.

Questo non significa che in qualche modo anche lui si possa essere sentito tradito, in modo assolutamente inconsapevole, tanto che non è stato capace per un bel po' di ammettere con se stesso il tradimento, attribuendone la colpa all'altra persona (non poteva dare la colpa a se stesso e nemmeno a me, altrimenti non avremmo potuto tentare di ricostruire).

Io non so come andrà a finire. Certo è che io non sono sicura di volere stare con una persona che non riesce a trovare il suo centro e quindi potrebbe continuare a cercare emozioni nuove fuori.
E questo mio atteggiamento lui lo legge come un tradimento.
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
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