Ciao Omicron eccomi ritornata. Allora, premetto che, come diceva Ipazia, certe scelte hanno un costo.. Nel senso che sei fai figli necessariamente avrai meno libertà rispetto a chi non ne ha.. E questo è assodato. Riguardo alla tua amica.. Innanzitutto io credo che la scuola sia una fabbrica di indottrinamento e sofferenza.. Ai bambini non piace stare fermi a studiare per ore, per lo più in un sistema che li bullizza e crea loro solo complessi vari. In tal senso ci sono possibilità di studiare a casa, magari con altri figli di amiche, è completamente legale per ora e si può insegnare loro valori migliori rispetto a quelli atroci del sistema scolastico.. Oltre alle materie di studio. Il tutto a gratis e nel rispetto dei bambini. Magari all'aperto in primavera. Seduti per terra e liberi di muoversi e sgranchirsi le gambette. Primo punto. Due macchine sono necessarie se, entrambi devono lavorare, altrimenti con una si campa più che bene.. Come facevano negli anni 80? Mica ai tempi del calesse eh!! Supponiamo che uno dei due, non necessariamente la amica, ma anche il marito, abbia delle abilità manuali o intellettuali particolari, potrebbe lavorare da casa in uno delle miriadi di modi diversi di lavorare online. E questo leverebbe seconda macchina e scuola. Per il metano, io cambierei con la legna e mi metterei una bella cucina economica. Ci cucini, ci scaldi l'acqua e la casa, il tutto a una spesa molto più contenuta. Quanti anni avranno i bimbi se hanno cellulari? Nel senso che a mio avviso iniziate le superiori è giusto che si guadagnino qualcosa per le spese e per uscire con gli amici. Anche solo facendo un lavoretto stagionale ecco. Per il resto che ti dico, non so la situazione, ovviamente, e per ogni scelta ci sono delle conseguenze. Se decidi di seguire alla lettera lo stile di vita borghese, ovviamente ti sobbarchi di necessità in più. È possibile però, indipendentemente dalla propria situazione esistenziale, fare passi verso una maggiore libertà, con rinuncia e coraggio.. Accettando anche di perdere persone Pr via di scelte non proprio conformiste, ecco. Non si tratta di fare i figli dei fiori

io lo ripeto: il problema non è lavorare.. Io stessa ho sempre lavorato, sin da giovanissima. Il problema è creare una ideologia del lavoro come virtù e di sofferenza come forma di redenzione (da cosa esattamente?). Questo è un retaggio cristiano molto forte sopratutto nel nostro paese, al punto che se supponiamo tu sia ricco di famiglia e decida di non lavorare, vieni guardato come un marziano, o peggio, come uno scansafatiche. Come quelli che dicono, se vincessi alla lotteria continuerei a lavorare, o quelli che continuano a lavorare anche dopo la pensione. Parere mio, lungi dall'insegnare niente a nessuno eh.