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Non ho letto martoriato, nè altri traditori.Ho letto ultimamente diversi traditori (uno per tutti Martoriato) che parlano da traditi.
Non si tratta solo di alibi e neppure di problematiche pregresse che hanno portato al tradimento. Mi pare che si tratti o di delusione dopo il tradimento, quasi fosse stato un agito per ottenere un tipo d'amore che non si sa chiedere, o di un tradimento esistenziale che si indirizza verso il tradito nell'illusione di trovare consolazione altrove.
Consolazione che non si troverà perché il bisogno è immenso.
L'avete percepito anche voi?
Un tradimento sostanzialmente è un luogo comune dove "l'uomo" trova spazio tramite un qualche malessere, di coppia e non. Tutto il resto è filosofia e palle a tignitè.
Nulla nella vita fa male, o così male da diventare cercatori di... sesso-complicità-irrealtà. Come nulla nella vita può far così male come qua dentro si legge nel "tradimento". Unico colpevole, nessuno, se non se stessi. Però è anche vero che scriverlo dopo aver vissuto un tradimento può sembrare facile. Difficile è secondo me capire a priori quello sopra scritto.